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Marrakech romantica, viaggio per due nella Città Rossa
Marrakech romantica: un viaggio per due nella Città Rossa
Dall’avventura al relax, Marrakech offre idee originali per chi sogna una fuga romantica
Dai vicoli ventosi della medina antica agli splendidi monumenti, dai locali più trendy ai riad di lusso, Marrakech – detta anche la Città Rossa per via del colore delle sue mura – è la meta perfetta per chi rincorre una fuga romantica in atmosfere incantevoli. Ecco alcune idee fresche ed accattivanti per attimi indimenticabili per il weekend di San Valentino o semplicemente per una fuga dalla routine quotidiana.
Cosa fare a Marrakech
Oltre che girovagare nella medina visitando i suk tra i più affascinanti del Marocco e rimanere incantati dal lavoro attento di artigiani, ammirare i palazzi storici e i musei, rimanere incantati dallo spettacolo offerto dai numerosi protagonisti che animano di giorno e di sera la piazza Jemaa el Fna o perdersi nel suo immenso palmeto, a Marrakech e dintorni è possibile organizzare anche numerose attività all’aria aperta. Ecco alcuni suggerimenti, taluni molto originali e inaspettati:
Terres d’Amanar
A soli 30 minuti dalle mura della città rossa, Terres d’Amanar è una riserva naturale che si stende per 100 mila ettari lungo i confini del Parco Nazionale del Toubkal. Per le coppie che amano l’avventura all’aria aperta, questo è il luogo ideale per fare trekking e camminare sulle cime degli alberi dell’Accro Parc, un corso di arrampicata o di zip wire lungo il più grande punto di vista “aereo” in Africa, organizzare visite nei dintorni in mountain bike o scoprire da vicino la cultura e le tradizioni artigianali berbere. http://www.terresdamanar.com
“Marrakech By Air”
Un volo ascensionale a bordo di una mongolfiera che trasporta in alto sopra i tetti di Marrakech da cui si può godere di una vista che lascia senza fiato: lo sguardo si perde sulla catena dell’Atlante, sulle distese del deserto e sui villaggi berberi. La partenza è all’alba. http://www.marrakechbyair.com
Palais Rhoul & Spa
Nel lussuoso Palais Rhoul & Spa il tempo sembra fermarsi. La sua spa è un piccolo paradiso in terra al riparo tra 5 ettari di giardini rigogliosi. I visitatori possono approfittare di massaggi rilassanti, piscine tranquille e trattamenti spa personalizzati. Per coloro i quali vogliono prolungare la permanenza, 6 tende di lusso private, nascoste nel giardino, regalano un’esperienza davvero romantica.
http://www.palais-rhoul.com/
Dove soggiornare
La Sultana
Hotel senza tempo come l’amore, La Sultana unisce decorazioni eccezionali e lusso personalizzato. Questa oasi di calma e comfort è inserita in una cornice ricca di storia nel cuore della medina di Marrakech, vicino alla famosa piazza Jemaa el Fna, composta da 28 camere e suite all’interno di 5 riad. L’Hotel fa parte del “Small of Luxury Hotels of the World” ed offre un ambiente unico e molto accogliente con il rituale dell’hammam in perfetto stile marocchino. http://www.lasultanamarrakech.com
Dove cenare
Le Blokk
Nel cuore del palmeto di Marrakech si rimarrà affascinati dalla sofisticata cucina marocchina offerta in questo ristorante alla moda. Caratterizzato da ritratti di artisti quali Ray Charles, Barry White, Louis Armstrong e Ella Fitzgerald, lo stile e la decorazione evocano ritmi jazz e l’atmosfera sensuale degli anni 60 e 70. http://www.leblokk.com
The Crystal
Il locale è concepito con gusto in stile coloniale ed atmosfera zen, mentre la cucina degli chef Régis Rossi e Tahar Ait Erramicouples si ispira alla tradizione francese. Durante il weekend le cene romantiche al tramonto sono accompagnate dalla musica di Kawtar, una delle voci più affascinanti di Marrakech.
