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Archive for July 19, 2011

Masseria Cervarolo, dimora storica sulle propaggini delle Murge

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Città Bianca, Regina degli Ulivi, Città Presepe. Ostuni acceca con il bagliore monocromo delle sue case tinte di bianco. Siamo in Puglia, sulle ultime propaggini delle Murge meridionali, di fronte alle acque più chiare di tutto l’Adriatico. Il borgo antico è un piccolo gioiello inerpicato sui fianchi scoscesi di un colle circondato da ulivi e terra rossa. Al suo interno, un gomitolo di stradine salgono e scendono, per intrecciarsi in un pittoresco labirinto chiuso da un’alta cinta muraria.

Sulla costa si susseguono ben diciassette chilometri di spiagge di sabbia finissima, con dune ricoperte di macchia mediterranea, calette e tratti rocciosi. Tra le perle del mare di Ostuni c’è la spiaggia detta del Pilone, all’interno di una riserva naturale, un tratto di costa protetto da alte dune, ginepri secolari e dominata da una torre di avvistamento aragonese del Cinquecento. La purezza delle acque, la pulizia delle spiagge e la disponibilità di moderni servizi turistici hanno permesso in breve tempo di portare Ostuni e il suo mare fra le mete più richieste per le vacanze in famiglia.

L’offerta di strutture ricettive, hotel e residence è ampia di qualità in tutto il territorio di Ostuni. Ma se la vostra deve essere una vacanza veramente speciale, Masseria Cervarolo offre ambienti di charme, benessere e relax a volontà. Si tratta di un’antica masseria del Cinquecento, interamente recuperata dopo lunghi lavori di restauro degli spazi e delle architetture originali. Masseria Cervarolo è un’incantevole dimora storica per le vacanze al mare in famiglia. Qui la natura dà spettacolo: la piscina per gli ospiti è uno specchio di acqua cristallina scavato nella roccia, su una dolina di origine carsica circondata da terrazzamenti ornati di piante di specie autoctone.

All’interno della tenuta, nella parte rivolta a mezzogiorno, sei suggestivi trulli ci ricordano che un tempo la masseria era abitata quotidianamente. All’interno regnano armonia e attenzione per i dettagli. Le 19 camere sono arredate con mobili antichi restaurati dalle sapienti mani degli artigiani locali, con tessuti e suppellettili di valore. Masseria Cervarolo è anche una meta ideale per il benessere del corpo e dello spirito: il bagno turco è nella lamìa seicentesca, con grandi archi a tutto sesto e pietre a vista.

Masseria Cervarolo è una dimora storica attenta nei confronti della natura e dei ritmi della sua terra. Per questo motivo, nel suo ristorante troverete solo proposte genuine del territorio pugliese, molte preparate con prodotti di origine biologica, declinate sempre secondo il più tradizionale gusto mediterraneo.

Fonte: Dimore D’Epoca – Hotel di charme e dimore storiche

Trucco fluo

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Se proprio non amate il trucco naturale, guardate le proposte fluo d make up artist. Mascara green, ombretti mela, gialli, arancioni. Labbra acquamarina e unghie gialle, verdi… Il make-up gioca sull’effetto sorpresa e si combina sapientemente proprio come su una tela. Provate a truccarvi così, solo per una notte d’estate!!!

Fonte: My Vanity Blog

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Diagonal ZeroZero, la zona del grattacielo realizzato da EMBA

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Settimana scorsa vi ho parlato dell’inaugurazione di un nuovo grattacielo nel punto dove inizia la Diagonal e a ridosso del Forum. Nel mio ultimo viaggio a Barcellona mi ricordavo di aver parlato con un’amica che vive lì (Alessandra) della riqualificazione che stava coinvolgendo tutto il quartiere e così ho provato ad approfondire di più la questione anche col suo aiuto.
La zona dove è sorto anche il grattacielo realizzato da EMBA si chiama 22@ e si trova nel quartiere di poblenou, un’area questa con una forte concentrazione industriale particolarmente legata all’industria tessile; il progetto di riqualificazione si poneva l’obiettivo di trasformare tutta la zona in un nuovo distretto dell’innovazione tecnologica per la città. Il quartiere legato alla classe operaia da anni presentava diverse criticità, legate soprattutto alla necessità di alloggi.
Il progetto oltre ad un nuovo studio sulla viabilità e sulle infrastrutture prevedeva lo smantellamento delle vecchie industrie a favore di nuove imprese tecnologicamente avanzate e la realizzazione di numerosi alloggi con lo scopo di migliorare le condizioni di vita nell’area; tutto questo nell’anno 2001.

