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Flora Garden Collection, nuove fragranze floreali di Gucci
Per questa primavera, Gucci presenta la sua nuova collezione di fragranze floreali: Flora Garden Collection, un bouquet di raffinati profumi in omaggio a Flora, uno dei motivi più iconici del marchio. Frida Giannini, Direttore Creativo di Gucci, spiega: “Con Flora by Gucci, volevo esprimere tutta la bellezza della donna Flora – incantevole, romantica e ottimista. Oggi, con Flora Garden Collection voglio celebrare il modo multisfaccettato con cui la donna Gucci sa esprimere la propria personalità.”
Con questi cinque splendidi profumi, la donna Gucci può esplorare e esaltare tutte le sue più diverse doti: il suo splendore, la sua grazia, il suo fascino, la sua generosità e il suo orgoglio. Nel cogliere un fiore da questo profumato giardino segreto, rivelerà la sua anima.
Come per Flora by Gucci, l’ispirazione di Flora Garden Collection nasce da un disegno iconico riscoperto negli archivi Gucci dal direttore creativo Frida Giannini.
Flora Garden coglie cinque fiori del motivo iconico di Gucci per creare un bouquet di cinque diverse eau de toilette a loro dedicato.
La donna Flora Garden è giovanile, misteriosa, incantevole, contemporanea, ma attenta alla tradizione. È’ una donna che è ben più di un incanto per gli occhi: è l’unione della forza e della grazia. Ogni profumo, ogni colore esplora allo stesso tempo un fiore e un volto diverso di questa protagonista dall’immenso fascino. Frida Giannini racconta: “creare Flora Garden Collection mi ha permesso di esprimere la profondità delle emozioni che tutte le donne vivono. Ogni fragranza é diversa, ma tutte insieme rappresentano la bellezza e il fascino di questa musa.”
Gorgeous Gardenia
Gucci interpreta la gardenia perfetta.
Il preludio frizzante di deliziosi frutti di bosco e succosa pera lascia spazio ad un opulento cuore floreale. La ricchezza dei petali di gardenia è esaltata dal fiore di frangipane, caldo e cremoso, che si adagia su un delizioso fondo di patchouli e zucchero di canna.
Gorgeous Gardenia é un inno alla leggerezza del primo sbocciare della gardenia e alla ricchezza irresistibile dell’arbusto carico di fiori. Il risultato é splendidamente femminile.
La donna Gorgeous Gardenia emana una sensualità calda, un’attrazione magnetica. Gli uomini sono attratti da lei come lo sono le api da un fiore appena sbocciato.
Gracious Tuberose
L’omaggio di Gucci al più affascinante dei fiori.
Una tuberosa dall’eleganza unica, dove l’ouverture di foglie di violetta e pesca si trasforma in un cuore fiorito, morbido e setoso. La base di cedro bianco ed eliantemo esalta la sensazione di charme raffinato.
Gracious Tuberose esprime tutti gli aspetti della bellezza del fiore: i freschi germogli verdi, i petali perlati di rugiada, lo sillage persistente. Il risultato é un’aurea di grazia assoluta.
La donna Gracious Tuberose emana una sicurezza naturale. Danza nella vita con l’eleganza di una ballerina e la sua presenza é una gioia per chi le sta vicino.
Glamorous Magnolia
Il più splendente dei fiori reinterpretato da Gucci.
L’apertura brillante con l’esuberanza della fresia, della scorza di agrumi e delle foglie verdi svela una fusione tattile di peonia e magnolia. Sandalo, muschio e cioccolato caldo formano una base sontuosa persistente che crea autentica dipendenza.
Glamourous Magnolia celebra la magnolia in tutto il suo splendore: la brillante freschezza, i petali vellutati e la sua sensualità eternamente femminile. Il fascino é garantito.
La donna Glamourous Magnolia ha una presenza affascinante. Sicura di sé, carismatica, attrae il suo pubblico con un tocco delicato.
Generous Violet
Il tributo di Gucci alla generosità della violetta.
Due delle essenze più raffinate della profumeria – la violetta e l’iris – si combinano per un effetto incantevole. La loro sontuosità, allo stesso tempo inebriante ed elegante, viene completata dalla ricca struttura dell’accordo di camoscio di Gucci, un’evocazione dei segreti più femminili che ogni donna custodisce nella sua borsetta.
