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Parigi, Auto Passion Cafè, brindare con l’auto dei sogni a Parigi
Vi piacerebbe brindare seduti proprio vicino alla vostra auto? O magari vicino al bolide che avete sempre sognato? Beh, sappiate che è possibile anche se non possedete una sportiva; basterà che vi recherete al Ristorante Auto Passion Cafè di Parigi.
Questo innovativo locale si presenta come il posto ideale per tutti gli amanti delle auto sportive e da corsa; al suo interno, ogni elemento è arredato con componenti delle automobili più prestigiose, per non parlare poi della presenza di bolidi veri e propri tra un tavolo e l’altro, in grado di regalare emozioni da paddock.
Questo bar ristorante sorge al numero 197 di Boulevard Brune, a Parigi, ed è il luogo più frequentato dagli appassionati del mondo del motorsport.
Oltre ad essere una trovata originale sul piano estetico, poi, il Ristorante Auto Passion Cafè offre anche una cucina di gran classe, con uno chef di grande esperienza che saprà deliziare le pupille gustative anche dei più esigenti.
Fonte: GoLook.it
Chan, il ristorante più bello e premiato al mondo
Qual’è il ristorante più bello del mondo? Beh, le voci a riguardo sono molto dispersive, così come le informazioni poco chiare. Molti internauti, infatti, confondono il ristorante più bello e premiato, con quello migliore in assoluto, ma in realtà non è così; tutto dipende dai propri gusti.
È la seconda volta, infatti, che il ristorante Chan, situato nell’hotel “The Met” a Salonicco, riceve il premio Resturant & Bar Design Awards.
Questo prestigioso titolo, ha premiato quest’anno ancora una volta gli arredi di lusso ideati dall’architetto australiano Andy Martin in collaborazione con il designer Mark Farrow e lo studio tecnico L+DG.
Il ristorante Chan, non è altro che un’enorme “scatola” di alluminio che comprende al suo interno suggestioni da tutto il mondo; il lussuoso ambiente, con le sue note, richiama l’apprezzata cucina panasiatica offerta dagli gestori del locale.
Le pareti sono arredate da canne di bambù, su cui sono applicati disegni asiatici leggibili in controluce; ad illuminare il locale ci sono degli enormi pannelli con luci a LED, che danno un tocco di fresca modernità al tutto a causa della loro fantasia.
Dopo avervi accennato alcuni dettagli di questo spettacolare ristorante, eccovi alcune foto che lo ritraggono in tutto il suo splendore.
Fonte: GoLook.it
La Cave au Chocolat… al Four Seasons Hotel Milano la piccola “Fabbrica di cioccolato di Willy Wonka”
Questa volta non desidero parlare dello splendido hotel milanese, ma di ciò che offre al suo interno, una nuova “fabbrica di cioccolato”, nel quale a differenza dell’omonimo romanzo lo chef Sergio Mei, proprietario del ristorante “il Teatro” (uno dei due ubicati nell’edificio), e lo chef pasticcere Matteo Buratinello hanno realizzato questa piccola cava elaborata rigorosamente di cioccolato, iniziando dalle pareti con una riproduzione di una enoteca cantina realizzata di cioccolato con allestimenti di barriques, bottiglie e decanter accompagnati da reali bottiglie di vino aromatizzato al cacao, cioccolatini, mousse e tan’altro ancora. Per chi vive di cioccolato questo è il posto giusto. Che dire un luogo adatto non solo per gli amanti del cioccolato, ma per tutti i palati ,un esperienza da fare…
Jean-Paul Hévin, la boutique du chocolat…
The Babington, appuntamento alle ore 17 alla tea rooms… a Roma
Silencio, club esclusivo di David Lynch a Parigi
Quella lunga, vecchia strada di Los Angeles, che dal deserto conduce fino alla calde spiagge di Malibù, attraversando i quartieri ricchi della città. Mulholland Drive è l’assurda metafora di uno psicoviaggio visionario, non luogo in cui perdersi e precipitare, strada del brivido che taglia la città dei sogni. L’incredibile lungometraggio sfornato nel 2001 da David Lynch, mix onirico di eros, reverie a tinte dark, intrecci lesbo e misteriosi incastri degni del miglior thriller allucinogeno, porta con sé una forza visiva potentissima, contagiosa. Un’opera che destabilizza, già solo a evocarne il nome.
