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Archive for the ‘Itinerari’ Category

Santorini, il cuore della vita notturna estiva

Il cuore della vita notturna sull’isola di Santorini si trova a Fyra, la città principale, ma anche le altre località dell’isola, come Oia, Perissa e Kamari presentano una vita notturna molto attiva.
Le notti a Santorini sono vivaci ed appassionanti quanto quelle di altre celebri isole delle Cicladi come Myconos o Ios.
La maggior parte dei club e dei bar a Fyra si trovano attorno alla piazza principale della città. I prezzi però non sono così a buon mercato come in altre località.
La serata normalmente inizia con la cena, in uno dei tanti ristoranti e taverne che si possono trovare a Fyra o a Oia, specialmente quelli che offrono un magnifico panorama sui fantastici tramonti e sulla celebre Caldera di Santorini.
Dopo cena a Santorini la vita notturna continua nelle varie località, da Oia a Kamari a Perissa, tra bar e locali, discoteche e pub irlandesi come il Murphy’s che si può trovare a Fyra.
Gli appassionati di musica rock possono provare i bar Tithora ed il Murphy’s, a Fyra, dove si può anche trovare unaz delle discoteche più famose dell’isola, Koo.
Altri club per danzare e divertirsi sono il Tango, il Tropical, il Town Club ed il Franco’s Bar, dal quale si può ammirare la Caldera. Per chi ama danze e musica greca l’appuntamento è al Club 33ed all’Enigma. Altri locali con musica greca sono il Petrino a Vourvoulos ed il Santorini Mou a Oia. A Kamari si trova il Dom Club mentre a Perissa, al Question Mark Beer House si ha la scelta tra settanta diversi tipi di birra.
Sempre a Perissa si trova il Taboo Bar, che offre un’ampia selezione di musiche moderne, dal rock al blues, dalla musica country al funky e soul.
Nel corso della giornata ci si diverte nei bar sulla spiaggia, a Kamari ed a Perissa, in vari locali.
Una moda questa che, nata alcuni anni or sono sull’isola di Myconos tra i bar della famosa spiaggia di Paradise Beach. La popolarità di questi party ha fatto sì che la moda si diffondesse ben presto anche a Santorini ed in molte altre isole greche.
Se vi trovate a Santorini tra la fine di agosto e l’inizio di settembre avrete la possibilità di assistere ad un evento internazionale, il festival di Santorini organizzato a Fyra, , che comprende concerti musicali e altre manifestazioni artistiche.

Fonte: In 2 Greece

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Santorini, isola meravigliosa della magica Grecia

Santorini è una delle isole più magicche della Grecia. Si tratta di una arida e rocciosa isola di fronte ad un vulcano, con spiagge rosse e nere e le città situate sulle alte scogliere che offrono panorami mozzafiato e fantastici tramonti. Santorini è una drammatica bellezza al contrario di isole verdi e lussureggianti. Il vulcano è ancora attivo, e l’ultima eruzione è
stata nel 1950, provocando un terremoto che distrusse molti villaggi sull’isola. Il nome ufficiale dell’isola è Thira e la sua città principale, Fira, è anche la capitale delle isole Cicladi. Si tratta di un ‘isola cosmopolita, quindi molto costosa.
Gli abitanti vivono principalmente di agricoltura e di turismo. Il maggiore prodotto di esportazione e’la terra, 2.000.000 tonnellate l’anno sono utilizzate in tutto il mondo, soprattutto per fare calcestruzzo. Il canale di Suez è stato costruito con questo cemento, per esempio. La maggior parte dei vacanzieri soggiornano nei pressi delle spiagge, Kamari e Perissa, ma questi luoghi non rappresentano veramente le stupefacenti particolarita’ dell’isola.
Se è possibile, si dovrebbe cercare di rimanere in Fira, Imerovigli o Ia, le città sulle scogliere, che sono molto belle e ricche di piccoli caffè, negozi e luoghi di interesse. C’e’un autobus che porta alle spiagge ogni giorno, ed e’ molto meglio stare in città la sera e sulle spiagge durante la giornata. Se soggiornate in Monolithos avrete più pace e tranquillità..

