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Aghmat, capitale restaurata

January 24, 2012 Leave a comment

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Il progetto archeologico di Aghmat ha avuto inizio nel 2005, nel quadro di una convenzione tra l’Istituto Nazionale delle Scienze dell’Archeologia e del Patrimonio e l’Università statunitense de Vanderbilt. La direzione è stata affidata a Ronald Messier, Abdallah Fili e Larbi Erbati. Il progetto ha lo scopo di far emergere l’antico Hammam di Aghmat, sprofondato sotto un campo ad uso agricolo e diversi nuclei abitativi della leggendaria città, prima capitale del regno marocchino, distante pochissimi km da Marrakech. La città di Aghmat, che fu anche una base idrisside prospera, poi capitale dell’emirato ” dei Maghraoua ”, sino alla metà dell’XI° secolo, divenne in seguito la capitale degli Almoravidi che la lasciarono dopo l’edificazione della città di Marrakech. I lavori sono stati finanziati dall’ambasciatore Frederik Vreeland e da sua moglie Vanessa, l’Istituto Americano degli studi Magrebini e dalla Commisione marocco-americana. Dal 2009, la Fondazione Aghmat è stata ufficializzata con la volontà di Moulay Abdallah Alaoui (PDG di MIFA Groupe) alfine di proseguire le ricerche archeologiche e preservare le vestigia scoperte. Uno sforzo notevole  è stato fatto per acquisire i 2,5 ettari di terreno che ospiterà un centro di interpretazione e un museo dove gli oggetti recuperati saranno visibili. Alcuni lavori di restauro sono stati intrapresi per arrivare all’apertura del sito al pubblico e partecipare allo sviluppo locale di questa città millenaria.  Il progetto archeologico di Aghmat ha ricevuto il sostegno delle autorità locali e in particolare del Governo della Provincia di Haouz Bouchaib El Moutaouaki, che ne ha fatto un valore aggiunto per tutta la comunità di Aghmat e per il suo sviluppo. L’Hammam monumentale scoperto dagli scavi è situato nel centro del tessuto urbano della antica città. La sua planimetria è di forma trapezoidale costituita da tre sale coperte da una volta in pietre di fiume fissate con calce. Le dimensioni della sala calda sono meno importanti rispetto alle altre ma la sua altezza supera di gran lunga le altre due sale. La planimetria è chiaramente diversa dagli hamman islamici dell’epoca conosciuti in Marocco e nell’Al-Andalus in epoca almohade (Ksar es-Saghîr) e in epoca merinide (Chellah, Fès, Rabat). Per contro, presenta delle correlazioni evidenti con alcuni hammam andalusi dell’XI° e XII° secolo (Jaen, Valencia).
Nel lato sud dell’hammam si trova una zona indipendente che i ricercatori attribuiscono ad una maestosa sala di riposo con relativi spogliatoi. Si presenta sotto forma di una corte centrale a cielo coperto, contornata di gallerie sui quattro lati e un soffitto in mattoni cotti disposti ad arco. I lati est e ovest ospitano delle panche in muratura destinate al riposo dei corpi provati dal calore e dalla fatica. Il centro della corte è abbelito da una superba e perfetta vasca ottogonale. La forma ottogonale è una forma geometrica onnipresente nell’architettura islamica (moschee, fontane, giardini) e simboleggia il passaggio del quadrato al cerchio: la Terra con i suoi