Generous Violet esalta l’inebriante cipria della violetta per creare un profumo splendido e unico. Un animo di profonda generosità.
La donna Generous Violet ha una femminilità complessa. Misteriosa, romantica, sofisticata e perfetta, avvolge della sua aurea generosa tutto quello che la circonda.
Glorious Mandarin
Gucci racconta tutta l’allegria del mandarino.
Questa splendida fragranza unisce all’allegria del mandarino il profumo tropicale di rhum e ananas della piña colada. Invece della tradizionale noce di cocco, il cocktail é qui completato da note di legno cremoso, allo stesso tempo moderne e divinamente femminili. Glorious Mandarin é l’espressione esuberante dell’energia dirompente della frutta. L’euforia che trasmette é meravigliosa.
La donna Glorious Mandarin é stimolante e inebriante. Stare in sua compagnia riempie di vitalità. Affronta la vita con una carica veramente emozionante.
Gorgeous Gardenia, Gracious Tuberose e Glamorous Magnolia (in 50 e 100ml) hanno una distribuzione diffusa.
Generous Violet e Glorious Mandarin (solo in 100ml) sono disponibili esclusivamente nei negozi Gucci in tutto il mondo e in una selezione di boutique esclusive.
Eau de Toilette 50 ml 68 Euro
Eau de Toilette 100 ml 100 Euro
Aquariva by Gucci, yacht di lusso esclusivo da Gucci e Riva
Gucci e Riva, in collaborazione con Officina Italiana Design, lo studio di design che ha creato l’originale Aquariva nel 2000, sono fieri di presentare l’esclusivo “Aquariva by Gucci”, un modello personalizzato da Frida Giannini, Direttore Creativo di Gucci.
Questa collaborazione unica tra due dei più rinomati atelier del design italiano celebra l’era della Dolce Vita, in cui gioia di vivere, glamour ed eleganza definivano un modo d’essere, uno stile di vita. Nei rispettivi settori Gucci e Riva hanno storie simili e una lunga tradizione di eccellenza nel design e nell’artigianalità che li ha portati alla fama internazionale di cui godono.
Fondato da Guccio Gucci a Firenze nel 1921, Gucci ha ottenuto grande fama per la straordinaria artigianalità e l’eterna bellezza dei suoi prodotti. Adesso, 90 anni dopo, sotto la direzione creativa di Frida Giannini, la Maison continua a fondere la sua tradizione con una visione assolutamente contemporanea in una combinazione unica di passato e presente.
Allo stesso modo, Riva continua a credere negli stessi valori sui quali è stata fondata nel 1842 sul Lago d’Iseo e sui quali ha costruito la propria storia di successo. Tradizione e innovazione si combinano per far nascere vere e proprie gemme del mare, espressione dell’eleganza puramente italiana che riflette abilità artigianali, attenzione al dettaglio e l’uso dei materiali più sofisticati. Da più di vent’anni Riva affida il suo design all’ispirazione e alla creatività di Officina Italiana Design che, sotto la direzione di Mauro Micheli e Sergio Beretta, definisce lo stile Riva.
Rispettare il DNA del progetto originale di design e forme di Aquariva concepito da Officina Italiana Design è stato fondamentale. Lo scafo di Aquariva by Gucci è in vetroresina verniciata nel bianco lucido tipico di Gucci, mentre il mogano, firma del marchio Riva – come da tradizione verniciato con venti mani di cui dieci a pennello e dieci a spruzzo – riveste il cruscotto, la coperta, il piano di calpestio del pozzetto, il portello copritendalino e il bottazzo.
Il tessuto waterproof che ricopre le sedute e il sundeck presenta l’emblematica stampa Guccissima, mentre la tappezzeria dei lettini è definita dalla bellezza del cotone bianco Gucci. Il tocco iconico è rappresentato dalla banda verde-rosso-verde tipica di Gucci che delimita la linea di galleggiamento. Completa perfettamente la personalizzazione il parabrezza in cristallo in tonalità verde. E’ inoltre disponibile una serie di accessori esclusivi Riva by Gucci.