Per maggiori informazioni: http://www.visitmorocco.com o http://www.marrakech.travel
Informazioni sull’Ente Nazionale per il Turismo del Marocco (ONMT)
L’Ente Nazionale per il Turismo del Marocco è un istituto pubblico che cura l’attività di marketing per conto del Marocco quale destinazione turistica e si occupa di sviluppare attività strategiche volte alla promozione del Paese. L’Ente si propone di identificare mercati ad alto potenziale ed analizzarne le specificità al fine di cogliere il profilo, le preferenze e le abitudini d’acquisto dei potenziali turisti. Con questa attenzione ai mercati internazionali, l’Ente attua campagne pubblicitarie, iniziative stampa, public relations ed eventi per accrescere la conoscenza del Marocco quale brand e far sì che l’immagine del Paese raggiunga i vari target della popolazione. La sua azione, condotta in parallelo ed in stretta collaborazione con la distribuzione, è finalizzata a migliorare la quota di mercato mondiale detenuta dal Marocco nel segmento turistico. La sede centrale dell’Ente si trova a Rabat; i suoi 15 uffici rappresentativi sono distribuiti fra Europa, Nord America, Asia e Medio Oriente.
Ente Nazionale per il Turismo del Marocco
Via Durini, 5 – 20122 Milano
Tel: 02.58303633
http://www.visitmorocco.com – http://www.marrakech.travel
info@turismomarocco.it
Marrakech, crisi turistica con Riad illegali e svendite
Il fenomeno iniziò a Marrakech qualche decennio fa ed ha investito anche diverse altre città marocchine, ma in modo meno evidente. SI tratta delle Maison d’Hôtes e dei Riad destinati al turismo. Dopo un recente censimento, esistono a Marrakech 700 riad maison d’hôtes autorizzati e classificati dal servizio del ministero di tutela. Ma centinaia di altri sotto copertura di proprietari privati, lavorano completamente in “modo informale” (vedi in nero) attirando a se la clientela quasi esclusivamente via Internet. Questi clienti pagano sovente il loro soggiorno in cash straniero, di qui la perdita enorme per il settore e per il paese in generale. La capitale spirituale del Marocco conta 65 maison d’hôtes e riad classificati in prima e seconda categoria, oltre a diverse case arredate pronte ad essere affittate, per circa un migliaio di posti letto, il quinto della capacità alberghiera della città. Una lezione da apprendere sullo sviluppo selvaggio delle Maisons d’Hôtes a Marrakech è stata la messa in opera di mezzi e energie necessarie per regolare il fenomeno che si sta facendo via via sempre più importante, penalizzando di fatto le persone che lavorano alla luce del sole, che pagano le tasse, i contributi ai loro dipendenti e quant’altro. L’associazione delle Maison d’Hôtes ha iniziato a sensibilizzare tutte le strutture che lavorano in modo “informale” senza rispettare alcuna norma, chidendo un interesse nel lavorare in modo trasparente e a norma di legge. Un metodo pedagogico che sta cercando di inserire oltre il 60% di queste strutture nella sfera del lecito e, per chi non risponde a tutte le norme di classificazione richieste è stato autorizzato ad esercitare come “casa arredata”. Chi non ha smetterà di lavorare clandestinamente finirà nelle maglie delle autorità e gli stabilimenti verranno chiusi. Questo è un buon esempio anche per le altre città che stanno iniziando a sviluppare questa formula alberghiera. È il caso di Meknès, che conta oggi una ventina di Riad, ma anche Essaouira e Tangeri. Con la crisi poi, il fenomeno dell’acquisto di vecchie case ha subito una frenata a Fès e tante Maison d’Hotes hanno messo la chiave sotto il materasso attendendo giorni migliori. Nella sola Marrakech, secondo i dati ufficiali, si contano oltre 300 riad in vendita, mentre i dati ufficiosi parlano di oltre 500 nella sola Medina.
