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Archive for the ‘Ristoro e Prestigio’ Category

Parigi, Auto Passion Cafè, brindare con l’auto dei sogni a Parigi

March 12, 2012 Leave a comment

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Vi piacerebbe brindare seduti proprio vicino alla vostra auto? O magari vicino al bolide che avete sempre sognato? Beh, sappiate che è possibile anche se non possedete una sportiva; basterà che vi recherete al Ristorante Auto Passion Cafè di Parigi.
Questo innovativo locale si presenta come il posto ideale per tutti gli amanti delle auto sportive e da corsa; al suo interno, ogni elemento è arredato con componenti delle automobili più prestigiose, per non parlare poi della presenza di bolidi veri e propri tra un tavolo e l’altro, in grado di regalare emozioni da paddock.
Questo bar ristorante sorge al numero 197 di Boulevard Brune, a Parigi, ed è il luogo più frequentato dagli appassionati del mondo del motorsport.
Oltre ad essere una trovata originale sul piano estetico, poi, il Ristorante Auto Passion Cafè offre anche una cucina di gran classe, con uno chef di grande esperienza che saprà deliziare le pupille gustative anche dei più esigenti.

Fonte: GoLook.it

Chan, il ristorante più bello e premiato al mondo

February 11, 2012 Leave a comment

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Qual’è il ristorante più bello del mondo? Beh, le voci a riguardo sono molto dispersive, così come le informazioni poco chiare. Molti internauti, infatti, confondono il ristorante più bello e premiato, con quello migliore in assoluto, ma in realtà non è così; tutto dipende dai propri gusti.
È la seconda volta, infatti, che il ristorante Chan, situato nell’hotel “The Met” a Salonicco, riceve il premio Resturant & Bar Design Awards.
Questo prestigioso titolo, ha premiato quest’anno ancora una volta gli arredi di lusso ideati dall’architetto australiano Andy Martin in collaborazione con il designer Mark Farrow e lo studio tecnico L+DG.
Il ristorante Chan, non è altro che un’enorme “scatola” di alluminio che comprende al suo interno suggestioni da tutto il mondo; il lussuoso ambiente, con le sue note, richiama l’apprezzata cucina panasiatica offerta dagli gestori del locale.
Le pareti sono arredate da canne di bambù, su cui sono applicati disegni asiatici leggibili in controluce; ad illuminare il locale ci sono degli enormi pannelli con luci a LED, che danno un tocco di fresca modernità al tutto a causa della loro fantasia.
Dopo avervi accennato alcuni dettagli di questo spettacolare ristorante, eccovi alcune foto che lo ritraggono in tutto il suo splendore.

Fonte: GoLook.it

La Cave au Chocolat… al Four Seasons Hotel Milano la piccola “Fabbrica di cioccolato di Willy Wonka”

February 9, 2012 Leave a comment

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Questa volta non desidero parlare dello splendido hotel milanese, ma di ciò che offre al suo interno, una nuova “fabbrica di cioccolato”, nel quale a differenza dell’omonimo romanzo lo chef Sergio Mei, proprietario del ristorante “il Teatro” (uno dei due ubicati nell’edificio), e lo chef pasticcere Matteo Buratinello hanno realizzato questa piccola cava elaborata rigorosamente di cioccolato, iniziando dalle pareti con una riproduzione di una enoteca cantina realizzata di cioccolato con allestimenti di barriques, bottiglie e decanter accompagnati da reali bottiglie di vino aromatizzato al cacao, cioccolatini, mousse e tan’altro ancora. Per chi vive di cioccolato questo è il posto giusto. Che  dire un luogo adatto non solo per gli amanti del cioccolato, ma  per tutti i palati ,un esperienza da fare…

By Emilio Di Iorio

Jean-Paul Hévin, la boutique du chocolat…

February 7, 2012 Leave a comment
Adesso anche il cioccolato è un must delle grandi boutiques di lusso, come le famose di Jean-Paul Hèvin, chocolatier rinomato di Paris e Hong Kong. Infatti  ne ha fatta di strada da quando era un semplice apprendista pasticcere fino a diventare uno dei migliori  maitre chocolatier più famosi del mondo, quando nel 1988 aprì il suo primo negozio “Le Petit Boule” a Parigi e poi nel 1990 in rue Vavin, in seguito nel 1997 un tea Hause in rue Saint Honorè, fino ad approdare in oriente nel 2002 per aprire altri punti vendita in Giappone e nel 2008 a Hong Kong.
Una grande varietà di macarons , torte cioccolato, cioccolatini, tra i quali le sue riproduzioni della Torre Eiffel, una varietà di cioccolate calde provenienti dall’America latina e non solo… continuando con i dolci al formaggio o al tartufo nero, anche se alla lettera sembreranno insoliti per una pasticceria. Queste famose mousse di formaggio ricoperte di cioccolato rendono le boutiques uniche nel suo  genere, attualmente quattro punti vendita a Parigi,  cinque in espanzione in Giappone e due a Hong Kong che pian piano stanno conquistando il  mondo. Tutte le varietà di prodotti sono impreziosite nei loro cofanetti o valigette di lusso, alcune pensate proprio per il giorno più importante con adeguate proposte collezione per sposa.
by Emilio Di Iorio

