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Salvatore Ferragamo, dalle passerelle alle cantine

Uno degli eredi della famosa casa di moda Salvatore Ferragamo inizia l’impresa nella produzione del vino da quando, nel 1993, la prestigiosa famiglia è entrata in possesso della tenuta “Borro”, situata in Valdarno in Toscana ed estesa per circa 720 ettari, 40 dei quali sono destinati alla coltura della vite. Il vitigno nasce a circa 300 metri sul livello del mare (s.l.m.), mentre le vigne hanno una media di circa 4.500 piante per ettaro, delle quali ciascuna produce un chilo d’uva con una resa di 30 hl di vino per ettaro. I vini prodotti dalla nota azienda sono: Borro, Pian di Nova, Polissena e un bianco Lamelle.
Il Borro è composto dal miscuglio di più uve (50% Merlot, 35% Cabernet Sauvignon, 10% Syrah, 5% Petit Verdot), le quali vengono vinificate separatamente; si presenta con un vivido colore violaceo per poi confluire in riflessi purpurei. Al naso si percepisce un odore molto intenso con note di sottobosco e un sottile profumo speziato. Il sapore è asciutto, si sposa bene con carni rosse cotte su fiamma o brace e formaggi stagionati. Ha una gradazione alcolica di 14% vol. La particolarità di questo vino si accentua nel suo primo giorno di fermentazione, in quanto subisce un leggero salasso del 10-20%, in modo tale da ottenere per ogni chilo d’uva un mezzo litro di vino. La macerazione delle bucce avviene per circa 22 giorni in tini di acciaio ad una temperatura di circa 28°C. La fermentazione alcolica dura mediamente 10 giorni, poi viene trasferito in barriques di rovere di Alliers per proseguire al primo travaso, il quale avviene nel mese di novembre, periodo finale nel quale si uniscono i quattro diversi vitigni. Per altri 18 mesi viene maturato nuovamente in barriques, trascorso questo lasso di tempo viene filtrato ed infine imbottigliato per continuare l’affinamento in cantina per altri 6 mesi prima di essere immesso sul mercato.
by Emilio Di Iorio
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