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Buon Anno Nuovo – Happy New Year – Bonne Année – Glückliches Neues Jahr – Feliz Año Nuevo

January 1, 2013 Leave a comment

Buon Anno Nuovo3

Buon Anno Nuovo – Happy New Year – Bonne Année – Glückliches Neues Jahr – Feliz Año Nuevo

Categories: TimeLife

Whirlpool, ridurre sprechi alimentari tipici dei pasti delle festività

December 28, 2012 Leave a comment

2398_PLeywebCenoni di Natale e Capodanno, come salvare 1,2 miliardi di euro riciclando gli avanzi
Da Whirlpool alcune semplici e gustose ricette al microonde per ridurre gli sprechi alimentari tipici dei pasti delle festività.
Poco meno di un terzo dei cibi in tavola nei cenoni finisce nella spazzatura; un quantitativo che, tradotto in costi, vale circa un miliardo e 200 milioni di euro su una spesa che Coldiretti ha stimato in 4,3 miliardi tra Natale, Santo Stefano e  Capodanno; se i numeri dello spreco alimentare costituiscono una costante per tutto l’anno (i dati Fao sul 2011 parlano di poco meno di 1600 euro a famiglia su una spesa annuale di  5700 euro; lo spreco alimentare “vale” il 2,4% del PIL a prezzi di mercato nel 2011 pari a circa 40 miliardi di euro), questi toccano il picco proprio in occasione delle festività, quando le tavole sono più riccamente imbandite di cibi. Quattro sono le cause: gli acquisti sovradimensionati, la cattiva conservazione dei cibi, gli scarti eccessivi nella preparazione dei piatti e la cattiva o inesistente gestione degli avanzi. E proprio a quest’ultimo aspetto è possibile rimediare valorizzando quanto rimasto sulla tavola con ricette semplici e gustose. Oltre alle solite polpette e insalate vi è anche la curiosità dello “spread”. “Esiste uno spread che fa bene all’economia domestica e che nulla ha a che spartire con il significato del termine che si è imposto in questi mesi –spiega Pierre Yves Ley,  Media relations manager Whirlpool EMEA, 46enne specialista di comunicazione aziendale e appassionato di cucina e costume alimentare-. Infatti, la prima accezione del verbo inglese to spread è spalmare; quindi, in cucina lo spread è un pâté, una pasta “spalmabile” che si ottiene lavorando alcuni alimenti, che nel caso dei cenoni potrebbero essere i nobili sopravanzi di salmone o il ripieno del tacchino”. L’utilizzo degli avanzi non è soltanto un rimedio quando la tendenza a esagerare con i cibi si accentua, ma una buona pratica da mettere in atto in chiave di risparmio delle risorse; un tema di sempre maggiore attualità tanto che il 2014 sarà appunto l’anno europeo contro gli sprechi alimentari. «L’argomento mobilita già gli attori del Food stream –spiega Ley–, e fra questi Whirlpool che, come azienda leader di elettrodomestici, è parte di un cluster tecnologico che ha partecipato con uno specifico progetto al bando MIUR e che nel proprio Food Science Institute di Cassinetta di Biandronno (Varese) studia tecnologie per ottimizzare la conservazione e la cottura domestiche dei cibi».
Per tornare al recupero degli avanzi, “nulla di nuovo sotto il sole, se è vero come è vero che un vecchio detto francese definisce la cucina come «l’arte di accomodare gli avanzi” -aggiunge Ley, che, nel 2011, in un convegno sulla sostenibilità organizzato da Whirlpool al museo della scienza e della tecnica di Milano, compose e fece servire agli oltre cento ospiti un menu interamente riciclato. Infatti, tra i  primi ristoranti, aperti nel ‘700, vi erano dette trattorie dal nome del trattore, la figura che “trattava” la vendita degli avanzi dei pasti dei nobili, quindi non si inventa nulla se diamo ai cibi nuova vita trasformandoli nell’aspetto».