L’innovativo cambio a due velocità a gestione elettronica svela tutta la potenza dei due motori Yanmar da 380 HP garantendo una performance eccezionale, con una velocità di 41 nodi e un’autonomia di 150 miglia a velocità di crociera.
FIAT500 by Gucci, cinque cortometraggi presentati da Gucci e FIAT
Lo scorso lunedì Gucci e FIAT hanno presentato una collezione di 5 cortometraggi con protagonista la FIAT500 by Gucci. I fautori dei video sono stati alcuni dei creativi più “visionari” del momento: Jefferson Hack (editor in chief di Dazed & Confused e Another Magazine), Chris Sweeney (regista per NOWNESS), Olivier Zahm(editor in chief di Purple Fashion Magazine), Franca Sozzani (editor in chief di Vogue Italia), e Alexi Tan (regista). L’evento é stato organozzato presso la sede milanese di Independent Ideas dove per l’occasione é stato allestito uno speciale Drive-in 500 by Gucci. Gli invitati hanno potuto assistere alle proiezioni comodamente seduti su una Fiat 500C by Gucci.
Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, ha dichiarato: “Sono contenta di collaborare con questo gruppo di creativi visionari e di assistere ad ognuna delle loro interpretazioni della 500 by Gucci. Questo progetto ci ha permesso di esplorare le diverse sfaccettature dello stile contemporaneo del viaggio”.
Lapo Elkann, fondatore della factory creativa collegata al suo brand Italia Independent, ha dichiarato: “Sono molto onorato di ospitare la proiezione di questi film e i loro registi. Credo che tutte queste pellicole raccontino, in modi diversi, la vera anima dell’auto che abbiamo creato con Fiat e Frida: un simbolo e un’icona dello stile italiano”.
Di seguito i titoli dei film presentati, visibili integralmente sul sito http://bit.ly/HFIWoq.
– “Polaroid Papillon”, di Olivier Zahm.
– “The Race”, di Will Davidson.
– “Assembly line”, di Chris Sweeney.
– “Reverse to Perfection”, di Francesco Carrozzini.
– “Divergence”, di Alexi Tan.
Gucci, nuova boutique a San Paolo in Brasile
Terzo negozio in Brasile per Gucci, che ha inaugurato una nuova boutique nello shopping center Cidade Jardim di San Paolo. Un evento festeggiato con il lancio di una linea di prodotti, tra cui una borsa Gucci ‘Boston’, una borsa da uomo da viaggio, una sciarpa in seta e un pareo di seta, il tutto impreziosito da un motivo di ispirazione brasiliana. “Il Brasile non puo’ piu’ essere considerato un mercato emergente per i marchi di lusso”, afferma Patrizio di Marco, presidente e ad di Gucci.
“Il bacino dei consumatori di lusso – fa notare – si sta allargando e nuovi gruppi di clienti stanno emergendo, creando un’interessante combinazione di gusti che portano con se’ sia dei motivi fashion, sia gusti piu’ classici. Sono tutti elementi che si combinano perfettamente con il posizionamento di Gucci, che racchiude una capacita’ unica di combinare tradizione e modernita’, manualita’ artigianale e innovazione, tradizione autentica e autorevolezza nella moda”. La boutique di oltre 570 metri quadrati e’ realizzata con il nuovo design concept del direttore creativo Frida Giannini, caratterizzato da spazi aperti e dall’uso di luce naturale. Rimangono presenti i materiali tradizionali, come il legno di palissandro scuro e il marmo, ma sono introdotti una serie di nuovi materiali quali il vetro rigato, l’oro lucido, gli specchi fume’ e il vetro bronzato.
“Volevo che la sensazione di lusso all’interno dei nostri negozi venisse ulteriormente amplificata grazie a un design concept in armonia con l’immagine attuale del marchio” spiega Frida Giannini. “Questo concept e’ espressione assoluta di un’architettura moderna, nel totale rispetto dei materiali e degli elementi iconici Gucci. Tutto e’ stato scelto con cura per dare il maggior risalto possibile sia al nuovo design che ai prodotti”. Attualmente Gucci conta altre due boutique negli shopping center di Iguatemi a San Paolo e a Brasilia, aperte nel 2009 e nel 2011.
