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Archive for the ‘Itinerari’ Category

Nikki Beach, tuffo con glamour…

August 2, 2011 Leave a comment

Questa èl’ultima di una serie di aperture, in giro per il mondo, delle piscine/club Nikki Beach. Sono presenti in America a Cocunut Grove, Hollywood, Miami, N.Y, e poi a Marbella, Puerto Vallarta, S.Barth, S.Tropez, Vilamoura e altre… Il Nikki Beach èprima di tutto un Club privé, per soci tesserati, ma pagando un ingresso di circa 20 Euro e possibile diventare soci per un giorno ed usufruire dei servizi. Ovviamente con l’ingresso non si ha il diritto a lettini, ombrelloni e quant’altro, quelli sono a parte (però se vi fermate a pranzo l’ingresso generalmente è free). Si trova nel Circuito della Palmerie e, da febbraio 2009 è stata trasferita di qualche metro dalla vecchia sede (in origine si chiamava Sunset Boulevard). Il posto è veramente cool, curato nei particolari, lussureggiante. E’ frequentato da bella gente “cheselatira’, qualche starlettes mediocre con relativo entourage, ma la cosa più importante e che nessun può disturbare con schiammazzi e giochi vari, quindi pace assicurata da alcuni giovani del servizio. Anche qui il personale è da casting, molto gentile e disponibile, sempre pronto per ogni evenienza. Questo beach-club, oggi sotto la gestione della Plage Rouge,  si rifà ovviamente alle spiagge/ristoranti molto in voga a S.Tropez quindi un ottimo menù meditteraneo è sempre disponibile alla carta, lista dei vini e champagne compreso. Nikki Beach è anche una collezione di abbigliamento, costumi da bagno e accessori che sono in vendità all’interno della boutique aperta sino a a tarda sera. A tarda sera perché qui si può cenare sotto la magica luna e il cielo stellato di Marrakech.

La piscina cambia aspetto e poche e soffuse luci vengono accese per ricreare, con le candele, un atmosfera veramente da sogno, condita da ottima musica servita dal DJ di turno. Il sottotitolo di questa label internazionale del lifestyle recita:” Tell only your best friend“. Detto, Fatto!. Il sito internazionale lo trovate alla pagina http://www.nikkibeach.com

Fonte: My Amazighen

Gallipoli

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Questa mattina dovevo lavorare a vari articoli e sono stata a scrivere a bordo piscina. Ogni tanto mi alzavo per un tuffo nell’acqua, per poi riprendere a scrivere di moda, di viaggi e di libri… niente male, vero?
Nel tardo pomeriggio sono stata vicino a Gallipoli, nella bellissima “Punta della suina” (si chiama proprio così…). Qui ho fatto un lungo aperitivo-cena, bevendo birre ghiacciate davanti a un tramonto mozzafiato e con un’ottima colonna sonora. E poi, ancora con il costume addosso, mi sono diretta verso Gallipoli centro, dove è svanito tutto il romanticismo. Il paese è davvero bello, ma pullula di gente e c’è un caos infernale… Bancarelle e negozietti vendono di tutto, e i ristoranti sono pienissimi. Il negozio più bello? Uno in Corso Roma (di cui non ricordo il nome) in perfetto stile marinaro, tutto un tripudio di cornici decorate di conchiglie, vasi, alzate e ampolle, e ancora fari, gabbiani sapientemente mixati a creazioni d’argento che invitano all’acquisto. Senza dimenticare graziosi kaftani ricamati e traforati e deliziosi abitini per bambine dal taglio sartoriale! Io ho lasciato il cuore su un completino frou frou, top e capri pants a righe rosa perfetto per la mia bimba. I prezzi? Onesti, oserei dire…

Fonte: My Vanity Blog

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Vacanze estive a Torre Specchia Ruggeri

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Ieri la giornata è iniziata nel migliore dei modi, ho aperto la porta del mio trullo e… tatan… sorpresa… una colazione fantastica con crostate e dolcetti, pane fatto in casa, marmellata e miele bio . Il tutto servito in piatti, brocche e ciotoline di ceramica tipiche che voglio assolutamente comperare!
Destinazione Puntarenas a Torre Specchia Ruggeri! Giudicate voi il posto…
Per cena di nuovo a Lecce alla Divina Provvidenza, si scende sotto il livello stradale in un meraviglioso ambiente in pietra viva con tocchi di rosso alle pareti e nelle tovaglie. Tutto molto raffinato, compreso il menù vario e con piatti della tradizione. Cosa abbiamo mangiato? Purè di fave e cicorie, polpo a pignatta. Spaghetti alla chitarra misto verde con zucchine, basilico, sedano, rucola, grana e naturalmente Falanghina come se piovesse…