quattro punti cardinali al Cielo, spazio unico e infinito. Bisogna dunque non sminuire questa forma geometrica ad una semplice posizione di due quadrati, perchè è la rappresentazione di una simbologia ricca di rappresentazioni religiose e astrologiche. Con il sondaggio effettuato all’interno della sala fredda della costruzione si è risalito alla sua datazione con il carbonio rilevando la sua origine al X° secolo D.C. e il suo abbandono verso il XIV° secolo. Questo hammam corrisponde ad una tappa gloriosa della città di Aghmat quando godeva del ruolo di capitale regionale, un secolo e mezzo prima della fondazione di Marrakech. Per definire l’Hammam nel suo contesto urbano, la comprensione di quello che lo circonda è indispensabile. Una prospezione magnetica con penetrazione radar, capace di definire le strutture interrate a diversi metri di profondità è stata attuata dlla Fondazione. Questo metodo economico ha permesso di disegnare la trama dell’edificio e degli spazi circostanti.
Una mappa è oggi in corso di realizzazione che riguarda anche la scoperta di un palazzo borghese, situato all’altro lato del campo, che è riconducibile allo stesso periodo. Un edificio rettangolare organizzato attorno ad alcuni bacini e circondato da colonne che formano due gallerie ai lati est e ovest della struttura. A nord, una sala occupa l’insieme della facciata. E’ accessibile grazie ad una grande porta ornata da zellij. I bacini, di forma rettangolare si impongono al centro della corte a gallerie dell’edificio. E’ difficile nello stato attuale delle ricerche di precisare queste tripartizioni e il futuro risultato dell’evoluzione di questa struttura. Si tratta comunque di un palazzo la cui struttura è solida ed equilibrata, che si estende su 250 mq. I lavori continuano per definire le componenti di questo edificio e dei suoi limiti. Il Palazzo di Aghmat risale al XIV° secolo ma rivela dei rifacimenti in epoche successive che permettono di supporre la sua evoluzione su di un periodo storico importante prima del suo abbandono. Sui luoghi degli scavi è stata scoperta poi  una canalizzazione medioevale (Tassoltan Qabila) che alimentava con acqua potabile l’Hammam e altri edifici circostanti. Un parte di questo prezioso puzzle è in fase di ricostruzione. In effetti, questa canalizzazione, orientata a nord-sud, è parte di un gruppo complesso e performante, che permetteva la distribuzione dell’acqua potabile all’intera città. Nella sua parte nord, è divisa in due canali di cui uno si dirige verso la vasca ottogonale e l’altra verso l’interno dell’Hammam. Personalmente ho avuto l’onore e il piacere di visitare questi luoghi storici grazie anche  all’aiuto del guardiano presente sul sito e, l’emozione è stata forte. Si presume che il complesso archeologico di Aghmat possa aprire a breve le sue porte a tutti gli appassionati. Nel mese di giugno 2012 proseguiranno i lavori di recupero del palazzo, ora fermi per mancanza di fondi. Aghmat dista circa 20 km da Marrakech e si trova sulla strada che conduce nella vallata dell’Ourika. Nella stessa zona sono visitabili una decina di  mausolei di sapienti ed eruditi importanti che hanno fatto grande la storia di Aghmat come fondamentale crocevia del sufismo.