Fonte: IGN Adnkronos
Giorgio Armani, nessun confronto con Gucci e Prada
«Quando leggiamo i risultati economici delle aziende di settore sui giornali ci sentiamo sbilanciati, perché sentiamo che alcuni fanno alti fatturati con gli accessori. La moda è più complicata. Non si può paragonare. Io faccio moda, abbigliamento, non si può essere messi a confronto con Gucci e Prada, che fanno anche loro del buon pret à porter ma sarebbe da chiarire che i loro grandi fatturati sono fatti soprattutto con belle scarpe e borse». Lo ha detto oggi alla stampa Giorgio Armani nel backstage della sfilata della sua nuova collezione Emporio Armani.
«Non si può mettere a paragone – prosegue Armani – me e loro. È una valutazione sbagliata anche perché il pubblico che si trova davanti alle vetrine rimane perplesso. È un momento difficile per tutti anche se i miei conti vanno bene, con 6 miliardi di euro di fatturato indotto e di 1.7 miliardi di euro di fatturato diretto, di cui l’80% è dato dalla voce abbigliamento e il 20% dagli accessori. Anzi sui fatturati avverto un miglioramento soprattutto nel mercato americano». «Le difficoltà – continua Armani – non si avvertono perché abbiamo lavorato, investito in pubblicità e in nuovi negozi».
Armani quindi parla della sua collezione e di come è cambiata la percezione della moda da parte delle donne. «La donna ha dimenticato certe regole – ha proseguito – è più libera di abbinare, sa mischiare e lo fa con intelligenza, unendo vari stili e non subendo nessuna influenza da parte di noi stilisti e degli esperti della moda».
La nuova collezione. «Mi piacerebbe che scriviate che Armani ha inventato dei nuovi pantaloni – dice lo stilista riferendosi ai pantaloni affusolati e corti al ginocchio da portare sotto le gonne o da soli che hanno sfilato per la collezione Emporio -. Ho abbinato scarpe basse, anche se abbiamo lottato per i tacchi alti, ma con questi pantaloni la mia donna sembrava una valchiria, una escort». «La mia donna è molto curata – aveva detto all’inizio della conferenza stampa Armani – perché io amo molto il mio lavoro. Ho letto che qualche stilista americano si è divertito molto a lavorare sulla sua collezione. Questo è un lavoro molto serio, ci sono industrie di mezzo. È le difficoltà (semmai ce ne fossero, ndr) del mio lavoro sono fare cose vendibili e altrimenti nuove».
Fonte: Il Secolo XIX
Gucci, estate 2012 all’insegna del viola
Il viola non è un colore facile, per anni è stato maltrattato da artisti e designer, ma per fortuna è tornato alla ribalta nelle ultime stagioni e sembra non aver intenzione di abbandonare il suo ruolo da protagonista. Ieri vi ho mostrato un modello di Valentino in raso viola, in questa calda domenica di sole voglio invece presentarvi un paio di sandali da sera firmati Gucci.
Questo modello si chiama Rachel ed è realizzato in un bellissimo suede viola acceso; a renderlo unico sono i maxi listini ondulati che fasciano il piede, ricoperti da una cascata di cristalli swarovsky di diverse misure in una tonalità a contrasto piuttosto indicata e molto elegante. Il tacco a spillo è sottile e slanciato, discreto il platform a isola che ricorda le creazioni di Le Silla.
Un modello da sogno, in vendita online ad un prezzo proibitivo, 995 Euro.
Fonte: Shoeplay
Gucci, nuova borsa di lusso in pelle metallizzata
La prestigiosa maison Gucci, delizia i suoi facoltosi clienti firmando questa nuova borsa di lusso dalle piccole dimensioni.
Questa nuova borsa si presenta in pelle metallizzata color champagne, con dettagli e particolari in ottone antico e fodera in camoscio.
Il suo look è molto gradevole, in grado di emanare note felici al quadro sentimentale; a completare il quadro ci pensa l’elegante tracolla, molto gradita da tutte le donne che amano essere più fascinose.
Inserita nella collezione “Gucci 1973”, questa borsa vuole essere un’alternativa per tutti coloro che non hanno gradito la collezione di Gucci per il San Valentino; la si può già trovare nelle boutique del marchio ad un prezzo di 595 euro.