Ecco alcune ricette per valorizzare gli avanzi dei cenoni, cominciando dallo spread, storicamente parente stretto delle mousse e degli eterei paté tanto cari a Maria Antonietta: mentre i primi trattori riciclavano i banchetti di Versailles, infatti, la regina lanciava la moda delle eleganti e soffici mousse. Gli intenti erano ovviamente ben diversi; mentre i primi intendevano evitare lo spreco di tanta grazia e abbondanza, la sovrana rifiutava le volgari esigenze fisiologiche, come quella di masticare, e inventava i primi cibi intellettuali e concettuali. Un cenno anche alle polpette, legate per definizione al concetto di avanzi: la loro vendita in strada fu vietata, nella Parigi di Maria Antonietta, per motivi igienici e di salute pubblica, in quanto ambulanti senza scrupoli avevano preso a riciclare in quel modo carni improponibili e pericolose, se non addirittura di inconfessabili origini. Nel caso del cenone riciclato, il buon maestro di casa sarà garante della genuinità delle sue polpette e degli altri piatti ricavati dagli avanzi seguendo alcuni semplici accorgimenti per mantenere integri e soprattutto “sicuri” gli ingredienti. Innanzitutto è necessario preservarli in modo corretto fino al momento di dar loro una nuova vita gastronomica, ovvero proteggerli quanto prima dall’ossidazione con l’aiuto di pellicole, e refrigerarli immediatamente.
Spread di salmone affumicato: tritare o sfilacciare finemente il salmone, lavorare aggiungendo formaggio spalmabile (in quantità doppia rispetto al salmone), aggiungere succo di limone, paprika dolce, tabasco e aneto tritato.
Spread di ripieno: lavorare il ripieno avanzato con una spatola e del burro o mascarpone (metà rispetto al ripieno) fino a ottenere la cremosità desiderata, aggiungere un goccio di marsala o cognac, passare in un setaccio metallico.
Entrambi gli intingoli sono da spalmare sul pane, ovviamente  avanzato e un po’ rappreso, opportunamente tostato
Tacchino “parmentier”, ideale per dare nuova gloria al tacchino, e anche alle carni lesse, e recuperare al contempo il purè avanzato. Preparare un soffritto con cipolla, carote e sedano: metterlo nel microonde per tre minuti con funzione crisp. Aggiungere la carne di tacchino, tritata, e far cuocere con la funzione Crisp per ulteriori 3 minuti. Imburrare una pirofila, stendervi carne tritata e soffritto, coprire con uno strato di purè al quale si saranno aggiunti, se
disponibili,  pezzetti di formaggio, noce moscata, spolverare il tutto con
parmigiano e guarnire con un fiocchetto di burro. Fare cuocere nel microonde a 750 W con funzione grill per 10 minuti.
Polpette di lenticchie: Prendere lenticchie ben rapprese, mescolare con formaggio grattugiato, un uovo, mollica ammollata nel latte, e noce moscata, si appallottola nel centro si posiziona un cubetto di cotechino e, volendo, della mostarda. Si dà forma oblunga un po’ appiattita. Si passa nell’uovo sbattuto e pan grattato si rosola nel piatto crisp tre minuti per parte.
Cotechino in crosta: spellare completamente il cotechino (ricostituirlo in caso sia a rondelle), spalmarlo con la senape e avvolgerlo dentro pasta sfoglia; spennellarlo con uovo sbattuto; metterlo in forno con la funzione crisp per 15 minuti.
Salatini con salumi e con formaggio: spalmare della pasta sfoglia con della senape, guarnire con affettati a pezzetti o sfilacciati. Per i salatini al formaggio, meglio evitare la senape e distribuire semplicemente sul disco di sfoglia, a pezzetti, il formaggio avanzato. Arrotolare, spalmare con dell’uovo sbattuto e cuocere nel microonde per 15 minuti con funzione crisp. Servire caldo a tranci o rotelle.
Verdure ripiene: tritare la carne di tacchino (si possono utilizzare anche il ripieno o gli avanzi di bollito), aggiungere mollica di pane ammollata nel latte, (possibile aggiungere anche del risotto avanzato e ben rappreso), formaggio grattugiato e un uovo. Chi lo gradisce apprezzerà anche mezzo spicchio d’aglio tritato aggiunto al composto. Farcire con questo preparato zucchine,  peperoni o altre verdure, fatte bollire in precedenza. Ottime anche le patate lesse avanzate, scavate per accogliere il ripieno. Cuocere a microonde con funzione crisp per 10 – 12 minuti .

