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Maurizio Talarico, il successo nell’arte della perfezione
Talarico, la cravatta specchio dell’anima. Lo stilista: “Il successo nell’arte della perfezione”
Per un uomo di classe la cravatta è molto più di un semplice accessorio. È un modo di essere, uno strumento attraverso il quale far trasparire la propria creatività.
Non si tratta solo di un tessuto più o meno prezioso, ma di un qualcosa di intimo e personale che trasmette agli altri come siamo passioni e desideri.
Il nostro viaggio nel mondo del Mady in Italy prosegue alla scoperta di un brand che è una eccellenza del nostro Paese nel mondo.
Buona lettura!
Maurizio Talarico, classe 1968 – è venuto al mondo mentre i giovani erano sulle barricate anti sistema e in America c’erano ‘I figli dei fiori’ – nato sotto il segno del Leone, in una Catanzaro ricca di storia, di contraddizioni, di desiderio di emergere, di vivere, di emigrare. Un’avventura d’arte e di impresa che Talarico ha perseguito, lottando, facendo sacrifici, studiando, e soprattutto puntando sul suo genio estroso e della sua sensibilità del fare manuale: disegnare, raffrontare, cambiare, proporre. Così è nato Mr. Cravatta, il re del Made in Italy declinato in un accessorio che segna “l’eleganza di sentirsi all’altezza della situazione”. Così come lui annota, la folgorazione del futuro stilista è nell’osservare il papà quando indossa la cravatta. Una lingua di stoffa colorata che ha il potere di dare fiducia, sicurezza e audacia.
Una empatia magica e signorile che il giovane Talarico coglie al volo. È nato così il suo amore che lo ha portato a navigare lontano tra onde procellose e le secche dei fondali bassi degli inizi. Ci racconta le difficoltà, perché i sacrifici contano più dei risultati, e ti rimangono attaccati come il vero amore. “Ricordo un episodio che mi riporta indietro nel tempo quando ruppi un salvadanaio perché non avevo i soldi per comprare il latte a mio figlio, e ne uscirono pochi soldi, da lì l’impegno, la determinazione e la voglia di riscatto mi hanno portato ad essere l’uomo che sono oggi”
Ed ecco la svolta di Maurizio Talarico che ha battuto i record di creatività, di finezza nel dare vita nuova ad un accessorio scelto oggi dai leader di Stato, uomini d’affari, i big della Silicon Valley, manager più importanti d’Italia, personalità che hanno il fiuto del potere e del successo. Prima di loro, della loro presenza fisica e psicologica arriva la cravatta disegnata da Talarico, che racconta molto di chi la indossa. Le sfumature delle ambizioni umane, dei desideri, dei calcoli, promosse dal gioco dei colori che come in natura devono sedurre e attrarre.
La cravatta pensata da Talarico è una illustrazione che arriva negli occhi dei presenti e crea il personaggio che la indossa. Una scintilla calda di luce colorata che si apre alle suggestioni dell’estetica. Maurizio è un papà fiero e premuroso di 3 figli: Aurora, Tiziano e Sveva, per loro c’è affetto, amore, ma anche l’impegno nel seguirli per le strade che sceglieranno. “La cravatta è il simbolo dell’anima e il colore ne trasmette l’umore”, spiega lo stilista, “per questo abbiamo creato delle punte di colore pastellato nei toni del fucsia e del celeste che sono di gran moda”. Poi ci sono le ricercatezze della comunicazione politica, quando il colore riassume il personaggio.
“Galeotta fu la cravatta fucsia indossata dal leader”. Il piacere di indossare qualcosa che doni alla propria figura, che riesca nella magia di far risaltare quella parte nascosta di sé, quel dettaglio capace di galvanizzare se stessi e gli altri. Da questo sentimento è partito Talarico.
“L’amore per le cravatte nasce da bambino, quando i miei genitori la domenica ed in ogni occasione importante l’annodavano e ci sentivamo eleganti ed all’altezza della situazione”, racconta ricordando gli esordi, “a 31 anni arrivai a Roma in cerca di lavoro e consapevole del fatto di non trovare delle cravatte belle da indossare, cosi decisi di iniziare a disegnarle e aprì un piccolo laboratorio in zona Capannelle a Roma con 3 persone, io disegnavo, loro le realizzavano a mano”. Fisicamente prestante, alto, incline alla affettuosità e gentilezza, caratteriste non scontate per una persona di successo. Forte della sua personalità magnetica, nel credere che sarebbe riuscito ad emergere in un mondo difficile, e in quel filo di carisma che lo univa alle sue cravatte e alle persone che l’avrebbero indossate e apprezzato.