The Babington, appuntamento alle ore 17 alla tea rooms… a Roma

February 3, 2012 Leave a comment

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Proprio in questi giorni e solo fino al 3 febbraio la famosa tea rooms Babington in Piazza di Spagna rivive le atmosfere del 800, all’epoca della Regina Vittoria, con musica dal vivo, allestimenti d’epoca con porcellana fine e abiti in costume per ricreare la celeberrima età vittoriana; infatti è grazie alla Regina Vittoria che si istituì la cerimonia del tè, tradizione prettamente inglese che con il passar degli anni non ne ha modificato il rito sin da quando veniva propiziato nelle stanze della Regina. Di proprietà della famiglia Babington, fu inaugurato verso la fine del 1800 quando due signorine inglesi, Isabel Cargill e la sua amica Anna Maria Babington, provenienti da buone famiglie, arrivarono a Roma con l’intenzione di aprire una tea rooms, un posto dove bere dell’ottimo tè considerando che fino ad allora si poteva sorseggiare solo nelle farmacie. Un ritrovo per intellettuali e non solo visto, il locale nel corso degli anni ha ospitato famiglie reali, politici, giornalisti… non che il mondo del “get set”, che puntualmente si da appuntamento in uno dei luoghi più prestigiosi di Roma. Ma codesto é  anche uno store dove trovare tè di diversa varietà ( the bianco, the verde, the nero, the oolong, the profumato o aromatizzato e il the compresso, anche varie tisane…). I prezzi variano a seconda della tipologia, da un minimo di 10 euro fino a arrivare ad un massimo di 30 euro… Il Babington inoltre è anche un tea shop dove é possibile trovare teiere, caffettiere e accessori per il tè accompagnati da spledite tazze…
Ovviamente come da consuetudine non potevano mancare il classico breakfast, il brunch o il lunch all’inglese; infatti nella sala ristorante il menu si è arricchito notevolmente per soddisfare l’esigenza della clientela con classici piatti tipici di gusto anglosassone. Il ristorante è aperto dalle 9.00 fino alle 20.15 a orario continuato.

by Emilio Di Iorio

Silencio, club esclusivo di David Lynch a Parigi

January 14, 2012 Leave a comment

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Quella lunga, vecchia strada di Los Angeles, che dal deserto conduce fino alla calde spiagge di Malibù, attraversando i quartieri ricchi della città. Mulholland Drive è l’assurda metafora di uno psicoviaggio visionario, non luogo in cui perdersi e precipitare, strada del brivido che taglia la città dei sogni. L’incredibile lungometraggio sfornato nel 2001 da David Lynch, mix onirico di eros, reverie a tinte dark, intrecci lesbo e misteriosi incastri degni del miglior thriller allucinogeno, porta con sé una forza visiva potentissima, contagiosa. Un’opera che destabilizza, già solo a evocarne il nome.
E non è un caso che Lynch, per battezzare la sua nuova creatura, abbia scelto proprio un termine che rimanda direttamente a uno dei suoi film più astratti e seducenti.
No, non stiamo parlando di un nuovo film. Ma di un club, che sta per essere inaugurato in quel di Parigi, precisamente al numero 142 di Montmartre, in quella che fu la sede degli storici quotidiani L’Humanité e L’Aurore.
Silencio si chiamerà il locale parigino, proprio come quel club, su Molholland Drive, in cui finirono in una surreale notte Betty e Rita, le due protagoniste del film, dopo un intenso amplesso amoroso.
A idearlo è stato il regista americano, che ha curato ogni dettaglio, incluso alcuni complementi d’arredo, assieme ai designer Kuntzel e Deygas. Dei due progettisti troveremo delle chicche, tra cui la scultura acustica Grateful Vanity: un paio di monitor audio e una composizione originale firmata dal grande musicista Hans-Joachim Roedelius. Due le linee design progettate ad hoc: le sedie e i tavoli Black Birds, rigorosamente in cuoio nero e dalle linee sghembe, e i Wire, una collezione di poltrone e canapè.
Immerso in un’atmosfera raccolta ed intimista, Silencio, con la sua architettura cupa e irregolare, unita alla forza trascinante di suoni e immagini, punta a restituire certe atmosfere vertiginose del cinema lynchiano. 650 mq in tutto, suddivisi in aree specifiche: c’è un bar, un ristorante, una sala concerti, un dance floor, una biblioteca e, ovviamente, una piccola sala cinematografica con 24 posti a sedere.
Apertura dalle 18 fino alle 6 del mattino, per un luogo dal mood decisamente notturno, con accesso riservato esclusivamente ai soci e ai loro ospiti. Con una tessera speciale sarà possibile disporre di ingresso illimitato ai concerti, i film, i party e le performance in programma. Per iscriversi fare un salto su www.silencio-club.com.
Giovedì 6 ottobre l’attesissimo opening: una serata che si preannuncia da brivido. Da non mancare per chi si troverà a Parigi. Per tutti gli altri – oltre a qualche spunto nella nostra gallery – spazio al sogno e all’immaginazione… spesso più travolgenti del reale. David Lynch docet.
– Helga Marsala
Silencio
142 rue de Montmartre
75002 Paris
www.silencio-club.com