Akrotiri è un antico paese che è stato sepolto dalla lava durante l’eruzione del vulcano 3500 anni fa.
Archeologi stanno ancora scavando, ma si puo’ passeggiare nei piccoli vicoli dei quartieri e ammirare gli edifici tornati quasi come in origine .
Sarete impressionati dalla modernità: le case si ergevano su due o tre piani di altezza, ed erano anche fornite acqua corrente.
Thira vecchia è situata sulla cima di un’alta rupe appena sopra Kamari, e vi è anche una vecchia chiesa del 1100.
Qui aveva sede il quartier generale romano.

A Fira vi è un museo del folklore, una cittadella medievale, due cattedrali, centri cristiani: uno
cattolico e uno ortodosso. In Fira potete visitare la chiesa di Ag Mina, che è la chiesa ritratta nella maggior parte delle cartoline di Santorini (vedi il logo sopra). A Fira si può visitare anche la fiera d’arte, la villa di Gizi,il Museo Archeologico e il Museo Preistorico, dove è possibile vedere gli oggetti provenienti dagli scavi di Akrotiri, nonché numerosi manufatti e sculture che coprono il ricco passato storico di Santorini, la preistoria ,il periodo neolitico e Minoico, e il periodo ellenistico, romano e bizantino.
Se andate a Fira in settembre vi è, come ogni anno, un rinomato festival di musica classica. Dovreste anche visitare la vecchia capitale Pyrgos. Fira la capitale di Santorini è costruita sul bordo della caldera sul lato occidentale dell’isola, ad un’altitudine di 250 metri ed è stata fondata nel tardo 18 ° secolo. Era il tempo in cui gli abitanti della vecchia capitale dell’isola, il castello di Skaros che era proprio sotto il villaggio di Imerovigli, cominciò ad abbandonare perché era gravemente danneggiato dai terremoti. Nel 19 ° secolo, Fira è diventata la capitale dell’isola, e aveva accesso al mare attraverso il porto di Fira che viene utilizzato ora principalmente per le navi da crociera.
Ciò che colpisce a prima vista in Fira è la tipica architettura delle case e le viste meravigliose. Nella città sono basati gli uffici pubblici dell’isola, la maggior parte dei negozi, ristoranti e alberghi e la città stessa è la più popolata dell’isola.
Durante l’estate la città non dorme mai, numerosi caffè e snack bar sono aperti fino alle prime ore del mattino

A Oia potrete ammirare I tramonti più belli, e sia Oia che Fira sono città perfette per passeggiare guardandosi intorno e per fare spese. La strada principale di Oia scoppi di turisti, soprattutto quando le navi da crociera sono arrivati, passeggiando tra i numerosi negozi turistici e gallerie d’arte. Siate sicuri di trovare un tavolo in uno dei caffè sul bordo della caldera prima del tramonto.
Imerovigli si trova a circa 2 chilometri a nord di Fira ea sud di Oia. Il villaggio di Imerovigli è costruire sulla parte superiore della Caldera a 300 metri sopra del mare. E ‘a poche centinaia di abitanti ed è un villaggio con numerose cappelle e chiese. Il simbolo più famoso di Imerovigli è il castello di Skaros sulla sommità della roccia sotto il paese che l’uso ad essere la capitale dell’isola di Santorini fino al 18 ° secolo. Ci sono molti alberghi qui ma l’area di Imerovigli e più tranquillo come Fira e Oia. .
Vi sono molte escursioni in barca proposte, e sono tutte molto belle.Ci sono gite al tramonto la sera, e gite giornaliere al vulcano e alle antistanti isole Palia Kammeni, con sorgenti naturali calde, eThirasia, dove c’è un piccolo pittoresco villaggio.

A Kamari e Karteradio ci sono campi da tennis. A Perissa c’è un mini golf e una pista di pattinaggio a rotelle. A Kamari e Fira ci sono campi di volley e basket. Troverete anche molti percorsi per biciclette. Sono anche veramente apprezzabili le due ore di passeggiata da Imerovigli a Fira, si tratta di una esperienza molto bella, ma non ci si deve dimenticare di portare dell’acqua con se’. Ci sono anche delle opportunità per andare a cavallo.

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Rainbow MagicLand, apertura del più grande parco divertimenti d’Italia

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Dov’è finita la magia che un tempo colorava il mondo?
Giovedì 26 maggio 2011, a Roma – Valmontone il Rainbow MagicLand, che con i suoi 600.000 mq di superficie sarà il più grande parco divertimenti a tema d’Italia. Ispirato ai mondi fantastici creati dal gruppo Rainbow, sei delle 24 aree del parco saranno direttamente ispirate ai personaggi delle Winx, Monster Allergy, Huntik e PopPixie, il tutto costruito con imponenti scenografie che hanno lo scopo di fare immergere i visitatori in un’atmosfera e un mondo magici. E proprio la magia è la parola chiave di questo parco che cerca di farla emergere in ogni suo elemento, dalle architetture fantastiche al grande lago artificiale che sarà teatro di spettacoli e al centro di alcune attrazioni, e con tanti personaggi che popoleranno queste ambientazioni come vichinghi, fate, stregoni e avventurieri.