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Fès, sos concerie dei tanneurs

December 27, 2012 Leave a comment

Fès, sos concerie dei tanneurs-w600-h600

Malgrado i suoi dodici secoli di vita e il suo indiscutibile appeal turistico, i centinaia di operai che la fanno vivere dichiarano che la conceria tradizionale di Fès è in piena crisi economica grazie alla concorrenza di fabbriche moderne e alla concorrenza sleale dei paesi asiatici. Situata nella medina, clasisficata come Patrimonio Mondiale dall’Unesco, la conceria tradizionale di Fès, 4 ettari di storie umane e colori, conosciuta sotto il nome di Chouara, si trova circondata da centinaia di case vetuste, dai terrazzi equipaggiati con gigantesche parabole e panni stesi al sole. Ripartita in quattro zone è dotata di 1.200 bacini, le kassrias. La difficoltà, legata alla sua gestione, non la rende meno fiera agli occhi della città, avendo contribuito in larga parte al successo turistico di Fès. Non esiste un solo turista che passando da Fès, non abbia in agenda una visita alle concerie, famose in tutto il mondo. Purtroppo, senza una adeguata ristrutturazione, i muri esterni e i bacini di tintura sono destinati a cedere sotto le incurie del tempo; gli artigiani sotto sotto-pagati e senza alcun tipo di copertura medica, niente pensione o indennità in caso di malattia. I conciatori (tanneurs) sono vittime di malattie croniche dovute all’uso di prodotti chimici (calce, estratto di corteccia di mimosa, coloranti) che si usano in grande quantità nella preparazione delle pelli. I tanneurs guadagnano mediamente 80 dh al giorno (circa 7 euro)  ma a volte tornano a casa con le tasche vuote. Quest’anno poi, a causa della feroce crisi turistica in corso nel paese, le diare giornaliere si sono ridotte notevomente e i prodotti finiti sono in larga parte stoccatti nei magazzini. In Marocco esistono diverse industrie che conciano il cuoio marocchino ma vero è che la conceria tradizionale di Fès è la più antica del mondo, ancestrale e unica nel suo genere. Molti lavoratori lamentano il fatto che materie prime come la corteccia di mimosa (tannino) sono sotto il monopolio di due/tre aziende che detengono il mercato fissando il prezzo a sacco al prezzo inaccettabile di 80 dh. Il ministro dell’Artigianato, Abdessamad Qaiouh, ha affermato all’AFP che la richiesta d’aiuto dei tanneurs non cadrà nel vuoto evocando un piano di sviluppo regionale dal montante di 41 milioni di Dh per la storica conceria e altre due più piccole ma di importanza altrettanto rilevante. Il Marocco è conosciuto mondialmente per la sua esperienza in materia di trasformazione del cuio, grazie al savoir-faire dei suoi artigiani. Questa industria è dotata di filiere diversificate come le concerie appunto, a seguire la maroquinerie (che prende il nome dal paese) che trasforma il cuoio in accessori come scarpe, cinture, pelletteria in genere e abbigliamento. Gioca un ruolo importante nel reame  assicurando il 7% di occupazione nazionale e il 4,5 di esportazioni industriali, secondo le statistiche ufficiale. Fondamentale è salvaguardare e preservare la conceria di Fès, unica e irripetibile, un luogo affascinate e carico di phatos, che ammalia e affascina le migliaia di persone che ogni anno si recano a visitarle.

Paolo Pautasso

Fonte: My Amazighen

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Merry Christmas – Joyeux Noël – Frohe Weihnachten – Feliz Navidad – Buon Natale 2012

December 25, 2012 Leave a comment

Buon Natale 2012

Merry Christmas – Joyeux Noël – Frohe Weihnachten – Feliz Navidad – Buon Natale 2012

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Marocco, tra paesaggi cultura e leggenda nel regno del golf

