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Aureliano Amedei
Aureliano Amedei (sceneggiatore, regista – Italia)
Aureliano Amadei è stato uno dei protagonisti della scorsa edizione della Mostra di Venezia, dove ha presentato nella sezione Controcampo italiano il suo lungometraggio d’esordio 20 sigarette, sulla sua vicenda autobiografica di scrittore-regista coinvolto nell’attentato del 12 novembre 2003 contro la base militare italiana di Nassirya. Il film si è aggiudicato il Premio Controcampo italiano con la seguente motivazione: “La densità del racconto ha il ritmo di una verità che, oltre ogni pregiudizio, diviene personale storia in cui si intersecano, con intelligenza e non senza qualche venatura di ironia, gli elementi dell’esercizio di libertà. Libertà dal proprio vissuto per inseguire un sogno, libertà dai propri pregiudizi per incontrare le persone, libertà dal proprio dolore per non indurre lo spettatore a sguardi prestabiliti”. Il film ha ricevuto anche una menzione speciale per l’interpretazione dell’attore protagonista Vinicio Marchioni e diversi premi collaterali. Dopo la presentazione a Venezia, 20 sigarette è stato presentato, in Italia e all’estero, in oltre 30 festival e rassegne cinematografiche, ha ottenuto 8 nomination ai David di Donatello, dove ha vinto il David Giovani, oltre a 3 statuette per la produzione, il montaggio, gli effetti visivi. Il film ha ottenuto anche due Nastri d’argento per la miglior attrice non protagonista e per il miglior sonoro in presa diretta. Amadei ha, inoltre, vinto il Globo d’oro come miglior regista esordiente.
Aureliano Amadei è nato a Roma nel 1975 e debutta come attore protagonista all’età di 5 anni nel film tv Progetti di Allegria di Vittorio de Sisti. Nel 1995 parte per Londra, dove frequenta l’Accademia d’Arte drammatica Webber Douglas e si diploma come attore nel 1998. A Londra lavora come attore al Globe Theatre. Tornato in Italia, recita in vari film tra cui Il Talento di Mister Ripley di Anthony Minghella (1999), I cavalieri che fecero l’impresa di Pupi Avati (2001), La Rivincita di Natale di Pupi Avati (2004). Lavora anche in alcuni spettacoli teatrali, tra cui Morti senza sepoltura di Sartre, dove è attore protagonista, per la regia di Marcello Cava. Nel 2001 debutta come regista teatrale nello spettacolo Unamunda di David Ives, finalista al Festival di Cremona. Inizia poi a realizzare come regista una serie di documentari per SAT2000 e per “La Storia siamo Noi”, oltre a due videoclip e a vari lavori da videomaker. Nel 2003 è coinvolto nella strage di Nassirya, dove si trova come aiuto regista di Stefano Rolla. Nel 2005 scrive con Francesco Trento il libro “Venti sigarette a Nassirya” da cui ha tratto il suo lungometraggio d’esordio. Nel 2008 inizia a produrre con la propria casa di produzione – MOTOPRODUZIONI – una serie di documentari suoi e di altri autori. Ha scritto, insieme ad Alessandro Falcone e Gian Piero Palombini, il libro “Non pensavo che la vita fosse così lunga”, sulla vita del celebre pugile triestino, Tiberio Mitri, scomparso il 12 febbraio 2001.
Fonte: Biennale di Venezia




