Sono 35 le attrazioni offerte dal Rainbow MagicLand, alcune dedicate ai bambini, altre alle famiglie e infine quelle più adrenaliniche per i giovani adulti. Il parco punta all’innovatività, in quanto alcune di esse non sono mai state presentate in Italia e una è un inedito assoluto in Europa: la Huntik, che vedrà coinvolgere i partecipanti in un’avventura sotterranea, armati di pistole laser.
Sul sito internet potete trovare tutte le informazioni, come prezzi e aperture, mentre sul blog ufficiale è in corso una campagna promozionale del parco che si estende in tutta Italia e offre varie possibilità di vincere degli ingressi omaggio.
Buona avventura a tutti!

Fonte: Noisymag

Fès e il suo Festival di Musica Sacra

June 2, 2011 Leave a comment

Fès, splendida e ospitale, non lascia trasparire immediatamente i suoi segreti. Dalle sommità delle sue colline dove sembrano dormire le tombe della necropoli merinide, si estende un mare di tetti tenuti  alti dai muri colorati dalla luce, fermi, stabili, dietro al loro anonimato di patrimonio che non chiede altro che tempo per svelarsi ai viaggiatori. Fès, che fu per secoli la capitale politica e intellettuale del Marocco, è ora un centro di incontri e di scambi. Nelle cronache storiche si racconta che Silvestro II (Gerbert d’Aurillac), Papa dal 999 al 1003, soggiorno nella sua giovinezza per compiere degli studi che gli diedero l’opportunità di  introdurre le cifre arabe in Europa. Maimonide, medico e filosofo ebreo, insegno’ alla prestigiosa Università  Qaraouine. L’opera di questo filosofo è una meravigliosa illustrazione della simbiosi della cultura giudeo-islamica che prevalse in Andalusia e trovo’ un eco simile a Fès. Il Festival di Musiche Sacre del Mondo, creato nel 1994, si iscrive nella tradizione dei sapienti, degli artisti e nella spiritualità della città.  Il Festival di Fès venne proclamato dall’ONU, nel 2001, come uno degli avvenimenti più importanti e fondamentali per il dialogo delle civiltà. Parallelamente al Festival, si è svillupato un réseau internazionale  di sostegno e di mediatizzazione; è nata cosi’ negli USA l’Organizzazione “Spirit of Fès” che organizza ogni due anni un programma del Festival e degli Incontri di Fès attraverso 20 città americane.  Una tournée venne organizzata durante il mese di ottobre e novembre 2006 in diverse città americane con un concerto finale al Carnagie Hall di New York. La diffusione, attraverso queste manifestazioni, dello “Spirito di Fès”, è servito ad irradiare cultura e interscambio in diversi luoghi del mondo.

Molte altre città come Milano, Londra o Madrid, hanno voluto un interscambio con Fès, per prolungare il messaggio del Festival e degli Incontri di Fès, in primis per creare un dialogo di spiritualità attraverso la musica, creando una cultura di pace favorita da una mondalizzazione pluralista, rispettosa dei valori etici e religiosi.  Il filo d’Arianna che attraversa tutta la programmazione del Festival di Musiche Sacre di Fès, quest’anno, nelle sue diverse declinazioni, è quello della creazione e dell’innovazione. Nel corso di una avventura che festeggia quest’anno i 17 anni del Festival, l’impressione che si ha di questa manifestazione è che abbia raggiunto progressivamente la sua età matura. Non è soltanto un luogo dove si consuma della cultura ma è quello della creazione e dell’esperienza, con la complicità di artisti importanti  per scoprire insieme l’Oriente e l’Occidente.  Lo “Spirito di Fès” diventerà una sorta di label dove si ritroveranno le tracce e i ragionamenti dei differenti paesi del mondo. Il Forum, una “Davos spirituale”, è un luogo privilegiato per osservare il mondo in mutazione che apporta dei nuovi  sguardi emananti culture e saggezze, insieme alla serenità e alla comprensione. E’ stato ben capito  lo “spirito di Fès”, anch’esso in perenne evoluzione, segno tangibile di una vitalità e di una capacità che continua a sorprendere ad ogni  tappa delle sue nuove esplorazioni  sociali, intellettuali o artistiche della nostra cultura.