Fonte: Artribute

Peninsula di Hong Kong, colazione e tour panoramico sui cieli della metropoli

January 13, 2012 Leave a comment

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Il Peninsula di Hong Kong, in collaborazione con la società Heliservice, si appresta ad offrire un servizio ai suoi clienti più esigenti degno d’attenzione.
Parliamo della colazione mattutina con giro in elicottero per il cielo di Hong Kong; il volo di soli 8 minuti si svolge su un elicottero Aerospatiale Squirrel AS355N, così da far partire in maniera entusiasmante la giornata.
Il velivolo, con la sua scocca vetrata, riesce a far godere tutto lo spettacolare paesaggio della città prima del rientro in albergo.
Questa iniziativa, destinata a guadagnare spazio mediatico, andrà avanti da oggi fino al 24 giugno.

Fonte: GoLook.it

Grifoncino, lounge bar molecolare nel locale più trendy di Bolzano

October 12, 2011 Leave a comment

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Show molecolare nel locale più trendy di Bolzano

«Your place» è la filosofia del Grifoncino, un lounge bar dove arte, architettura, design, colori, luci, musica e filmati video giocano dinamicamente tra loro creando un unico ambiente con scenari, suggestioni e atmosfere sempre diversi.
Lo scopo di questa piattaforma digitale è quello di creare una comunità dal forte senso di identificazione e partecipazione, che ha come luogo di incontro e riferimento il Lounge Bar Grifoncino. L’utente del sito avrà la possibilità di proporre attraverso la piattaforma digitale contenuti multimediali che, dopo essere stati verificati e selezionati, andranno a costituire le esperienze sensoriali proposte all’interno del Grifoncino.

Il bar, il cui nome è un omaggio allo storico locale «Grifoncino» realizzato nel 1969, è stato progettato dall’architetto Boris Podrecca in sinergia con il proprietario Franz Staffler.
Sul Grifoncino il Professor Boris Podrecca ha detto:
“Come un abito necessita della cravatta o il tailleur di una spilla, per essere davvero completo, così un hotel ha bisogno di un bar. Il bar diventa simbolo del rifiuto della routine quotidiana e fucina di sogni. Qui il benessere non nasce da uno stato fisico, ma da un piano diverso, quello della percezione visiva. Qui l’avventore si immerge letteralmente in uno spettro di luce in lenta metamorfosi, e la trilogia pavimento, parete e soffitto cessa di esistere – si rimane sospesi col bicchiere in mano come su una nuvola.”

Ad eccezione delle poltroncine nulla in questo bar è di serie. Ogni singolo dettaglio, dal mobile al semplice complemento, è stato specificamente creato per il Grifoncino e prodotto dalla falegnameria di casa. Il pavimento, ad esempio, è stato prodotto con pannelli traforati ed inseriti tra due vetri, residuati della lavorazione dell’alluminio e retroilluminati per creare un effetto sorprendente. Il corpo bar è costituito da un contenitore in vetro pieno di bottiglie vuote. L’elemento di pregio è costituito dalle pareti del contenitore, che sono state lavorate da artigiani veneziani con la tecnica del “grassello veneziano”. La parete di fondo del locale è costituita da grandi pannelli di alabastro anch’essi retroilluminati.