December 13, 2012 Leave a comment

morocco golf

MAROCCO, IL REGNO DEL GOLF:
GREEN A STRAPIOMBO SULL’OCEANO O AI PIEDI DELL’ATLANTE, TRA PAESAGGI, CULTURA E LEGGENDA
Per gli amanti del golf, ecco le proposte targate Marocco per unire passione per lo sport e vacanza, 365 giorni l’anno
Clima mite 365 giorni all’anno, è la condizione essenziale per approfittare del piacere del golf in qualsiasi periodo dell’anno: sono 22 gli esclusivi campi da golf presenti sull’intero territorio marocchino, lungo le coste dell’Oceano o nel cuore dell’Atlante, tra terreni leggendari.
Il Marocco offre un’ampia possibilità di scelta per soddisfare i desideri di tutti gli amanti del golf, dal principiante al professionista, dallo sportivo al business man, dal single alla famiglia. Tutti coloro che praticano il golf per lavoro o per passione, dunque a qualunque livello, potranno scegliere tra un’ampia varietà di terreni e strutture con servizi personalizzati. Tutti i green in Marocco, senza alcuna eccezione, combinano panorami da sogno con prestazioni di alta qualità, eleganza, convivialità e relax. Ogni campo da golf possiede un proprio carattere distintivo, frutto dell’eccellenza dei diversi architetti che li hanno progettati e della grande varietà di superfici offerte dal Marocco.
Ciliegina sulla torta della vacanza, i golfisti potranno scegliere di dedicarsi a escursioni culturali, di svolgere percorsi benessere di alta qualità o di passeggiare nella natura. I numerosi aeroporti internazionali nel Paese permettono, inoltre, di collegare ogni campo da golf con il resto del mondo in poche ore.
Il Marocco mette a disposizione 4 circuiti diversi:
il golf sulle rive del Mediterraneo: nel nord del Marocco, all’altezza del punto di incontro tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. Tre campi da golf particolari, molto popolari tra i giocatori europei d’estate e d’inverno. Questo circuito costituisce un’occasione per scoprire la “Perla dello Stretto”, Tangeri, e visitare Tetouan, la cui Medina è stata dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
il golf alle pendici dell’Atlante: cinque green con vista sulle montagne innevate dell’Alto Atlante, aria pura e sole. I campi da golf sono situati nei dintorni di Marrakech, la città del golf per eccellenza.
il golf nel cuore della cultura: dieci campi da golf realizzati intorno ad alcune delle principali città marocchine: Rabat, Fez, Meknés, Casablanca, El Jadida o Benslimane. Un sontuoso viaggio storico e culturale nel cuore di città millenarie, autentiche, segnate dalla storia del Marocco Imperiale, dove la modernità convive con le più eccezionali opere architettoniche arabe ed islamiche.
il golf sotto il Sole: quattro green nelle immediate vicinanze di Agadir, città che sta acquistando un ruolo di rilievo nel panorama golfistico marocchino. Tra mare  e monti, con i suoi 360 giorni di sole l’anno, una temperatura mite e 10 km di spiagge bellissime, Agadir propone ai suoi giocatori, oltre al golf, molte attrazioni turistiche per soggiorni che prevedono la scoperta culturale di un entroterra favoloso, il benessere (con la creazione di centri di talassoterapia) e, naturalmente, la scoperta della cucina marocchina. Ad accogliere i golfisti un’atmosfera di vacanza, con profumi di eucalipto, ginestre, mimose che incorniciano questa famosa baia sulla costa Atlantica.

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“Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto”, inaugurata la mostra al Museo del Tessuto di Prato

December 10, 2012 Leave a comment

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Per gli amanti del vintage e non solo, ha inaugurato il 7 dicembre la mostra al Museo del Tessuto di Prato dal titolo “Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto”, mostra organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato (Camera di Commercio di Prato, Comune di Prato, Provincia di Prato) in collaborazione con Cassa di Risparmio di Prato, SAPERI srl e Banca Popolare di Vicenza. Alla realizzazione dell’iniziativa ha collaborato anche ANGELO Vintage Archive. La mostra racconta per la prima volta come la pratica dell’usat sia stata capace nel tempo di caricare i concetti di vissuto e second hand di un irresistibile fascino generando un vero e proprio fenomeno di costume.
Il piano espositivo di “Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto” si articola in quattro differenti sezioni con oltre 100 capi d’abbigliamento e tessuti esposti, occupando sia parte del suggestivo ambiente della Sala Storica che le ampie sale del primo piano del Museo, per un totale di circa 800 metri quadri di esposizione. Molti i capi e i costumi antichi esposti che raccontano la prassi di riadattare abiti e tessuti per dare una nuova vita e una nuova funzione:jeans d’annata, capi militari e oggetti curiosi supportati da documenti video e da contenuti multimediali, ma anche filmati d’archivio e interviste.

Fonte: VM-Mag

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European Press Golf Trophy di Agadir, 5^ edizione della prestigiosa competizione di golf in Europa

