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Intervista a Marco Muggiano, responsabile della comunicazione del gruppo Slowear

Marco_Muggiano

Marco Muggiano è il responsabile della comunicazione del gruppo Slowear, azienda di lusso produttrice di capi di abbigliamento uomo e donna. Da qualche tempo, Muggiano è anche diventato presidente dell’assocazione degli ex allievi dell’Università Iulm di Milano, affiancando al suo naturale talento per la comunicazione e le public relation, anche quello da leader.

V.M.: Come sei diventato presidente dell’associazione degli ex allievi della Iulm e perché ti sei gettato in questa avventura?

M.M.: Sono stato invitato dal Rettore a candidarmi quale membro del Comitato Direttivo e ho accettato. Poi sono stato eletto a maggioranza dai soci dell’associazione. Al mio fianco il Segretario Mariolina Brovelli (direttore marketing di Faber-Castell) e Jacopo Santambrogio(socio fondatore di Don’t Movie). Io sono un orgoglioso ex-IULM, laureato in Lingue e Letterature Straniere e ammetto che la formazione che ho ricevuto è stata per me vitale per intraprendere poi il mio percorso di carriera. Accettare questa carica è il mio modo di rendere all’Università il sostegno che ho ricevuto nei primi anni di carriera. Il Comitato Direttivo poi è ben affiatato e questo ovviamente agevola parecchio il lavoro.

V.M.: Quali sono gli obiettivi dell’associazione?

M.M.: Gli obiettivi, sembrerà banale, sono quelli di un’associazione normale, ovvero fare netwwork. Anche se ammetto che l’associazione che stiamo costruendo gode di un potenziale altissimo. Ci sono oltre 25.000 laureati nel mondo del lavoro con un ventaglio di profili e posizioni incredibili nel mondo della comunicazione, del marketing, del commerciale e dello sviluppo. Insomma in ruoli di importanza strategica nelle aziende e ruoli chiave del nostro paese perché inseriti in un network ancora più ampio. Aggregare anche una piccola parte di questi laureati, significa avere costruito un’associazione molto forte, qualificata e qualificante, capace di fare poi il passo successivo, ovvero costruire un gruppo affiatato e capace di autosostenersi.

V.M.: Quanto tempo di porta via questa attività?

M.M.: Come tutti i lavori di rappresentanza, la presenza richiesta è davvero limitata a una volta al mese e a un evento a bimestre. Nulla di particolarmente impegnativo. L’Associazione inoltre è dotata, per nostra fortuna, di una segreteria organizzativa di altissimo livello che ovviamente ci consente di ridurre al minimo il nostro impegno operativo.

V.M.: Quali sono gli obiettivi per il 2013?

M.M.: Gli obiettivi sono molto semplici, aggregare il più alto numero di ambasciatori (ovvero di laureati IULM DOC), che si facciano sostenitori e promotori del nuovo progetto. Abbiamo fatto un paio di eventi già quest’anno che saranno calendarizzati con cadenza mensile: Incontri con la Business Community – si tratta di un incontro al mese, una chiacchiera informale su un tema definito (dalla moda al design, dal mass market alla finanza) con laureati IULM e aperti al pubblico.

V.M.: Come si lega al tuo lavoro questa attività?

M.M.: Conciliare i due impegni al momento non è molto complicato. Il ruolo in ALIULM è un ruolo istituzionale, il mio ruolo in SLOWEAR è un ruolo di ordine strategico. In entrambi i casi le competenze acquisite si travasano perfettamente perché i due ruoli sono assolutamente complementari. C’è inoltre da dire che il Comitato Direttivo è ben affiatato e ci travasiamo reciprocamente attività e operazioni in funzione delle rispettive competenze ed eccellenze professionali (ognuno ha i suoi plus – e sono questi che portiamo in associazione).

V.M.: In cosa consiste il tuo lavoro di presidente?

M.M.: Oltre a rappresentare l’associazione in tutte le occasioni istituzionali e pubbliche ovviamente c’è la definizione della linee strategiche e di sviluppo dell’Associazione a 3 e 5 anni. Ovviamente questo è un lavoro che facciamo mensilmente con il comitato direttivo. Al momento le linee strategiche sono chiare e definite è anche vero però che in uno scenario così mutevole, il cambio delle strategie è condizione imprescindibile per arrivare agli obiettivi prefissati. E’ per questa ragione che, con il Comitato Direttivo, ci siamo dati obiettivi strategici concreti ma abbiamo lasciato aperta la definizione degli strumenti da usare di volta in volta. Infatti siamo fermamente convinti che la flessibilità sia il miglior modo per costruire un’associazione vincente.

(Intervista di Viviana Musumeci)

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