Fonte: My Vanity Blog

Vacanze nel Salento

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Dopo un viaggio allucinanate fatto fatto con l’ autista, perche io, come le vere signore,  siedo dietro…. abbiamo fatto una sosta per mangiare ad Alberobello e , tra trulli bianchi, caldo torrido salite e discese sotto il sole cocente…  sono riuscita comperare  in 3 secondi 3  asciugamani ricamati a mano e un bikini nero, molto anni’ 70, fatto all uncinetto! Stupendo ! Non male. E ora che sono biondissima mi sento un po la B.B. della Puglia! eh????

Dopo altre due ore di viaggio siamo arrivati finalmente nella Masseria Erchie Piccolo, un posto da favola che vi consiglio davvero… il mio trullo si chiama Casieddhu… vi piace???
E alla sera, Lecce al ristorante I Vicerè. Lanterne ovunqu,e alcune bianche e alcune viola, immerse in un giardino estivo dove si cena a lume di candela su tavoli apparecchiati alla perfezione. I camerieri, in dress code black, sanno davvero mettere a proprio agio! Cosa abbiamo mangiato? Spiedini di gamberi e spada in tempura, tortino di melanzane con ricotta e speck e basilico. Come secondo,trancio di pesce spada con panure croccante al pistacchio e ottimo vino bianco aromatico! Cosa indossavo?mini shorts vintage, canotta in pizzo e miei mitici indianini perfetti con la borsa taupè anni ’70.

Fonte: My Vanity Blog

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Riad Masson, apertura al pubblico

Denise Masson è stata una grande islamologa francese che visse a Marrakech e qui mori’ nel 1994 all’età di 93 anni.  Attratta da sempre dalla cultura marocchina, acquisto’ nel 1938, grazie anche ai suoi genitori, un magnifico riad nella medina medioevale. E’ grazie a questa islamologa che si deve un opera accolta come una delle migliori interpretazioni in francese del Corano, che vide la luce nel 1967 da  Gallimard. Il riad di Denise Masson, dove studio’ l’Islam  e visse benvoluta dai suoi vicini, è stato sempre un trait d’union con l’Istituto Francese di Marrakech, dove accolse molte persone e manifestazioni che avevano come scopo il dialogo tra le tre religioni monoteiste del Libro. Oggi, il nuovo direttore dell’Istituto Francese di Marrakech, Jérôme Bloch, ha voluto legittimamente aprire lo spazio al pubblico. Si inizierà con dei concerti di musica classica (quatuors), passando attraverso alcune conferenze nella storica biblioteca, arrivando a delle serate con i cantori della Place Jemaa el Fna. Nello splendido giardino è stato inserito un salone da the per i visitatori e sono previste delle esposizioni open air in una atmosfera di relax tra il verde.  Il Riad aprirà le sue porte anche per i bambini della medina che potranno assistere a proiezioni di films nella corte dell’antico bacino della struttura   trasformato in un cinema a cielo aperto. Infine il riad subirà alcune ristrutturazioni per ritrovare l’èclat di un tempo, giardini compresi. Una ristrutturazioneculturale e estetica che porterà un grande beneficio alla cultura della città ocra.

Fonte: My Amazighen

Symi, isola oltre il confine del tempo

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Symi è un’isola che ha un po’di tutto: bei dintorni, taverne piacevoli ed acque meravigliose. Ci andate per rilassarvi, tuttavia Symi non è una di quelle isole in cui il tempo si è fermato. Ci sono molti visitatori ogni estate, ma è rimasta a tutti gli effetti un posto genuino. La gente di Symi vive di turismo, di pesca e di un po’ di agricoltura. Inoltre, come su Kalymnos, gli uomini raccolgono le spugne dai litorali dell’Africa del Nord.