«Grifoncino – your place» è uno dei lounge bar più innovativi e contemporanei nel panorama dei locali di tendenza.
In un contesto travolgente, ci si lascia tentare dalle proposte del barman Christian Gruber, approdato a Il Grifoncino dopo anni di esperienza nelle maggiori capitali dello urban lifestyle, da Londra a Milano. Con lui si potranno assaporare cocktail classici magistralmente realizzati e le soluzioni più in voga e di tendenza del momento, come calici a base di champagne e vodka.

It’s your place: da lunedì a sabato dalle ore 16 alle ore 1

Fonte: Grifoncino

Canova Tadolini, non solo museo scultura ma anche ristorante museo…

Torniamo indietro nel tempo, quando lo scultore Antonio Canova si trasferi nei locali situati all’angolo in Via del Babuino e Via dei Greci,  presso uno dei quartieri più rinnovati di Roma dove vi erano anticamente le botteghe degli artisti, nel quale per fare un favore a uno dei suoi allievi prediletti, Adamo Tadolini, nel lontano  gennaio 1818, firmò un contratto di locazione per avere uno studio di scultura.
Con Adamo instaurò un intenso rapporto di collaborazione, ritenendolo il più capace dei suoi allievi e forse l’unico erede spirituale, affidandogli numerosi incarichi, concedendogli il compito di riprodurre, sotto stretta osservanza, le sue opere più celebri. Dal 1818 al 1967, l’atelier è rimasto in possesso di quattro generazioni di scultori appartenenti alla famiglia Tadolini. In questi locali si conservano opere che fanno riecheggiare con la memoria  due secoli di scultura italiana, modelli preparatori di opere finite conservate in ogni parte del mondo, sculture in marmo ed in bronzo, esercitazioni anatomiche, strumenti del mestiere custoditi secondo la casualità, secondo l’originario, fascinoso disordine che vigeva nello studio.
Il restauro ha voluto mantenere inalterata l’atmosfera, che si protrae davanti a nostri occhi come se ci trovassimo all’interno di un vero museo… Persino le sale sono una diversa dall’altra, ne troviamo quattro ognuna con nomi di famose opere  SALA ENRICO, SALA ADAMO, SALA PAOLINA, SALA CANOVA mentre nella sala  della caffetteria possiamo ritrovare SALA SCIPIONE 1, SALA SCIPIONE 2, SALA GIULIO, SALA ANATOMIA. Ma non é tutto! Se lo si desidera vogliamo é possibile soffermarsi solo per un aperitivo al bancone. Il bar-caffetteria è aperto tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 24.00, mentre il ristorante è aperto tutti i giorni dalle ore 12.00 alle ore 23.00, e per desinare é possibile avvalersi di un menù classico, accessibile a tutti, con specialità tipiche e non solo…
Lasciamoci trasportare indietro nel tempo per ammirare queste opere uniche e… buon appetito!
by Emilio Di Iorio

QB, Quanto Basta… apre le porte a Roma

September 21, 2011 Leave a comment

 

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QB è il nuovo ristorante della capitale che da pochi giorni, esattamente lo scorso 8 Settembre, ha fatto parlare di se, attraverso un nuovo modo di desinare in un luogo unico. Quanto Basta é sinonimo di passione, le materie prime sono di altissima qualità e dispone di un locale che risponde in pieno alle esigenze di una clientela sempre più esigente e raffinata come quella capitolina. Dalle mani esperte del somellier Guido Marini, già imprenditore di alcuni banchi più rinomati del mercato di Piazza Crati, presso cui dal 1967 offre alla sua clientela frutta e verdura locale di stagione sempre fresca, genuina e composta dalle migliori caratteristiche organolettiche, unito all’esperienza dello chef Luca Urriera, evoca una cucina di vecchio stampo che ricorda i sapori antichi e le tradizionali delle “ricette della nonna”.

Il ristorante è suddiviso in due livelli, si completa di un arredamento moderno, a partire dall’entrata nel portone di quattro metri realizzato in cristallo con intarsi di listelli di legno di Iroko, provenienti dall’Africa,  di un color miele fanno da complemento all’arredamento.
La ristorazione si avvale di un nuovo modo di operare mediante la quale la cucina a vista diviene il perno del ristorante, evidenziata dai materiali  in legno di Iroko usati per  le pareti progettati in pannelli che sembrano formare delle vere forme geometriche.
Una scala di marmo nero conduce al piano superiore dove si apre la sala  principale che arriva ad ospitare circa 45 coperti, mentre durante la bella stagione 25 coperti possono essere ospitati anche all’aperto.
by Emilio Di Iorio
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