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Archive for the ‘Domus Architecture’ Category

Glamping Architecture, nuovo concetto di camping dallo studio ArchiWorkshop

August 9, 2014 Leave a comment

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Progettato dallo studio ArchiWorkshop, il Glamping Architecture mira a lanciare l’idea di un nuovo concetto di camping, glamour e moderno, in grado di attirare una clientela di fascia alta verso queste sistemazioni turistiche che da anni sono adatte solo a coloro che più riescono ad adattarsi all’ambiente senza troppe esigenze.

Ciò su cui si basa il Glamping Architecture è per primo il basso impatto ambientale, affiancato ad un design all’avanguardia e soprattutto alla massima unione con la natura, ciò che da anni insomma le tradizionali sistemazioni nei camping già permettono, ma stavolta con una rivisitazione degna di attenzione.

Per ora, il primo villaggio al mondo ad adottare questa nuova idea dei ragazzi dello studio ArchiWorkshop è appunto il nuovo ‘Glampsite‘, un camping nei dintorni di Yang-Pyeong, una zona remota della Sud Corea. Di seguito eccovi alcune immagini che lo ritraggono, mostrando l’efficacia in fatto di design di questa nuova e interessantissima idea che speriamo possa espandersi rapidamente fino ad arrivare in Italia.

Fonte: GoLook.it

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Infinity Tower, torre più alta al mondo a Dubai

June 17, 2013 Leave a comment

Infinity Tower, torre più alta al mondo a Dubai

E’ stata appena inaugurata a Dubai ed è ora considerata come la nuova torre più alta al mondo; parliamo della Infinity Tower, caratterizzata da una futuristica struttura a forma di DNA.
La nuova Infinity Tower, che potrete ammirare in tutto il suo splendore nel video in basso, è alta ben 80 piani ed è finita già al primo posto in classifica come la torre elicoidale più alta al mondo; è situata all’interno dell’elitario quartiere della marina di Dubai e diventerà ben presto uno dei posti più ”visitati” dagli uomini d’affari più prestigiosi del paese.

Fonte: GoLook.it

Categories: Domus Architecture Tags:

Grattacieli italiani

June 17, 2013 Leave a comment

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Il grattacielo non è una forma architettonica tipica del nostro paese, nonostante le residenze sviluppate in verticale siano di nostra invenzione; infatti le case torri fiorentine, ma tipiche anche di varie città comunali in epoca medievale, non sono altro che antenati del grattacielo nella forma che oggi abbiamo in mente.
Ciononostante i primi grattacieli di epoca moderna in Italia risalgono al Ventennio e quindi con oltre cinquant’anni di ritardo rispetto agli Stati Uniti d’America. In particolare gli esempi maggiormente degni di nota si possono far risalire al secondo dopoguerra, periodo in cui vengono concepiti il Pirellone, la Torre Velasca e il Grattacielo di Livorno; la nostra attenzione ricade in particolare su queste ultime due architetture.
Entrambi i grattacieli portano le firme di architetti di prestigio e di grande risalto all’interno della critica italiana, la Torre Velasca infatti è stata progettata dallo studio BBPR, mentre il Grattacielo di Livorno da Giovanni Michelucci. Tutti e due i progetti sono datati 1956, anche se il grattacielo toscano sorgerà circa dieci anni dopo, con una serie di modifiche successive rispetto ai disegni iniziali. E’ interessante però analizzare e confrontare tra di loro queste due opere così affini, ma allo stesso tempo distanti.
Le analogie tra i due edifici sono molteplici: entrambi cercano di superare la rigidità e i canoni compositivi dell’international style che si erano accostati totalmente alla forma architettonica del grattacielo. Michelucci lavora più sulla composizione formale e geometrica, l’architetto toscano smonta la forma archetipica del grattacielo e la decostruisce, sfruttando anche l’irregolarità del lotto, creando cinque diversi corpi giustapposti tra di loro con altezze variabili, ma mantenendo una simmetria compositiva. Il gruppo milanese, e in particolare Ernesto Nathan Rogers, invece, cerca di ragionare in termini materici, allontanandosi dalla purezza del razionalismo per avvicinarsi sempre di più al brutalismo.
Questo elemento emerge in particolar modo dal trattamento delle facciate: la Torre Velasca porta in facciata la propria struttura denunciando la sua anima in cemento armato, le travi oblique che sorreggono il “fungo” della torre sono una dichiarazione di verità strutturale forte e univoca; questo aspetto si esalta anche nei tamponamenti, anch’essi in cemento. Anche il Grattacielo di Livorno è stato realizzato in cemento armato ed anche in questo caso la struttura è posta in evidenza, sebbene poi Michelucci rivesta la maggior parte delle superfici con un paramento in mattoni, limitando la forza espressiva dell’edificio.
Dal punto di vista funzionale il ragionamento che sta alla base dei due edifici è il medesimo, vengono infatti nettamente divisi gli spazi abitativi da quelli di lavoro, anche se il risultato espressivo è poi profondamente diverso. La Torre Velasca infatti è prevalentemente dedicata ad uffici e negozi, ubicati nei primi diciotto piani; i livelli successivi sono dedicati alle abitazioni e vedono quindi aumentare la propria superficie andando così a creare l’ormai nota silhouette del grattacielo ed a omaggiare il lavoro del Filarete al Castello Sforzesco.
Il Grattacielo di Livorno attua questa divisione funzionale in maniera compositivamente opposta: gli uffici sono situati nell’ampia piastra basamentale dalla quale s’innalza il corpo principale, che ospita gli appartamenti. Questo elemento nel progetto originale era più snello, ma nella sua realizzazione ha subito un progressivo inspessimento. Un’altra differenza sostanziale è costituita dalle metrature delle unità abitative, la torre toscana infatti presenta numerose tipologie pensate per accogliere al proprio interno famiglie di varia estrazione sociale, realizzando così una vera unità abitativa per la città; la Torre Velasca invece contiene appartamenti molto ampi, nella maggior parte dei casi quadrilocali, pensati come spazi residenziali di lusso, degli attici che si aprono sulla città di Milano.
Andando avanti nell’analisi delle differenze tra i due grattacieli si nota anche il diverso atteggiamento nei confronti della città costruita, la Torre Velasca crea un nuovo spazio urbano, una piccola piazza, arretrando il corpo del grattacielo dal fronte stradale, realizzando un procedimento simile a quello svolto da Mies van der Rohe negli stessi anni per il Seagram Building a New York. Michelucci invece decide di seguire il filo urbano dell’isolato, andando a completare una porzione di città che all’epoca si stava espandendo, l’unica concessione che viene fatta alle geometrie urbanistiche del lotto è identificabile nel passaggio che taglia il basamento e congiunge lo spazio della strada interna con il fronte urbano.
Risulta quindi interessante vedere come due grandi protagonisti della storia dell’architettura italiana si sono, negli stessi anni, confrontati sul tema del grattacielo andando ad analizzare aspetti simili e spesso giungendo a soluzioni condivise, nonostante la differenza che permeava i loro due mondi.