December 4, 2012 Leave a comment

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5^ edizione European Press Golf TROPHY di Agadir 
– dal 6 al 9 dicembre 2012 –
European Press Golf Trophy di Agadir è l’appuntamento annuale dedicato agli appassionati di golf di tutta Europa che per il quinto anno consecutivo vede tra i protagonisti anche i giornalisti giocatori di golf. Sono circa trenta i giornalisti che nell’edizione 2012 hanno accettato l’invito dell’Ente Nazionale per il Turismo del Marocco e del Consiglio Regionale per il Turismo di Agadir a prendere parte alla prestigiosa competizione. L’evento sarà l’occasione per scoprire una delle principali attività che animano la città di Agadir che vanta una delle più belle baie al mondo.
Agadir è diventata una destinazione di richiamo per gli amanti del golf, non soltanto per i 300 giorni di sole all’anno che riscaldano i 10 kilometri di sabbia fine che si affacciano sull’Oceano Atlantico, ma anche e soprattutto per i suoi rinomati green, pervasi dai profumi di eucalipto, ginestra e mimosa. L’eccellenza dei campi da golf e delle strutture ricettive hanno consacrato Agadir sede del Trofeo Hassan II e della Coppa Lalla Meryem, rispettivamente inscritti all’European Tour e al Ladies European Tour. 
Il Trofeo della Stampa Europea di Agadir si svolge quest’anno presso il Golf du Soleil e il Golf de l’Ocean, dotati rispettivamente di 36 e 27 buche.
Con 3 green su cui snodano percorsi da più di 18 buche, Agadir si inserisce a pieno titolo nel progetto di sviluppo del turismo golfistico in Marocco che, ad oggi, conta 26 percorsi di golf, a cui nel prossimo trienno si aggiungeranno 15 nuove strutture.
Vivere Agadir, la capitale balneare del regno, significa anche provare l’ebbrezza dei numerosi sport nautici praticabili nella splendida baia che si affaccia sull’oceano, poter gustare una cucina dai mille colori e sapori, rilassarsi in una delle numerose Spa, oppure ancora gioire della vista dei paesaggi unici che caratterizzano il suo entroterra. 
Per ulteriori informazioni: http://www.visitmorocco.com
 

TC5S – TricotCoutureCinqueSensi, mostra di Giovanni Cavagna nel distretto di Modena & Carpi

December 3, 2012 Leave a comment

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L’Emilia Romagna è una regione tosta e i suoi abitanti possiedono quella solarità che sta alla base della determinazione. Il terremoto dello scorso anno ha lasciato cocci e tanta rabbia, ma la popolazione non si è abbattuta. Esiste poi un territorio dedito alla moda: il distretto di Modena & Carpi e proprio qui una serie di eventi avranno luogo dal 1° fino al 22 dicembre. Distretto dedito alla maglieria per antonomasia, quello di Modena e Carpi ospiterà a partire dal primo dicembre una mostra: TC5S – TricotCoutureCinqueSensi del fashion designer Giovanni Cavagna, un vero e proprio percorso sensoriale e inedito attraverso la maglieria.   L’esposizione rientra in una più ampia iniziativa – promossa da Modenamoremio, Comune, Camera di commercio, Cna, Lapam e Carpi fashion system– che Modena dedica alla creatività nella moda: incontri-conferenze con gli esperti in programma per  “Dicembre, mese della moda tra mostra, concorso, incontri” , e il concorso “ModaModena” dedicato ai  giovani talenti. E a proposito del concorso, sarà la stilista Anna Molinari ad annunciare il nome del vincitore del concorso indetto tra giovani fashion designer “Made in Emilia Romagna” per rilanciare la creatività locale a livello internazionale e dare un impulso alla zona dopo il sisma del maggio 2012. Le creazioni del vincitore entreranno a far parte del percorso espositivo della mostra TC5S.

Fonte: VM-Mag

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Battistella, fondatori del prosecco su ‘il Giornale del Lusso’