Fonte: My Amazighen
Capodanno a Marrakech, VIP a go go…
Marrakech è in stato di fibrillazione in questi giorni per i grandi preparativi per celebrare in pompa magna il Capodanno. Molti sono i VIP presenti per queso anno, SAR Mohammed VI incluso, che è arrivato in giornata nella ville rouge. Tantissimi turisti che anche per quest’anno hanno scelto tra le innumerevoli proposte di accoglienza; dai Riad ai palazzi da Mille e una Notte sino ai grandi Hôtels internazionali presenti in città, passando per chi ha una seconda casa tra le mura della medina medioevale. Lo stilista Jean-Paul Gautier, i comici Jamel Debbouze e Gad El Mahel, le grandi stars della 7° arte come Alain Delon, personalità come Dominique Strauss Khan, ex direttore del Fondo Monetario Internazionale e sua moglie Anne Sinclaire, l’ex presidente francese Jaques Chirac, giocatori di calcio come Zinedine Zidane e Anelka sono presenti in città, dimostrando il loro amore diventando dei veri habitués della mitica città dei sette santi. E quest’anno si vede la presenza a Marrakech di diversi giocatori di football del Real Madrid come Benzema e Diarra, o ancora del FC Barcellona, Messi, Gérard Piqué, Andrès Iniesta. Poi ancora qualche giocatore francese come Thierry Henry, oltre al regista americano Martin Scorzese accompagnato dalla sua famiglia e alla premier dame Carla Bruni, in attesa dell’arrivo di Sarkozy. Marrakech sempre sulla cresta dell’onda anche per questo Capodanno 2012; tanti turisti sia dall’Europa che dai paesi arabi e africani che dimostrano quanto la stragegia promozionale della città rosa faccia leva sulla diversificazione dei prodotti turistici, migliorando la qualità nelle prestazioni dei servizi e nella applicazione di prezzi ragionevoli. Senza dimenticarela temperatura che oggi ha toccato i 28°. Buon Anno…a Marrakech!!
Fonte: My Amazighen
Marocco, un agosto a Marrakech…
Molti di voi mi chiedono sempre più spesso informazioni sulla vivibilità, in estate, di Marrakech. Bene, prendo in mano la patata bollente e cerco di raffreddarla. Io personalmente amo Marrakech e il Marocco, tutto, in estate. Vi chiederete se sono pazzo, ovviamente. Sono dell’idea che la vera essenza di questa città venga fuori con il caldo, quello torrido, agostiano. Luci, colori, odori, profumi, sensazioni, tutto cambia. E si scopre il vero Marocco, quello africano, crudo, dipinto a secche pennellate nei quadri orientalisti di Delacroix. Si riesce a percepire nettamente di stare in Africa. In inverno è tutto più soft, vogliamo dire banale? Luce attenuate, colori sfocati e il sole che non grida. Vince l’Atlas innevato, certo, spettacolo meraviglioso che ti incanta. Forse Marrakech in inverno è solo più romantica, specialmente alla sera, dopo un temporale, con la sua lieve bruma che intravedi sulla Place Jemaa elFna, mentre mangi infreddolito, seduto su qualche panca, nel delirio collettivo della notte. In estate Marrakech cambia pelle, come i serpenti della Place Jemaa el Fna, e la vita sociale con i suoi orari e le sue abitudini si modifica d’emblée, e la notte poi è sempre domenica. Chiariamo: il caldo da 50° si vive soltanto il mese di agosto, in qualche ora precisa della giornata. Un caldo sicuramente forte, ma secco, senza una linea di umidità, quindi sopportabile. E poi il miracolo dell’estate marriakchi, con il travolgente vento dell’Atlas che immancabilmente, tutte le sere, al tramonto, arriva per rinfrancare gli animi, abbassando la temperatura anche di 20°. E dunque inzia la festa: la gente vive nelle