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Marocco, percorsi gastronomici raffinati della terra magredina

July 28, 2012 Leave a comment

MAROCCO:
PIATTI PRELIBATI E RAFFINATI DELLA GASTRONOMIA DA ABBINARE A VINI IN GRADO DI ESALTARNE
LE CARATTERISTICHE
Un percorso enogastronomico per scoprire il Marocco attraverso i cinque sensi partendo dal gusto 
Scoprire il Marocco attraverso le sue specialità culinarie tradizionali dai gusti e dai colori inconfondibili, attraverso il profumo e il gusto degli ottimi vini prodotti con le uve locali? Partire dal gusto per farsi poi condurre in un viaggio che esplora e stimola tutti i sensi facendoci visitare e vivere una terra ricca di tradizioni e di paesaggi meravigliosi? In Marocco tutto questo è possibile, basta puntare la bussola in direzione della Strada dei Vini, la Strada del Miele e la Strada delle Spezie, solo alcuni dei percorsi gastronomici più famosi del Marocco in grado di condurre alla scoperta delle località più rinomate ma anche di luoghi meno turistici dove è ancora possibile vivere e assaporare la cultura locale “in tutti i sensi”.
LA STRADA DEI VINI
Il viaggio parte da nord, in particolare da Meknès, città imperiale situata nell’entroterra tra Rabat e Fès, in una pianura fertile che è stata il granaio del Marocco fin dall’antichità, dove si possono ammirare distese di vigneti che danno vita alla maggior parte della produzione vinicola del Paese, caratterizzata da vini freschi e leggeri. Non a caso Meknès è divenuto un importante centro economico, famoso per le olive, il vino e il tè alla menta. Si prosegue poi scendendo verso l’elegante Rabat, la capitale verde, ricca di patii e giardini rigogliosi recentemente dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e Casablanca, capitale economica nonché porto principale del Paese, dove è possibile gustare vini più intensi e scoprire il lato più innovativo ed evoluto del Marocco, apprezzando il connubio perfetto tra modernità, tradizione e lusso.
Si prosegue poi in direzione sud per approdare nella Valle d’Argan, nota per le immense distese di alberi dal frutto miracoloso che dà vita a un pregiatissimo olio dalle proprietà cosmetiche e culinarie, e per i suoi vigneti specializzati nella produzione di vini più corposi. Una volta giunti fino a qui non si può non visitare Essaouira, la città bianca, paradiso degli artisti e dei surfisti, dove i venti alisei soffiano tutto l’anno garantendo un clima mite e accogliente tra i vicoli della sua medina, patrimonio dell’UNESCO, tra gallerie d’arte e laboratori artigianali.
LA STRADA DEL MIELE
Proseguendo sulla costa, più a sud, si giunge ad Agadir, una tra le più belle baie al mondo e seconda meta turistica del Marocco, una città pressoché nuova, completamente ricostruita negli anni Sessanta dopo il terremoto che la distrusse, ma che conserva intatte le tradizioni della cultura berbera.
Proprio nei dintorni di Agadir, la Valle del Paradiso offre un percorso naturale noto per le sue gole e per le montagne dove si può visitare Imouzzer Ida Outanane, un villaggio oasi che con i suoi alveari a 5 livelli è in grado di produrre miele dagli aromi più diversi come quello al timo e alla lavanda, dove ogni anno a maggio si celebra il Festival del Miele.
LA STRADA DELLO ZAFFERANO
Da Agadir si risale verso est, in direzione Ouarzazate per percorrere la Strada delle Spezie, un percorso antico che proietta indietro nel tempo per far vivere l’atmosfera dei lunghi viaggi delle carovaniere che dal mare si dirigevano nell’entroterra per trasportare viveri, merci e beni preziosi.
La metà è Taliouine, tra Marrakech e Ouarzazate, che riserva un’area di 6km quadrati alla coltivazione dello zafferano, la preziosissima polvere raccolta dai crocus viola che viene impiegata per condire cibi ma anche per dipingere i tappeti e le ceramiche. Arrivati qui, vale la pena raggiungere Ouarzazate, la porta del deserto e del Marocco meridionale, un luogo dal gusto ancora autentico che affascina per i suoi contrasti naturali: il deserto, le oasi, le montagne, le Kasbah e le valli fiorite.
DETTAGLI
I VINI DEL MAROCCO
La strada dei vini del Marocco inizia a nord, nella regione di Meknès, dove si concentra il 60% della produzione vinicola del paese. L’altitudine, l’esposizione al sole e le temperature miti rendono la regione un territorio di prima scelta e particolarmente adatto per la coltivazione delle viti. La visita del Les Celliers de Meknès – una delle principali aziende produttrici della zona – è il momento culminante di questa prima tappa. L’azienda produce il rinomato Château Roslane che nel 2011 ha ottenuto un’onorificenza a livello internazionale. Poco più di 200 chilometri a sudovest, tra Rabat e Casablanca, il territorio di Ben Slimane offre dei vini di carattere. Qui sono stati introdotti i primi Cabernet Sauvignon e i primi Syrah. Scendendo verso sud si può fare una deviazione attraverso Boulaouane per degustare vini rossi e chiaretti che accompagnano alla perfezione i piatti popolari della cucina marocchina. Infine, a una trentina di chilometri da Essaouira si potranno degustare i vini corposi della Valle d’Argan.
IL MIELE
La Strada del Miele percorre tutta la Valle del Paradiso nei dintorni di Agadir. Il percorso segue delle gole scavate dall’Asif Tamraght. In ogni momento si può fare una sosta e approfittare della frescura delle grandi piscine naturali d’acqua chiara che si incontrano durante il percorso. Prima tappa: Imouzzer Ida Outanane, villaggio-oasi dalle case bianche circondato da montagne. Qui, tutti gli anni all’inizio di maggio, si celebra il Festival del Miele. Risalendo verso nord si passa per Argana e, qualche chilometro più lontano, a Izourki Oufella dove si può degustare il miele di timo e di lavanda. Se mescolato con mandorle e olio d’argan si ottiene l’amlou, un dolce che – nella tradizione – si offre ai neosposi. Infine, è d’obbligo fare anche una visita all’alveare collettivo disposto su 5 livelli.
LO ZAFFERANO
Lo zafferano è un piccolo crocus lilla che sboccia in autunno e produce la celebre spezia che conferisce l’aroma e il colore giallo oro alle cucine più raffinate. Viene utilizzato nella cosmesi e in profumeria, attribuendogli proprietà mediche, ed è impiegato per la colorazione delle pelli conciate in Marocco, in particolare nel suk di Fès. Sulla strada delle spezie lo zafferano si è fermato a Taliouine. Da quattro secoli questa piccola cittadina, tra Ouarzazate e Marrakech, è divenuta la capitale della Strada dello Zafferano. L’autunno, periodo di raccolta, è senza dubbio il momento migliore per dedicare due o tre giorni alla scoperta di questo percorso. Dopo aver visitato Taliouine e la sua cooperativa e dopo aver partecipato al Festival dello Zafferano, si potrà fare un giro sul monte Jbel Siroua. Inoltre, partecipando alla raccolta dello zafferano insieme a una delle famiglie marocchine, si imparerà a conoscere tutte le risorse di questa pianta e il ruolo importante che riveste nell’economia locale.
