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How to Set a Table – Come apparecchiare una tavola
Table Settings Flatware & Table Requirements
Tè delle cinque, tradizione indimenticabile
L’invito ad un tè delle cinque è in genere rivolto alle sole signore.
E’ bello potersi concedere qualche ora con le amiche, chiacchierando davanti a una profumata tazza di ottimo infuso..
Ma tutto ciò ha delle semplici “regolette” che vanno seguite come “il aut”…
La protagonista del rito è la teiera di porcellana nella quale si adagiano le foglioline di tè e si versa l’acqua bollente (90°C) non appena arrivano le ospiti. Va servito in salotto su una tavola apparecchiata in modo semplice, ma elegante.
Vi consiglio per l’occasione una tovaglietta in lino con monogramma, se l’avete, altrimenti in cotone possibilmente bianco e tovaglioli in coordinato.
Trovo molto elegante usare tazze a fiori di gusto ’800 ,ricami colorati con tazze bianche o tazze colorate, cucchiaini e forchettine da dolce in argento. Il “must” sarebbe avere il motivo delle tazze ricamato su tovagliette e centri. Très chic!
Un tempo si usava mettere un piccolo tovagliolino o un centrino di merletto tra il piatto ed il piattino sottotazza, ma è un’usanza superata..
Come decorazione ci si deve limitare a mazzettini di fiori freschi disposti in modo da non dare impiccio.
Su un vassoio disponete fettine di limone senza semi,un bricchetto con del latte e dolcificanti vari..Io personalmente adoro servire zucchero di varie forme e colore
I miei preferiti sono quelli a cuore, li ho voluti anche il giorno del mio matrimonio disposti in ciotole d’argento su tavole decorate, sotto gazebi romantici..
Dolcetti e biscotti vanno preparati in anticipo,caffè, succhi di frutta, bevande fresche,ma non alcoliche vanno servite in caraffe di vetro e messe a disposizione per le amiche che non amano il tè.
Se le ospiti siete voi, non dimenticate di portare un piccolo dono per la padrona di casa e non trattenetevi più del dovuto..(in genere circa un’ora e mezza)
Eleonora Miucci
Fonte: Il galateo di Madame Eleonora
Il battesimo, benvenuto alla vita
Il benvenuto alla vita
Il battesimo è una ricorrenza che oltre ad avere un significato cattolico, ha anche una valenza laica di benvenuto alla vita. E’ un’occasione per poter creare un “buon ricordo” a voi e al vostro bambino.
Non essendo una cerimonia mondana, di regola, sono invitati solo i parenti e gli amici più stretti. L’ora del battesimo sarà fissata da chi officia il rito, solitamente in tarda mattinata o nel primo pomeriggio.
Padrino e Madrina:
In questa occasione, i genitori designano le persone che si assumono l’impegno di vegliare sulla crescita del piccolo. E’ un ruolo di grande responsabilità e le persone scelte dovranno assumersi per la vita il sostegno nell’educazione del bambino.
Il Ricevimento:
L’invito sarà per iscritto e verrà spedito almeno un mese prima dalla data della cerimonia.
Dato il carattere intimo della ricorrenza e l’esiguo numero degli invitati, si può scegliere di organizzare dopo il rito pomeridiano, una colazione o un tè nella propria casa, vi consiglio “Dejèuner sur l’herbe” un tè verde mélange, delicato e molto buono, a seguire una torta e dello Champagne rosé. In alternativa potete decidere di offrire un cocktail con pizzette, salatini, torte salate, pasticcini . Se il rito sarà fissato a tarda mattinata potrà seguire un pranzo al ristorante.
IL GALATEO DI UNA VOLTA PREVEDEVA PER IL PASTO UN MENU’ TUTTO BIANCO, COSì COME BIANCHI DOVEVANO ESSERE LA TOVAGLIA E IL CENTROTAVOLA FIORITO.
Usanza superata, care amiche, ma il risultato è sicuramente d’effetto , potete anche decidere di limitare la scelta del bianco, sempre raffinata, al solo dessert.