strade, nei giardini pubblici che trasudano freschezza, e l’allegria la respiri. Sino a notte fonda è un via vai continuo di anime e la Place diventa un concerto di risate, di grida, di energie. Anche hai bambini è concesso di vivere queste serate estive e allora tutti a giocare a pallone nei vicoli, nei derb più misteriosi, sognando il Barça e il Milan, trasformando la medina in un enorme campo di calcio colmo di infanzie sognanti. E poi l’estate araba porta con se l’intrigo, la sensualità degli sguardi, la necessità di una avventura. L’orientalità tocca il suo culmine, incendiando passioni di una notte, o per sempre. Ne sanno qualcosa i migliaia di spiriti occidentali che affollano i locali alla moda, le piscine più esclusive, i lounge bar più fashion dell’estate (vedi anche alla Cat. Summertime), alla ricerca del fascino arabo e di pruderie mediorientali. Alla ricerca di una consolazione, di un riscatto dalla via crucis del quotidiano, anonimo e grigio. E la vita fa il suo corso, come sempre, come da secoli, in questa folle Marrakech che in estate diventa tutto e il contrario di tutto, in balia del febbricitante termometro che sale e scende all’impazzata, proprio come la sua estate!.
Fonte: My Amazighen
Brunch al La Mamounia… très chic!
Del Mamounia vi ho già parlato a suo tempo, quando riaprì le sue porte ai pochi eletti internazionali di passaggio a Marrakech. Per tutto questo mese, sino al 21 settembre, il prestigioso Hôtel/Palais 5 stelle è aperto ai non residenti, per una giornata alle piscine, al tennis, alla SPA, al Padiglione di remise en forme, con brunch al ristorante Le Pavillon e, a fine giornata, una degustazione di pasticceria o di gelati al Menzeh. Prezzo di ingresso: 1000 dh a persona (100 euro c.ca). Sono esclusi dal forfait le cure alla SPA che saranno fatturate separatamente. Un brunch ultrachic!
Fonte: My Amazighen
Nikki Beach, tuffo con glamour…
Questa èl’ultima di una serie di aperture, in giro per il mondo, delle piscine/club Nikki Beach. Sono presenti in America a Cocunut Grove, Hollywood, Miami, N.Y, e poi a Marbella, Puerto Vallarta, S.Barth, S.Tropez, Vilamoura e altre… Il Nikki Beach èprima di tutto un Club privé, per soci tesserati, ma pagando un ingresso di circa 20 Euro e possibile diventare soci per un giorno ed usufruire dei servizi. Ovviamente con l’ingresso non si ha il diritto a lettini, ombrelloni e quant’altro, quelli sono a parte (però se vi fermate a pranzo l’ingresso generalmente è free). Si trova nel Circuito della Palmerie e, da febbraio 2009 è stata trasferita di qualche metro dalla vecchia sede (in origine si chiamava Sunset Boulevard). Il posto è veramente cool, curato nei particolari, lussureggiante. E’ frequentato da bella gente “cheselatira’, qualche starlettes mediocre con relativo entourage, ma la cosa più importante e che nessun può disturbare con schiammazzi e giochi vari, quindi pace assicurata da alcuni giovani del servizio. Anche qui il personale è da casting, molto gentile e disponibile, sempre pronto per ogni evenienza. Questo beach-club, oggi sotto la gestione della Plage Rouge, si rifà ovviamente alle spiagge/ristoranti molto in voga a S.Tropez quindi un ottimo menù meditteraneo è sempre disponibile alla carta, lista dei vini e champagne compreso. Nikki Beach è anche una collezione di abbigliamento, costumi da bagno e accessori che sono in vendità all’interno della boutique aperta sino a a tarda sera. A tarda sera perché qui si può cenare sotto la magica luna e il cielo stellato di Marrakech.
