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Rachel Zoe, special visual per le vetrine di Tiffany & Co
La stylist assoldata dalla maison di gioielli. E i colleghi rosicano…
Rachel Zoe ha molti estimatori, ma anche detrattori: nel mondo della moda, si sa, i nemici non sono mai abbastanza, e fanno curriculum.
Grazie alle sue straordinarie doti come stylist, Zoe è stata scelta da Tiffany & Co per realizzare le vetrine del flagship store di New York Fifth Avenue e ideare, in occasione dell’edizione 2012 degli Academy Awards, una sorta di viaggio nel tempo attraverso lo stile e l’eleganza, a partire dagli Anni ’30 fino agli Anni ’70.
I gioielli di Tiffany & Co vengono usati, dunque, per catturare lo spirito di ogni epoca alla quale si riferiscono.
La Zoe ha disegnato cinque diverse vetrine, ognuna dedicata a un decennio particolare: in quella Anni ’30, ad esempio, regna l’eleganza più classica; in quella Anni ’40 spicca l’Alta moda; gli Anni ’50 sono all’insegna dei paparazzi e dei red carpet; i ’60 si ispirano all’atmosfera hollywoodiana e, infine i ’70 sono caratterizzati da una moda che avvolge il corpo. Insomma, potrebbe valere la pena fare un salto da Tiffany e farci una colazione, soltanto per assistere a questo spettacolare e lussuosissimo viaggio nel tempo.
Viviana Musumeci
Fonte: Moda Informa
Rachel Zoe, shoe designer ispirandosi a Gucci
Qualcuno sa spiegarmi in quale frangente la stylist Rachel Zoe è diventata shoe designer? Sono curiosa di sapere dov’ero perché fino a ieri sera ignoravo l’esistenza di questa collezione, e dopo averla vista credo che continuerò a farlo. Non sono sempre così cattiva ma onestamente mi sono stancata di leggere tra le righe il messaggio che creare scarpe possa essere la carriera di ripiego per gente popolare in cerca di altra fama. Per dare vita ad una linea di scarpe non basta scegliere logo e scatola, bisogna conoscere l’anatomia del piede, la storia della moda, i tessuti e pellami, in poche parole, bisogna studiare, tanto e con umiltà. E dalla foto che state per vedere potete desumere che dietro il lavoro di Rachel Zoe più che lo studio è stata applicata l’arte dell’ispirazione, tanto di moda in questo periodo: prendi una scarpa di successo di qualche anno fa, modifichi qualche dettaglio per renderlo attuale e “vendibile” e via, il tuo modello di punta è pronto.
Non vi ricordano gli ankle boots Gucci, della linea Babouska?
E’ bastato inserire il plateau tanto amato, e alleggerire l’hardware: dite che sono troppo dura? Io credo che l’ispirazione sia palese, così come in tanti altri casi, e come se non bastasse il prezzo del modello Bella di Rachel Zoe è piuttosto elevato, $425!! Voi come vedete questo fenomeno in crescita? Il mio sogno è creare scarpe, ma… non così
Fonte: Shoeplay






















