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Roberto Capucci, mostra al Museo di Santa Giulia di Brescia

November 11, 2011 Leave a comment

Mentre è ancora esposta alla Venaria Reale di Torino “Oceano”, una delle splendide creazioni di quel genio creativo quale è Roberto Capucci, che sarebbe troppo riduttivo definire stilista, (qui il mio articolo sulla mostra) sta per inaugurare la mostra Roberto Capucci e l’antico: omaggio alla Vittoria Alata presso il Museo di Santa Giulia a Brescia. Esposizione in cui le sculture di stoffa dialogano con l’antico, con l’architettura, le stagioni, gli elementi naturali e infine con la scultura della Vittoria Alata: una statua in bronzo del I secolo d. C. simbolo della Città di Brescia, conservata nel museo stesso, che ricorda la Nike di Samotracia esposta al Louvre di Parigi. Roberto Capucci ha realizzato una personale versione della statua: una creazione unica in georgette in tre toni di verde e mauve, con cinta e sottogonna in mikado dello stesso colore, che recupera le suggestioni cromatiche dei residui mauve che coprono il bronzo antico.

La mostra inaugurerà il sabato 19 Novembre e resterà aperta fino al 18 marzo, per far ammirare ai visitatori 30 abiti scultura, veri propri gioielli di sartoria nella loro matericità, nell’uso vivido e ammaliante del colore e nella resa tridimensionale delle superfici. Oltre agli abiti saranno esposti anche una decina di bozzetti inediti. Il percorso espositivo è a cura di Massimiliano Capella e Francesca Morandini. Interessante l’ idea del dialogo tra abito e arte antica, in particolare la statuaria ellenistica, tanto cara a Roberto Capucci per i panneggi degli abiti sul corpo nonché per il movimento e il dinamismo che caratterizzano le sue creazioni.

Fonte: Noisymag

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Art into Fashion, Roberto Capucci al Philadelphia Museum of Art

Opere d’ arte modellate attorno al corpo nella sperimentazione di forme, colori ed effetti tridimensionali: così potremmo definire le creazioni di Roberto Capucci che dal 16 Marzo fino al 5 Giugno saranno esposte al Philadelphia Museum of Art nella mostra “Art into Fashion: Roberto Capucci” realizzata in collaborazione con Fondazione Roberto Capucci.
Un piccolo prodigio della moda, nato nel 1930, a soli 20 anni apre il suo atelier a Roma e a 26 ebbe l’onore di essere definito da Christian Dior, in un intervista per Vogue ”il migliore creatore della moda italiana”. La sua si rivela ben presto una moda che va oltre i confini del termine stesso, che non segue le regole classiche ma che origina forme e modelli come vere e proprie opere dell’ ingegno artistico del designer. Caratteristica che lo porterà negli anni ’80 a slegarsi definitivamente dalle istituzioni della moda, dedicandosi ad una sola collezione di alta moda all’ anno.
Le creazioni di Capucci sono state spesso definite abiti-scultura poichè molto strutturate quasi come delle piccole architetture: forme ben definite spesso grazie a strutture interne o tessuti irrigiditi, che ripensano le proporzioni del corpo, si impongono nello spazio e colpiscono per i colori brillanti. Abiti che sono principalmente materici, dove il tessuto è plasmato dalle mani del creativo con plissettature, arricciature, volant, inserti, tagli geometrici ma anche organici che fanno venire voglia di toccarli. Un forte interesse per il colore che è protagonista con le sue tinte più brillanti, con accostamenti interessanti, effetti cangianti e degradè per abiti che assomigliano più a costumi teatrali di creature uscite da un sogno o da una fiaba proiettata nel futuro che ad abiti portabili, ma che lo sono stati per molte celebrità dell’ alta società italiana ma anche straniera.

Circa 80 gli abiti in mostra a Philadelphia oltre a schizzi e disegni originali per la prima mostra antologica dello stilista negli Stati Uniti, dopo numerose esposizioni di singoli pezzi o collettive nelle principali città americane. «In questa mostra di Philadelphia la curatrice Dilys Blum» dice Roberto Capucci «ha saputo mettere in scena la ragnatela magica ed eclettica che contraddistingue il mio percorso di lavoro, il mio amore per la provocazione e la mia idea di creatività sono un’esperienza sensoriale completa ed emozionale che trasforma e fonde l’arte, la bellezza, il colore, la musica e la natura per suscitare un impatto, sovrapponendo un universo cromatico dirompente su tessuti preziosissimi, o utilizzando materiali sperimentali e avant-garde».

Interessante questo video  dietro le quinte dell’ allestimento della mostra che può dare un’  idea sull’organizzazione e il lavoro che si cela dietro un’ esposizione di oggetti così delicati e preziosi quali sono gli abiti di un grande artista.

Fonte: Noisymag