E non è un caso che Lynch, per battezzare la sua nuova creatura, abbia scelto proprio un termine che rimanda direttamente a uno dei suoi film più astratti e seducenti.
No, non stiamo parlando di un nuovo film. Ma di un club, che sta per essere inaugurato in quel di Parigi, precisamente al numero 142 di Montmartre, in quella che fu la sede degli storici quotidiani L’Humanité e L’Aurore.
Silencio si chiamerà il locale parigino, proprio come quel club, su Molholland Drive, in cui finirono in una surreale notte Betty e Rita, le due protagoniste del film, dopo un intenso amplesso amoroso.
A idearlo è stato il regista americano, che ha curato ogni dettaglio, incluso alcuni complementi d’arredo, assieme ai designer Kuntzel e Deygas. Dei due progettisti troveremo delle chicche, tra cui la scultura acustica Grateful Vanity: un paio di monitor audio e una composizione originale firmata dal grande musicista Hans-Joachim Roedelius. Due le linee design progettate ad hoc: le sedie e i tavoli Black Birds, rigorosamente in cuoio nero e dalle linee sghembe, e i Wire, una collezione di poltrone e canapè.
Immerso in un’atmosfera raccolta ed intimista, Silencio, con la sua architettura cupa e irregolare, unita alla forza trascinante di suoni e immagini, punta a restituire certe atmosfere vertiginose del cinema lynchiano. 650 mq in tutto, suddivisi in aree specifiche: c’è un bar, un ristorante, una sala concerti, un dance floor, una biblioteca e, ovviamente, una piccola sala cinematografica con 24 posti a sedere.
Apertura dalle 18 fino alle 6 del mattino, per un luogo dal mood decisamente notturno, con accesso riservato esclusivamente ai soci e ai loro ospiti. Con una tessera speciale sarà possibile disporre di ingresso illimitato ai concerti, i film, i party e le performance in programma. Per iscriversi fare un salto su www.silencio-club.com.
Giovedì 6 ottobre l’attesissimo opening: una serata che si preannuncia da brivido. Da non mancare per chi si troverà a Parigi. Per tutti gli altri – oltre a qualche spunto nella nostra gallery – spazio al sogno e all’immaginazione… spesso più travolgenti del reale. David Lynch docet.
– Helga Marsala
Silencio
142 rue de Montmartre
75002 Paris
www.silencio-club.com
Fonte: Artribute
Peninsula di Hong Kong, colazione e tour panoramico sui cieli della metropoli
Il Peninsula di Hong Kong, in collaborazione con la società Heliservice, si appresta ad offrire un servizio ai suoi clienti più esigenti degno d’attenzione.
Parliamo della colazione mattutina con giro in elicottero per il cielo di Hong Kong; il volo di soli 8 minuti si svolge su un elicottero Aerospatiale Squirrel AS355N, così da far partire in maniera entusiasmante la giornata.
Il velivolo, con la sua scocca vetrata, riesce a far godere tutto lo spettacolare paesaggio della città prima del rientro in albergo.
Questa iniziativa, destinata a guadagnare spazio mediatico, andrà avanti da oggi fino al 24 giugno.
Fonte: GoLook.it
Grifoncino, lounge bar molecolare nel locale più trendy di Bolzano
Show molecolare nel locale più trendy di Bolzano
«Your place» è la filosofia del Grifoncino, un lounge bar dove arte, architettura, design, colori, luci, musica e filmati video giocano dinamicamente tra loro creando un unico ambiente con scenari, suggestioni e atmosfere sempre diversi.