Secondo la mitologia, Symi è stata chiamata così dal nome della principessa di Rodi, che scappò qui con il dio Glaucus dato che suo padre, il re, non approvava la loro unione. I primi abitanti dell’isola erano probabilmente genti dell’Asia Minore, e poi i Minoici. Omero racconta che Symi diede la sua flotta durante la guerra di Troia. In seguito la storia dell’isola è la stessa delle altre isole dell’Egeo: i Romani l’hanno invasa nel secondo e primo secolo Avanti Cristo, dopo è stata la volta dei bizantini, e, nel quattordicesimo secolo è stata dominata dai cavalieri di Rodi. Questi ultimi costruiranno un castello in cima all’antica acropoli per proteggersi dalle incursioni dei pirati e resteranno sull’isola fino a che i Turchi non la invaderanno nel sedicesimo secolo. Dato che le barche di Symi erano estremamente veloci, l’isola ebbe l’importante responsabilità di gestire le spedizioni postali agli ottomani. In cambio, l’isola è stata lasciata praticamente tranquilla, e non ha sofferto come altri luoghi della Grecia. Ai pescatori di Symi inoltre è stato permesso di pescare le spugne, che insieme alla produzione del vino, era un’importante fonte di reddito, anche se in competizione con Kalymnos. Nel 1912 l’isola è stata data agli italiani e durante la seconda guerra mondiale è stata invasa dalle truppe britanniche e tedesche, fino alla liberazione finale nel 1948.

Il monastero dell’arcangelo Michele (Taxiarchou Michael) è il monumento più importante sull’isola. Originalmente venne costruito nel sesto secolo, ma ciò che vedete oggi è il risultato del restauro e di nuove aggiunte del diciottesimo secolo. Qui ci sono due musei, uno laografico ed uno religioso, e una taverna. ad Ano Symi (” Symi superiore”;) potete vedere il vecchio castello dei cavalieri e visitare il museo archeologico. Ci sono inoltre molte chiese dappertutto sull’isola, costruite durante l’epoca turca.

Fonte: In2Greece

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Splash Dog, parco divertimenti per amici a quattro zampe

In questo articolo daremo uno sguardo ad una novità assoluta per l’Italia, pensata appositamente per i nostri amici a quattro zampe: si chiama “Splash Dog” ed è stata organizzata per la prima volta nel nostro paese dalle associazioni “Diamoci La Zampa” e “Gaia Animali & Ambiente”.  Gli ingredienti? Tuffi, schizzi e solidarietà!

Lo scopo di Splash Dog

Sicuramente ti  chiederai in cosa consiste questo tipo di attività, definita dagli esperti “ludico-sportiva”; i cani vengono stimolati da palline e altri oggetti da presa che vengono lanciati dai padroni, al fine di tuffarsi in acqua per divertirsi e, per i più piccoli, familiarizzare con l’acqua attraverso gesti spontanei ed istintivi. Se questo pretesto non bastasse per convincerti a provare questa attività è importante sapere che l’iniziativa prevede una raccolta fondi per poter curare e vaccinare i cuccioli “ospitati” dalle associazioni organizzatrici.

Dove e come

Splash Dog, per il momento, è previsto per il mese di settembre all’Idroscalo di Milano; è chiaro che si tratta di un’ esperimento, tuttavia il successo degli scorsi 11 e 12 giugno sono sicuro che servirà ad alimentare questa iniziativa e (probabilmente per il prossimo anno) ne sentirai parlare, considerando che negli Stati Uniti è molto diffusa. Per partecipare occorre iscriversi direttamente sul posto, effettuando un’offerta libera (che verrà devoluta alle associazioni di cui sopra); i partecipanti riceveranno in regalo una t-shirt firmata Splash Dog ed un attestato. I cani più divertiti e divertenti potranno partecipare ai “tuffi finali”, dove sarà inevitabile divertirsi.