Fonte: My Amazighen

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Dakhla, il deserto a fior d’acqua

January 23, 2012 Leave a comment

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All’estremità del Reame, a 30 km appena dal Tropico del Cancro (come l’Havana e le Hawai), a due passi dalla frontiera mauritana, coabitano due immensità che sembrano agli opposti ma che si amalgamano e si nutrono l’una dell’altra. Due mondi che si dividono nomadi e marinai, due orizzonti separati da un appendice di roccie e di sabbia. La penisola di Dakhla, territorio in parte vergine dalla bellezza fragile, è all’alba di un abbellimento turistico annunciato, nella sua baia paradisiaca là dove le sabbie sahariane incontrano l’Oceano Atlantico. Da queste nozze memorabili è sorto un luogo di stupefacente bellezza e diversità dove regna sia in estate che in inverno un clima unico e raro.  Resoconto di un viaggio.
Sulla punta meridionale della baia del Rio de Oro si stacca la silhouette dell’antica città di Villa Cisneros, fondata nel 1884. Oggi la capitale amministrativa ed economica della Regione Oued Eddahab – Lagouira non è più un posto di frontiera avanzato del Maghreb, scalo certificato di malfattori e gente di sporco commercio, in transito verso l’Africa subsahariana. Dopo la fine del Protettorato spagnolo nel 1976, Rabat ha largamente investito in questa terra sahraoui. La stabilità politica, i vantaggi fiscali, le Società e le infrastrutture moderne, hanno attirato investitori, popolazioni di pescatori, di nomadi, di contadini, di “immigrati” arrivati qui dal nord, sviluppando intense attività come il nuovo porto di pesca commerciale, attività legate al turismo e servizi. In pochi anni la piccola città orizzontale e bianca, dalle stradine piene di sabbia,è mutata, indossando l’abito della festa. Se dei quartieri interi, una corniche pedonale e delle grandi piazze hanno visto la luce, lo charme di certe strade spagnoleggianti  dimora indisturbato e magico, da sempre. Al crepuscolo la città si anima di gente festante, che tira tardi nella magica notte dei suoi quartieri by night affacciati sulla laguna. Il successo di questa Regione e di questa città è  imperativamente dovuto e composto da un ecosistema di una ricchezza e di uno splendore rari, che abbina il piacere dell’acqua ad un entroterra scenografico fatto di dune aride e superbe. Se la baia di Dakhla, che beneficia di condizioni climatiche ottime, con temperature che variano tra i 15 e i 25° durante tutto l’anno, puo’ promettere meraviglie ai suoi visitatori è per via del suo santuario ecologico classificato con diversi titoli: Zona umida d’importanza mondiale (Ramsar), Zona importante per la conservazione degli uccelli migratori (Zico), Sito di interesse biologico ed ecologico (Sibe). Una fauna e una avifauna eccezionale composta di aquile reali, falchi, anatre, iene striate, gazzelle, fennec, fenicotteri rosa, cormorani, per un totale di oltre 600.000 uccelli che ogni anno fanno scalo durante le loro lunghe migrazioni,  a cui si aggiungono delfini, balene, tartarughe marine, granchi violinisti, e una delle ultime colonie al mondo della foca monaca, che ha trovato rifugio nelle grotte a sud della penisola. Un miracolo di vita, in barba alla pressione demografica, che concilia gli appettiti dei promotori immobiliari, lo sviluppo economico, il progresso sociale, la crescita costante del turismo e il rispetto per l’ambiente.
Dakhla è situata sulla stessa latitudine delle Hawai ed è considerata dagli specialisti il secondo spot al mondo per la pratica degli sport d’acqua. Con un litorale immacolato, venti costanti dai 20 ai 35 nodi, un mare piatto e calmo sulla baia, la perla del Grande Sud è un terreno di gioco per il surf, il kitesurf, il windsurf, sports in voga che ogni anno danno luogo ad una prestigiosa competizione internazionale. Un sito ideale per gli amanti del bird-watching, dei mammiferi marini, della pesca sportiva. Senza dimenticare che come Casablanca, Agadir, Tarfaya o Novadhibou, l’antica Villa Cisneros fu negli anni ’20 una delle tappe mitiche dei pionieri dell’Aéropostal: piloti eroici che consegnavano i corrieri, mettendo a repentaglio la propria vita, da Tolosa a S.Louis del Senegal, sino all’America Latina. Se i SuperPuma hanno oggi sostituito le antiche Latécoère, gli splendori che Mermoz, Saint-Exupéry o Guillaumet hanno ammirato dai loro aerei sono rimasti quasi intatti.
Info pratiche: Dakhla è collegata via aerea con Casablanca (3 voli settimanali). In auto da Marrakech calcolate circa 10 ore di tragitto. http://www.royalairmaroc.com
Dove dormire: Hôtel Bab Al Bahar (Best Western) a partire da 100 euro a notte la camera doppia – 00212 528931440 – 00212 528931440 http://www.bab-al-bahar.com
Hôtel Riad Calipau Sahara a partire da 180 euro la doppia – Suite Royale con piscina privata di acqua di mare a 400 euro la notte – 00212 528898886 – 00212 528898886 http://www.calipau-sahara.com
A 30 km dal centro città Dakhla Attitude, 25 tende e 52 bungalow immersi nella natura. Prezzi a partire da 245 Euro alla settimana http://www.dakhla-attitude.com
Dove mangiare: Villa Dakhla – Una parigina del quartiere di Montparnasse, innamorata di queste terre ha aperto questo ristorante, unico per la sua nouvelle cusine con prodotti locali. Parmientier di cammello, millefoglie di orata con pomodorini ciliegia e basilico e le famose ostriche di Dakhla (6 per 5 euro).
La Maison du Thé – Locale lounge per degustare oltre 200 tipi di thé o mangiare in un locale assolutamente chic. Menù alla carta a partire da 200 dh.