Ad oggi, anno 2011, la situazione si presenta ben diversa rispetto alle aspettative; alcuni palazzi di alloggi sono stati costruiti, ma questi hanno costo che li porta ad avere un target ben diverso dalla classe operaia che prima viveva nell’aerea, dei 4000 appartamenti a prezzi agevolati previsti, ne sono stati completati solo 576. La situazione non è migliore se si va a vedere la parte riguardante le imprese e l’economia; il nuovo intervento doveva garantire circa 130.000 nuovi posti di lavoro, ma di questi ne sono stati assegnati solo il 17%, a cui vanno sottratti quelli persi a causa della chiusura di tutte le 8555 piccole e medie impresi a cui sono state revocate le licenze.
Un caso particolarmente significativo è quello dell’area industriale di Can Ricart che dava lavoro a 240 persone in piccole e medie imprese espulse nel 2005, nonostante questo i lavori sull’area non sono mai iniziati e l’area giace in stato di abbandono.
Per quanto riguarda gli spazi destinati al terziario e alle altre funzioni, la maggior parte di questi è stato destinato a funzioni non pertinenti alle reali necessità del quartiere, ad esempio sono stati costruiti in un quartiere a vocazione industriale diversi alberghi a 4 o 5 stelle, uno di questi porta addirittura la firma dell’architetto francese Dominique Perrault; inoltre Jean Nouvel ha realizzato nel quartiere un grande giardino pubblico di oltre 5 ettari di estensione.

Le opere di riqualificazione di un’aera vasta come quella presa in esame sono sempre particolarmente complesse, perchè coinvolgono parametri diversi rispetto a quelli puramente architettonici, tutto l’intervento è stato poi inserito in un periodo storico sicuramente non favorevole e anche questo ha influito negativamente sui risultati previsti e poi non raggiunti.
Nonostante alcuni singoli interventi di pregio architettonico, a dieci anni dalla presentazione del progetto più che di riqualificazione urbana sembra più opportuno parlare di speculazione.

Fonte: Linea Di Sezione

Sandless Beach Mat, il telo respingi sabbia da Hammacher Schlemmer

Dopo un bel bagno al mare chi non vorrebbe sdraiarsi al sole, asciugarsi e abbronzarsi senza la minima presenza di fastidiosi granelli di sabbia? Ora si può con Sandless Beach Mat, un telo da spiaggia costituito da un particolare materiale in grado di respingere sabbia, acqua e sporcizia.

Ingrediente segreto: il poliuretano

Il telo è costituito da due strati di poliuretano brevettato che filtrano immediatamente la sabbia e la spingono verso il basso non appena cade sulla sua superficie. Il filtraggio funziona in un unico senso così da evitare la risalita della subbia sulla superficie. Inizialmente fu sviluppato ed utilizzato per scopi militari; questo tappeto infatti serviva a ricoprire le basi di atterraggio o di decollo degli elicotteri onde evitare l’innalzamento di sabbie e polveri.

Oggi a metterlo sul mercato è l’agenzia americana Hammacher Schlemmer al prezzo di 59,95 o 69,95 dollari a seconda delle dimensioni, 90 e 160 cm. E’ molto pratico e resistente, è antiscivolo e non assorbe umidità. All’occorrenza può anche trasformarsi in una borsa, piegandolo e chiudendolo attraverso dei gancetti posti alle estremità. Inoltre negli angoli ci sono degli anelli con i quali è possibile piantarlo a terra. Esteticamente non è il massimo, anche perché è disponibile in soli due colori (blu e arancione), ma è comunque un’invenzione a mio parere molto utile per chi ama godersi la tintarella senza il fastidio della sabbia!

Luca Della Zazzera

Fonte: Skimbu

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