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Intervista di Viviana Musumeci a Elisabetta Franchi, art director del brand omonimo

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Elisabetta Franchi è un brand del pret à porter Made in Italy, ma è anche una donna estremamente forte e volitiva che ha creduto nel proprio talento e nelle proprie capacità imprenditoriali tanto da portare al successo un’azienda che oggi ha un business sempre in crescita e che continua a studiare, progettare e produrre i propri capi a Granarolo alle porte di Bologna, in un quartier generale immerso nella campagna dove la sede si estende su 6000 metri quadrati di bellezza moderna e funzionale. Una realtà, quella di Elisabetta Franchi che oggi conta 130 dipendenti diretti e un migliaio nell’indotto; che ha raggiunto, nel 2011 un fatturato di 103 milioni di euro e un utile di 18 e 500 circa,  e nel 2012 un fatturato di 115 milioni.

Viviana Musumeci ha intervistato Elisabetta Franchi.

V.M.: Come si è avvicinata alla moda?

E.F.: Fin da piccola ho avuto la passione per la moda. Poi crescendo, ho liberato la mia creatività, che insieme all’eleganza e alla femminilità, hanno portato alla nascita del ELISABETTA FRANCHI.

V.M.: Quali erano gli obiettivi quando l’ha fondata e cosa è cambiato?

E.F.: Quando ho fondato la mia azienda, non avevo obiettivi di business, ma semplicemente fare quello che amavo fare: seguire la mia passione. E’ cambiato solo il modo di lavorare. Quando la tua passione, che ho avuto la fortuna di trasformare in lavoro, si trasforma in business, capisci che hai tantissime responsabilità,scadenze da rispettare e ritmi serrati.

V.M.: Quali sono le tendenze del mercato per il 2013? A quanto ammonta la quota del mercato italiano e a quanto quella straniera?

E.F.: Nei prossimi mesi ci saranno nuove aperture, in Europa, con Lisbona e Amsterdam, e in Indonesia, con Jakarta. Attualmente il 65% del fatturato è realizzato in Italia e il restante 35% all’estero. L’obiettivo è quello di invertire il fatturato italiano con quello estero nel giro di due anni.

V.M.: Qual è il legame tra l’azienda e il territorio in cui è nata?

E.F.: Il legame che esiste fra me e la mia azienda può essere paragonato al legame prezioso che ha una madre con il proprio figlio. Se devo pensare al legame con “la mia terra”, dico che sono italiana e tutte le mie creazioni, tutto quello che è nato e ho costruito oggi,  rispecchia perfettamente il gusto del Made in Italy.

V.M.: Mi può anticipare delle novità?

E.F.: Il progetto al quale stiamo lavorando è quello di “aggredire” il Far East con nuove aperture e consolidare i mercati come il Medio Oriente e la Russia.

V.M.: Lei è in attesa di un figlio? E’ un maschio o una femmina? E che nome ha scelto?

E.F.: Il figlio che aspetto sarà un maschio e si chiamerà Leone, forte come la sua mamma.

Fonte: VM-Mag

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