Fonte: GoLook.it
Gucci, special edition collection per San Valentino 2012
Frida Giannini, direttore creativo del marchio Gucci, per il San Valentino 2012 ha deciso di offrire agli uomini tante idee regalo per deliziare la propria amata con classe ed eleganza.
Per la festa degli innamorati, in tutte le boutique Gucci sarà presente una nuova linea di accessori dedicati, tra cui borse, portafogli, cinture, portachiavi, braccialetti e tanto altro ancora.
Dall’11 al 14 febbraio, inoltre, nei negozi del marchio di Roma e Milano, sarà presente un maestro artigiano fiorentino che, a richiesta, personalizzerà gli acquisti con la tecnica dell’embossing, mentre un esperto calligrafo preparerà la lettera di accompagnamento.
La collezione in questione, come si puoi intuire dal titolo dell’articolo, prende il nome di Special Edition Collection di Gucci per San Valentino ed ogni pezzo che ne fa parte, è visionabile solo e soltanto all’interno delle boutique Gucci.
Fonte: GoLook.it
‘Su Misura’ per l’uomo, leitmotiv delle prossime stagioni
In un mercato maschile luxury, che si mostra più dinamico di quello femminile, l’attenzione delle griffe si concentra sul ‘made to measure’. Un segmento per ora piccolo, ma redditizio. E che promette molto bene anche sui nuovi mercati emergenti. Così tutti i grandi brand mettono in campo strategie e prodotti creati ad hoc per il singolo cliente: con un’offerta che va dalle scarpe alle cinture negli accessori, mentre nell’abbigliamento si allarga dal formale alla maglieria e al tempo libero. Una tendenza che sembra destinata a crescere anche per la donna, perché nel lusso la chiave vincente oggi si chiama personalizzazione.
Il ‘su misura’ per l’uomo, nell’abbigliamento e negli accessori, sarà uno dei leit-motiv delle prossime stagioni: e se a qualcuno sorgono dei dubbi, le ultime mosse dei grandi brand sembrano esserne la migliore conferma. Ha iniziato il 23 settembre scorso Louis Vuitton, che, in occasione dell’inaugurazione del rinnovato flagship di Montenapoleone, uno dei più grandi monomarca d’Europa, ha lanciato da Milano in anteprima mondiale il nuovo servizio di personalizzazione ‘made to order shoes’. Con la possibilità di creare cinture su misura abbinate. Il 17 ottobre è stata la volta di Gucci, che ha ufficializzato il lancio del potenziato servizio sartoriale su misura per l’uomo (abiti, camicie e calzature) al quale è dedicata una speciale campagna intitolata All the world’s a stage, protagonista l’attore, scrittore e regista James Franco. Una settimana dopo è arrivata la decisione di Tommy Hilfiger Group, di proprietà di PVH Corp. di riportare in casa le licenze della collezione sartorial (100 milioni di dollari di fatturato), venduta in Europa dal 1998. Infine, il 10 novembre Ermenegildo Zegna ha brindato nel global store di Montenapoleone a Milano all’ultimo nato nella famiglia, la maglieria ‘su misura’ della collezione Personalized premium cachemire. E già sono partite le manovre 2012: Prada, dopo aver risolto il contratto di franchising con Mercury per gestire direttamente il retail sul ricco mercato russo, nella terza settimana di gennaio inaugura il primo flagship a Mosca, un intero palazzo free standing da 1.500 mq in via Stoleshnikov dove, nell’area uomo, lascerà uno spazio di rilievo al su misura. E Ferragamo, che ad agosto dello scorso anno nei suoi monomarca di tutto il mondo ha iniziato la vendita della Special Edition, scarpe Tramezza realizzate a mano e cinture personalizzabili, in questi mesi sta rinnovando l’offerta per l’uomo di abbigliamento su misura formale, in pelle e della maglieria: con l’aggiunta della camicia, progetto che partirà dalla prossima primavera estate. Insomma, un gran daffare. Che accanto ai colossi del lusso vede anche blasonate griffe come Brioni, entrata di recente nella scuderia della Ppr di François-Henri Pinault e intenzionata nel 2012 ad ampliare la gamma di un su misura su cui il brand preferito da James Bond