DOVE DORMIRE
Rabat
Sofitel Rabat Jardin des Roses: situato in pieno centro a Rabat, non lontano dal Palais Royal e dal Mausoleo Mohammed V si erge maestoso il Sofitel Rabat Jardin des Roses. Completamente rinnovato, il suo design contemporaneo è in armonia con l’eccellenza dell’architettura marocchina (www.sofitel.com)
Riad l’Alcazar: questo riad, situato nel cuore di Rabat, è dotato di un hammam e di una terrazza che offre una vista mozzafiato sulla Medina e sulla torre Hassan (www.lalcazar.com)
La Tour Hassan: grand’hotel di charme finemente decorato, dall’architettura elegante realizzata con materiali originali. Dotato di 138 camere e suite di lusso, offre servizi eccellenti. (http://www.palaces-traditions.com/)
Villa Mandarine: immersa nel verde, Villa Mandarine è una vecchia abitazione elegantemente trasformata in un hotel esclusivo, situato nei pressi del prestigioso Golf Club Dar El Salaam (http://www.villamandarine.com/)
Casablanca
Sofitel Casablanca Tour Blanche: in pieno centro città, nel cuore del quartiere d’affari, il Sofitel Casablanca domina la città bianca dai suoi 24 piani d’altezza (www.sofitel.com)
Villa Blanca: situato sulla Corniche di Casablanca, Villa Blanca riflette il concetto di hotel-boutique e dispone di 40 camere che offrono una larga gamma di servizi. Con vista mozzafiato sul mare, l’hotel beneficia di una posizione unica (www.villablanca.ma)
Le Doge: situato nel tranquillo quartiere Art Déco di Casablanca, questo gioiello alberghiero è stato rinnovato nel rispetto della sua autenticità e cercando di salvaguardarne l’architettura (www.hotelledoge.com)
Essaouira
L’Heure Bleue – Relais & Châteaux: a testimonianza del ricco passato di Essaouira, l’Heure Bleue si caratterizza per un lusso sontuoso dalle influenze portoghesi, britanniche, orientali ed africane, dove fascino e comodità si uniscono in un mix perfetto (www.heure-bleue.com)
Riad Madada: riad situato all’ingresso della medina. A pochi passi dal porto, dei souk e delle spiagge, la casa gode di una posizione eccezionale grazie alla sua ampia terrazza esposta a sud, con vista sull’oceano. (5, Rue Youssef El Fassi, 44000 Essaouira, http://www.madada.com)
MGallery:  Ispirato ai riad marocchini, l’hotel Médina Essaouira Thalassa Sea e Spa di MGallery è vicino al mare, alla medina e al porto. Il lussuoso hotel 5 stelle abbina la modernità a tocchi di stile marocchino per offrire un soggiorno raffinato. Ideale per visite ai quartieri tipici e ai monumenti di Essaouira (www.mgallery.com)
Villa de l’Ô: Protetto dalle mura della medina, Villa de l’Ô si trova a pochi metri dalla spiaggia, dai souk e alle porte del campo da golf di Essaouira. (www.villadelo.fr)
Agadir
Sofitel Thalassa Sea & Spa: hotel 5 stelle d’ispirazione marocchina, situato su una spiaggia privata a 10 minuti dal centro e a 25 km dall’aeroporto internazionale, il Sofitel Thalassa Sea&Spa gode di un ambiente unico (www.sofitel.com)
Riad Villa Blanche: situato in prossimità delle più belle spiagge e dei centri d’interesse della città nel cuore di un’oasi di pace, il riad gode di una posizione strategica (www.riadvillablanche.com)
Dorint Atlantic Palace – centro di talassoterapia: l’hotel è situato vicino al mare, su 7 ettari di terreno dei quali 3 sono dedicati ai giardini. L’atmosfera che vi regna oscilla tra la cultura tradizionale e il comfort internazionale (www.atlanticpalaceresort.com)
L’Atlas Kasbah, villaggio di Tighanimine El Baz: situato a 20 minuti da Agadir, nel villaggio di Tighanimine El Baz. Questo eco-lodge si affaccia sull’Alto Atlante ed è nascosto nel cuore della Riserva della Biosfera dell’albero di argan, sito classificato come patrimonio dell’UNESCO (www.atlaskasbah.com)
Ouarzazate
Dar Ahlam: kasbah tradizionale situata alle porte del deserto meridionale del Marocco, Dar Ahlam è un’oasi di freschezza, vero e proprio dedalo di giardini verdeggianti (www.maisondesreves.com)
Le Temple des Arts: non si tratta del solito soggiorno alberghiero, Le Temple des Arts offre un’esperienza unica e indimenticabile, unendo l’aspetto storico alla bellezza degli interni, alla raffinatezza estrema e alle attenzioni del suo personale (www.templedesarts-ouarzazate.com)
Dar Daif ecolodge: vincitore del premio “Ecosostenibilità”, questo ecolodge è situato a 5 km dal centro di Ouarzazate e offre di una vista mozzafiato sulla catena montuosa dell’Atlante e sul lago Mansour Eddahbi (Douar Talmasla, 45000 Ouarzazate, http://www.dardaif.ma)
DOVE MANGIARE
RABAT
Al Marsa: situato sulla Marina, tra Rabat e Salé, questo ristorante dagli accenti iberici, propone sofisticati piatti a base di pesce o di crostacei. L’arredamento elegante e moderno offre una vista eccezionale sulla Torre Hassan.
Indirizzo: Bab Mrissa, Marina de Salé, 11000 Rabat
Tel: + 212 537 882155
Le Ziryab: situato in un magnifico Riad, nel cuore della Medina di Rabat, propone una deliziosa cucina tradizionale. Il pane cotto dallo chef nel forno del quartiere, così come i couscous cucinati dalle donne del luogo, vengono preparati secondo la pura tradizione marocchina.
Indirizzo: 10, Impasse Ennajar Rue des consuls. 10000 Rabat
Tel: +212 537 733636
Le Cosmopolitain: situato a 100 metri da Bab Rouah, di fronte alle mura della città di Rabat. La gentilezza del suo staff e l’ambiente discreto, così come la sua tradizionale e raffinata cucina attira tutti i buongustai. La magnifica terrazza con giardino permette di godersi il caldo sole marocchino.
Indirizzo: Avenue Ibn Toumert – 10000 Rabat
Tel: +212 537 200028
Le Grand Comptoir: brasserie tipica degli anni ’30 dove lo chef che passa dai fornelli alla sala, propone un menù stagionale: come i crauti in inverno e il cosciotto d’agnello con aglio in estate, oppure l’aragosta e il pesce alla griglia o al forno o al sale, a seconda degli arrivi.
Indirizzo : 279, avenue Mohammed V – Rabat
Tel : +212 537 201514
CASABLANCA
La Fibule: situato sulla Corniche di Casablanca, propone una cucina gustosa tradizionale e offre una vista magnifica sul mare. L’arredamento tipico marocchino, con sedili confortevoli e decorazioni a stucco danno la possibilità di lasciarsi trasportare da un’atmosfera da mille e una notte.