November 26, 2012 Leave a comment


SPECIALE ‘BATTISTELLA’ SU ‘IL GIORNALE DEL LUSSO’ BATTISTELLA: SIAMO GIOVANI E SIAMO RIMASTI IN ITALIA A LAVORARE! E’ UN’ITALIA CHE VA MALE, SI SA, MA LE COSE SI POSSONO CAMBIARE. SPERIAMO DI RAPPRESENTARE UNA SPERANZA PER TUTTI I RAGAZZI DELLA NOSTRA GENERAZIONE
“E’ una grande soddisfazione. Non capita tutti i giorni a un produttore veneto di Prosecco di ricevere le attenzioni di un giornale specializzato nel mondo del ‘lusso’ come ‘il Giornale del Lusso’, testata de ‘il Giornale’. Questo speciale premia il lavoro di tutta la squadra Battistella: dai nostri genitori e fratelli in vigna, al nonno Fioravante in cantina, dagli agenti e partner commericlai in giro per il mondo a noi che in prima linea ci occupiamo del marketing e del branding. Questo nuovo riconoscimento conferma che la qualità del Made in Italy è la sola arma disponibile per vincere nei mercati internazionali, continueremo con la passione e la determinazione di sempre a proporre Prosecco DOP di qualita’!” commenta Mirco Battistella, ventisettenne, fondatore dell’omonima azienda produttrice di Prosecco DOP destinato al mercato HoReCa di fascia alta.
“Essere definiti ‘il Prosecco del lusso’, come gia’ hanno fatto ‘La Stampa’ e alcuni altri giornali di settore, e’ per noi motivo di grande soddisfazione. Essere riconosciuti tra le best practise all’interno del Distretto e’ altro motivo di grande orgoglio. Io e Andrea siamo entrambi 27enni e solo 3 anni fa, quando abbiamo lansciato il brand, tutto cio’ ci sarebbe sembrato un sogno. Ma i sogni possono diventare realta’, se con passione e determinazione ci si rimbocca le maniche e si scende ‘in campo’ a lavorare. Noi l’abbiamo fatto e ora i risultati si vedono: oggi ‘il Giornale del Lusso’ parla di noi in uno speciale, http://www.ilgiornaledellusso.it/2012/11/13/lasia-brinda-con-prosecco-dop/, ieri abbiamo iniziato a lavorare con un importante distributore di Abu Dhabi, qualche settimana fa Barack Obama ha brindato con le nostre bollicine al suo compleanno, la Biennale di Venezia ci ha scelto come perlage ufficiale delle serate di Gala a Privee Italia e tutti i produttori di ‘ProFAKEo’ (finto Prosecco ndr) in giro per il mondo ci detestano, poiche’ abbiamo lanciato qualche mese fa una campagna di comunicazione contro l’abuso di Italian Sounding nel mondo del Prosecco” continua Mirco.
“Io e Andrea siamo entrambi classe ’85. Qualche anno fa, dopo laurea e master, indicesi se rimanere  no in questo Paese, abbiamo optato per restare, rimboccarci le maniche e iniziare a produrre nettare di Bacco con l’aiuto di genitori e nonni, da sempre nel settore. E stato molto difficile: il sistema Paese fa davvero schifo… solo il coraggio e la determinazione a voler cambiare nel nostro piccolo le cose ci ha permesso di sopravvivere e, oggi, di essere una piccola azienda con i bilanci non in rosso, cosa ne’ scontata, ne’ banale. Produciamo vini di qualita’, siamo sensibili alla responsabilita’ sociale d’impresa, rispettosi della tradizione, ma strizziamo l’occhio al design e al futuro. Speriamo che il nostro prossimo progetto, i ‘vini funzionali’ abbiamo lo stesso successo del Prosecco extra dry Millesimato DOP e speriamo che la nostra storia sia vista come una speranza per tutti quei ragazzi della nostra generazione, al momento meno fortunati di noi” conclude Mirco Battistella.

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Microsoft, nascita di una nuova era

