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Intervista a Nicola Gisonda e Paolo Franchi, fautori del locale Corsia del Giardino

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Si trova in via Manzoni 16 a Milano e viene definito anche il “Giardino Immaginato” considerata la magnifica vista sul verde del Museo Poldi Pozzoli. E’ la Corsia del Giardino, ristorante bistrot e pasticceria collocato tra via Montenapoleone e Piazza la Scala. Un concept innovativo ideato da Nicola Gisonda, architetto e direttore creativo del concept bistrot specializzato in brunch, pranzi e merende, dove vengono proposti alimenti semplici, genuini con un buon rapporto qualità prezzo: succhi di frutta artigianali, pasticceria – anche per chi soffre di intolleranze alimentari -, american breakfast, farro della Garfagnana, cioccolateria, quiche lorraine e club sandwich e molto altro. Tutti i cibi vengono realizzati sotto la supervisione dello chef Paolo Franchi.

Viviana Musumeci ha intervistato Nicola Gisonda.

V.M.: Come è nato un concept come la Corsia del Giardino?

N.G.: Era un’idea che avevo da anni come utente. Parlando della piazza di Milano a tutt’oggi mancano gli esercizi che abbiano una proposta simile alla nostra: funzionale, bella, curata sia nell’aspetto food, sia negli elementi. Volevo un concept a 360° e una proposta economica in linea con altri posti che hanno una proposta in termini economici più bassi. Abbiamo costi e investimenti maggiori, ma studiando le cose in una certa maniera riusciamo a ottimizzare. Di fatto, abbiamo un’offerta da ristorante al costo di bistrot. Se proponessimo un prodotto più scadente avremmo dei margini più alti, ma abbiamo abbassato i margini per garantire un ambiente di un certo tipo.  Si è creata un’autoselezione.

V.M.: Come si inserisce la pasticceria all’interno del bistrot?

N.G.: Nasce con l’idea di dare al cliente una proposta dolci di qualità. Noi non rivendiamo un prodotto, ma affittando un corner vendiamo prodotti pasticceria a marchio Staccoli. Il cliente, in questo modo, sa che gli offriamo pasticceria Staccoli, sa che può consumarli all’interno del bistrot oppure li può acquistare.

V.M.: Come è organizzata la vostra offerta?

P.F.: In menu , di norma, due primi, due secondi, due/tre piatti tiepidi, più piatti freddi – salumi, insalate da preparate sul momento e componibili di volta in volta -. Vale anche per i panini e i club sandwich. La proposta dei piatti è completa, ma volutamente non ampissima. In una settimana non si mangia mai la stessa cosa perché cambiamo menu ogni settimana, La proposta è sempre rinnovata.

V.M.: Come vengono scelti gli elementi?

P.F.: E’ lo chef ad occuparsi dell’acquisto delle materie prime che sono di ottima qualità.  I prodotti sono semplici, legati alla stagionalità, e dato che sono già buono, sono di per sé ottimi per fare un buon piatto.

Fonte: VM-Mag

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