Fonte: My Amazighen

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“Vola in Malesia con Kodak e Gulf Air”

“VOLA IN MALESIA CON KODAK E GULF AIR”

Parte il nuovo Facebook Photo-contest per chi ama il relax e l’avventura

Milano, 16 maggio 2011 – Vacanze in completo relax tra sole, sabbia bianca e acque cristalline? Oppure viaggio all’insegna dell’avventura tra escursioni esotiche, diving e trekking? Con l’arrivo della bella stagione, l’Ente del Turismo della Malesia e Kodak, in collaborazione con Gulf Air, hanno pensato ai viaggiatori che amano immortalare e condividere vacanze indimenticabili lanciando l’esclusivo concorso fotografico “Vola in Malesia con Kodak e Gulf Air”.

Dal 17 maggio al 20 giugno 2011, tramite una Facebook App, raggiungibile dalle fanpage di Malesia e Kodak Italia, gli utenti potranno partecipare a un concorso che darà loro la possibilità di vincere 2 biglietti andata e ritorno per la Malesia e due prodotti Kodak per immortalare le immagini più belle della vacanza. Giocare è semplice e immediato: basta scegliere la categoria di vacanza alla quale ci si sente più affini, “VACANZA ATTIVA” e “VACANZA RELAX”, caricare la foto più rappresentativa e invitare gli amici a farsi votare. In ogni momento, attraverso un comodo menù, sarà possibile consultare la classifica e la propria posizione il numero di voti ricevuti, il proprio profilo personale e condividere tutto in un semplice click.

A chiusura concorso, l’autore della foto più votata per ogni fazione vincerà un prodotto Kodak con cui condividere e catturare le emozioni più intense delle proprie vacanze. Il vincitore della categoria “Avventura” si garantirà una videocamera Kodak PlaySport ideale per chi dell’avventura ne ha fatto uno stile di vita. Subacquea fino a 3 metri, resistente agli urti è perfetta per chi pratica snorkeling, kite surf, rafting o qualsiasi altro sport estremo. Il vincitore della categoria “Relax”, invece, riceverà una videocamera Kodak PlayTouch, incontro perfetto tra tecnologia e design, che permette di muoversi agevolmente tra i video HD, con il solo tocco di un dito, modificandoli grazie ad un software di editing integrato. Entrambi i prodotti sono equipaggiati di tasto Share, per condividere in tempo reale momenti unici e indimenticabili, attraverso i propri social network preferiti.

Le sorprese, però, non finiscono qui! Tra coloro che hanno caricato la loro foto e tra i votanti, verrà estratto un fortunato vincitore che avrà diritto al super premio finale: un biglietto Gulf Air per due persone A/R Milano – Kuala Lumpur, mitica terra di Sandokan.

La Malesia, infatti, con la bellezza della sua natura incontaminata e meravigliosa, rappresenta il paradiso tropicale perfetto per ogni diverso gusto e preferenza di vacanza. Acqua cristallina. Sabbia bianca finissima. Foreste incontaminate. Montagne mistiche. Cultura e tradizioni. Questi alcuni degli elementi per chi si vuole concedere un momento di relax unico, ma anche per chi allo stesso tempo preferisce esplorare e scoprire le meraviglie di un e vero e proprio paradiso terrestre.

La community è già in fermento. Non resta che caricare la foto, farsi votare e vincere uno degli esaltanti premi… Stay Shared!


Dakhla, terra di nomadi e marinai

May 11, 2011 Leave a comment

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All’estremità del Reame, a 30 km appena dal Tropico del Cancro (come l’Havana e le Hawaii), a due passi dalla frontiera mauritania, coabitano due immensità che sembrano agli opposti ma che si amalgamano e si nutrono l’una dell’altra. Due mondi che si dividono nomadi e marinai, due orizzonti separati da un appendice di roccie e di sabbia. La penisola di Dakhla, territorio in parte vergine dalla bellezza fragile, è all’alba di un abbellimento turistico annunciato, nella sua baia paradisiaca là dove le sabbie sahariane incontrano l’Oceano Atlantico. Da queste nozze memorabili è sorto un luogo di stupefacente bellezza e diversità dove regna sia in estate che in inverno un clima unico e raro.  Resoconto di un viaggio.