Indirizzo: (Phare d’El Hank) boulevard de la Corniche, Casablanca
Tel: +212 522 360641
A ma Bretagne: con una splendida vista sul mare di Casablanca, il ristorante propone piatti della gastronomia francese realizzati con i migliori prodotti del Marocco, da abbinare a un’eccezionale lista dei vini.
Indirizzo: Boulevard de l’Océan Atlantique, Casablanca
Tel: +212 522 397979
Le Cabestan: con vista sull’oceano, è un ristorante ricco di storia, con una splendida vista, che propone un menù della tradizione locale da assaporare in un’atmosfera piacevolmente zen.
Indirizzo: Ocean View, 90 Boulevard de la Corniche, Casablanca
Tel: +212 522 391190
http://www.le-cabestan.com/
Rick’s Cafe: il mitico saloon del 1942 del film Casablanca. Situato in un vecchio cortile, all’interno della Medina di Casablanca, il piano bar è ricco di dettagli architettonici e decorativi che ricordano il film.
Indirizzo: 248, Bd Sour Jdid. Place du jardin public. Casablanca
Tel: +212 522 274207
http://www.rickscafe.ma/
ESSAOUIRA
Le Chalet de la Plage
Indirizzo: Avenue Mohammed V
Tel: + 212 524 475972
Taros, Alain Fillaud: la terrazza offre una vista panoramica della spiaggia, dell’oceano e della Medina di Mogador
Indirizzo: Place Moulay Hassan
Tel: 00 212 524 47 64 07
Sito internet: http://www.taroscafe.com
Chez Sam
Indirizzo: 44000 Essaouira Medina
E-mail: chezsam@espace-maroc.com
Tel: 00 212 5 24 47 65 13
L’Océan Vagabond
Lo chef propone: insalate miste, panini, frittate, carne o pesce alla griglia, torte salate e altro ancora. Una terrazza ombreggiata al riparo dal vento, sedie a sdraio di fronte al mare e una zona massaggi sono un invito al relax (www.oceanvagabond.com)
Val D’Argan
Situato nel cuore del vigneto di ‘la Domaine du Val d’Argan’ (www.valdargan.com)
AGADIR
Il Paradis Plage: Il ristorante utilizza gli ingredienti provenienti da una fattoria locale che gli permette di selezionare i prodotti di agricoltura biologica. Inoltre, la vicinanza al villaggio dei pescatori di Taghazout garantisce la freschezza del pesce proposto ogni giorno nel menu.
Indirizzo: 26 route d’Essaouira Immi Ouaddar
Tel.: +212 528.200382
http://www.paradisplage.com
Riad Villa Blanche: il ristorante è situato in prossimità della spiaggia. Sobrio ed elegante, coniuga l’atmosfera francese con quella marocchina che si può ritrovare gustando la cucina dello chef francese a base di prodotti regionali e stagionali.
Indirizzo: Baie des Palmiers Secteur N°50 cité Founty, Sonaba
http://www.riadvillablanche.com
Il Taj Mahal: ristorante marocchino che fa parte dell’hotel a 5 stelle Dorint Atlantic Palace. Ogni venerdì, artisti di danza orientale, acrobati, incantatori di serpenti, nonché un’orchestra locale, animano le serate.
Indirizzo: Atlantic Palace Resort
http://www.atlanticpalaceresort.com
La Madrague: questo ristorante è molto famoso ad Agadir (soprattutto per il pesce) ed è anche considerato tra i Migliori Ristoranti del Marocco. Gli interni sono chic, eleganti e contemporanei. E’ anche possibile mangiare sulla terrazza, con vista sul porto turistico e la Marina di Agadir.
Indirizzo: Résidence N°6 M3/M4 -Marina Agadir
Tel: +212 528.842424
http://www.restaurantlamadrague.com
OUARZAZATE
Dar Kamar: Antico tribunale del Pacha Glaoui Dar Kamar, «La casa della Luna» è un hotel di charme nel cuore della Kasbah di Taourirt, alle porte del deserto marocchino. Il ristorante, la sala da tè, la sala relax e le terrazze panoramiche, conservano lo splendore e l’arte dell’antico edificio costruito nel XVII secolo con la tecnica del pisé.
Indirizzo: Kasbah Taourirt 45 – Ouarzazate 45000
Telefono: +212 524 888733
http://www.darkamar.com
Palais Asmaa: Asmaa è un nome arabo che significa “la bellissima, colei che ha un bel viso”. Una qualità che si addice particolarmente all’hotel Asmaa di Zagora, arredato con gusto nel rispetto della tradizione marocchina, ma con tutti i comfort moderni. Il Palais Asmaa propone sia una cucina internazionale che marocchina. Il suo superbo arredamento d’ispirazione fassie (dalla città di Fès) ha lo stile da Mille e Una Notte. Un’animazione tipicamente marocchina, accompagnata da orchestre o danzatrici orientali.
Indirizzo: BP 78 45900 – Zagora (a circa 2 ore da Ouarzazate)
Telefono: +212 524 847599
http://www.palais.asmaa-zagora.com
La kasbah des Sables: Antica kasbah della famiglia di Glaoui, questo ristorante, che si estende su una superficie di 1.200 m2, è costituito dalla sala da pranzo e da “sale d’attesa” decorate in modo originale. Come un vero e proprio museo, le sue decorazioni  permetteranno di scoprire l’arte, i costumi e gli utensili da lavoro di questa regione berbera.
Indirizzo: N° 195 Hay Aït Ksif – Ouarzazate 45000
http://www.lakasbahdessables.com
Telefono: +212 524 885428
Chez Dimitri: Sin dal 1928 la gestione ineccepibile di Chez Dimitri, situato all’interno di uno dei palazzi storici di Ouarzazate, è stata tramandata di padre in figlio. Il ristorante propone una cucina internazionale e un’ampia scelta di piatti marocchini e mediterranei. Le pareti del locale sono ricoperti di fotografie che testimoniano il passaggio di numerosi personaggi politici e registi, tra cui Orson Wells, Omar Sharif, Hillary Clinton e Anouk Aimé.
Indirizzo: Avenue Mohamed V 22 – Ouarzazate
Telefono: +212 524 887346
http://www.restaurantdimitri.com
Credits:
Ente Nazionale per il Turismo del Marocco
Via Durini, 5 – 20122 Milano
Tel: 02.58303633
http://www.visitmorocco.com  –  http://www.marrakech.travel
info@turismomarocco.it
Informazioni sull’Ente Nazionale per il Turismo del Marocco (ONMT)
L’Ente Nazionale per il Turismo del Marocco è un istituto pubblico che cura l’attività di marketing per conto del Marocco quale destinazione turistica e si occupa di sviluppare attività strategiche volte alla promozione del Paese. L’Ente si propone di identificare mercati ad alto potenziale ed analizzarne le specificità al fine di cogliere il profilo, le preferenze e le abitudini d’acquisto dei potenziali turisti. Con questa attenzione ai mercati internazionali, l’Ente attua campagne pubblicitarie, iniziative stampa, public relations ed eventi per accrescere la conoscenza del Marocco quale brand e far sì che l’immagine del Paese raggiunga i vari target della popolazione. La sua azione, condotta in parallelo ed in stretta collaborazione con la distribuzione, è finalizzata a migliorare la quota di mercato mondiale detenuta dal Marocco nel segmento turistico. La sede centrale dell’Ente si trova a Rabat; i suoi 15 uffici rappresentativi sono distribuiti fra Europa, Nord America, Asia e Medio Oriente.