è già forte. E persino “piccole” aziende della pelletteria come Piquadro, che si propone alla clientela maschile con la collezione Sartoria, ovvero porta PC, porta Ipad e piccoli accessori realizzati ad hoc. «Un progetto – sottolinea l’amministratore delegato Marco Palmieri – nato quasi come una sfida, perché cerca di coniugare il massimo della tecnologia moderna e il massimo della artigianalità: così il prodotto se lo costruisce il cliente, attraverso una piattaforma tecnologica scaricabile su Ipad, che dal gennaio 2012 è disponibile anche su internet, e viene realizzato in micro laboratori artigianali della Toscana». Di certo nel caso di grandi marchi storici il focus sul ‘made to measure’ non rappresenta una svolta improvvisa, ma una mossa coerente con il DNA della griffe. Dice Pietro Beccari, vicepresidente Louis Vuitton: «La personalizzazione è da sempre una delle componenti che caratterizzano l’offerta dei prodotti Louis Vuitton, che siano bauli, city bag, accessori di piccola pelletteria e orologi. Già dall’Ottocento veniva offerta la possibilità di personalizzare gli articoli da viaggio, e nel 1901 George Vuitton, in onore del padre, realizzò il primo marchio personale su una “Steamer” bag. Oggi il servizio del ‘made to order shoes’ è la sublimazione dei servizi di personalizzazione, dedicato all’uomo più esigente». Una posizione condivisa da Gildo Zegna, presidente e amministratore delegato del gruppo Zegna: «Abbiamo lanciato il ‘su misura’ alla fine degli anni Settanta con la produzione di abiti, giacche e pantaloni, per estendere il servizio a camicie e cravatte a fine anni Novanta e recentemente alla maglieria. Un servizio che è ancora attualissimo, dove esprimiamo il top dei nostri valori, non solo nella cura individuale del cliente, ma anche nella costante ricerca della qualità e dell’esclusività di tessuti e lavorazioni». Ma è un fatto che chi il ‘su misura’ per l’uomo lo fa da sempre oggi è affiancato da new entry di peso che hanno deciso di riscoprirlo. Come Gucci, griffe che vuole riaffermare a 360 gradi i legami del brand con una storia di tradizione artigiana. Spiega Patrizio di Marco, amministratore delegato del marchio fiorentino: «Come è successo per altri punti di forza nascosti della nostra azienda, abbiamo deciso di tornare a investire anche su questa attività, perché racchiude tutti i valori del marchio: creatività, artigianalità, made in Italy, qualità assoluta e attenzione al dettaglio». Per non dimenticare Prada, che pur proponendosi come brand innovativo, è decisa a giocarsi la partita. «Il nostro è visto giustamente come un marchio di moda, che spontaneamente potrebbe anche non essere collegato al ‘made to measure’. Invece Prada, come casa centenaria e di tradizione, ha questa expertise e questo interesse sartoriale, certo fatto a nostro modo, non conservatore», confermano da Prada. «Non a caso sul su misura uomo, lanciato nel 2003 nel campo dell’abbigliamento formale, continuiamo ad investire con nuove proposte, come le camicie su tessuti Vintage Prada». Ma come si giustifica tanto attivismo? Al di là delle strategie assolutamente originali dei singoli brand, alla base ci sono alcune considerazioni generali che tutti sembrano condividere. Il su misura è innanzitutto per ora, una fetta relativamente piccola di business ma si inserisce nel mercato della moda uomo luxury, che si mostra più dinamico di quello femminile. «I tassi di crescita che stiamo registrando nel mondo, con spinte particolari dall’Est asiatico, sono tali che ormai l’abbigliamento uomo è pari a circa quello da donna» conferma Patrizio di Marco (Gucci), che secondo gli ultimi dati disponibili deve all’abbigliamento nel suo complesso (maschile e femminile) il 13% dei 2,7 miliardi di euro di fatturato, ma con percentuali in salita. Anche da Prada sono molto positivi sul business al maschile, che in alcuni segmenti, come abbigliamento, e calzature cresce in media più velocemente nei punti