Fonte: My Amazighen

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Port Tarraco, nuova soluzione per megayacht nel Mediterraneo

January 18, 2012 Leave a comment


Port Tarraco una nuova soluzione per megayacht nel Mediterraneo 
Port Tarraco  è uno dei porti turistici del Mediterraneo più belli e soprattutto con acque profonde. La marina ha effettuato opere di ristrutturazione per poter accogliere un maggior numero di grandi superyacht, yacht e gigayachts. Port Tarraco offre ora un totale di 64 posti barca per imbarcazioni tra i 30 ei 160 metri. Port Tarraco è stato recentemente acquistato dalla società di investimento immobiliare Qatari Diar (Qatar real estate investment company QATARI DIAR), che controlla anche il Marina Barcelona.  
Port Tarraco è una gemma nascosta nel Mediterraneo, che si trova alle porte della bellissima e storica città di Tarragona, in Spagna ‘Golden Coast’. Questo marina dà la possibilità di esplorare la ricca cultura locale catalana, circa 95 km a sud di Barcellona, Port Tarraco è uno dei pochi porti turistici esistenti nel suo genere nel Mediterraneo occidentale di offrire ormeggio in acque profonde per i grandi, sofisticati super, mega e giga yacht.
Questo cosa vuol dire per il diportista italiano andare in Spagna? Vuol dire che i porti del Mediterraneo si stanno attrezzando per accogliere grandi yacht che non potranno stazionare nei porti italiani purtroppo colpiti dalla tassa di stazionamento.
Port Tarraco Marina in dettaglio: 

  • 64 posti barca dai 30 ai 160 metri di LOA
  • 9 metri di profondità 
  • Totale superficie del bacino 150,000 m2
  • 140 metri di waiting dock 
  • Oltre 1.250 amp power outlets
  • Acqua e carburante
  • Internet e satellite TV 
  • CCTV e servizio sorveglianza 24h
  • Concierge service
  • Ship chandler

Negozi ed uffici con spazi disponibili (6 nuove costruzioni, con circa 11.430 m2 a disposizione) 
http://www.porttarraco.com

Etna, settimana bianca in Sicilia

December 16, 2011 Leave a comment
Settimana bianca a Courmayeur o Cortina? No, meglio il monte Etna che è la località sciistica italiana col miglior rapporto qualità prezzo e in Europa seconda soltanto alla vetta bulgara di Bansko.
A stilare la classifica è il TripIndex Ski di Tripadvisor, indicatore di costo basato sul confronto fra i prezzi medi di 34 fra le più note località sciistiche europee, espresso in euro, e ottenuto incrociando i prezzi medi di pernottamento in hotel, ski pass giornaliero, noleggio dell’attrezzatura e un pasto base e bottiglia di birra. Secondo l’indice del portale online specializzato in recensioni di viaggio per una vacanza sulla neve nel Vecchio Continente le località più convenienti si trovano in Bulgaria, Germania e nel Principato di Andorra.
Unica italiana presente in classifica è l’Etna, con il suo panorama unico e suggestivo, che – in seconda posizione – supera il Berchtesgaden tedesco, al terzo posto. Sono comunque la Germania e Andorra, con tre destinazioni fra le prime dieci, ad essere sul podio come regioni più a buon mercato per gli amanti dello sport bianco. A Svizzera e Francia la maglia nera: sono le località meno accessibili dal punto di vista economico. Al top nella ‘contro-classifica’ ci sono St Moritz, Courcheval, Meribel e Val d’Isere. ‘Male’ per il rapporto qualità-prezzo indicato da Tripadvisor anche due mete come Livigno e Courmayeur, in cima ai desideri e all’immaginario collettivo dei turisti italiani. In Europa sono fra le meno abbordabili.
Fonte: Ansa
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Alke Viaggi, pacchetti vacanze natalizie alle Seychelles