Lo scopo di questa piattaforma digitale è quello di creare una comunità dal forte senso di identificazione e partecipazione, che ha come luogo di incontro e riferimento il Lounge Bar Grifoncino. L’utente del sito avrà la possibilità di proporre attraverso la piattaforma digitale contenuti multimediali che, dopo essere stati verificati e selezionati, andranno a costituire le esperienze sensoriali proposte all’interno del Grifoncino.
Il bar, il cui nome è un omaggio allo storico locale «Grifoncino» realizzato nel 1969, è stato progettato dall’architetto Boris Podrecca in sinergia con il proprietario Franz Staffler.
Sul Grifoncino il Professor Boris Podrecca ha detto:
“Come un abito necessita della cravatta o il tailleur di una spilla, per essere davvero completo, così un hotel ha bisogno di un bar. Il bar diventa simbolo del rifiuto della routine quotidiana e fucina di sogni. Qui il benessere non nasce da uno stato fisico, ma da un piano diverso, quello della percezione visiva. Qui l’avventore si immerge letteralmente in uno spettro di luce in lenta metamorfosi, e la trilogia pavimento, parete e soffitto cessa di esistere – si rimane sospesi col bicchiere in mano come su una nuvola.”
Ad eccezione delle poltroncine nulla in questo bar è di serie. Ogni singolo dettaglio, dal mobile al semplice complemento, è stato specificamente creato per il Grifoncino e prodotto dalla falegnameria di casa. Il pavimento, ad esempio, è stato prodotto con pannelli traforati ed inseriti tra due vetri, residuati della lavorazione dell’alluminio e retroilluminati per creare un effetto sorprendente. Il corpo bar è costituito da un contenitore in vetro pieno di bottiglie vuote. L’elemento di pregio è costituito dalle pareti del contenitore, che sono state lavorate da artigiani veneziani con la tecnica del “grassello veneziano”. La parete di fondo del locale è costituita da grandi pannelli di alabastro anch’essi retroilluminati.
«Grifoncino – your place» è uno dei lounge bar più innovativi e contemporanei nel panorama dei locali di tendenza.
In un contesto travolgente, ci si lascia tentare dalle proposte del barman Christian Gruber, approdato a Il Grifoncino dopo anni di esperienza nelle maggiori capitali dello urban lifestyle, da Londra a Milano. Con lui si potranno assaporare cocktail classici magistralmente realizzati e le soluzioni più in voga e di tendenza del momento, come calici a base di champagne e vodka.
It’s your place: da lunedì a sabato dalle ore 16 alle ore 1
Fonte: Grifoncino
Canova Tadolini, non solo museo scultura ma anche ristorante museo…
Torniamo indietro nel tempo, quando lo scultore Antonio Canova si trasferi nei locali situati all’angolo in Via del Babuino e Via dei Greci, presso uno dei quartieri più rinnovati di Roma dove vi erano anticamente le botteghe degli artisti, nel quale per fare un favore a uno dei suoi allievi prediletti, Adamo Tadolini, nel lontano gennaio 1818, firmò un contratto di locazione per avere uno studio di scultura.QB, Quanto Basta… apre le porte a Roma
QB è il nuovo ristorante della capitale che da pochi giorni, esattamente lo scorso 8 Settembre, ha fatto parlare di se, attraverso un nuovo modo di desinare in un luogo unico. Quanto Basta é sinonimo di passione, le materie prime sono di altissima qualità e dispone di un locale che risponde in pieno alle esigenze di una clientela sempre più esigente e raffinata come quella capitolina. Dalle mani esperte del somellier Guido Marini, già imprenditore di alcuni banchi più rinomati del mercato di Piazza Crati, presso cui dal 1967 offre alla sua clientela frutta e verdura locale di stagione sempre fresca, genuina e composta dalle migliori caratteristiche organolettiche, unito all’esperienza dello chef Luca Urriera, evoca una cucina di vecchio stampo che ricorda i sapori antichi e le tradizionali delle “ricette della nonna”.




