Fonte: Linea di Sezione

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Relax, dieci piscine più belle del mondo

June 10, 2013 Leave a comment

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Sognare ad occhi aperti oggi è possibile: basta avere un buon conto in banca e, soprattutto, molto tempo libero per viaggiare e scoprire posti nuovi.
E’ proprio per gli amanti del lusso e dei viaggi all’insegna del relax, infatti, che di seguito troverete le immagini delle 10 piscine più belle del mondo, situate in alcuni degli alberghi più esclusivi del pianeta. Date un’occhiata e…fate largo ai vostri sogni. Nel caso vi venga voglia di prenotare subito un soggiorno, date anche uno sguardo alle numerose offerte sugli hotel di lusso presenti su Booking.com
Hotel Caurso a Ravello
Banyan Tree alle Seychelles
Blue Lagoon Clinic in Islanda
Como Shambala Estate a Bali
Six Senses Zighy Bay in Oman
Perivolas a Santorini – Grecia
Hotel Atlantis a Nassau, Bahamas
Hotel Villa Mahal ad Antalya, Turchia
The Library Koh Samui in Thailandia
Golden Nugget a Las Vegas

Fonte: GoLook.it

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Lux skyscrapers, dieci grattacieli più alti e costosi nel mondo

May 20, 2013 Leave a comment

grattacieli-nel-mondo

Dopo aver parlato in molte occasioni di complessi turistici ed edifici dalle inarrivabili caratteristiche, eccoci stavolta con una vera e propria classifica che riporta i 10 grattacieli più alti e costosi presenti nel mondo.
C’è da considerare che, la maggior parte degli edifici che andremo ad elencare in basso, sono considerati anche tra i più apprezzati dagli uomini d’affari più potenti del pianeta i quali, per aggiudicarsi un attico ”in capo al mondo”, pagherebbero centinaia di milioni di dollari. Tra le caratteristiche, infatti, nella maggior parte dei casi trovere anche il prezzo dell’attico in cima al grattacielo.
Eccovi dunque la classifica dei 10 grattacieli più alti e costosi al mondo:
– Princess Tower, Dubai, Emirati Arabi Uniti
Con 414 metri di altezza, il grattacielo ospita al suo interno ben 107 appartamenti. Completato nel 2012, un attico di 568 m² può arrivare a costare fino a 28,5 milioni di dollari.
– 432 Park Ave, New York, USA
Alto 425 metri e composto di 96 piani, il grattacielo sarà terminato nel 2015. I prezzi vanno da 7 milioni di dollari fino a 95 milioni per un attico su un intero piano.
 The Shard, Londra, Inghilterra
309 metri per 95 piani, è un progetto dell’architetto Renzo Piano. Completato nel 2012, gli appartamenti al suo interno hanno un valore da 46 a 78 milioni di dollari.
– Tour Odeon, Principato di Monaco
170 metri per 49 piani, sarà completato nel 2014. Gli appartamenti con una camera da letto partono da 7 milioni. L’attico di cinque piani ha un valore di 387 milioni di dollari, e sarà il più costoso al mondo.
– One57, New York, USA
306 metri per 90 piani. Previsto il completamento entro quest’anno. L’attico di 1.000 m² costerà oltre 90 milioni di dollari.
– Echo Brickell, Miami, Florida, USA
228 metri per 60 piani. Sarà inaugurato nel 2014, i prezzi degli immobili partono da 500.000 fino a 8 milioni di dollari.
 Meier-on-Rothschild, Tel Aviv, Israele
180 metri per 42 piani. Previsto per il 2014, prezzi tra 1,5 e 50 milioni di dollari
– Trump International Hotel and Tower, Chicago, USA
130 metri per 98 piani, costruito dalla Trump Organization. Un attico su un intero piano costa 32 milioni di dollari.
– New York By Gehry
265 metri per 76 piani. Completato nel 2011, si va dai 2.290 euro al mese per l’affitto di un monolocale fino a 45.000 dollari al mese per l’attico.
 Panorama Tower, Miami, USA
258 metri per 85 piani. Sarà completata nel 2016 e i prezzi verranno definiti nel 2014.

