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Affetto, evoluzione della robotica con espressioni facciali infantili
L’evoluzione dei robot non conosce sosta e su GetRobot, portale interamente dedicato agli sviluppi dei nostri sempre più plausibili futuri compagni (in che termini è tutto da chiarire) di vita, è comparso recentemente un articolo che presentava il baby-robot chiamato Affetto. Questo robot è stato progettato dal team diretto dal Professor Minoru Asada, dell’Università di Osaka (Giappone), ed è la riproduzione di un bambino di circa 2 anni che ha la capacità di assumere una serie di espressioni facciali, allo scopo di rentere più naturale l’interazione uomo-macchina.
Questo traguardo fa parte di un più ampio progetto diretto da Asada, ovvero il JST Erato Asada Project, che ha lo scopo di studiare il comportamento umano e artificiale attraverso l’utilizzo dei robot utilizzando il modello denominato “synergistic intelligence“:
This name refers to both the co-creation of intelligence by science and technology, and the co-creation of intelligence through the interactions between the body and environments
L’espressività di Affetto è notevole e rappresenta certamente un passo avanti nell’evoluzione dei robot umanoidi. Considerando anche i progressi del progetto europeo iCub, che a sua volta sta portando avanti la ricerca nel settore (a questi robot manca però una mimica facciale), manca ancora tanto a scenari come quelli presentati dal cortometraggio I’m here di Spike Jonze?
Fonte: Noisymag




