vendita della donna e per i numeri si potrebbe considerare un’azienda, visto che vale il 30% di un fatturato che per il 2011 è stimato in circa 2 miliardi solo come Prada brand. Addirittura, anche se è un caso un po’ speciale, c’è chi come Brioni ha deciso già ad agosto 2011 di uscire dal segmento moda femminile. «Brioni è nato nel 1945 come sartoria maschile e il nostro core business è da sempre l’uomo, ma i nuovi concorrenti che si affacciano sul nostro mercato, da Tom Ford a Berluti, mi hanno indotto a focalizzare gli impegni e gli sforzi» precisa l’amministratore delegato Francesco Pesci. «Senza dimenticare che anche nell’uomo alto di gamma il retail sta diventando strategico e quindi sempre più capital intensive». In più, anche se la fetta del ‘made to measure’ per alcuni per ora è piccola, per altri comincia a diventare di un certo rilievo. Da Prada calcolano che valga il 5% del peraltro rilevante business uomo. E anche da Zegna sono più che soddisfatti dei risultati. Spiega Gildo Zegna: «Il nostro ‘su misura’ , che ha avuto una crescita importante dopo la crisi del 2009, rappresenta oggi il 9% del totale fatturato dei brand Zegna. E nel 2011 registra, come il ready-to-wear, un aumento delle vendite a due cifre». Per Brioni poi (180 milioni di euro di fatturato), il ‘su misura’ pesa addirittura per il 25-30% sulle vendite dell’abbigliamento formale. «Senza dimenticare» fa notare Francesco Pesci (Brioni) «che consente margini più elevati del ready-to-wear e ovviamente non crea problemi di stock, dettaglio di un certo rilievo di questi tempi». Ma se il trend positivo del mercato uomo, unito a una interessante redditività, è una prima motivazione specifica che spiega l’attenzione delle griffe sul ‘su misura’, la seconda allarga il campo a tutto il segmento del lusso. Che ora più che mai, per il cliente, uomo o donna che sia, significa massimo della qualità e della esclusività, ma soprattutto personalizzazione. «Oggi lusso vuol dire anche potersi permettere qualcosa che è nato esclusivamente per te, che solo tu possiedi con quelle determinate caratteristiche» dice convinto di Marco. «Personalizzazione è la parola chiave: in Gucci ne stiamo facendo un driver fondamentale di sviluppo, in modo trasversale, non solo su certi mercati o categorie. Perché accompagnare con passione e competenza il cliente attraverso un’ampia serie di possibili scelte in termini di tessuti e modelli vuol dire farlo sentire più a suo agio nella sua vita quotidiana e quindi conquistarne la fedeltà». Ne è più che convinto Gildo Zegna, che sostiene: «Vedo una tendenza molto marcata e generalizzata verso prodotti personalizzati. Ecco perché stiamo pensando in un futuro prossimo di personalizzare nuovi prodotti». Una sfida ambiziosa, che richiede in ogni fase una organizzazione perfetta. E anche costosa, perché tutti i big, da Vuitton a Gucci, da Prada a Zegna a Ferragamo, confermano di avere strutture dedicate al ‘su misura’: partendo dalla scelta delle materie prime per arrivare alla logistica. «Le nostre calzature escono esclusivamente dal nostro atelier di Fiesso d’Artico, a Venezia, una struttura nella quale nel 2009 abbiamo ulteriormente investito, malgrado la crisi» racconta Pietro Beccari (Vuitton). E se non tutti possiedono come Brioni a Penne, in Abruzzo, una scuola di sartoria con corsi quadriennali che sforna 25 sarti all’anno e prevede di aumentare gli iscritti, di certo tutti si preoccupano di avere personale formato al massimo livello in negozio per il delicato momento della presa delle misure. Perché la strada sembra ormai segnata. E con implicazioni importanti nel segnare i confini di un nuovo rapporto tra i brand e il mercato. «Siamo convinti che questo nuovo servizio ci permetterà di rafforzare le relazioni con i clienti più esigenti e conquistarne di nuovi» sostiene Patrizio di Marco. E visto che i nuovi clienti oggi il lusso se li va a cercare anche o soprattutto nei cosiddetti Paesi emergenti, è