Fonte: GoLook.it

Pininfarina, inizio progetto Beachwalk nel Sud della Florida

pininfarina

Il designer italiano Pininfarina dà il via al progetto Beachwalk, che prevede la costruzione di una nuova unità immobiliare di lusso sulle coste di Hallandale Beach, nel Sud della Florida.
Beachwalk sarà in grado di offrire ai turisti più esigenti un totale di 300 splendidi residence fronte mare con arredamenti interamente firmati Pininfarina e con un design dallo stile futuristico.
Il punto di forza di questo nuovo complesso sarà sicuramente l’atmosfera di grande charme, data dall’unione delle architetture moderne alla natura più incontaminta che domina le coste di quel punto della Florida.
Beachwalk – rivela il presidente Paolo Pininfarina – è un’ulteriore affermazione del nostro marchio in America. Siamo orgogliosi che il nostro design sia così apprezzato e tenuto in considerazione nel mercato americano e in quello latino-americano, nei quali intendiamo diventare sempre più protagonisti“.

Fonte: GoLook.it

Australia 108, nuovo grattacielo di lusso a Melbourne

April 22, 2013 Leave a comment

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Destinato a cambiare totalmente lo skyline di Melbourne, il nuovo grattacielo di lusso Australia 108 si presenta come il più alto in assoluto dell’emisfero Sud.
Sarà situato tra City Road e Southbank Boulevard; la sua struttua sarà alta ben 388 metri, per un totale di 108 piani, caratterizzata interamente da acciaio e vetro.
Al comune di Melbourne la sua costruzione costerà ben 142 milioni di dollari e, la sua inaugurazione, è prevista per i primi mesi del 2018.
Intanto eccovi alcune immagini che riportano lo spettacolare progetto del grattacielo Australia 108 ricostruito con grafica 3D.

Fonte: GoLook.it

Sorbonne, progetto del nuovo centro ricerche Pierre e Marie Curie da BIG+OFF

March 18, 2013 Leave a comment

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Ennesima vittoria in un concorso di architettura per BIG, accompagnato in questo caso dallo studio parigino OFF per il progetto del nuovo centro ricerche della Sorbonne; questo è stato preferito ai lavori di MVRDV, Lipsky Rollet, Mario Cucinella e Peripherique.
L’edificio prevede una facciata a specchio che si affaccia verso Notre Dame e che la riflette su se stesso, mentre all’interno si sviluppa un canyon di distribuzione che viene sfruttato anche per portare luce naturale a tutti gli ambienti di lavoro.
Il centro ospiterà, nei suoi 15000 metri quadri, uffici, laboratori e sale conferenze; verrà inoltre sfruttata la copertura della struttura, pensata come tetto-giardino.

Fonte: Linea di Sezione

Bosco Verticale, progetto due torri residenziali di Stefano Boeri a Milano

March 18, 2013 Leave a comment

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Un Bosco Verticale nel cuore di Milano; è questa l’idea di Stefano Boeri che sta crescendo in questi mesi nella zona di Porta Nuova.
Il progetto prevede due torri residenziali alte 110 e 76 metri dove il verde e gli alberi sono i primi protagonisti dell’architettura, quasi a richiamare il concetto dell’albero inquilino di Hundertwasser.
Lo spazio totale che verrà creato sarà di 40000 metri quadri per un budget previsto di 65 milioni di euro.
Gli alberi, che puntano molto sulla biodiversità, sono posizionati nei balconi in aggetto e sfalsati tra di loro, grazie anche a doppi e tripli volumi; una volta ultimate le due torri dovrebbero accogliere circa 1000 alberature.

Fonte: Linea di Sezione

Oscar Niemeyer, scala in cemento nel Ministero degli esteri di Brasilia

March 18, 2013 Leave a comment

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Giravo su alcuni siti di architettura e mi sono imbattuto in questa splendida scala realizzata da Niemeyer all’interno del Ministero degli esteri di Brasilia nel 1962.
Quasi cinquant’anni ma veramente non sentiti; un capolavoro architettonico, estetico e strutturale.

Fonte: Linea di Sezione