“Vendevo cravatte porta a porta negli studi dei professionisti, nelle aziende, è stato faticoso ma nel 2004 ho avuto la forza di aprire il primo show room in via dei Coronari 52 a Roma”. Ora è sull’Olimpo e dispiega i suoi “fan”: Obama, Trump, Bush il presidente del Giappone Shinzo Abe, la famiglia Al Thani del Katar sono solo alcuni dei celebri nomi che Talarico elenca, in assoluta modestia in quanto sono conquiste affettuose, sincere, di ammirazione per un lavoro ben fatto. ”Ricordo Silvio Berlusconi nel 1999 regalò una cravatta a George W. Bush e subito dopo l’ex presidente d’America Bush divenne mio cliente, le sue cravatte blu e bordeaux sono mie creazioni”. Dal Centrodestra al Centrosinistra, uniti dalla cravatta.
“L’allora presidente del consiglio Romano Prodi famoso per la fantasia regimental”, ricorda lo stilista, “l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi decise con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in una fase di spending review, di fare un regalo comune per 54 capi di stato e 700 ministri che arrivarono in Italia per la chiusura del semestre Europeo.
Anche il presidente Gentiloni scelse le cravatte sartoriali sia come fornitura per cadeaux istituzionali anche per i capi di stato e le first lady che parteciparono al G7 di Taormina”. Il segreto è nella loro realizzazione, disegnare e creare, per Talarico sono gesti che racchiudono studio, precisione, cura, innovazione e, soprattutto, un sentimento poetico che solo lo spirito artistico può offrire.
“Le nostre cravatte sartoriali”, spiega, “sono distinguibili in 3 varietà: 3,5,7 pieghe la realizzazione è fatta a
mano infatti si raccoglie il tessuto da angolo ad angolo 3,5, o 7 volte a seconda delle pieghe e della preziosità che si vuol dare a quella cravatta, sono tutte in seta e twell ed ho realizzato due brevetti importanti uno la cucitura a X che testimonia il processo manuale, in quanto sarebbe impossibile realizzare la cucitura a macchina, l’altro brevetto è l’utilizzo di seta e twell con un interno realizzato in lana pregiata per cui una volta riposta la cravatta, essa ritorna in posizione naturale annullando le fastidiose pieghe del nodo”. Prima di congedarsi, una osservazione sul suo metodo: “Perché un accessorio sia lussuoso deve essere perfetto per uno stile di successo. Il premier Conte indossa quotidianamente le mie cravatte e mi ha permesso di sdoganare i colori solari: uno stile più contemporaneo che avvicina l’interlocutore e rasserena”.
Il futuro vede Maurizio Talarico ancora protagonista dell’eccellenza Italia. Le ambasciatrici saranno le sue creazioni. “Le mie cravatte”, rivela, “saranno il cadeau diplomatico all’Expo di Dubai 2020 per le visite istituzionali”.
di Angelica Bianco
Fonte: La Discussione
Dolce Shine, eau de parfum di Dolce&Gabbana
Dolce Shine Eau de Parfum è la nuova fragranza solare, allegra e irresistibilmente fresca che sprigiona una magnifica esplosione di gioia di vivere.
La fragranza si ispira a quel particolare momento dell’anno tra l’inverno e la primavera, quando i primi raggi di sole iniziano a filtrare nei giardini della Costiera Amalfitana.
Dolce Shine incarna la ragazza Dolce, sorridente e dal fascino magnetico, che risplende e cattura gli sguardi ovunque vada.
Raggiante, basta la sua sola presenza per rendere qualunque giornata più luminosa.
IL CONCETTO
Dolce Shine è una fragranza fiorita dai toni fruttati, solare, allegra e irresistibilmente fresca che sprigiona una magnifica esplosione di gioia di vivere. Succoso mango variopinto e vivace gelsomino si fondono con legni chiari baciati dal sole per creare il luminoso profumo Dolce Shine Eau de Parfum.
IL DESIGN
La bottiglia e l’iconico tappo scolpito si tingono di un delicato giallo solare. A impreziosire il flacone, l’immancabile nastro di grosgrain nero. Il nome della fragranza è scritto in un viola acceso, un tocco di colore che accentua l’energia positiva di Dolce Shine.
TESTA
La fragranza apre con colorate note di polposo mango contrastate dall’asprezza acidula dell’essenza naturale di pompelmo. Un tocco di croccante mela cotogna aggiunge carattere alla composizione olfattiva.
