Intervista a Vasco Buonpensiere, sales director del Cantiere delle Marche
Il Cantiere delle Marche è una realtà italiana che è nata nell’agosto 2010 ad Ancona. La solidità dei valori che contraddistinguono Cantiere delle Marche è garantita dall’esperto gruppo di aziende e professionisti riuniti dalla famiglia Cecchini, nota da tanti anni nel mondo cantieristica navale per aver realizzato navi commerciali ad alta tecnologia, impegnativi refitting, tra cui il M/Y Lady Haya (67 metri) e il M/Y Prometej (45 metri) e, più di recente, ricercati Explorer Vessels. Alla famiglia Cecchini, nella compagine sociale si affianca la figura di Massimo Virgili, imprenditore anconetano proprietario del cantiere precedentemente utilizzato dal Gruppo Ferretti e costruito solo tre anni fa specificamente per la realizzazione di grandi yacht. Fin dalla fondazione del cantiere Ennio Cecchini, l’Amministratore Delegato di Cantiere delle Marche, ha scelto nel suo team Vasco Buonpensiere, direttore Sales & Marketing con una pluriennale esperienza come broker internazionale e proveniente da 6 anni nel ruolo Direttore Commerciale e Brand Manager per Custom Line e CRN – Gruppo Ferretti. Cantiere delle Marche si avvale di acclamati professionisti del design come Sergio Cutolo di Hydro Tec ( anche per l’ingegneria navale per la linea Darwin Class) nonché di Mario Pedol e Massimo Gino di Nauta Design (per la linea Nauta Air), e sull’importante know-how interno, in collaborazione con un network di affermate aziende – parte della compagine sociale – per la carpenteria metallica, il piping e le sale macchine, e per gli arredamenti, che, insieme allo staff del cantiere, hanno costruito per decenni navi e yacht apprezzati in tutto il mondo.
Viviana Musumeci ha intervistato il socio e Sales Director Vasco Buonpensiere
V.M.: E’ possibile considerare Cantiere delle Marche interamente made in Italy?
V.B.: Assolutamente 100% made in Italy.
V.M.: Come ha chiuso il 2012 e che previsioni si sentono di fare per il 2013?
V.B.: Il 2012 è stato un anno importantissimo per il Cantiere delle Marche che ha confermato il proprio successo mantenendo una media pari a uno yacht venduto ogni circa tre mesi. Abbiamo inoltre consegnato un Darwin Class 86 (M/Y Percheron) ed un Explorer one off a motorizzazione singola (M/Y Furst 60). Percheron rappresenta appieno lo spirito e la filosofia dei nostri prodotti e del loro utilizzo: immediatamente dopo il Festival de la Plaisance di Cannes, infatti, la barca ha effettuato la traversata atlantica ed ha raggiunto Fort Lauderdale per il salone nautico (dove ha riscosso un enorme successo) ed ha poi proseguito a navigare ininterrottamente registrando ad oggi ben 12.000 miglia nautiche. In pratica in soli 10 mesi ha navigato – senza problemi di nessun tipo – quanto uno yacht naviga in circa 4/5 anni in Mediterraneo! Anche il Furst60 è un perfetto esempio dell’approccio alla progettazione e costruzione di Cantiere delle Marche: l’armatore infatti ha richiesto un progetto che si discosta dalla normale produzione del cantiere, installando tra le altre cose una motorizzazione singola (nella perfetta tradizione Explorer) che – grazie ad un sistema cd. Take Me Home – permette, in caso di avaria al motore principale – di navigare a 6/7 nodi senza alcun problema. Il 2013 è nato sotto una brillante stella, consolidando il successo commerciale con già due contratti firmati e due lettere di intenti sottoscritte in soli 5 mesi con clienti provenienti da Europa, Asia Pacific e Oceania a conferma della cifra internazionale che caratterizza il cantiere e la propria produzione.
V.M.: Qual è il cliente tipo? Italiano o straniero?
V.B.: Non è corretto parlare di tipicità del cliente in termini di nazionalità nel caso di CdM, che fino ad oggi ha venduto e sta vendendo in Italia, Germania, Sud America, Australia, Singapore etc. In ragione della tipologia di prodotto, infatti, il cliente tipo si caratterizza per essere un vero Yachtman, interessato più ai contenuti intrinseci della barca che ad altro, dedito a lunghe navigazioni, soprattutto familiari, e con esperienze importanti con svariate tipologie di yacht in precedenza. A questo, si può tranquillamente aggiungere che al 90% proviene da barche in plastica plananti, che non riescono più ad appagare le proprie esigenze in termini di consumi, comfort, volumi e durata nel tempo. In sintesi: un cliente maturo.
V.M.: Quanti yacht realizzano in un anno? Quanto tempo impiegano a realizzarlo?
V.B.: Cantiere delle Marche può realizzare fino a 5, massimo 6 yacht all’anno, a seconda delle dimensioni. Il modello di business implementato, comunque, prevede un massimo di 4 consegne all’anno fino al 2016. Questa scelta è dettata dalla volontà di consolidare qualità e processi prima di tutto, per evitare quegli errori dettati dalla velocità di crescita e sovrapproduzione che così spesso hanno creato problemi di qualità ed affidabilità nella cantieristica navale, soprattutto negli anni del boom pre 2008. In media, per la costruzione di uno yacht ci vogliono dai 15 ai 26 mesi, a seconda delle dimensioni (dai 24 ai 42 metri).
(Intervista di Viviana Musumeci)
Fonte: VM-Mag