November 22, 2011 1 comment

La compagnia Alke Viaggi, propone dei pacchetti per passare le proprie vacanze natalizie alle Seychelles, per un totale di 9 giorni e 7 notti.
I pacchetti, che propongono soggiorni nei resort di lusso più prestigiosi della zona, sono disponibili a scelta in una delle struttura della catena di hotel Luxury Experience, con formule e trattamenti differenti a seconda delle proprie esigenze.
Per quanto concerne le tariffe, si parte da un minimo di 8.000 euro ad un massimo di 10.000 euro circa per 2 persone, con formula all inclusive.
Le quote sono disponibili per il periodo che va dal 23 al 31 dicembre, con trasferimento incluso tramite voli di linea della compagnia Air Seychelles; su richiesta, si può decidere anche di partire direttamente il 25 dicembre. Questo per chi desidera passare la notte di Natale con i propri cari.
Per altre informazioni su questa offerta, basta visitare il sito alkeviaggi.it

Fonte: GoLook.it

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Symi, isola oltre il confine del tempo

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Symi è un’isola che ha un po’di tutto: bei dintorni, taverne piacevoli ed acque meravigliose. Ci andate per rilassarvi, tuttavia Symi non è una di quelle isole in cui il tempo si è fermato. Ci sono molti visitatori ogni estate, ma è rimasta a tutti gli effetti un posto genuino. La gente di Symi vive di turismo, di pesca e di un po’ di agricoltura. Inoltre, come su Kalymnos, gli uomini raccolgono le spugne dai litorali dell’Africa del Nord.

Secondo la mitologia, Symi è stata chiamata così dal nome della principessa di Rodi, che scappò qui con il dio Glaucus dato che suo padre, il re, non approvava la loro unione. I primi abitanti dell’isola erano probabilmente genti dell’Asia Minore, e poi i Minoici. Omero racconta che Symi diede la sua flotta durante la guerra di Troia. In seguito la storia dell’isola è la stessa delle altre isole dell’Egeo: i Romani l’hanno invasa nel secondo e primo secolo Avanti Cristo, dopo è stata la volta dei bizantini, e, nel quattordicesimo secolo è stata dominata dai cavalieri di Rodi. Questi ultimi costruiranno un castello in cima all’antica acropoli per proteggersi dalle incursioni dei pirati e resteranno sull’isola fino a che i Turchi non la invaderanno nel sedicesimo secolo. Dato che le barche di Symi erano estremamente veloci, l’isola ebbe l’importante responsabilità di gestire le spedizioni postali agli ottomani. In cambio, l’isola è stata lasciata praticamente tranquilla, e non ha sofferto come altri luoghi della Grecia. Ai pescatori di Symi inoltre è stato permesso di pescare le spugne, che insieme alla produzione del vino, era un’importante fonte di reddito, anche se in competizione con Kalymnos. Nel 1912 l’isola è stata data agli italiani e durante la seconda guerra mondiale è stata invasa dalle truppe britanniche e tedesche, fino alla liberazione finale nel 1948.

Il monastero dell’arcangelo Michele (Taxiarchou Michael) è il monumento più importante sull’isola. Originalmente venne costruito nel sesto secolo, ma ciò che vedete oggi è il risultato del restauro e di nuove aggiunte del diciottesimo secolo. Qui ci sono due musei, uno laografico ed uno religioso, e una taverna. ad Ano Symi (” Symi superiore”;) potete vedere il vecchio castello dei cavalieri e visitare il museo archeologico. Ci sono inoltre molte chiese dappertutto sull’isola, costruite durante l’epoca turca.

Fonte: In2Greece

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La Malesia vista dal mare

July 15, 2011 2 comments

LA MALESIA VISTA DAL MARE

 Sono numerosi i porti turistici in Malesia punto di partenza per una vacanza in barca

La Malesia è una destinazione che offre numerosi spunti di vacanza anche per gli appassionati della barca in generale. Il suo legame con il mare e con i porti risale ai tempi della rotta delle spezie tra occidente e oriente quando le navi si fermavano nel porto di Malacca anche per mesi, in attesa che le condizioni del mare e dei venti permettessero il proseguimento della navigazione.

