Fondazione Forma di Milano, mostra suggestiva in onore a Condé Nast
Ci sono le curve delle modelle di fine ‘800, la perfezione di Linda Evangelista sulle spiagge di Miami, la scheletrica Kate Moss dei primi anni ’90. Un secolo di scatti racchiuso alla Fondazione Forma di Milano. Una mostra suggestiva che ripercorre la storia di uno dei giornali di moda più famosi al mondo. Era il 1909 quando Condé Nast acquista la testata di Vogue. E da quel momento la fotografia di moda diventerà un’arte. Da New York a Londra, da Parigi a Milano sfilano Edwar Steichen, Cecil Beaton, Guy Bourdin, Peter Lindbergh consacrati come i più importanti fotografi del ramo fashion. L’esposizione è un susseguirsi di scatti in bianco e nero, di modelle all’avanguardia che camminano per strada con tailleur di Chanel e cappotti Dior.Attraversano il tempo, dalle guerre alla rivoluzione degli anni ’70 dove vengono ritratte con lunghi capelli sciolti, zeppe e pantaloni a zampa. Un lungo percorso fino alle foto provocanti di nudo degli anni ’80 e ’90, quando i fotografi cercano di stupire, di creare una nuova arte. Cambiano le immagini e le modelle, che si fanno eteree, leggere, sempre più svestite. Essere sfacciata davanti all’obiettivo diventa un modo di essere. È l’epoca in cui Naomi Campbell diventa la regina nera delle passerelle e Kate Moss la nuova icona sexy da seguire. Un intreccio di forme e stili che hanno segnato il mondo della moda. Oltre agli scatti sono esposte anche tantissime copertine di Vogue. Colorate, austere, irriverenti, dagli anni’20 sino al 2000, c’è tutto un universo fatto di lavoro e passione dietro ad una apparentemente semplice copertina. “Dobbiamo fare di Vogue un Louvre”, disse Edward Steichen a Edna Woodman Chase, prima caporedattrice di Vogue America. Che dire, pare proprio che Condé Nast ce l’abbia fatta. La mostra chiude il 7 aprile.(Giulia Pezzolesi)
Fonte: VM-Mag