La piscina cambia aspetto e poche e soffuse luci vengono accese per ricreare, con le candele, un atmosfera veramente da sogno, condita da ottima musica servita dal DJ di turno. Il sottotitolo di questa label internazionale del lifestyle recita:” Tell only your best friend“. Detto, Fatto!. Il sito internazionale lo trovate alla pagina http://www.nikkibeach.com
Fonte: My Amazighen
Riad Masson, apertura al pubblico
Denise Masson è stata una grande islamologa francese che visse a Marrakech e qui mori’ nel 1994 all’età di 93 anni. Attratta da sempre dalla cultura marocchina, acquisto’ nel 1938, grazie anche ai suoi genitori, un magnifico riad nella medina medioevale. E’ grazie a questa islamologa che si deve un opera accolta come una delle migliori interpretazioni in francese del Corano, che vide la luce nel 1967 da Gallimard. Il riad di Denise Masson, dove studio’ l’Islam e visse benvoluta dai suoi vicini, è stato sempre un trait d’union con l’Istituto Francese di Marrakech, dove accolse molte persone e manifestazioni che avevano come scopo il dialogo tra le tre religioni monoteiste del Libro. Oggi, il nuovo direttore dell’Istituto Francese di Marrakech, Jérôme Bloch, ha voluto legittimamente aprire lo spazio al pubblico. Si inizierà con dei concerti di musica classica (quatuors), passando attraverso alcune conferenze nella storica biblioteca, arrivando a delle serate con i cantori della Place Jemaa el Fna. Nello splendido giardino è stato inserito un salone da the per i visitatori e sono previste delle esposizioni open air in una atmosfera di relax tra il verde. Il Riad aprirà le sue porte anche per i bambini della medina che potranno assistere a proiezioni di films nella corte dell’antico bacino della struttura trasformato in un cinema a cielo aperto. Infine il riad subirà alcune ristrutturazioni per ritrovare l’èclat di un tempo, giardini compresi. Una ristrutturazioneculturale e estetica che porterà un grande beneficio alla cultura della città ocra.
Fonte: My Amazighen
Strauss-Khann e Marrakech…
Nel quartiere di Sidi Mimoun, in prossimità del Palazzo Reale, è situato il riad datato XIX° secolo di Anne Sinclair e di Dominique Strauss-Khann, a qualche centinaio di metri dalla Place Jemaa el Fna. Il Riad, acquistato nel 2000 è un oasi di pace della coppia che si reca nella Ville Rouge un paio di volte all’anno e dove hanno concluso un certo “Patto di Marrakech” con Marthine Aubry e Laurent Fabius. Il riad è allo stesso tempo un luogo dove si ospitano gli amici e ne cito alcuni: l’avvocato Jean Veil, il cantante Patrik Bruel, il giornalista Michel Field e il filosofo Bernard-Henry Lévy, proprietario dell’immenso palazzo della Zahia, due passi più in giù. Luogo di misteri il riad di DSK; la stampa internazionale non ha mai avuto il permesso di entrarci e quindi poco si sà dei suoi movimenti. Nel libro “Majestè, je dois beaucoup à votre père..France-Maroc, une affaire de famille” (Maestà, devo molto a vostro padre..Francia-Marocco, un affare di famiglia) di Jean Pierre Tuquoi, DSK racconta che “Anne possedeva una casa a Valbonne, nel Midi (…). La rivendette per acquistare, cinque anni fa, un riad nel cuore di Marrakech. Tutto era da rifare. Non esisteva acqua nè eletrricità. Oggi, è perfetto. Marrakech è la mia base per rilassarmi“. Il riad apparteneva ad una nobile signora marrakchie ed era chiamato Dar Chrifa (casa della donna nobile, discendente del Profeta Maometto). Infatti il primo occupante di questo riad è stato il cadi Si Mustapha, uno dei quattro principali giudici di Marrakech, che aveva sposato una parente del sultano Hassan I, e da qui il titolo blasonato del riad. Dopo la morte, nel 1988, di Lalla Aïcha, una discendente di Si Mustapha, gli ereditieri decisero di separarsene. Un imprenditore ebreo marocchino lo acquistò un anno dopo, per la somma di 1,9 milioni di DH (167.000 euro c.ca). La proprietà comprendeva 8 camere, un salone e una cucina, oltre a due pati con giardino. Nel 1997, il riad venne acquistato da Laura Gomez, ex-moglie di Kylie Eastwood, figlio di Clint. Nel 2000 infine, Sinclair e DSK lo acquisirono. Secondo diversi rumors, Sinclair possiede nove decimi del riad. Prezzo della transazione: 5,5 milioni di DH (500.000 euro c.ca). Non si conosco le spese sostenute per il restauro, sicuramente tante, di fatto pero’ già solo visto dall’esterno questo Riad è sontuoso e affascinate nel suo mistero.