Il legame con il mare è anche rinforzato dall’antica tradizione malese di costruzione delle barche, in particolare a Pankgor Island e a Duyong Island a Kuala Terengganu sulla costa orientale della penisola malese. Anche gli eventi che si tengono durante l’anno sottolineano il forte legame con il mare come per esempio la Raja Muda International regatta, l’Asean Regatta e la Royal Langkawi International Regatta che si svolgono in diversi periodi dell’anno.

Appassionati della vela o del motore, sono numerosi i porti turistici che offrono un ottimo punto di partenza alla scoperta di una destinazione che è arricchita anche da numerose isole e arcipelaghi, molto amati dai turisti italiani.

L’arcipelago di Langkawi a nord ovest della penisola malese, con oltre 100 isole, è il punto ideale da cui salpare per una vacanza sole e sale. Il Royal Langkawi Yacht Club grazie alle infrastrutture eccellenti  – con posti per oltre 200 barche inclusi i mega yacht -, club house e resort con servizi ideali anche per i turisti più esigenti, è il punto ideale da cui salpare anche a bordo di charter dai 7 ai 12 metri in direzione Parco Marino di Pulau Payar, paradiso marino dove

poter praticare diving e snorkelling. Sempre sulla costa Occidentale – ideale per trascorrere le vacanze durante l’inverno italiano – i porti più importanti dove attraccare sono Port Dickson con una lunga tradizione risalente al 1927, Port Klang, Lumut e Penang.

La zona orientale che si affaccia sul mar Cinese offre la possibilità di praticare snorkeling e diving con tutta tranquillità, navigando tra i porti di Mersing, Kuantan, Kuala Dungun, Marang e Kuala Terengganu e l’isola di Tioman, Perenthian Redand, Kapas e Gemia.

La zona insulare del Borneo offre invece esperienze più avventurose partendo dal Porto di Kota Kinabalu – Sutera Harbour Marina con posti barca per oltre 100 yacht che comprende anche due resort di lusso con un campo da golf, è il punto di partenza di crociere charter in catamarano o in barca a vela. Da qui è possibile navigare versoSandakan Yacht Club, il Porto di Tawau, Kudat e Labuan Island sulle tracce di Sandokan, tra i mari con i fondali più ricchi al mondo di coralli e pesci, paradiso per i sub.

Per ulteriori informazioni www.turismomalesia.it oppure www.tourism.gov.my

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Santorini, il cuore della vita notturna estiva

Il cuore della vita notturna sull’isola di Santorini si trova a Fyra, la città principale, ma anche le altre località dell’isola, come Oia, Perissa e Kamari presentano una vita notturna molto attiva.
Le notti a Santorini sono vivaci ed appassionanti quanto quelle di altre celebri isole delle Cicladi come Myconos o Ios.
La maggior parte dei club e dei bar a Fyra si trovano attorno alla piazza principale della città. I prezzi però non sono così a buon mercato come in altre località.
La serata normalmente inizia con la cena, in uno dei tanti ristoranti e taverne che si possono trovare a Fyra o a Oia, specialmente quelli che offrono un magnifico panorama sui fantastici tramonti e sulla celebre Caldera di Santorini.
Dopo cena a Santorini la vita notturna continua nelle varie località, da Oia a Kamari a Perissa, tra bar e locali, discoteche e pub irlandesi come il Murphy’s che si può trovare a Fyra.
Gli appassionati di musica rock possono provare i bar Tithora ed il Murphy’s, a Fyra, dove si può anche trovare unaz delle discoteche più famose dell’isola, Koo.
Altri club per danzare e divertirsi sono il Tango, il Tropical, il Town Club ed il Franco’s Bar, dal quale si può ammirare la Caldera. Per chi ama danze e musica greca l’appuntamento è al Club 33ed all’Enigma. Altri locali con musica greca sono il Petrino a Vourvoulos ed il Santorini Mou a Oia. A Kamari si trova il Dom Club mentre a Perissa, al Question Mark Beer House si ha la scelta tra settanta diversi tipi di birra.
Sempre a Perissa si trova il Taboo Bar, che offre un’ampia selezione di musiche moderne, dal rock al blues, dalla musica country al funky e soul.
Nel corso della giornata ci si diverte nei bar sulla spiaggia, a Kamari ed a Perissa, in vari locali.
Una moda questa che, nata alcuni anni or sono sull’isola di Myconos tra i bar della famosa spiaggia di Paradise Beach. La popolarità di questi party ha fatto sì che la moda si diffondesse ben presto anche a Santorini ed in molte altre isole greche.
Se vi trovate a Santorini tra la fine di agosto e l’inizio di settembre avrete la possibilità di assistere ad un evento internazionale, il festival di Santorini organizzato a Fyra, , che comprende concerti musicali e altre manifestazioni artistiche.