Per le bomboniere vi suggerisco sacchettini in lino o in tulle con confetti e una donazione a favore di enti benefici che si occupano di bambini.
L’Abbigliamento:
Per il bebè, in passato si usava, come da tradizione, pizzi e trine, oggi invece si predilige la praticità, quindi sì alla tradizionale veste bianca, ma che sia elegante, comoda e adatta alla stagione.
Per gli invitati, abbigliamento sobrio: completo elegante e cravatta per gli uomini, tailleur o abitino per le signore. Sono da evitare scollature, paillettes e trucco pesante.
Libri consigliati:”Entertaining”di Martha Stewart Living Magazine. Uno dei miei preferiti!
“Fiori facili”Leonardo Publishing, composizioni semplici da realizzare, ma molto creative e d’effetto.
Un augurio speciale va alla piccola Laura che tra poche settimane festeggerà il suobenvenuto alla vita.
Eleonora Miucci
Saluto, importanza del primo approccio
Il saluto è il primo approccio concreto con il prossimo. E’ vostro biglietto da visita,la prima impressione che rimarrà legata all’immagine che l’altro si farà di voi. Il saluto è una porta che si apre: non si può mai essere certi di quello che si troverà dall’altra parte. Ricordate che nel momento cui salutate vi state rapportando con qualcun altro servendovi di segnali ben precisi.In ogni caso,un sorriso cordiale sarebbe il massimo,ma non sempre si è nello stato d’animo adatto.
Quindi come salutare?
Quando vi presentano o vi presentate a qualcuno rivolgete come prima cosa lo sguardo a quello della persona che state salutando,possibilmente accompagnando il gesto con un sorriso di simpatia e dicendo il vostro nome e cognome.
Vi consiglio di evitate di rispondere con formule del tipo:”Piacere” , ”Onoratissima/o”, ”Fortunata/o” sono antiquate e vuote.
La persona presentata non porge la mano per prima,ma attende “l’accettazione” da parte dell’altra.Se invece incontrate un amica/o e avete fretta come avviene frequentemente,potete anche rivolgergli un semplice cenno con la mano e un sorriso. Come sempre vale la regola della spontaneità e del garbo.
La stretta di mano,comunica la disponibilità e l’entusiasmo che l’incontro con un’altra persona suscita.
Una stretta di mano energica e calorosa trasmette contentezza,porgere la mano lasciandola afflosciare in quella dell’interlocutore darà, al contrario, una sensazione di diffidenza. Così come il porgere, solo la punta delle dita susciterà diffidenza.
Diciamo che la stretta di mano dovrà essere rapida,vigorosa accompagnata da un sorriso di simpatia.
CIAO , HALLO, SALUT è una forma di saluto confidenziale valida a tutte le ore.
BUONGIORNO, si augura dal mattino al tramonto.
BUONASERA, dal tramonto fino all’ora considerata discreta per ritirarsi.
BUONANOTTE a tarda sera.
SALVE, che in lingua latina augurava “stai bene”,ha un tono amichevole e familiare.
ADDIO in passato aveva una valenza augurale: ”ti raccomando a Dio”. Si è poi trasformato in formula di saluto per i commiati di tono sia formale sia confidenziale. La poignée de main (i.e., l’acte de serrer la main à quelqu’un) est bien plus habituelle en France que dans les pays anglo-saxons par exemple. En arrivant au bureau le matin, il est fréquent que les Français lancent un “Bonjour, ça va?” ou …un “Salut Elenoire!” en se serrant la main, même s’ils se sont vus la veille. Le soir, en se quittant, il n’est pas rare qu’on se serre la main une nouvelle fois. Serrer la main est ainsi un rituel d’ouverture et de fermeture de la rencontre, l’acte de se saluer et de se quitter est fortement marqué par ce geste. Une rencontre de moins de cinq minutes – dans la rue par exemple – peut être introduite par une poignée de main et terminée par une autore.
Eleonora Miucci