Marocco, dinner on air

July 6, 2012 Leave a comment

Il concept, di origine belga, consiste nel servire la cena, sospesi in aria ad oltre 50 mt dal suolo. Ventidue privilegiati si siederanno a tavola su di una piattaforma di sette tonnellate sospesa d una gru gigante e ammireranno il panorama circostante.  Questa tipologia di cena, molto diversa dalle classiche cene al ristorante sicuramente, è un concept belga ed applicato in oltre 43 paesi nel mondo, tra cui Las Vegas, Sydney, Monaco e Dubai. David Ghyslels, il creatore, ha dichiarato alla MAP che introdurrà questo avvenimento in Marocco, motivando la scelta del reame per “ le sue bellezze naturali, i suoi siti storici e la sua arte culinaria molto raffinata”. Il Marocco, secondo Ghyslels, è pronto ad accogliere questo evento in primis per la sua reputazione di luogo per incontri culturali e sportivi di classe e secondo l’organizzatore la prima cena in aria sarà organizzata per il mese di agosto. Non si conosce ancora il luogo e  i prezzi per questa follia.

Fonte: My Amazighen

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Marocco, crociera gay con scalo a Casablanca

June 11, 2012 Leave a comment

Il primo luglio prossimo attraccherà al porto di Casablanca una nave da crociera con a bordo 2100 passeggeri LGTB, europei e americani,  che visiteranno la città bianca. Si tratta di una delle tante crociere dedicate ai gay e alle lesbiche che amano viaggiare per mare e che potranno visitare, tra le tante cose, la spettacolare  moschea Hassan II, luogo di culto islamico aperto al pubblico in orari prestabiliti.  Gli organizzatori dell’evento promettono ai loro passeggeri istanti magici sulle spiagge casablanchesi, negli esotici souks della medina e nel quartieri art-déco della città atlantica. Seguirà una visita lampo a Marrakech per proseguire, l’indomani, a Cadige, in Spagna. La nave partirà da Barcellona il 29 giugno durante il quale si toccheranno le città di Casablanca, Cadige, Ibiza, Valencia e ritorno su Barcellona. La notizia è trapelata solo da poche ore e non mancherà di creare un forte dibattito nel paese, considerando due fattori non di poco conto: un governo in carica filo-islamico e una legge che condanna l’omosessualità (art. 489 del C.P.) con pene che variano dai sei mesi ai sei anni di carcere, senza condizionale. Staremo a vedere, certo è che il fattore economico rivestirà un aspetto importante in tutta questa vicenda considerando il potere d’acquisto di 2.100 persone a spasso per la città, sicuramente in vena di shopping esotico, in un periodo dove l’economia del paese è allo sbando e il turismo in forte calo.