Fonte: In 2 Greece

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Santorini, isola meravigliosa della magica Grecia

Santorini è una delle isole più magicche della Grecia. Si tratta di una arida e rocciosa isola di fronte ad un vulcano, con spiagge rosse e nere e le città situate sulle alte scogliere che offrono panorami mozzafiato e fantastici tramonti. Santorini è una drammatica bellezza al contrario di isole verdi e lussureggianti. Il vulcano è ancora attivo, e l’ultima eruzione è
stata nel 1950, provocando un terremoto che distrusse molti villaggi sull’isola. Il nome ufficiale dell’isola è Thira e la sua città principale, Fira, è anche la capitale delle isole Cicladi. Si tratta di un ‘isola cosmopolita, quindi molto costosa.
Gli abitanti vivono principalmente di agricoltura e di turismo. Il maggiore prodotto di esportazione e’la terra, 2.000.000 tonnellate l’anno sono utilizzate in tutto il mondo, soprattutto per fare calcestruzzo. Il canale di Suez è stato costruito con questo cemento, per esempio. La maggior parte dei vacanzieri soggiornano nei pressi delle spiagge, Kamari e Perissa, ma questi luoghi non rappresentano veramente le stupefacenti particolarita’ dell’isola.
Se è possibile, si dovrebbe cercare di rimanere in Fira, Imerovigli o Ia, le città sulle scogliere, che sono molto belle e ricche di piccoli caffè, negozi e luoghi di interesse. C’e’un autobus che porta alle spiagge ogni giorno, ed e’ molto meglio stare in città la sera e sulle spiagge durante la giornata. Se soggiornate in Monolithos avrete più pace e tranquillità..

Akrotiri è un antico paese che è stato sepolto dalla lava durante l’eruzione del vulcano 3500 anni fa.
Archeologi stanno ancora scavando, ma si puo’ passeggiare nei piccoli vicoli dei quartieri e ammirare gli edifici tornati quasi come in origine .
Sarete impressionati dalla modernità: le case si ergevano su due o tre piani di altezza, ed erano anche fornite acqua corrente.
Thira vecchia è situata sulla cima di un’alta rupe appena sopra Kamari, e vi è anche una vecchia chiesa del 1100.
Qui aveva sede il quartier generale romano.

A Fira vi è un museo del folklore, una cittadella medievale, due cattedrali, centri cristiani: uno
cattolico e uno ortodosso. In Fira potete visitare la chiesa di Ag Mina, che è la chiesa ritratta nella maggior parte delle cartoline di Santorini (vedi il logo sopra). A Fira si può visitare anche la fiera d’arte, la villa di Gizi,il Museo Archeologico e il Museo Preistorico, dove è possibile vedere gli oggetti provenienti dagli scavi di Akrotiri, nonché numerosi manufatti e sculture che coprono il ricco passato storico di Santorini, la preistoria ,il periodo neolitico e Minoico, e il periodo ellenistico, romano e bizantino.
Se andate a Fira in settembre vi è, come ogni anno, un rinomato festival di musica classica. Dovreste anche visitare la vecchia capitale Pyrgos. Fira la capitale di Santorini è costruita sul bordo della caldera sul lato occidentale dell’isola, ad un’altitudine di 250 metri ed è stata fondata nel tardo 18 ° secolo. Era il tempo in cui gli abitanti della vecchia capitale dell’isola, il castello di Skaros che era proprio sotto il villaggio di Imerovigli, cominciò ad abbandonare perché era gravemente danneggiato dai terremoti. Nel 19 ° secolo, Fira è diventata la capitale dell’isola, e aveva accesso al mare attraverso il porto di Fira che viene utilizzato ora principalmente per le navi da crociera.
Ciò che colpisce a prima vista in Fira è la tipica architettura delle case e le viste meravigliose. Nella città sono basati gli uffici pubblici dell’isola, la maggior parte dei negozi, ristoranti e alberghi e la città stessa è la più popolata dell’isola.
Durante l’estate la città non dorme mai, numerosi caffè e snack bar sono aperti fino alle prime ore del mattino