Sulla punta meridionale della baia del Rio de Oro si stacca la silhouette dell’antica città di Villa Cisneros, fondata nel 1884. Oggi la capitale amministrativa ed economica della Regione Oued Eddahab – Lagouira non è più un posto di frontiera avanzato del Maghreb, scalo certificato di malfattori e gente disporco commercio, in transito verso l’Africa subsahariana. Dopo la fine del Protettorato spagnolo nel 1976, Rabat ha largamente investito in questa terra sahraoui. La stabilità politica, i vantaggi fiscali, le Società e le infrastrutture moderne, hanno attirato investitori, popolazioni di pescatori, di nomadi, di contadini, di “immigrati” arrivati qui dal nord, sviluppando intense attività come il nuovo porto di pescacommerciale, attività legate al turismo e servizi. In pochi anni la piccola città orizzontale e bianca, dalle stradine piene di sabbia,è mutata, indossando l’abito della festa. Se dei quartieri interi, una cornice pedonale e delle grandi piazze hanno visto la luce, lo charme di certe strade spagnoleggianti  dimora indisturbato e magico, da sempre. Al crepuscolo la città si anima di gente festante, che tira tardi nella magica notte dei suoi quartieri by nightaffacciati sulla laguna. Il successo di questa Regione e di questa città è imperativamente dovuto e composto da unecosistema di una ricchezza e di uno splendore rari, che abbina il piacere dell’acqua ad un entroterra scenograficofatto di dune aride e superbe. Se la baia di Dakhla, che beneficia di condizioni climatiche ottime, con temperature che variano tra i 15 e i 25° durante tutto l’anno, puo’ promettere meraviglie ai suoi visitatori è per via del suo santuario ecologico classificato con diversi titoli: Zona umida d’importanza mondiale (Ramsar), Zona importante per la conservazione degli uccelli migratori (Zico), Sito di interesse biologico ed ecologico (Sibe). Una fauna e una avifauna eccezionale composta di aquile reali, falchi, anatre, iene striate, gazzelle, fennec, fenicotteri rosa, cormorani, per un totale di oltre 600.000 uccelli che ogni anno fanno scalo durante le loro lunghe migrazioni,  a cui si aggiungono delfini, balene, tartarughe marine, granchi violinisti, e una delle ultime colonie al mondodella foca monaca, che ha trovato rifugio nelle grotte a sud della penisola. Un miracolo di vita, in barba alla pressione demografica, che concilia gli appettiti dei promotori immobiliari, lo sviluppo economico, il progresso sociale, la crescita costante del turismo e il rispetto per l’ambiente. Dakhla è situata sullastessa latitudine delle Hawaii ed è considerata dagli specialisti il secondo spot al mondo per la pratica degli sport d’acqua. Con un litorale immacolato, venti costanti dai20 ai 35 nodi, un mare piatto e calmo sulla baia, la perla del Grande Sud è un terreno di gioco per il surf, il kitesurf, il windsurfecc..sport in voga che ogni anno danno luogo ad una prestigiosa competizioneinternazionale. Un sito ideale per gli amanti del bird-watching, dei mammiferi marini, della pesca sportiva. Senza dimenticare che come Casablanca, Agadir, Tarfaya o Novadhibou, l’antica Villa Cisneros fu negli anni ’20 una delle tappe mitiche dei pionieri dell’Aéropostal; piloti eroici che consegnavano i corrieri, mettendo a repentaglio la propria vita, da Tolosa a S.Louis del Senegal, sino all’America Latina. Se i Super Puma hanno oggi sostituito le antiche Latécoère, gli splendori che Mermoz, Saint-Exupéry o Guillaumet hanno ammirato dai loro aerei sono rimasti quasi intatti.