Paolo Pautasso

Fonte: My Amazighen

Marrakech, art-de-vivre in stile marocchino

May 18, 2012 Leave a comment

A Marrakech esiste un’ art-de-vivre, un’eleganza, una raffinatezza che non si trova in alcun altro luogo, affermava già in tempi non sospetti l’interior- decorator Jaques Grange, folgorato dalle prime suggestioni di una tendenza che andava appena delineandosi all’ombra delle mura della città ocra. Erano gli anni ’60 quando il giovane architetto parigino venne chiamato alla corte di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé per trasformare in reggia da Mille e una notte una vecchia dimora nel cuore della medina. Quello che sembrava il capriccio di un eccentrico stilista di moda si sarebbe rivelato la scintilla di un’infatuazione collettiva, diventata in breve tempo una fiamma che ha tuttora il potere di accendere l’immaginazione e la curiosità di chi si mette in viaggio verso le antiche città imperiali. Alla ricerca di quel mondo evocato da Grange che si materializza dietro i pesanti portoni di legno che celano al mondo la meravigliosa intimità dei Riad, le abitazioni tradizionali raccolte attorno a un patio che regalano l’illusione di vivere come un Pascià. Se infatti fino a qualche anno fa abitare in una sfarzosa dimora storica di Tangeri, Fès o Marrakech era un privilegio riservato soltanto a una facoltosa élite cosmopolita di artisti, scrittori, rockstar e stilisti, oggi chiunque può alloggiare in un Riad trasformato in un sontuoso hotel-boutique d’atmosfera e sentirsi parte di un sogno. Come conferma Charles Boccara, architetto tra i più quotati a Marrakech: “In Marocco, in ogni vecchia casa, per quanto modesta sia, si vive come in un palazzo. Ognuno dispone di un lembo di cielo tutto per se, può ascoltare il canto dell’acqua e respirare i profumi del gelsomino e dei fiori d’arancio“. Muri spogli e inaccessibili fiancheggiano gli intricati vicoli che formano il labirinto della medina, non una finestra nè un balcone si affacciano sulla via, nel rispetto della tradizione islamica che impone di non mostrare mai gli interni, che per nessun motivo devono “essere esposti alle offese della strada“. L’unica apertura è il massiccio portone, che peraltro resta sempre chiuso. Ma basta superarlo per accedere al patio in cui zampilla una fontana, ombreggiato da alberi di aranci e limoni. Un semplice cortile solo in apparenza: questo quadrato di verde, ombra e acqua fresca rievoca l’oasi, il riposo e la tranquillità domestica contrapposte alle insidie dell’esterno. Tutt’intorno, al piano terra, si aprono i locali di servizio, la cucina, la sala da pranzo, a volte l’Hammam: per andare da una stanza all’altra si attraversa il patio, esaltandone cosi’ il ruolo di centro della casa, di fulcro della convivialità familiare, la piazza domestica. Al piano superiore si trovano invece le camere da letto raccordate da una balconata con la balaustra in legno di cedro finemente cesellata che ricorda i mousharabi, i pannelli dietro cui sultane e cortigiane osservavano, non viste, la vita sottostante. Il tetto, nella migliore tradizione mediterranea, è sostituito da terrazzi, formidabili punti di osservazione sulla medina che dall’alto appare come un impenetrabile labirinto “forato” da centinaia di giardini lussureggianti. Un tessuto urbano unico, più volte minacciato dall’inarrestabile avanzata della modernità. Paradossalmente, ai tempi del protettorato fu proprio il modernizzatore maresciallo di Francia Louis Hubret Lyautey a graziare in extremis (ma pure ad abbandonare al loro destino) i centri storici con un decreto che imponeva la costruzione in zone separate di nuovi quartieri (villes nouvelles) di stampo occidentale per la borghesia e i commerci. La medina, sempre più fatiscente, diventò così il ghetto della povera gente, fino alla recente rinascita, dovuta in gran parte all’ondata di immigrazione di lusso proveniente dall’Europa e dal Nordamerica. Ceduti dai vecchi residenti che sciamano verso le feroci urbanizzazioni periferiche, i Riad si trasformano in confortevoli dimore, maison d’hôtes e ristoranti; nella sola Marrakech si calcola che negli ultimi anni la metamorfosi abbia interessato non meno di 800 edifici. Molte di queste ristrutturazioni portano la firma e il tocco minimalista di Quentin Wilbaux, architetto belga titolare di un agenzia: “La città vecchia sta vivendo una seconda giovinezza. Chi investe in un Riad non acquista soltanto una casa di vacanza, ma partecipa al tempo stesso al progetto di recupero architettonico di questo centro storico tutelato dall’Unesco“. Ma non solo. Le ristrutturazioni condotte nel rispetto della tradizione contribuiscono a dare un nuovo impulso agli antichi mestieri artigianali e a salvare un patrimonio di competenze che rischiava di andare perduto, se non fosse stato trasmesso alle nuove generazioni di maâlem (capomastri). Il merito della riscoperta e della conseguente rivalutazione di molte di queste tecniche millenarie va a Bill Willis, il più famoso interior- decorators di Marrakech, oggi scomparso, dove è approdato negli anni ’60 da Memphis, Tennessee, al seguito del miliardario Paul Getty. È lui l’incontrastato maître-à-penser di quello stile marocchino etnochic, raffinato ed esotico, che amalgama sapientemente influenze arabe, amazigh, andaluse, e dettagli art déco, eredità francese; il tutto filtrato da un gusto occidentale contemporaneo e uptodate. Oltre alle ville e ai riad privati dei ricchi e famosi che Willis ha allestito come fossero set hollywoodiani, apoteosi di questo stile è il ristorante Dar Yacout di Marrakech, ambientato nell’antica residenza del governatore della Ville Rouge. Il mix di tendenze e influenze è quindi il segreto del nuovo stile marocchino, che si fonda sul privilegio di poter attingere a piene mani nel ricco artigianato dei souks. Impossibile immaginare la medina di Marrakech senza l’inarrestabile attivismo di ebanisti, ottonai, tessitori, conciatori, tintori e fabbri impegnati a creare arredi e oggetti d’arte che riflettono una tradizione secolare, pur adeguandosi a criteri estetici in continua evoluzione. Come conferma anche Renè Gast, tra gli organizzatori di Riad Art Expo di Marrakech, il primo salone del paese dedicato all’art-de-vivre: “Da Parigi a New York, lo stile marocchino è ammirato e imitato, al punto da essere considerato un modello più che una moda passeggera. Dalla cucina alle tradizioni, ciò che si definisce l’art-de-vivre marocchina si sta facendo strada un po’ ovunque, mentre l’artigianato continua ad evolversi senza perdere la propria identità. È la prova, nel caso ve ne fosse bisogno, che questa cultura è tra le più vivaci al mondo“.