http://www.gaiaitalia.it
http://www.diamocilazampa.it
infosplashdog@gmail.com

Stefano Campagna

Fonte: Skimbu

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Strauss-Khann e Marrakech…

July 15, 2011 Leave a comment

Nel quartiere di Sidi Mimoun,  in prossimità del Palazzo Reale, è situato il riad datato XIX° secolo di Anne Sinclair e di Dominique Strauss-Khann, a qualche centinaio di metri dalla Place Jemaa el Fna. Il Riad, acquistato nel 2000 è un oasi di pace della coppia che si reca nella Ville Rouge un paio di volte all’anno e dove hanno concluso un certo “Patto di Marrakech”  con Marthine Aubry e Laurent Fabius. Il riad è allo stesso tempo un luogo dove si ospitano gli amici e ne cito alcuni: l’avvocato Jean Veil, il cantante Patrik Bruel, il giornalista Michel Field e il filosofo Bernard-Henry Lévy, proprietario dell’immenso palazzo della  Zahia, due passi più in giù. Luogo di misteri il riad di DSK; la stampa internazionale non ha mai avuto il  permesso di entrarci e quindi poco si sà dei suoi movimenti. Nel libro “Majestè, je dois beaucoup à votre père..France-Maroc, une affaire de famille”  (Maestà, devo molto a vostro padre..Francia-Marocco, un affare di famiglia) di Jean Pierre Tuquoi, DSK racconta che “Anne possedeva una casa a Valbonne, nel Midi (…). La rivendette per acquistare, cinque anni fa, un riad nel cuore di Marrakech. Tutto era da rifare. Non esisteva acqua nè eletrricità. Oggi, è perfetto. Marrakech è la mia base per rilassarmi“.  Il riad apparteneva ad una nobile signora marrakchie ed era chiamato Dar Chrifa (casa della donna nobile, discendente del Profeta Maometto). Infatti il primo occupante di questo riad è stato il cadi Si Mustapha, uno dei quattro principali giudici di Marrakech, che aveva sposato una parente del sultano Hassan I, e da qui il titolo blasonato del riad. Dopo la morte, nel 1988, di Lalla Aïcha, una discendente di Si Mustapha, gli ereditieri decisero di separarsene. Un imprenditore ebreo marocchino lo acquistò un anno dopo, per la somma di 1,9 milioni di DH (167.000 euro c.ca). La proprietà comprendeva 8 camere, un salone e una cucina, oltre a due pati con giardino. Nel 1997, il riad venne acquistato da Laura Gomez, ex-moglie di Kylie Eastwood, figlio di Clint. Nel 2000 infine, Sinclair e DSK lo acquisirono. Secondo diversi rumors, Sinclair possiede nove decimi del riad. Prezzo della transazione: 5,5 milioni di DH (500.000 euro c.ca). Non si conosco le spese sostenute per il restauro, sicuramente tante, di fatto pero’ già solo visto dall’esterno questo Riad è sontuoso e affascinate nel suo mistero.

Fonte: My Amazighen

La Malesia vista dal mare

July 15, 2011 2 comments

LA MALESIA VISTA DAL MARE

 Sono numerosi i porti turistici in Malesia punto di partenza per una vacanza in barca

La Malesia è una destinazione che offre numerosi spunti di vacanza anche per gli appassionati della barca in generale. Il suo legame con il mare e con i porti risale ai tempi della rotta delle spezie tra occidente e oriente quando le navi si fermavano nel porto di Malacca anche per mesi, in attesa che le condizioni del mare e dei venti permettessero il proseguimento della navigazione.

Il legame con il mare è anche rinforzato dall’antica tradizione malese di costruzione delle barche, in particolare a Pankgor Island e a Duyong Island a Kuala Terengganu sulla costa orientale della penisola malese. Anche gli eventi che si tengono durante l’anno sottolineano il forte legame con il mare come per esempio la Raja Muda International regatta, l’Asean Regatta e la Royal Langkawi International Regatta che si svolgono in diversi periodi dell’anno.

Appassionati della vela o del motore, sono numerosi i porti turistici che offrono un ottimo punto di partenza alla scoperta di una destinazione che è arricchita anche da numerose isole e arcipelaghi, molto amati dai turisti italiani.

L’arcipelago di Langkawi a nord ovest della penisola malese, con oltre 100 isole, è il punto ideale da cui salpare per una vacanza sole e sale. Il Royal Langkawi Yacht Club grazie alle infrastrutture eccellenti  – con posti per oltre 200 barche inclusi i mega yacht -, club house e resort con servizi ideali anche per i turisti più esigenti, è il punto ideale da cui salpare anche a bordo di charter dai 7 ai 12 metri in direzione Parco Marino di Pulau Payar, paradiso marino dove

poter praticare diving e snorkelling. Sempre sulla costa Occidentale – ideale per trascorrere le vacanze durante l’inverno italiano – i porti più importanti dove attraccare sono Port Dickson con una lunga tradizione risalente al 1927, Port Klang, Lumut e Penang.

La zona orientale che si affaccia sul mar Cinese offre la possibilità di praticare snorkeling e diving con tutta tranquillità, navigando tra i porti di Mersing, Kuantan, Kuala Dungun, Marang e Kuala Terengganu e l’isola di Tioman, Perenthian Redand, Kapas e Gemia.

La zona insulare del Borneo offre invece esperienze più avventurose partendo dal Porto di Kota Kinabalu – Sutera Harbour Marina con posti barca per oltre 100 yacht che comprende anche due resort di lusso con un campo da golf, è il punto di partenza di crociere charter in catamarano o in barca a vela. Da qui è possibile navigare versoSandakan Yacht Club, il Porto di Tawau, Kudat e Labuan Island sulle tracce di Sandokan, tra i mari con i fondali più ricchi al mondo di coralli e pesci, paradiso per i sub.