November 6, 2012 Leave a comment

Se voi domandaste ad una persona qualunque “Chi è l’uomo più ricco al mondo?”, molto probabilmente la risposta sarebbe: “Bill Gates!”. Questo poichè l’azienda da lui fondata nel 1975 ha avuto, nei decenni passati, un successo talmente grande da essere conosciuta da chiunque. Poi sono arrivati dei prodotti fallimentari che hanno comportato una perdita d’immagine, di profitti e addirittura il sorpasso di una Apple che nel 2000 era sull’orlo del baratro. Adesso Microsoft sta adottando strategie diverse, forse qualcosa sta cambiando?
Alcuni dati
Torniamo indietro di qualche anno, agli inizi del duemila. Il mercato dei computer era dominato da una sola azienda che produceva il sistema operativo per oltre il 90% dei computer (non che le cose siano cambiate molto su questo fronte) e che forniva il browser anch’esso per oltre il 90% degli utenti. Il fatturato era alle stelle e il brand aveva una notevole importanza. Qualcosa però è cambiato:
Windows detiene ancora l’83,62 % di quota di mercato (non vengono considerati tablet e smartphone che ormai ricoprono un’ampia fetta del mercato).
Internet Explorer è stato superato dai sui concorrenti Chrome e Firefox.
L’utile netto è andato in rosso (-16,7 miliardi di dollari).
Scopriamone le cause analizzando i prodotti che hanno permesso questa serie di fallimenti.
Microsoft in discesa: le cause
Naturalmente le sfortune di Microsoft non derivano da un’unica causa, ma da svariate e di diverso tipo. In particolare, le tre maggiori cause della lenta discesa dell’azienda di Redmond sono state: il rilascio di prodotti scadenti, non al livello della concorrenza; il disinteresse verso il mercato mobile e quello musicale e il design poco accattivante oltre la poca attenzione al dettaglio.
Windows Vista
Windows Vista è stato certamente il primo passo falso di Microsoft; presentato 4 anni dopo Windows XP doveva essere il salto di qualità sotto ogni punto di vista (compatibilità,nuovo file system, interfaccia grafica ecc.), ma purtroppo ha portato con sè più problemi che funzionalità e questo ha spinto numerosi utenti ad effettuare il downgrade a Windows XP.
Se volete conoscere tutti i difetti di Vista potete leggere la relativa pagina Wikipedia, che ha dedicato un intero paragrafo alle critiche.
Zune
Zune è il lettore multimediale (l’unico device multimediale mai prodotto da Microsoft) è stato lanciato sul mercato anch’esso nel 2006 per contrastare il dominio che gli iPod avevano conquistato nei 4 anni precedenti. Personalmente ho sempre amato lo Zune per le sue caratteristiche software (non per l’estetica) e hardware, ma non è stato accolto positivamente dal pubblico. Infatti, dopo sette mesi dal lancio, erano stati venduti 1.2 milioni di esemplari.
Il progetto è stato definitivamente abbandonato nel 2011.
Windows Mobile (prima di Windows Phone 7)
E’ questo secondo me il punto più dolente per l’azienda di Redmond. Da quando Apple presentò il suo melafonino nel 2007 le cose sono molto cambiate nel mondo dei cellulari: il boom degli smartphone è stato talmente grande che ormai quasi tutti oggi ne possiedono uno. Molte aziende si sono gettate su questo mercato adottando Android, altri ancora con sistemi operativi proprietari. Microsoft sembra esserne rimasta fuori, o meglio, ha osservato passivamente il mercato rilasciando un sistema operativo mobile che non era nemmeno al livello di Symbian (parlo da vecchio possessore di smartphone con Windows Mobile 6). Solo ad inizio 2010 i developer di Microsoft hanno sfornato un prodotto che poteva almeno entrare in concorrenza con i sistemi operativi offerti dai suoi competitor.
La rinascita
Dopo aver letto di tutti questi flop di Microsoft negli ultimi anni, potreste pensare che ormai la stessa sia un’azienda destinata al fallimento, ma non credo che questa sia la sua fine. Nell’ultimo anno Microsoft ha adottato, infatti, delle strategie diverse, innovative che fanno pensare che abbiano capito dai loro errori e che si stiano comportando in maniera opposta.
Windows 8
Windows 8 è il nuovo sistema operativo di Microsoft che rilasciato al pubblico il 26 ottobre 2012 segna la fine di un’era e l’inizio di una nuova. Per la prima volta Microsoft va contro i soliti schemi e sforna un prodotto nuovo ed originale compatibile con tablet, ma utilizzabile anche con mouse e tastiera. Questa volta quelli di Redmond hanno cercato di essere i più lungimiranti possibile prevedendo che i tablet soppianteranno i computer in poco tempo, ma mantenendo comunque una garanzia lasciano agli utenti la possibilità di usare Windows 8 anche sull’odierno computer desktop (sarebbe molto più comodo se il mouse standard fosse touch). Le caratteristiche del nuovo Windows sono da spulciare sia nel lato software (con miglioramenti e aggiunte) sia in quello del design con una nuova GUI ispirata a quella di Windows Phone.
Eccovi alcune migliorie che mi hanno colpito maggiormente:
Accensione in meno di 10 secondi.
Presenza di sole 4 versioni del sistema operativo (erano 7 in Windows 7 e 8 in Windows Vista).
Durata della batteria più longeva.
Migliorie sulla gestione della memoria.
Introduzione del Windows Store.
Integrazione con i servizi online di Microsoft.
Inoltre voglio dedicare alcune parole al nuovo Internet Explorer (versione 10) che è stato tanto odiato in precedenza (da me compreso) ma che con le ultime due versioni si sta avvicinando sempre più ai suoi competitor con la compatibilità dei nuovi standard HTML5 e CSS3.