Fonte: My Amazighen
FNAP 2011, le arti popolari a Marrakech
La 46a edizione del festival nazionale delle Arti Popolari partirà il 29 giugno da Marrakech. L’obiettivo principale di questo storico Festival è quello di mantenere e conservare il patrimonio nazionale orale, secondo la Fondazione dei Festivals di Marrakech (FFM). Una nuova squadra composta da volontari e professionisti è stata avviata per assicurare “l’eccellenza” di questa edizione. La sua missione? Perennizzare questo appuntamento inserendo alte dosi di rinnovamento per fare in modo che questa edizione sia un grande momento festivaliero e di gioia per gli abitanti di Marrakech e i visitatori; una forma per conciliare l’eredità storica con l’approccio al futuro. Il nuovo ufficio del la FFM ha approntato una programmazione culturale e di contenuti per il FNAP 2011 con una visione a breve e lungo termine alfine di garantire un orizzonte in crescendo per gli anni a venire sino alla simbolica 50° edizione del 2015. Cinque giorni in cui Marrakech sarà l’epicentro delle arti popolari del Marocco grazie alla volontà della nuova equipe ma in primis grazie ad un programma degno della sua ricchezza e della storia che promette attimi di complicità con il pubblico, sempre fedele oramai da decenni. Una programmazione ricca e diversificata “radicata nella tradizione ma risoluta a sterzare verso il rinnovamento e la creatività”, ha precisato in conferenza stampa il direttore della FFM, Karim El Achak. Con un obiettivo primario: rafforzare la relationship con il pubblico marrakchi e marocchino. Oltre alla grande parata sempre molto attesa, il Festival delle Arti Popolari propone quest’anno un altra grande novità: la creazione di un “villaggio”, interamente dedicato a questa festa delle arti popolari marocchine, nel quale si svolgeranno tutte le animazioni del Festival. L’idea è stata quella di creare, in parallelo alla mitica scena delPalais Badi, un villaggio FNAP nel cuore della Ville Rouge. Questo villaggio sarà testimone della volontà di migliorare la centralità e la visibilità del Festival, oltre all’avvicinare il pubblico agli artisti. Gli orari di apertura del villaggio permetteranno alle famiglie e ai bambini di avere uno spazio dedicato per il vivere il loro patrimonio artistico popolare. Nel villaggio saranno presenti ateliers pedagogici destinati al giovane pubblico comel’Ateliers SOS Music, un esposizione dal tema “Lo stucco e l’arte del gesso”, che farà scoprire ai visitatori i segreti di questa manualità artisticaancestrale, oltre ad un laboratorio di calligrafia organizzato sotto la direzione della Fondazione Dar Bellarj. Le musiche tradizionali del mondo saranno in scena a Al Hamra, Atlas e Toubkal. Sulla prima scena gli artisti Rayssa Tachenouit, Abdelrrahim Senhaji, Oulad El Bouzzaoui, Jil Jilala, Rosiloa (Fidji), Tambours du Burundi, Gitans du Rajastan (India), Said Mousker, Daoudia, Hamid El Kassri e Stati. Sulla seconda scena il pubblico’ potrà apprezzare i Dekka di Marrakech, Ahwach Ouarzazate, Ahwach Tissent, Aissawa di Meknès, Ait Boughmaz, Gnaoua di Marrakech, Guedra di Guelmin, Ahidous Ait