Per ulteriori informazioni www.turismomalesia.it oppure www.tourism.gov.my

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FNAP 2011, le arti popolari a Marrakech

June 27, 2011 Leave a comment

La 46a edizione del festival nazionale delle Arti Popolari partirà il 29 giugno da Marrakech. L’obiettivo principale di questo storico Festival è quello di mantenere e conservare il patrimonio nazionale orale, secondo la Fondazione dei Festivals di Marrakech (FFM). Una nuova squadra composta da volontari e professionisti è stata avviata per assicurare “l’eccellenza” di questa edizione. La sua missione? Perennizzare questo appuntamento  inserendo alte dosi di rinnovamento per fare in modo che questa edizione sia un grande momento festivaliero e di gioia per gli abitanti di Marrakech e i visitatori; una forma per conciliare l’eredità storica con l’approccio al futuro.  Il nuovo ufficio del la FFM ha approntato una programmazione culturale e di contenuti  per il FNAP 2011 con una visione a breve e lungo termine alfine di garantire un orizzonte in crescendo per gli anni a venire sino alla simbolica 50° edizione del 2015. Cinque giorni in cui Marrakech sarà l’epicentro delle arti popolari del Marocco grazie alla volontà della nuova equipe ma in primis grazie ad un programma degno della sua ricchezza  e della storia che promette attimi di complicità con il pubblico, sempre fedele oramai da decenni.  Una programmazione ricca e diversificata “radicata nella tradizione ma risoluta a sterzare verso il rinnovamento e la creatività”, ha precisato in conferenza stampa  il direttore della FFM, Karim El Achak.  Con un obiettivo primario: rafforzare la relationship con il pubblico marrakchi e marocchino. Oltre alla grande parata sempre molto attesa, il Festival delle Arti Popolari propone quest’anno un altra grande novità: la creazione di un “villaggio”, interamente dedicato a questa festa delle arti popolari marocchine, nel quale si svolgeranno tutte le animazioni del Festival. L’idea è stata quella di creare, in parallelo alla mitica scena delPalais Badi, un villaggio FNAP nel cuore della Ville Rouge. Questo villaggio sarà testimone della volontà di migliorare la centralità e la visibilità del Festival, oltre all’avvicinare il pubblico agli artisti. Gli orari di apertura del villaggio permetteranno alle famiglie e ai bambini di avere uno spazio dedicato per il vivere il loro patrimonio artistico popolare. Nel villaggio saranno presenti ateliers pedagogici destinati al giovane pubblico comel’Ateliers SOS Music, un esposizione dal tema “Lo stucco e l’arte del gesso”, che farà scoprire ai visitatori i segreti di questa manualità artisticaancestrale, oltre ad un laboratorio di calligrafia organizzato sotto la direzione della Fondazione Dar Bellarj. Le musiche tradizionali del mondo saranno in scena a Al Hamra, Atlas e Toubkal. Sulla prima scena gli artisti Rayssa Tachenouit, Abdelrrahim Senhaji, Oulad El Bouzzaoui, Jil Jilala, Rosiloa (Fidji), Tambours du Burundi, Gitans du Rajastan (India), Said Mousker, Daoudia, Hamid El Kassri e Stati. Sulla seconda scena il pubblico’ potrà apprezzare i Dekka di Marrakech, Ahwach Ouarzazate, Ahwach Tissent, Aissawa di Meknès, Ait Boughmaz, Gnaoua di Marrakech, Guedra di Guelmin, Ahidous Ait Hdidou, Abidat R’Ma, Ahidous Ain Orma, Ahidous Imil Chil e Ahwach Imim Tanaout.  Infine, sulla terza scena si potranno vedere (e sentire) Houra, Tktkat Marrakech, Tazouit Kellat M’Gouna, Taskioune, Haiti di Tanaout, Mengouchi, Rokba di Zagora, Oulad Sidi Hmad Ou Moussa, Aglagal Taliouine, Ahwach Demnat, Ahwach Ait Baamrane e Lakfifat. Secondo Brahim El Mazned, direttore artistico di questa edizione, il rispetto, la tradizione, la modernità e lo scambio saranno il comune denominatore di questa edizione.  Forte impegno dunque e determinazione per rendere questo appuntamento una reale festa dellacultura evidenziando tutte le eredità nazionali. Un bella immagine diMarrakech che sarà sempre uno spazio di tolleranza, di accoglienza e di allegria.

Fonte: My Amazighen