Fonte: My Amazighen

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Figuig, un oasi pre-sahariana in Marocco

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All’estremità est del Marocco, nel cerchio montagnoso dell’Alto Atlas orientale, a nord del Sahara, si trova una delle più antiche città del Marocco: Figuig. Un oasi dal paesaggio meraviglioso che rivendica un aura planetaria: l’iscrizione al Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Situata a 368 km a sud di Oujda e a 7 km dalla città algerina di Beni Ounif, Figuig appartiene alla parte più orientale del reame. Per gli storici arabi, il suo nome deriva da “fej”, per gli amazigh “Ifyyey” (falesia), derivazione del verbo amazigh “afey” (correre), che indica il passo cadenzato dei marciatori che discendono una falesia. Le due espressioni (fej e ifiyyey) evocano  in ogni caso un rilievo montagnoso. In effetti, Figuig è un luogo perduto nel mezzo delle montagne che costituiva nelle epoche una “cintura di sicurezza”. Mura naturali contro i nemici ma allo stesso tempo contro l’avanzata del deserto, senza dimenticare la riserva d’acqua pluviale che costituisce la catena dell’Alto Atlas. A nord-est di Figuig, si alzano i monti Jebel Himour (1168 mt) e Krouz (1647 mt), mentre a sud si erge il Jebel Jermane (1047 mt) e Sidi Youssef (1065 mt). Questi luoghi montagnosi donano a Figuig un clima particolare. La colonnina del mercurio varia tra i 3° e 5° in inverno e intorno ai 41° in estate. Si tratta di un clima semi-arido mediterraneo che, nell’oasi di Figuig, puo’ sorprendere per la sua freschezza e la sua dolcezza. Chi pensa all’oasi, ambiente marcato da una forte desertificazione, pensa generalmenteai palmeti della regione. Le 190.000 palme da datteri di Figuig fanno si che questo luogo sia uno dei più belli del Marocco, abitato già dal Neolitico. Durante tutta la sua storia, ebrei, cristiani e musulmani si sono succeduti in questa località. Dopo la conquista da parte dei vandali, nel 429 D.C., Figuig entro’ in un periodo di forte predominanza cristiana sino alla famosa battaglia di Yarmouk (636), che vide le armate musulmane prendere il potere sull’impero bizantino, aprendo le porte alla conquista dell’Africa del nord. Figuig divenne quindi musulmana, grazie anche ai suoi cristiani di Al Qods,che si convertirono all’Islam. Figuig, musulmana, evolverà sotto il controllo delle differenti dinastie. Gli Almoadi, diretti da Yacoub El Mansour Al Mouahidi, occuparono la città nel VI° secolo dell’Hegira, verso il 1200. Nel 1061 dell’Hegira (1651) sotto il regno degli Alaouiti, il sultano Mohammed Ben Sherif ingaggio’ una delle battaglie più feroci che conobbe l’oasi. Un oasi che conobbe anche l’assalto delle truppe del generale Ferdinand Marie O’Connor che tiro’ 600 colpi di cannone sullo ksar Zenaga, distruggendo case e coltivazioni di datteri, il 9 giugno 1903, in pieno periodo della colonizzazione francese. Dopo l’indipendenza del Marocco, nel 1956, e dell’Algeria nel 1962, i due vicini si lanciarono in una “guerra di sabbie” che costo’ immense superfici di terre e di palmeti ai figuigis. Gli abitanti di Figuig sono in maggioranza amazigh: tribù degli Zenata e Sanhaja. Gliebrei, molto attivi nelle attività economiche, lasciarono la regione negli anni ’50, con destinazione America del nord, Europa e Israele. Gli arabofoni di Figuig, che arrivarono nel XVIII° secolo, contano come discendenti iChourafa e gli Almoravidi, che abbracciarono la cultura locale. GliHarratine, antichi schiavi liberati, oltre ai Garamantes, neri non schiavizzati che vivevano in Africa del nord, sono ancora presenti oggi a Figuig. Si presume che ancora oggi, sicuramente nel passato, la famiglia e il lignaggio determina il ruolo e il posto di ognuno nella società, anche tra le istituzioni religiose tradizionali come la Zaouia e la Jmaâ. La Zaouia raggruppa gli adepti di una tendenza religiosa e costituisce una sorta di università che dispensa insegnamenti i fedeli. Delle grandi zaouia maghrebine, come laTijania, la Qadiria o ancora la Boutchichia, presenti a Figuig. Altre zaouie locali sono molto influenti come quella di Sidi Abdel Jabbar, Sidi Abdel Ouafi o ancora quella di Sekkouna. La Jmaâ, assemblea che è costituita da rappresentanti di ogni lignaggio si trova in uno Ksar (palazzo o castello in arabo). Lo Ksar designa un agglomerato di abitazioni raggruppate in uno spazio chiuso, circondato da mura fortificate e presenta ai lati delle torri di sorveglianza. Figuig conta sette grandi Ksour: Laâbidate, Lamaïz, Hammam Foukani, Hammam Tahtani, Loudaghir, Ouled Slimane e Zenaga, il più grande. Questi spazi accompagnano ancora oggi la vita economica di Figuig, che è diventata una provincia. L’agricoltura, in primis la coltura del dattero e dell’olivo,  costituiscono il polmone economico di Figuig insieme al turismo, all’artigianato e all’allevamento. Figuig, provata dalla chiusura delle frontiere tra il Marocco e l’Algeria, spera di rifarsi sul piano turistico e patrimoniale, coltivando un sogno: far parte dei siti classificati comePatrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. L’11 marzo scorso, la città di Figuig ha fatto ll suo show alla sede dell’UNESCO a Parigi. L’obiettivo è stato quello di poter essere iscritta nella lista dei siti classificati. Figuig gioca la carta dellasua architettura di oasi pre-sahariana che la caratterizza e che non trova similitudini in nessuna parte  del Marocco. Prima di accedere a questa lista mondiale, Figuig dovrà avere la classificazione nazionale di patrimonio. Otto sono i siti marocchiniclassificati: la Medina di Fès (1981), la Medina di Marrakech (1985), la città storica di Meknés (1997), la medina di Tétouan (1997), il sito archeologico di Volubis (1997), la medina di Essaouira (2001), la città portoghesedi Magazan (El Jadida, 2004), la place Jemaa El Fna di Marrakech (2001) e il Moussem di Tan Tan (2005). Il Marocco, ad oggi, ha richiesto l’ingresso nella lista della torre Hassan, Taza e la sua grande moschea, la moschea di Tinmel, il sito diChellah, il Parco naturale di Talassemtane e il parco nazionale di Dakla.

