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Shang Xia, debutto a Hong Kong
Fonte: Luuk Magazine
Sotheby’s incanta per la preziosa collezione di Andrew Lloy Webber
Fonte: GoLook.it
Canali, boutique a Hong Kong
Fonte: Luuk Magazine
Bacchus & Century offre a Hong Kong vino di oltre un secolo
Un buon vino è il momento clou di ogni pranzo importante. E qual è l’anno di particolare rilevanza per l’occasione? Beh, ciò che il celebre Bacchus & Century sta effettivamente propagandato per esporsi come prima enoteca di lusso nella splendida città di Hong Kong, é un vino francese vintage di un’annata risalente addirittura a 101 anni fa.
I due soci Eric Liu e Rene Wong non solo aiutano a scegliere il vino migliore nonostante siano completamente all’oscuro circa i gusti dei propri clienti, ma altresì hanno raggiunto una grande dispensa collettiva di oltre 10.000 bottiglie di vino datate tra il 1900 e il 2000. E pretendono di essere la più bella e unica enoteca nel suo genere in tutta Hong Kong!
by Marius Creati
Christie’s di Hong Kong batte l’incanto per un bracciale Kashmir Cartier
Hong Kong sembra essere un terreno fertile per Christie’s che ha recentemente proposto un abbagliante bracciale Kashmir Cartier particolarmente ingioiellato con nove zaffiri e diamanti per un totale massimo di 49,61 carati, acquistato per $902,000 nel 1988 e ora venduto ad un prezzo sbalorditivo di $6,9 milioni. Il bracciale del 1960 è stata acquisito mediante un’offerta telefonica, sistema sempre più gettonato dai fervidi acquirenti delle più importanti case d’asta internazionali.
A parte il braccialetto più caro, il più alto prezzo sborsato nella prodigiosa vendita all’incanto é stato riscontrato per una meravigliosa collana single-strand corredata di 51 perline di giadeite acquistata per $7.33 milioni.
by Marius Creati
Christie’s di Hong Kong incanta e recupera HK $138 milioni
In beffa alla recessione le case d’asta internazionali propongono indisturbate oggetti preziosi di rara fattura che stimolano gli appetivi voluttuosi di grandi collezionisti e appassionati d’arte. Christie’s recentemente ha presentato a Hong Kong, terzo mercato per importanza dopo New York e Londra, una prodigiosa vendita all’incanto con pezzi di antichità di provenienza cinese, mirabile campagna che in quattro giorni ha visto protagonisti 1.600 tra dipinti, gioielli e oggetti d’antiquariato per un totale di guadagno di circa HK $138,000,000, battendo la stima della prevendita di circa HK $750.000.000 (96 milioni dollari). Questa è stata la prima vendita all’asta di Christie’s in Cina dallo scorso 25 febbraio, data in cui la società d’aste subì il furto dei famosi bronzi Qing a Parigi, suscitando grande indignazione a Pechino.
La prodigiosa vendita d’asta ha segnato definitivamente la fine del crollo del mercato dell’arte dimostrando che il momento é altamente proficuo per i venditori di tesori particolari. Le opere dei maestri cinesi acquistano un valore sempre più elevato.
I quattro dipinti di origine cinese risultati più costosi sonno dell’artista Zao con sede a Parigi (nato nel 1921) e Sanyu (1901-1966), il cui lavoro del 1950 “Gatto e Uccelli” é stato acquistato per un corrispettivo di HK $42,1 milioni ($5,4 milioni), un prezzo decisamente da record per un’opera del pittore. Stravaganza non solo nelle opere d’arte, ma anche per gli autentici orologi pregiati, tra i quali un orologio da polso Patek Philippe venduto per HK $28,4 milioni ($3,6 milioni), e la ceramica che ha riscontrato enorme entusiasmo tra i vari acquirenti. Questi quattro incantevoli giorni hanno confermato che il potere dell’economia é tutore solida.
by Marius Creati
Yu Pengnian dona la sua fortuna in beneficenza per i poveri
Il noto uomo d’affari cinese ottantottenne Yu Pengnian, proprietario di un prestigioso hotel e diverse imprese immobiliari presso Shenzhen, ha donato recentemente la sua immane fortuna economica residua pari a $1,2 milioni per opere di beneficenza alla Hong Kong Yu Pengnian Foundation, fondi devoluti per aiutare le popolazioni meno abbienti costrette alla povertà suddivise tra opere salutistiche, sviluppo per l’istruzione e progetti di ricostruzione successive a catastrofi naturali. Questa sua iniziativa é un pretesto per incoraggiare anche altri miliardari cinesi a devolvere parte dei loro ingenti patrimoni finanziari in donazione per opere umanitarie. Precedentemente il ricco magnate aveva già donato circa $910 milioni nell’arco di cinque anni. Egli ha dichiarato di non voler lasciare nulla ai propri figli dato che, se per se stessi capaci, saranno in grado di far prevalere con le uniche forze la loro figura imponente nella società abbiente, mentre se nel caso contrario risulteranno incompetenti nelle scelte intraprese, l’avere molto denaro potrebbe risultare nocivo per il loro stile di vita.
Sostiene il ricco magnate Yu Pengnian: “E’ la mia ultima donazione, non ho più nulla da dare agli altri. Tutti i soldi andranno alla carità, nessuna parte sarà destinata ad eredi, affari e investimenti. Fornire aiuto ai poveri e rendere la loro vita migliore sono il mio scopo e desiderio”.
Il suo gesto di ampio contenuto filantropico sembra aver suscitato ampio interesse presso la sensibilità di molti altri grandi abbienti del paese, i quali sembrano siano ampiamente accondiscendenti a questa sua iniziativa, ma probabilmente non ancora fortemente convinti a seguire le sue orme.
by Marius Creati
