Paolo Pautasso

Fonte: My Amazighen

Salalah e il Dhofar, fascino dell’Oman in estate

SALALAH E IL DHOFAR: IL FASCINO DELL’OMAN IN ESTATEFestival ed eventi ogni anno attirano più di un milione di visitatori nel sud del SultanatoMilano, 23 aprile 2012 – La popolazione dell’Oman si concentra a sud, nel Dhofar, una regione che mescola la pianura costiera, gli altopiani e una catena montuosa: cause queste, del suo clima caldo e umido che lo rende la regione meno afosa del Sultanato dell’Oman. Famoso anche per la sua produzione d’incenso, d’estate il Dhofar si anima con feste ed eventi: da non perdere il Khareef Festival o Salalah Festival che ogni anno attira più di un milione di visitatori da tutti i paesi del Golfo Arabo.
Il mese di luglio in Oman è sinonimo del Salalah Tourism Festival, l’evento annualeche celebra le ricchezze culturali e paesaggistiche del Dhofar, meta turistica privilegiata dell’Oman in estate, quando le temperature sono più fresche che nel resto del Paese. Il Festival è un’eccezionale vetrina per conoscere la storia, la cultura e le tradizioni omanite oltre che una bella opportunità per scoprire ilKhareef, la stagione fresca che contribuisce ad alimentare la sua rigogliosa vegetazione. Il festival inizia a metà luglio e si conclude a fine agosto e Salalah, la capitale del Dhofar, in estate diventa un teatro all’aperto per concerti, spettacoli folcloristici ed attività per le famiglie con bambini, fra cui il pittoresco festival dell’aquilone. Seconda città dell’Oman per importanza e popolazione, Salalah si raggiunge con voli locali in partenza da Muscat, la capitale dell’Oman, che è statanominata “Capitale turistica del mondo arabo nel 2012” dai ministri del turismo della Lega Araba.
L’estate nel Dhofar è anche sinonimo della raccolta dell’incenso: è emozionante ammirare i beduini durante la raccolta della resina pastosa che ha fatto la ricchezza del Sultanato nell’antichità e nel Medioevo. L’estrazione si fa in maggio e giugno, la lavorazione durante l’estate, per essere poi pronta a settembre per il grande mercato dell’incenso.
L’Antica via dell’Incenso con gli alberi di Wadi Dawkah e l’oasi di Shisr-Wubar oltre all’antico porto di Khor Rori sono protetti dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità. La strada dell’incenso è una delle arterie lungo la quale sono venuti in contatto mondo lontani e diversi fra loro: Europa e India, Africa e Asia, facendo transitare cultura e scienza, e facendo fiorire il commercio dal la penisola arabica al Mediterraneo, partendo dall’Oman, passando per lo Yemen, l’Arabia Saudita e la Giordania. La via dell’incensoparte da Salalah e si dirige verso il nord ovest. Il Boswellia, l’arbusto da cui si estrae l’incenso, cresce nei pressi di Rekyhut, al confine con lo Yemen: dopo la raccolta della resina e la sua lavorazione in incenso, la produzione viene raccolta a Sumhurum, città in cui viveva secondo la leggenda la Regina di Saba e da cui partivano le spedizioni di incenso dirette al Mediterraneo. Le rovine di Sumhurum, risalenti al I sec. AC, si trovano sul litorale orientale di Salalah, nei pressi di Khor Rori, pittoresco fiordo desertico lambito da una sottile lingua di sabbia interrotta dal mare.
Ricca di cultura e tradizioni, la regione del Dhofar è nota anche per il deserto Roub Al Khali e la città perduta di Ubar; le spiagge di Mughsail e il famoso Wadi Darbat, gli scavi di Taqa e le vestigia nella via dell’incenso nel porto regio della regina di Saba, annoverata anche fra i siti segnalati Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Lambita dall’Oceano Indiano, la regione del Dhofar ha spiagge meravigliose e vanta un’offerta alberghiera varia e in fase di sviluppo, fra cui il resort Salalah Marriott Resort.
Oman, Riviera d’Oriente dell’Oceano Indiano
Il Sultanato dell’Oman è situato nella porzione sud-orientale della penisola arabica, ha un’estensione maggiore dell’Italia con i suoi 309.500 km², ma conta solo 2.400.000 abitanti. Punto di incontro tra l’Asia e l’Africa, l’Oman è un paese montuoso circondato da deserti che si affaccia sull’Oceano Indiano e sul Mar d’Arabia. Caratterizzato da 3 climi diversi, temperato, desertico e tropicale, l’Oman si raggiunge in meno di 8 ore di volo dall’Italia ed è a sole +3 ore di fuso (+2 quando in Italia vige l’ora legale). Il Sultanato ospita diversi siti annoverati fra i patrimoni UNESCO e interessanti percorsi culturali come la via dell’incenso, nella regione del Dhofar. La capitale Muscat, i wadi e le mo ntagne, il deserto e i piccoli villaggi sono i guardiani di antiche tradizioni e dell’affascinante natura del Sultanato. Quasi fosse sospeso nel tempo, l’Oman si apre al moderno con un occhio di riguardo per le proprie tradizioni: sport estremi e animati souq, lussuosi resort con moderne SPA convivono con antiche fortezze e tradizioni dei popoli del deserto.

AIGO – Ufficio del turismo Sultanato dell’Oman
telefono 02 89952633 
http://www.omantourism.gov.om
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Medina, anarchia e sogno a Marrakech