Fonte: My Amazighen

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Tangeri, inaugurato il nuovo stadio di calcio

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Il nuovo stadio di calcio di Tangeri, la cui costruzione ha richiesto un investimento di oltre 76 milioni di euro, è stato ufficialmente inaugurato martedi’ sera dal ministro della Gioventù e dello Sport, Moncef Belkhyat. La serata ha visto in campo l’Atletico Madrid, 6° nella Lega spagnola, vincere per 3 a 1 contro il Raja di Casablanca.L’uruguaiano Diego Forlan è stato l’indiscusso eroe della partita realizzando la tripletta davanti ad una modesta  e sottotono squadra casablanchese. Fuochi di artificio per tutta la serata hanno accompagnato la notte tangerina dedicata allo sport del football, illuminando tutta la baia  affacciata sulla Spagna del sud. Costruito su 82 ettari, il nuovo stadio di Tangeri, i cui lavori sono durati ben 8 anni, ha una capacità di 45.000 posti che saranno ampliati sino ad arrivare a 70.000. Questo complesso sportivo è a norma con tutte le regole internazioni e si trova all’uscita sud della città dello stretto di Gibilterra. Dopo l’apertura a gennaio dello stadio di Marrakech e tra qualche mese quello di Agadir, il Marocco avrà in dotazione delle infrastrutture sportive che permetteranno di organizzare eventi sportivi internazionali, in odore di candidature mondiali. Queste nuove opere sportive ospiteranno la Coppa d’Africa del 2015 e collocano il Marocco come uno dei paesi africani con gli standar internazionali più elevati del settore calcio. Il nuovo stadio di Tangeri ospiterà a giugno il meeting internazionale di atletica e il 27 luglio il “Trofeo dei campioni di Francia”, che riunirà i futuri campioni e vincitori della coppa di Francia edizione 201-2011. Il reame marocchino prevede inoltre la costruzione di un secondo stadio con 80.000 posti a Casablanca, che si aggiungerà a quello di Rabat, Oujda e Laâyoune, oltre appunto a quello di  Marrakech e Tangeri. Il nuovo stadio di Casablanca prevede, con un bando di concorso che scadrà nel maggio 2012, un investimento di 250 milioni di dollari. Sempre in odore di candidature mondiali.Che sia la volta buona?