IL CUORE
Il cuore della fragranza fiorisce con un meraviglioso vortice di gelsomino arioso e solare fiore d’arancio. Un sorprendente accordo acquatico risveglia l’intensità dei fiori e, spinto da una leggera brezza, si posa delicatamente sui petali come gocce di rugiada.
FONDO
La radiosità solare della fragranza persiste nelle cremose note di fondo: un soffice accordo di legni chiari baciati dal sole, legno di sandalo australiano dai sentori affumicati e setoso muschio bianco richiamano la sensazione della pelle tiepida e morbida.
Jean-Paul Gaultier, sfilata kolossal per l’addio alle passerelle
Jean Paul Gaultier l’aveva annunciato sui social qualche giorno fa: «Quella del 22 gennaio sarà la mia ultima sfilata. Sarà più che altro un party con molti amici e con tanto divertimento fino a tardi».
Anche se l’ex enfant terrible della moda ha minimizzato, si è trattato in realtà di uno show kolossal, di quelli che resteranno negli annali dei cultori della moda: un evento di un’ora e mezza che ha condensato tutti i topic stilistici della sua lunga carriera, con il marinière e il look androgino, gli iconici bustier e le stringhe fetish, le piume e i pizzi da burlesque, i reggicalze e il jeans barocco, gli abiti-cintura e quelli scultura, in un crescendo virtuosistico che ha reso omaggio alla creatività audace, sempre out of the box, del designer.
Un designer autodidatta, nato nei sobborghi di Parigi, che ancora adolescente si forma alla corte di Pier Cardin, suo pigmalione, che lo assumerà come assistente. Nel 1976 Jean Paul Gaultier diventa un marchio, subito irriverente, divertente, senza freni e paure: una moda per svelare e depistare, rompere gli schemi, essere liberi. Pian piano il creativo amplia il suo raggio d’azione, fino a lanciare il beauty nel 1991, la couture nel 1997 e gli accessori nel Duemila. Risale al 2015 l’abbandono del prêt-à-porter, per dedicarsi solo all’alta moda e alla bellezza.
In passerella al Théâtre du Châtelet tantissime top, da Irina Shayk a Karlie Kloss, dalle sorelle Hadid a Joan Small, ma anche le sue muse, le icone, le amiche e gli amici, come Boy George, Amanda Lear e Dita Von Teese.
Al termine Jean Paul Gaultier, 67 anni, fa la sua ultima corsa in passerella e saluta sorridente il pubblico. Ma il suo non sarà un addio: «Siate certi che – ha rincuorato i fan – Gaultier Paris andrà avanti con un nuovo progetto di cui sono l’ideatore e che vi verrà rivelato molto presto».
a.t.
Fonte: Fashion Magazine
Merry Christmas & Happy New Year 2020
Merry Christmas & Happy New Year 2020
Wallis Simpson, arti e mestieri della Duchessa di Windsor

Invictus Yacht, debutto mondiale per la nuova GT 320 Atelier
Debutto mondiale per la GT 320 Atelier al Boot Dusseldorf 2020-Prima mondiale al salone tedesco per la nuova GT 320 Atelier, perfetto esempio della capacità di personalizzazione dell’Atelier Invictus-L’Atelier Invictus guidail clienteattraverso un laboratorio virtuale in cui si progetta la barca con inserti materici individuali e dotazioni dedicate-Per la prima volta al Boot anche la CX270 e la GT280S, entrambe con motorizzazione fuoribordo-Due gli stand Invictus: Hall4 Stand B39 e Hall 5 Stand B22
Invictus Yacht si prepara al Boot di Dusseldorf(18-26 Gennaio 2020) con una prima mondiale che pone in primo piano la capacità del cantiere italiano di personalizzare ogni modello a un livello superiore. La GT 320 Atelier infatti è una versione speciale di uno dei modelli iconici di Invictus: l’armatore ha infatti richiesto una particolare ed elegante combinazione di colori, con lo scafo nero lucido e fiancate Personal White, mentre per le tappezzerie del pozzetto la scelta è ricaduta sull’allestimento Eclipse, basato anch’esso sul contrasto di similpelle nera e panna con schienali in tessuto avorio che creano un effetto di lino naturale.
La prua semirovescia, tratto stilistico distintivo della gamma, è stata elaborata per conferire un ulteriore senso di eleganza. A enfatizzare questo tratto il pulpitoa sezione ovale che corre lungo tutta la lunghezza della barca, sottolineando il bordo superiore fino a incontrare la spiaggetta poppiera.