un buon segnale che il su misura, tradizionalmente forte nei Paesi occidentali come l’Europa e gli Stati Uniti, stia iniziando ad essere apprezzato là dove tutti guardano per fare affari anche in tempi di crisi, ovvero Asia e Russia. «La novità » confermano da Prada «è che oggi vendiamo più ‘su misura’ nella Mainland China che a Hong Kong, dove esiste una tradizione sartoriale collaudata. E siamo solo all’inizio, visto che il ‘su misura’ è presente al momento solo a Pechino, Shanghai, Shenzen e Xian, ovvero in 4 sui 15 negozi Prada aperti in Cina. Non a caso a maggio 2011 Brioni ha organizzato a Shanghai il primo evento per presentare il ‘su misura’ a un pubblico selezionato che ha ammirato i maestri sarti Brioni all’opera. Ed è ancora guardando a Oriente che, anticipa Gildo Zegna «una grande novità della nostra azienda sarà l’ingresso della seta nel programma del ‘su misura’, offerta rivolta specificamente ai mercati asiatici». Di certo, in Asia e non solo, la tendenza di alcune griffe è di portare il su misura su nuove strade. Rivela Francesco Pesci: «Per il 2012 abbiamo un progetto, top secret, le posso dire che il sogno è, rimanendo nell’abbigliamento di andare oltre le categorie di prodotto che tradizionalmente sono interessate da questo servizio come il capospalla e la camiceria. Obiettivo: legare Brioni al concetto di personalizzazione totale del guardaroba». Che si voglia customizzare anche il tempo libero? Si sa che Ppr è interessata a sviluppare quel segmento del lusso. Ma Pesci non si sbilancia. Chi invece al tempo libero, e non solo, è già arrivato, ma non intende spingere oltre l’acceleratore è Prada. Per ora basta il negozio di corso Venezia a Milano, un progetto unico di punto vendita dove l’offerta ad hoc, per uomo e donna, arriva anche ai piumini e ai jeans. Non è proprio il ‘su misura’, ma è una personalizzazione amplissima. Del resto, non è lì che il cliente, e i brand, vogliono arrivare?
Fonte: Pambianconews
Gucci, donazione a favore del programma Unicef ‘Schools for Africa’
In occasione delle festivita’ natalizie Gucci annuncia la donazione di 1,15 milioni di dolalri a favore del programma Unicef ‘Schools for Africa’ versati a nome della collezione Gucci bambino. Fondato nel 2004 in collaborazione con la Fondazione Nelson Mandela e Peter Kramer Stiftung, il programma Unicef ‘School for Africa’ e’ nato con l’intento di fornire a milioni di bambini africani, in particolare a tutti coloro che vivono in condizioni di estrema poverta’, alle femmine e agli orfani, maggiori possibilita’ d’accesso ad un’istruzione elementare.
All’avvicinarsi del settimo anno della collaborazione con l’associazione, la maison fiorentina tiene a sottolineare che fino a oggi ha versato a Unicef oltre 10 milioni di Usd divenendo, tra le aziende che appoggiano ‘Schools for Africa’, uno dei piu’ grandi sostenitori. Nel 2010 Gucci ha devoluto 1 milione di dollari in occasione del lancio della collezione bambino. “Lavorare con Unicef – ha detto il direttore creativo Frida Giannini – e promuoverne la crescita e’ stato stimolante sin dal 2005, anno in cui ebbe inizio la nostra collaborazione. Oggi abbiamo l’onore di rinnovare il nostro impegno a sostegno di Unicef con un’ulteriore donazione di 1,15 milioni di dollari americani che aiutera’ tanti bambini bisognosi”.
“Nel mese di novembre del 2009 – ha ricordato Giannini – ho avuto l’occasione di visitare il Malawi e ho visto la situazione difficile che devono affrontare i bambini dell’Africa sub-sahariana dove un bambino su tre non ha la possibilita’ di andare a scuola. Ho visto che l’iniziativa ‘Schools for Africa’ sta dando accesso ad un buon livello d’istruzione ad un sempre maggior numero di bambini, fornendo loro un punto di partenza che molti di noi danno per scontato. Attraverso il nostro impegno speriamo di aiutare questi bambini, che altrimenti non avrebbero la possibilita’ di andare a scuola”.
Fonte: Adnkronos




























