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Christian Louboutin, collezione fall winter 2012-2012

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Oggi fa talmente freddo anche qui a Roma che pensare all’autunno non sembra così strano, anzi; indosserei con piacere i modelli che sto per presentarvi, tutti firmati Louboutin. Questa collezione Fall 2012 vede i cavalli di battaglia del brand riproposti in vesti poco innovative ma sempre accattivanti, impossibile resistere alle Pigalle borchiate, per dirne una, viste e riviste ma sempre superlative. Accanto a questi “cavalli vincenti” anche calzature più originali, alcune troppo originali, altre palesemente ispirate a modelli di colleghi, ma preferisco lasciar parlare le immagini.
Questi ankle boots sono i miei preferiti di questa collezione, soprattutto la versione viola acceso: la punta morbida e la totale assenza di platform li rende estremamente attraenti, anche se mi ricordano molto, troppo, le calzature proposte dal nostro Sergio Rossi nella collezione F/W 2011/2012, colpa forse della decorazione floreale appuntata sul suede.
Eccole qui, le solite Pigalle, sempre splendie, in versione borchiata e in una veste glitter romantica e insolita; parte della tomaia è realizzata in tessuto mesh color carne, non è un dettaglio bello da vedere in still life ma se nelle scarpe ci fosse un piedino (il mio, magari) l’effetto sarebbe delizioso, con quel fiocchetto che nasconde le cuciture e addolcisce una punta sempre molto scollata e sfacciata.
Questi ankle boots, a mio avviso, potevano riuscire meglio; il modello a scaglie dorate, spuntato, è degno di Ariel, ma le sirene non hanno i piedi, e questo può essere un problema! La scarpa a destra è invece di una bruttezza ingiustificabile, sembra un modello vintage sopravvissuto per miracolo nella soffitta della nonna: brutto il cavallino rosso, brutta la forma, orribile la decorazione militare che avvolge la caviglia. Sorry, brutte tutte.
Vi sorprenderà sapere che boccio anche questi due modelli: quello a sinistra ha del potenziale, ma la scelta di colore e tacco è stata cercata proprio per incontrare un mio giudizio negativo, ne sono certa! Le decolletè a destra, semplici e lineari, potrebbero rasentare la perfezione tecnica, ma la punta, anzi, l’intera tomaia, è di una lunghezza imbarazzante e questo fa apparire “strano” un tacco 10 pulito e bellissimo. C’è un evidente problema di proporzioni che non mi convince, peccato perché ad una pump rossa lucida difficilmente so resistere.
In questa foto non vedo niente di eccitante, sono due scarpe ben fatte che però non rispecchiano il mio stile; parliamoci chiaro, se non avessero la suola rossa non li guarderebbe nessuno! L’ankle boots con mini fibbie laterali è grazioso, nulla più.
Anche in questo caso è necessario sospendere il giudizio in attesa di immagini delle scarpe indossate: le decolletè dorate, essenziali e pulite, rendono poco in still life, al momento posso solo dirvi che non mi piace il laccetto che regge il tallone, troppo sottile. Gli ankle boots, con quel taglio sul collo del piede, devono essere un sogno sul piede giusto, quindi rimango in attesa di nuove foto, colma di trepidante fiducia nel prossimo, rigorosamente ricchissimo (non guardate me!).
Ma che bel sandalo! Promosso a pieni voti, senza riserve di alcun tipo, è splendido! Graziosa anche la forma della decolletè, molto Morgana di Stella McCartney; non esprimo commenti su quella coda di coniglio punk posta sul tallone, conoscete fin troppo bene la mia opinione sulle pellicce.
Non ho sbagliato post, anche questi modelli sono firmati Louboutin, giuro! La decolletè è adorabile, nonostante il tacco medio la trovo femminile e delicata, i sandali, bè, i sandali “io Tarzan tu Jane” preferisco ignorarli, sono fatta così.

Fonte: Shoeplay

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