A Oia potrete ammirare I tramonti più belli, e sia Oia che Fira sono città perfette per passeggiare guardandosi intorno e per fare spese. La strada principale di Oia scoppi di turisti, soprattutto quando le navi da crociera sono arrivati, passeggiando tra i numerosi negozi turistici e gallerie d’arte. Siate sicuri di trovare un tavolo in uno dei caffè sul bordo della caldera prima del tramonto.
Imerovigli si trova a circa 2 chilometri a nord di Fira ea sud di Oia. Il villaggio di Imerovigli è costruire sulla parte superiore della Caldera a 300 metri sopra del mare. E ‘a poche centinaia di abitanti ed è un villaggio con numerose cappelle e chiese. Il simbolo più famoso di Imerovigli è il castello di Skaros sulla sommità della roccia sotto il paese che l’uso ad essere la capitale dell’isola di Santorini fino al 18 ° secolo. Ci sono molti alberghi qui ma l’area di Imerovigli e più tranquillo come Fira e Oia. .
Vi sono molte escursioni in barca proposte, e sono tutte molto belle.Ci sono gite al tramonto la sera, e gite giornaliere al vulcano e alle antistanti isole Palia Kammeni, con sorgenti naturali calde, eThirasia, dove c’è un piccolo pittoresco villaggio.

A Kamari e Karteradio ci sono campi da tennis. A Perissa c’è un mini golf e una pista di pattinaggio a rotelle. A Kamari e Fira ci sono campi di volley e basket. Troverete anche molti percorsi per biciclette. Sono anche veramente apprezzabili le due ore di passeggiata da Imerovigli a Fira, si tratta di una esperienza molto bella, ma non ci si deve dimenticare di portare dell’acqua con se’. Ci sono anche delle opportunità per andare a cavallo.

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Rainbow MagicLand, apertura del più grande parco divertimenti d’Italia

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Dov’è finita la magia che un tempo colorava il mondo?
Giovedì 26 maggio 2011, a Roma – Valmontone il Rainbow MagicLand, che con i suoi 600.000 mq di superficie sarà il più grande parco divertimenti a tema d’Italia. Ispirato ai mondi fantastici creati dal gruppo Rainbow, sei delle 24 aree del parco saranno direttamente ispirate ai personaggi delle Winx, Monster Allergy, Huntik e PopPixie, il tutto costruito con imponenti scenografie che hanno lo scopo di fare immergere i visitatori in un’atmosfera e un mondo magici. E proprio la magia è la parola chiave di questo parco che cerca di farla emergere in ogni suo elemento, dalle architetture fantastiche al grande lago artificiale che sarà teatro di spettacoli e al centro di alcune attrazioni, e con tanti personaggi che popoleranno queste ambientazioni come vichinghi, fate, stregoni e avventurieri.

Sono 35 le attrazioni offerte dal Rainbow MagicLand, alcune dedicate ai bambini, altre alle famiglie e infine quelle più adrenaliniche per i giovani adulti. Il parco punta all’innovatività, in quanto alcune di esse non sono mai state presentate in Italia e una è un inedito assoluto in Europa: la Huntik, che vedrà coinvolgere i partecipanti in un’avventura sotterranea, armati di pistole laser.
Sul sito internet potete trovare tutte le informazioni, come prezzi e aperture, mentre sul blog ufficiale è in corso una campagna promozionale del parco che si estende in tutta Italia e offre varie possibilità di vincere degli ingressi omaggio.
Buona avventura a tutti!

Fonte: Noisymag