Il layout di coperta prevede l’accesso in pozzetto tramite la spiaggetta di poppa, passando a sinistra del grande prendisole, che può essere ulteriormente esteso grazie alla trasformazione del divanetto a proravia. A centro pozzetto la dinette a L è servita da un tavolo e si affaccia su un mobile stand-up che accoglie una vera e propria “cucina outdoor” dotata di frigorifero, ice maker, grill e lavandino. A mantenere l’eleganza tipica di Invictus, il mobile èdotato di ante che nascondono tutte le attrezzature.
Il pozzetto può essere protetto grazie a un tendalino a scomparsa fornito di serie; tra gli optional dell’Invictus GT 320 spicca poi un hardtop in carbonio che può estendere la proiezione d’ombra tramite un tessuto traforato traspirante tensionato da pali in carbonio.
Le due poltrone per pilota e copilota, separate da un elemento portabottiglie, valorizzano la postazione di guida. A prua, il grande prendisole è dotato di poggiatesta che giacciono sulla tuga creando posizioni di relax che ricordano vere e proprie chaise longue: una composizione articolata che arricchisce notevolmente l’area di prua e include anche i diffusori audio e i portabicchieri.
L’attenzione ai dettagli si unisce, a bordo dell’Invictus GT 320, a quella per le prestazioni. Il cantiere ha infatti previsto un ampio range di motorizzazioni entrofuoribordo benzina o diesel (sia singole che doppie), fino a una potenza massima di 860 cavalli.
L’Atelier Invictus
Un alto livello di finitura e cura del dettaglio, quello garantito dall’Atelier Invictus, comune a tutti i modelli in produzione e cheoffrono già numerose varianti di colore, dotazioni e configurazioni, lasciando notevole libertà di scelta, permettendo al cliente di configurare la barca in base ai propri gusti e alle proprie esigenze. In piùl’Atelier Invictus mettea disposizione dei propri clienti una rete di artigiani specializzati e fornitori altamente qualificati. Il cliente è così accudito fin dalle prime fasi dell’acquisto e guidato attraverso un vero e proprio laboratorio virtuale in cui si progetta la barca con inserti materici individuali e dotazioni dedicate. La barca di serie diventa così custom, capace di esprimere la personalità, lo stile e i gusti dell’armatore.
Doppio debutto tedesco con la CX270 e la GT280S
Al salone tedesco, per la prima volta dopo il loro debutto all’ultimo Cannes Yachting Festival, saranno presenti anche la CX270 e la GT280S. La prima spicca per i suoispazi interni, molto più ampi se comparati ai concorrenti di pari misura, pur mantenendo al contempo un profilo sportivo grazie all’equilibrio tra disegno della carena e profilo della tuga. La coperta risulta pulita, grazie alla scelta di optare per un’ancora a scomparsa, evitando dunque la presenza di elementi esterni ingombranti.
L’Invictus CX270 ha un carattere sportivo, evidenziato dai due motori fuoribordo da 220 cavalli ciascuno, che si lega con forza alla grande attenzione ai dettagli e a soluzioni che puntano a ottenere il massimo comfort a bordo. L’ergonomia tipica della serie CX è evidenziata dall’attento studio della timoneria a sviluppo verticale.
L’Invictus GT280S è invece la configurazione fuoribordo di uno dei modelli di maggiore successo del cantiere italiano. Grazie a due motori fuoribordo per una potenza complessiva di 500 cavalli, è in grado di raggiungere prestazioni di alto livello, che si uniscono alla caratteristica prua semirovescia e alla grande vivibilità.
Gli altri modelli espostiA confermare l’importanza del Bootper il cantiere italiano, alla manifestazione tedesca saranno esposti anche la GT370, la CX250, l’SX280 e l’FX200.
Ladurée, advent calendar 2019 in limited edition for Christmas
There are only a few short months to go until that magical time of year. Meanwhile, Ladurée presents its new advent calendar – the perfect indulgence for all ages in the final run-up. Behind each window, discover a delicious chocolate or sweet: caramels, nougats, flavoured chocolates, calissons and more… A daily treat to sweeten the lead-up to Christmas!
Grandmaster Chime 6300A-010, ottava meraviglia da Patek Philippe
Ref. 6300A-010
Si tratta del primo e unico Grandmaster Chime in acciaio, un metallo che la manifattura ginevrina utilizza raramente nelle sue collezioni e ancor meno quando sono presenti grandi complicazioni.
Si tratta dell’orologio da polso Patek Philippe più complicato, con ben 20 complicazioni, tra cui cinque funzioni sonore, due delle quali brevettate in esclusiva mondiale: la suoneria (sveglia) che suona l’ora preselezionata e la ripetizione della data che suona il giorno del calendario a volontà. La cassa double-face con motivo Clous de Paris guilloché a mano è dotata di un meccanismo brevettato di rotazione.
