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Espadrillas, estate all’insegna del colore

Le origini delle espadrillas o espartenes (dal catalano espardenyes) sono incerte. C’è chi sostiene che per la loro lavorazione rudimentale e i materiali poveri, siano nate ai tempi di greci e romani, chi invece le colloca nel Medioevo. Certo è che a consacrare la fortuna delle espadrillas è stato Mauelon, un piccolo comune sui Pirenei che per diversi anni ha mantenuto il monopolio della produzione di queste calzature.
Le espadrillas, costituite da una tomaia di tela e da una suola di sparto (fibra naturale intrecciata, a volte sostituita dalla canapa o dalla yuta), nascono come calzature per la gente povera. In Argentina, durante la presidenza di Juan Domingo Peròn, diventano il simbolo politico della lotta operaia.
Negli anni ’70 e ’80 irrompono prepotentemente nella moda. Cominciano così ad indossarle anche le persone benestanti, specie in vacanza o durante attività all’aria aperta, e vengono notate ai piedi di numerosi personaggi di spicco.
Che le si ami o le si odi, questo è decisamente l’anno delle espadrillas. In giro se ne trovano di tutti i colori, stampe e prezzi.

Fonte: In Moda Veritas

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