May 4, 2012 Leave a comment

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Vi voglio parlare di questa splendida realtà che si chiama Medina: la medina (città in arabo) è un agglomerato caotico e apparentemente senza logica alcuna, di strade, vicoli e sentieri che possono creare qualche problema agli occidentali provenienti da città squadrate e precise. Il primo impatto, forte e a volte lacerante, è dato dall’anarchia dei mezzi a due ruote che circolano indisturbati, a volte a velocità eccessive, negli stretti percorsi medioevali. In teoria tutta la Medina è proibita alle motocicletta, alle motofurgonate e quant’altro, ma nessuno rispetta questo divieto. A volte ci si trova, dietro l’angolo, vis a vis con il conducente che deve letteralmente inchiodare per non investire i malcapitati. A questo sommiamo le migliaia di biciclette, i carretti trainati dai muli e il gioco è fatto: molti turisti non vedono l’ora di uscire dall’incubo. Credo che sia importante approcciarsi in modo più ”primitivo” alla Medina, lasciare da parte i timori e le ansie per lasciarsi catturare dal suo fascino e dal suo mistero. Realmente la Medina non è pericolosa, a qualunque ora è possibile muoversi e capirla. La Medina sono anche i Souks (mercati). Un labirinto di strade animate e brulicanti vita. Magia di luce che offre i suoi raggi di pioggia eterea ai marciapiedi, alle case e alle cose.  La  definizione del vocabolario è evocatrice: souk = grande disordine. E questa è sicuramente la prima impressione che si ha in tutti i mercati dell’Africa del nord. Ma, se si guarda con occhio attento, ci si accorge invece che ogni cosa è al suo posto, ordinata,  e che ogni souk ha la sua specificità . Il souk era il luogo degli scambi verbali; si parlava di politica e di economia sorseggiando un the alla menta con gli amici, si discuteva di affari e si concludevano affari, si incontravano gli altri clans e a volte i futuri sposi. Oggi i souks di Marrakech sono dei luoghi di commercio e di attività professionali,  si contano 45.000 artigiani marocchini dal sapere secolare nel suo interno. Di lato alla Place Jemma el Fna il souk Smarine raggruppa i venditori dei tessuti, jellaba, caftani e babouche. Il souk Fekarine è specializzato nella ceramica tradizionale e, nei pressi della splendida Piazza Rahba Kedina (piazza delle spezie, ex mercato di schiavi neri sino all’avvento del protettorato francese) il souk Zarbia propone i migliori tappeti presenti sul mercato della Ville Rouge.
Poi, subito dopo, il souk dei gioielli. Nelle vicinanze della fontana Mouassine i tintori stendono al sole migliaia di colori impressi nella lana, nella seta e nel cotone, lavorando con grazia vicino agli enormi pentoloni dove bolle il pigmento. Nel souk Cherratine si lavora la pelle ed è presente una conceria. Il più spettacolare e dantesco souk è, per me, quello del ferro battuto. Lo si ascolta prima ancora di vederlo ed è un mondo a se, medioevale, unico e indescrivibile. Uomini e ragazzi lavorano seduti a terra picchiando con i loro martelli il ferro che si trasforma nelle loro mani.  Poco più avanti il souk del cuoio dove si trovano splendidi oggetti di arredamento come pouff, tavoli e accessori. Lana, pelle di montone o di capre, erboristerie, frutta secca, spezie; ogni souk è unico nel suo genere e autentico. Questo mondo è un piacere per gli occhi con i colori, gli oggetti, i lavori artigianali; un piacere per le orecchie con il brusio incessante delle migliaia di persone che lo frequentano, e piacere per il naso con i profumi dei cedri, delle spezie, del cuoio, senza dimenticare il piacere del gusto con il the alla menta e i bèghrirs (dolcetti tipici). Alla sera, rientrando, avrete ancora nella testa il ricordo di quelle strade, di quei piccoli derbs con le immagini ipnotiche di un caleidoscopio. I souks di Marrakech restano un passaggio obbligato per tutti, per meglio comprendere la realtà di una città affascinante. I souks sono aperti tutto il giorno, a partire dalle 10.00 sino a sera inoltrata. Ricordate che verso le 22.00 alcuni di questi vengono chiusi da dei portali in legno che sbarrano, di fatto, la strada, e sarete obbligati a tornare sui vostri passi. Quanche consiglio per l’acquisto: il mercanteggiare è parte essenziale dei souks e la cosa fondamentale è essere fieri del vostro acquisto. Attenti ad accettare il the; è sinonimo di acquisto. Può essere divertente se avete del tempo ma ricordate sempre che fatto 100 il valore dovrete, se siete bravi, arrivare a 50 e sempre per gradi, quindi per arrivare a 50 dovrete offrire in prima battuta 20, poi 30 e via discorrendo sino a fermarsi ai fatidici 50. Buon shopping nell’anarchica e grandiosa medina di Marrakech, Patrimonio Mondiale dall’Unesco.

Paolo Pautasso

Fonte: My Amazighen

FIA WTCC Race of Morocco, count down a Marrakech

April 12, 2012 Leave a comment

Conto alla rovescia per la terza edizione della FIA World Touring Car Championship (FIA WTCC) a Marrakech, con i suoi piloti stars del calibro di Yvan Muller, Robert Huff, Sergio Tarquini e il marocchino Mehdi. Da domani, sino al 15 aprile, la competizione Race of Morocco con due corse faro nel calendario della FIA, sotto l’Alto Patronato di S.M. Mohammed VI,  promuoveranno il Marocco sulla scena sportiva e turistica internazionale.  Il circuito internazionale Moulay El Hassan di Marrakech, vibrerà al ritmo dei motori di questi bolidi, tra i più potenti del pianeta.  Ospitando una prova del WTCC della FIA e dell’Auto GP (Formula 3000), la città ocra si posiziona come destinazione al top degli sport  automobilistci  in Africa del nord, piombando direttamente sulla stagione turistica primaverile della città, permettendo inoltre a 420 milioni di appassionati nel mondo di seguire sugli schermi TV l’esaltante corsa.  “L’impatto diretto sulla città di Marrakech e la pubblicità saranno salutari in un contesto turistico molto difficile. La fiducia che testimonia una volta di più  sua Maestà  a questo avvenimento, sarà un segno decisivo per tutti gli operatori che lavorano a questa manifestazione, nel segno della perennità”, ha dichiarato M.Aly Horm, Direttore generale del Grand Prix di Marrakech. Il Presidente della FIA, Jean Todt, in un messaggio inviato all’organizzazione ha rimarcato che “un tale avvenimento, unico in Africa, contribuirà allo sviluppo dello sport in questo continente”.  Quest’anno il marchio Ford aumenterà il numero dei costruttori, insieme a BMW, Seat, Chevrolet e Volvo. Il costruttore russo LADA e il marchio giapponese HONDA faranno il loro ritorno nella WTCC per testare nuovi modelli. Una tappa in più verso la Formula 1, il gradito rinforzo del Campionato AutoGP (Formula 3000), che sarà una première nel Continente Africano. Al volante delle monoposto di 550 cc, grandi nomi dello sport automoblistico internazionale si sfideranno sul circuito Moulay El Hassa,, con qualche modifica al percorso per soddisfare le esigenze specifiche dell’AutoGP. Altra bella sorpresa, la super formula nazionale Renault Clio RS Cup. Questa piccola bomba dei circuiti metterà in competizione una ventina tra i migliori piloti marocchini, per una corsa forte ed emozionante, sotto l’egida della Federazione Reale Marocchina degli Sports Automobilistici (FRMSA). Sono disponibili i Pass VIP in rete. Il Pass vale per i tre giorni dando accesso ai posti della tribuna ufficiale e ai paddock. Prezzo 500 DH (48 Euro).