Microsoft Surface
Surface è il tablet presentato quest’anno e che sarà dotato della nuova versione di Windows sopracitata. Il tablet è davvero bello esteticamente, è presente inoltre uno sportellino molto comodo per l’utilizzo con la tastiera. Lo schermo sarà da 10,6” (un po’ più ampio di quello dell’iPad) e sarà distribuito in due versioni:
La prima avrà come sistema operativo Windows RT, sarà spessa 9,3 mm, avrà una porta USB 2.0, uno slot per la MicroSD e sarà basata su un processore ARM. Sarà disponibile in versione da 32 e 64 Gb
La seconda avrà come sistema operativo Windows 8 Pro, sarà spessa 13,5 mm, avrà una porta USB 3.0, uno slot per la MicroSDXC e sarà basata su un Intel Core i5. Sarà disponibile in versione da 64 e 128 Gb.
E’ bello vedere come Microsoft si stia dando da fare non solo nella produzione di software, ma anche in quella dell’hardware ad esso associato. Il prezzo non è stato ancora comunicato, ma io ci sto già facendo un pensierino.
Windows Phone
Vi starete chiedendo: “Come è possibile che il sistema operativo mobile di Microsoft sia contemporaneamente una causa del declino e un fattore di rinascita?” La risposta è alquanto semplice, infatti ho precisato che Microsoft non si è interessata attivamente del mercato mobile fino a quando non ha capito di non poterne fare più a meno. Infatti due anni fa, proprio quando il mercato degli smartphone vedeva una crescita del 75% rispetto all’anno precedente, un altro Sistema Operativo si è messo in mezzo alla lotta tra Android e iOS: Windows Phone 7.
Questo aggiornamento segna un cambiamento radicale tra il vecchio ed il nuovo e ci dimostra che adesso anche Microsoft tiene a cuore il settore mobile. In questi due anni sono stati prodotti alcuni smartphone davvero interessanti (soprattutto da Nokia e HTC), le applicazioni presenti sul Windows Phone Store sono aumentate tantissimo. Ho provato personalmente questo sistema operativo e devo dire che, a discapito di quanto pensavo, è un prodotto davvero intuitivo e semplice da utilizzare, anzi è molto più originale rispetto agli altri.
L’azienda che più si è impegnata è stata Nokia che ha affidato tutto il suo futuro su questo SO, e con l’avvento di Windows Phone 8 (che sarà presentato a fine anno) produrrrà altri devices (come il Lumia 920 che si è già distinto per la qualità senza pari della fotocamera).
Trovo che Windows Phone sarà utilizzato spesso da uomini di lavoro poiché è un prodotto senza fronzoli che arriva subito al punto senza farci perdere tempo (e nemmeno memoria e batteria!).
Per convincervi ulteriormente eccovi la recensione più approfondità sull’ultima versione disponibile di Windows Phone 7.5 Mango.
Nuovo design = nuova immagine
Questa è l’iniziativa che mi ha colpito di più: un restyling totale. Non sto parlando solamente dei prodotti sopracitati, ne tantomeno del nuovo logo (che io trovo semplice e minimale), ma anche di tutti i servizi web e desktop che produce.
Sicuramente qualcuno di voi ha notato la morte del vecchio odiosissimo dominio live.com che era collegato all’universo 1.0 di Msn. Adesso visitando quel link ci ritroveremo difronte ad un ottimo client web: Outlook.com. Non è tutto, anche tutti gli altri prodotti hanno subito un restyling e nulla è rimasto come prima, utilizzando un account Microsoft potremo anche accedere ad altri prodotti come Persone, Calendario e Skydrive. Quest’ultimo possiede anche la relativa applicazione compatibile con qualunque sistema operativo (sia mobile che dekstop) e ne resta escluso, per il momento, solo Linux .
Conclusioni
Dopo avervi elencato in maniera abbastanza sintetica tutti i flop e i top di Microsoft voglio trarre alcune conclusioni: come avrete capito la strategia di Microsoft è cambiata (forse seguendo quella dei suoi concorrenti), anzi è completamente opposto a quella di qualche anno fa. Mentre prima si occupava solo di fornire il sistema operativo, adesso produce anche l’hardware su cui girerà. La trovo una svolta importante che segna anche la vittoria del pensiero di Cupertino (che ha sempre sostenuto questa tesi). Poi sono stati abbandonati quei prodotti che non avevano una grande funzionalità (ad esempio live.com) e sono stati creati servizi al passo con i tempo (Outlook.com).
E’ importante anche prendere in considerazione la funzionalità di Windows 8, che gira contemporaneamente su Tablet (con processore ARM) e sui computer desktop; possiamo affermare che Microsoft abbia adottato una strategia differente da Apple che usa per l’iPad lo stesso sistema operativo dell’iPhone (anche Apple ha in mente di fonderli in un futuro prossimo, ma Microsoft lo sta facendo proprio ora!).
L’impressione che mi è subito balenata in mente è che Microsoft stia cercando di creare un proprio ecosistema, e che lo voglia più grande di quello di Apple.
Sistema operativo (desktop e mobile)
Tablet
Servizi web di mail, calendario, contatti
Servizio di cloud computing
Console
Store di applicazioni (anch’esso sia desktop che mobile).
…e si vocifera anche la creazione di uno smartphone targato direttamente Microsoft.
Ecco quello che è stato creato e che otterrà, secondo me, un ottimo successo grazie anche al nuovo design di tutti i prodotti.

Angelo Delicato

Fonte: Tasc

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