Hdidou, Abidat R’Ma, Ahidous Ain Orma, Ahidous Imil Chil e Ahwach Imim Tanaout. Infine, sulla terza scena si potranno vedere (e sentire) Houra, Tktkat Marrakech, Tazouit Kellat M’Gouna, Taskioune, Haiti di Tanaout, Mengouchi, Rokba di Zagora, Oulad Sidi Hmad Ou Moussa, Aglagal Taliouine, Ahwach Demnat, Ahwach Ait Baamrane e Lakfifat. Secondo Brahim El Mazned, direttore artistico di questa edizione, il rispetto, la tradizione, la modernità e lo scambio saranno il comune denominatore di questa edizione. Forte impegno dunque e determinazione per rendere questo appuntamento una reale festa dellacultura evidenziando tutte le eredità nazionali. Un bella immagine diMarrakech che sarà sempre uno spazio di tolleranza, di accoglienza e di allegria.
Fonte: My Amazighen
La Plage Rouge… sound of summer in Marrakech
L’estate qui è arrivata. Marrakech si offre nella sua luce più splendida e, se volete pensare di essere in una località marina assolutamente europe-trendy, andate alla Plage Rouge. Entrando si ha la sensazione di trovarsi in qualche spiaggia “IN” di Cannes, S.Tropez o Miami. 3.200 m2 di piscina (avete letto bene, non è un errore!) circondata da sabbia finissima, palmeti lussureggianti, arredamenti da Architectural Digest. Boutiques per acquistare all’ultimo minuto il bikini piu trendy, il foulard griffattissimo o meglio ancora, una seduta dal massaggiatore più in voga della Ville Rouge. Ovviamente la fauna presente è di alto livello locale che si mixa con molti turisti europei spendaccioni. Spendaccioni perchè, udite udite, per una giornata dovete calcolare all’incirca 70/80 euro a persona. A questo prezzo avrete un buffet open con alcolici per il dejeneur, letti oversize con baldacchino e se volete sono disponibili 50 posti a sedere vicino al bancone del bar..nell’acqua. Musica gestita dal DJ onnipresente, tanto Chill Out, un pizzico di House (fastidiosa) e non vi parlo del Privè perché qui i prezzi cambiano ancora. Insomma… un Billionere a Marrakech. Personale da casting di moda che vi farà sentire un vero re/regina e dunque resta il fatto che il posto è incredibile e sicuramente una giornata “ordinary” puo’ diventare “extraordinary“. Per gli intellettuali sono sempre allestite mostre delle due più importanti Gallerie d’arte della città, Florence Arnold e Abderraham Latrache. Alla sera poi si scatena la fantasia dei gestori con serate a tema, ristorante con specialità di Jérôme Verrière, feste in acqua e quant’altro. Io che non me la tiro più preferisco altri luoghi ma se siete modaioli uptodate vedi anche fashion-victim, vi consiglio vivamente di andarci e divertirvi alla grande. Due piccoli nei: non esiste una carta delle acque minerali quindi solo Sidi Ali’ indigena (ma come!?) e uno sponsor invadente: Coca Cola forever, probabilmente per via dei colori che si intonano all’ambiente. Se siete appiedati una navetta passa tutte le mattine davanti al Palazzo dei Congressi, nel prestigioso boulevard Mohammed VI, dalle 09.25 e vi riporterà alla sera, a partire dalle 17.00 a Marrakech centro. Divertitevi e siate felici!
Fonte: My Amazighen




