Paolo Pautasso

Fonte: My Amazighen

Place Jeema el Fna, tra mito e utopia

April 11, 2012 Leave a comment

Questa non è l‘Uganda. Qui non c’è nebbia, spessa e incantatrice che rotea attorno alla montagna della Luna. Neppure l’acqua è presente, come nel lago Vittoria. Nessun animale selvaggio che beve guardingo in una pozza d’acqua vicino al Okavango. Qui non c’è nessun fiume che trasmette messaggi lasciati da un antica civiltà. Nè mare misterioso che racconta storie di naufraghi e pirati. Nè neve perenne come quella del Kilimangiaro. Nè distese sterminate di sabbia come quelle dell’occidente africano. Nè dune di forma capricciosa come quelle del deserto sahariano. Questa è un Africa diversa, sensibile, vicina, amica, piena di incanto. Ancestrale e miracolosa. Duttile e sognatrice. Marrakech non è più la stessa, è vero. Il Marocco è cambiato. Però la Place Jeema el Fna è sempre lì, imperterrita, semplice e complicata, sempre fedele alle sue origini. La Place è un sogno plurale, a volte vari sogni confusi. Perchè la Place soprattutto confonde, a volte ubriaca,  l’avaro si prodiga, il malato d’amore si sana, il misogino si trasforma, il pretenzioso eloquisce, il cretino si addormenta, e cosi’ all’infinito. La Place non ha lingua ma le parla tutte. La Place è sonorità ed è muta, pulita e sporca, calda e gelida, temeraria e codarda, e cosi’ all’infinito. Non ha nazionalità, è per tutti quelli che la sentono. È la Piazza del Mondo. Uno spazio aperto. Canto religioso che si leva carico di speranze. Vento dell’Atlas che solleva la polvere accumulatasi durante le ore di canicola. L’asfalto arde. Ascolti zoccoli di cavalli che rimbombano nel suolo liquefatto. In questo spazio assente non c’è nulla, a volte tutto. Sei con tutto il mondo e sei solo. La grandezza della Place risiede nella trasformazione delle persone. Non ci sono schiavi nel sogno. Tutti noi siamo parte della magia e ci convertiamo per un istante in meri attori, semplici marionette di questo teatro vivente, personaggi infine, che esistono per qualche Dio improbabile che si diverte lassù nel cielo. Alla fine dei conti la città e la Place furono create perchè Dio sapesse di cosa parlavano i marrakchis; anche a Dio piace la Storia. La Place è un riflesso del mondo, un riassunto della vita stessa. Succede alla Place, di essere ad un passo da incontrare o perdere il Paradiso, di separarsi per sempre dalla propria ombra e aggrapparsi al cuore, per finire di morire del tutto.

Paolo Pautasso

Fonte: My Amazighen

Marocco, festival di primavera

April 10, 2012 Leave a comment

MAROCCO: I FESTIVAL TRA APRILE E MAGGIO
Appassionati di sport, musica e cultura hanno un’occasione in più  per visitare il Marocco
Il Marocco, oltre a paesaggi d’incanto e luoghi ricchi di storia, offre una moltitudine di eventi di ogni genere che permettono di scoprire l’anima più profonda attraverso danze, canti, competizioni sportive ed esibizioni, folklore e modernità.
In particolare nei prossimi mesi andrò in scena:
Dal 6 al 16 aprile
Marathon des Sables – Ouarzazate
Fin dalla sua istituzione nel 1986, la Marathon des Sables è conosciuta per essere una delle corse più impegnative al mondo a causa delle temperature che in questo periodo dell’anno nel sud del Marocco possono raggiungere i 50 gradi. La 27esima edizione radunerà più di 1000 partecipanti per una settimana di emozioni e successi. http://www.darbaroud.com
Dal 13 al 15 aprile
Race of Morroco – Marrakech
Il FIA World Touring Car Championship torna a Marrakech per la terza volta e porta con sé 20 ore di corsa non-stop, 120 auto ed altrettanti piloti. Delle vere e proprie star come Yvan Muller, Robert Huff e Mehdi Bennani prenderanno parte alla competizione e una serie di attrazioni inedite intratterranno gli spettatori. http://www.raceofmorocco.com
Maggio
Caftan 2012 – Marrakech
La prima edizione del Caftan, lanciata nel 1996, è stata possibile grazie all’iniziativa di Caractère e Femmes du Maroc, la principale rivista femminile del Marocco. Questa 16esima edizione sarà l’occasione per scoprire le nuove tendenze nel settore degli abiti femminili tradizionali. Il tema di quest’anno sarà per l’appunto “Caftani del Marocco”. Un evento di moda da non perdere!
Festival delle Rose 2012 – Ouarzazate
Il festival si svolge a Dadès, nei pressi di Ouarzazate, all’inizio della stagione primaverile quando il clima mite favorisce la raccolta delle rose. Il villaggio di El-Kelaa M’Gouna si accende in una vivace celebrazione interamente dedicata a questo fiore. Quest’anno il villaggio verrà ricoperto di petali di rosa ed esploderà di colori in onore della regina dei fiori, fra bouquet, danze, musica e parate floreali.
Dal 18 al 26 maggio 
Festival Mawazine – Rabat
L’undicesimo Festival Mawazine farà ancora una volta vibrare la capitale marocchina al suono delle musiche di tutto il mondo con concerti, esibizioni, gruppi musicali, danze e vari laboratori per un pubblico di più di 2 milioni di persone. Questo Festival riunisce delle vere e proprie leggende del pop, jazz e soul che giungono da tutto il mondo per condividere in Marocco attimi di fervore creativo. http://www.festivalmawazine.ma

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Emirati Arabi Uniti, luci della città di Dubai

April 4, 2012 Leave a comment

Le luci della città di Dubai, luogo incantevole degli Emirati Arabi Uniti, immagine immortalata dall’equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. La città di Dubai, la più grande area metropolitana all’interno dell’emirato, é uno dei soggetti preferiti della fotografia spaziale, in gran parte dovuto agli arcipelaghi artificiali unici situati direttamente in mare aperto nel Golfo Persico, i quali sono stati costruiti in modo tale che il loro design completo risulti visibile esclusivamente dal punto di vista aereo o, in modo più impressionate, orbitale. La città presenta un aspetto estremamente accattivante della notte mostrando in modo cristallino il modello di sviluppo urbanistico. Le autostrade e le strade principali sono nettamente definiti dal giallo-arancio delle illuminazione, mentre le aree commerciali e residenziali si risolvono in una macchiolina limitata alle singole luci bianche, blu e giallo-arancio. Diversi grandi aree spendono illuminando le zone limitrofe, sono i grandi complessi alberghieri e i centri commerciali, compreso il Burj Khalifa Tower, classificato come l’edificio più alto del mondo con 828 metri. L’illuminazione brillante della città é in netto contrasto con il buio del Golfo Persico a nord-ovest, le aree non sviluppate e in gran parte quelle non illuminata dislocate a sud-est. Allo stesso modo, i gruppi di illuminazione del complesso Palm Jumeira in basso a destra corrispondono alla parte relativamente piccola dell’arcipelago sviluppato. Le zone luminose relativamente isolate della città, quasi sfocate in realtà, sono dovute alla presenza di nubi irregolari.

Marius Creati