Fonte: My Amazighen

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Il Mandorlo in Marocco

La fioritura dei mandorli in Marocco, come ovunque in Africa, avviene in pieno mese di febbraio, ed è attesa annualmente con impazienza. Primo albero fruttifero a fiorire, si copre letteralmente di fiori bianchi e rosa. Tafraoute, nel cuore dell’Anti-Atlas, non è mai cosi’ bella come a fine dell’inverno marocchino, nell’effimera e abbondante esplosione dei suoi fiori di mandorlo, il cui nettare risveglia le api dall’inverno. Gli abitanti della regione celebrano allora l’avvenimento con canti e balli. Un altra grande festa organizzata in onore dei mandorli è il Moussem dei mandorli di Taza, a fine estate, durante il raccolto. Questo rendez-vous annuale ha lo scopo di mettere in rilievo i programmi di sviluppo  dei mandorli, degli olivi, dei fichi e delle essenze autoctone della regione, con un focus-point sui mandorli di Aknoul.  In Marocco grandi coltivazioni di mandorli sono presenti nelle regioni pre-rifane e del Rif, sui massicci dell’Anti-Atlas e le zone aride delle regioni di Tafraoute, Azilal e delle valle del Drâa. Gli alberi disseminati sulle montagne hanno pero’ dei rendimenti aleatori e i loro frutti sono essenzialmente riservati all’autoconsumazione, commercializzando l’eventuale surplus nei souks. Piantagioni semi-intensive, condotte secondo teniche moderne, sono presenti nelle province di Fès-Meknès, Essaouira e Marrakech che dispone di 11.000 ettari a mandorlo. Altre zone conosciute per il mandorlo sono le regioni di Imintanout e di Amzmiz che raccolgono oltre il 70% della produzione nazionale. Originario delle zone calde del Medio Oriente, i mandorli si impiantarono presto in tutto il bacino del Mediterraneo. I mandorli domestici appaiono nella prima parte dell’Età del bronzo (3000-2000 a.C.). Un esempio archeologico di mandorlo sono i frutti trovati nella tomba di Tutankamon in Egitto (circa 1325 a.C.), probabilmente importate dal Levante. Fin dall’antichità, il mandorlo è stato un simbolo di promessa per la sua precoce fioritura, che simboleggia l’improvvisa e rapida redenzione di Dio per il Suo popolo dopo un periodo in cui sembrava lo avesse abbandonato; si veda ad esempio Geremia 1:11-12. Nella Bibbia il mandorlo è citato dieci volte, a cominciare con  la Genesi 43:11, dove viene descritto come “tra i migliori frutti”. Per i Romani, che chiamavano il mandorlo la “noce greca” simbolizzava la fertilità ed era uso gettare mandorle sui giovani mariti duranti le funzioni. Oggi, ancora, si offrono confetti con le mandorle nei matrimoni e nei battesimi. Questo frutto possiede molteplici virtù: la consumazione regolare di mandorle riduce il rischio di malattie cardio-vascolari, del diabete di tipo 2, dei calcoli biliari e del cancro al colon delle donne. La scheda tecnica di questo frutto parla chiaro: proteine, anti-ossidanti, acidi grassi insaturi, fibre e molto altro ancora. La pasticceria marocchina è il regno delle mandorle, vi ricordo soltanto il più conosciuto pasticcino che si trova ovunque nei souks e nelle pasticcerie, le corna di gazzella, in arabo Kaab Ghzal.

Fonte: My Amazighen

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Guelmim, interno hammam a luci rosse

April 23, 2011 Leave a comment

Un affaire a pseudo luci rosse sta toccando la piccola città di Bouizakarne (provincia di Guelmim) con una serie di fotografie scattate all’interno di un Hammam per sole donne. Fotografie che hanno dato luogo a quello che è diventato “l’affaire degli Hammam”. I gendarmi, in effetti, hanno arrestato sette persone su 23 ricercate implicate nello scandalo a luci rosse. Le persone arrestate sarranno giudicate a breve davanti alla corte di prima istanza per rispondere delle accuse di attentato alla morale, minaccie di stupro e acquisizione di immagini alle donne presenti nell’hammam, immagini scattate con delgli apparrecchi a forma di stilografiche. L’affaire è partito quando delle ragazze ospiti di un liceo della città hanno denunciato un quarantenne che le aveva minacciate con delle fotografie prese a loro insaputa nell’hammam. Un militare (ufficiale) è stato arrestato con l’accusa di utilizzazione della propria abitazione per la realizzazione di films pornografici. Da due settimane la piccola città di Bouizakarne è in subbuglio e l’affaire hammam è sulla bocca di tutti, anche tra i centinaia di militari che vi abitano, essendo la piccola cittadina una delle più grandi basi militari del reame. Scandali di provincia, tutto il mondo è paese!

Fonte: My Amazighen

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