Oltre alla cassa in acciaio, la Ref. 6300A-010 Grandmaster Chime, appositamente realizzata per Only Watch 2019, si distingue per i quadranti dorati opalini e nero ebano e per la dicitura “The Only One” sul quadrante ausiliario della suoneria per la sveglia a ore 12, per sottolinearne l’esclusività.
Calibro 300 GS AL 36-750 QIS FUS IRM. Movimento meccanico a carica manuale. Indicatore di isolamento delle suonerie. Secondo fuso orario. Indicatore giorno/notte del secondo fuso orario. Giorno della settimana, data (sui due quadranti), mese, ciclo degli anni bisestili a lancetta. Indicazione dell’anno a 4 cifre a finestrella. Indicazione 24 ore e minuti. Indicazione di posizione della corona (R,A,H).
Cassa reversibile in acciaio con motivo “Clous de Paris” guilloché a mano, protetta da umidità e polvere (non impermeabile). Quadrante lato orario in oro rosa, cifre stile Breguet applicate in oro. Lato calendario nero ebano. Base dei quadranti in oro massiccio 18 ct. Cinturino in pelle di alligatore a squama quadrata, nero brillante, cucito a mano, con fermaglio déployant. Diametro della cassa: 47,7 mm. Spessore: 16,07 mm.
Only Watch 2019, incanto strepitoso per il Patek Philippe Grandmaster Chime 6300A-010
L’ottava edizione dell’asta benefica Only Watch si è tenuta a Ginevra sabato 9 novembre 2019.
Il primo e unico esemplare in acciaio del Patek Philippe Grandmaster Chime è stato venduto per 31 milioni di franchi svizzeri (28 milioni di euro), la quotazione più alta dell’edizione 2019 di Only Watch, diventando il segnatempo più caro del mondo.
Si tratta del primo e unico Grandmaster Chime in acciaio, un metallo che la manifattura ginevrina utilizza raramente nelle sue collezioni e ancor meno quando sono presenti grandi complicazioni.
Il Grandmaster Chime, presentato nel 2014 per commemorare il 175° anniversario della maison, ha fatto il suo ingresso nella collezione corrente della manifattura nel 2016, in versione oro bianco. Si tratta dell’orologio da polso Patek Philippe più complicato, con ben 20 complicazioni, tra cui cinque funzioni sonore, due delle quali brevettate in esclusiva mondiale: la suoneria (sveglia) che suona l’ora preselezionata e la ripetizione della data che suona il giorno del calendario a volontà. La cassa double-face con motivo Clous de Paris guilloché a mano è dotata di un meccanismo brevettato di rotazione.
Oltre alla cassa in acciaio, la Ref. 6300A-010 Grandmaster Chime, appositamente realizzata per Only Watch 2019, si distingue per i quadranti dorati opalini e nero ebano e per la dicitura “The Only One” sul quadrante ausiliario della suoneria per la sveglia a ore 12, per sottolinearne l’esclusività.
Nel 2017, in occasione della settima edizione dell’asta Only Watch, la prima e unica versione in titanio della Ref. 5208 Patek Philippe è stata venduta per 6,2 milioni di franchi svizzeri, ossia la quotazione più alta dell’edizione 2017 e la seconda quotazione più alta dal lancio delle aste benefiche Only Watch. Anche il precedente record assoluto era detenuto da un segnatempo Patek Philippe, la Ref. 5016 in acciaio venduta per 7,3 milioni di franchi svizzeri nel 2015.
Only Watch è un’asta benefica che si tiene con cadenza biennale dal 2005. I ricavi delle vendite sono destinati all’AMM – Association Monégasque contre les Myopathies (Associazione Monegasca contro le Miopatie ). I fondi contribuiscono a finanziare la ricerca sulla Diostrofia Muscolare di Duchenne, una malattia neuromuscolare degenerativa che colpisce una persona su 3.500 nel mondo (bambini, adolescenti e giovani adulti).
Rouge à Lèvres Lunaison, rossetti da collezione in edizione limitata da Gucci
Veri e propri oggetti da collezione, i Rouge à Lèvres Lunaison in edizione limitata celebrano il periodo festivo. Il risultato è intenso e vibrante con una sola passata e la formula glitter si arricchisce di perle ultrariflettenti per un’esplosione di colore e luce. I Rouge à Lèvres Lunaison sono presentati in due nuance: il classico rosso 25* Goldie Red e 710 Fay Turquoise, un blu-verde inaspettato.