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Archive for May 6, 2011

Figuig, un oasi pre-sahariana in Marocco

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All’estremità est del Marocco, nel cerchio montagnoso dell’Alto Atlas orientale, a nord del Sahara, si trova una delle più antiche città del Marocco: Figuig. Un oasi dal paesaggio meraviglioso che rivendica un aura planetaria: l’iscrizione al Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Situata a 368 km a sud di Oujda e a 7 km dalla città algerina di Beni Ounif, Figuig appartiene alla parte più orientale del reame. Per gli storici arabi, il suo nome deriva da “fej”, per gli amazigh “Ifyyey” (falesia), derivazione del verbo amazigh “afey” (correre), che indica il passo cadenzato dei marciatori che discendono una falesia. Le due espressioni (fej e ifiyyey) evocano  in ogni caso un rilievo montagnoso. In effetti, Figuig è un luogo perduto nel mezzo delle montagne che costituiva nelle epoche una “cintura di sicurezza”. Mura naturali contro i nemici ma allo stesso tempo contro l’avanzata del deserto, senza dimenticare la riserva d’acqua pluviale che costituisce la catena dell’Alto Atlas. A nord-est di Figuig, si alzano i monti Jebel Himour (1168 mt) e Krouz (1647 mt), mentre a sud si erge il Jebel Jermane (1047 mt) e Sidi Youssef (1065 mt). Questi luoghi montagnosi donano a Figuig un clima particolare. La colonnina del mercurio varia tra i 3° e 5° in inverno e intorno ai 41° in estate. Si tratta di un clima semi-arido mediterraneo che, nell’oasi di Figuig, puo’ sorprendere per la sua freschezza e la sua dolcezza. Chi pensa all’oasi, ambiente marcato da una forte desertificazione, pensa generalmenteai palmeti della regione. Le 190.000 palme da datteri di Figuig fanno si che questo luogo sia uno dei più belli del Marocco, abitato già dal Neolitico. Durante tutta la sua storia, ebrei, cristiani e musulmani si sono succeduti in questa località. Dopo la conquista da parte dei vandali, nel 429 D.C., Figuig entro’ in un periodo di forte predominanza cristiana sino alla famosa battaglia di Yarmouk (636), che vide le armate musulmane prendere il potere sull’impero bizantino, aprendo le porte alla conquista dell’Africa del nord. Figuig divenne quindi musulmana, grazie anche ai suoi cristiani di Al Qods,che si convertirono all’Islam. Figuig, musulmana, evolverà sotto il controllo delle differenti dinastie. Gli Almoadi, diretti da Yacoub El Mansour Al Mouahidi, occuparono la città nel VI° secolo dell’Hegira, verso il 1200. Nel 1061 dell’Hegira (1651) sotto il regno degli Alaouiti, il sultano Mohammed Ben Sherif ingaggio’ una delle battaglie più feroci che conobbe l’oasi. Un oasi che conobbe anche l’assalto delle truppe del generale Ferdinand Marie O’Connor che tiro’ 600 colpi di cannone sullo ksar Zenaga, distruggendo case e coltivazioni di datteri, il 9 giugno 1903, in pieno periodo della colonizzazione francese. Dopo l’indipendenza del Marocco, nel 1956, e dell’Algeria nel 1962, i due vicini si lanciarono in una “guerra di sabbie” che costo’ immense superfici di terre e di palmeti ai figuigis. Gli abitanti di Figuig sono in maggioranza amazigh: tribù degli Zenata e Sanhaja. Gliebrei, molto attivi nelle attività economiche, lasciarono la regione negli anni ’50, con destinazione America del nord, Europa e Israele. Gli arabofoni di Figuig, che arrivarono nel XVIII° secolo, contano come discendenti iChourafa e gli Almoravidi, che abbracciarono la cultura locale. GliHarratine, antichi schiavi liberati, oltre ai Garamantes, neri non schiavizzati che vivevano in Africa del nord, sono ancora presenti oggi a Figuig. Si presume che ancora oggi, sicuramente nel passato, la famiglia e il lignaggio determina il ruolo e il posto di ognuno nella società, anche tra le istituzioni religiose tradizionali come la Zaouia e la Jmaâ. La Zaouia raggruppa gli adepti di una tendenza religiosa e costituisce una sorta di università che dispensa insegnamenti i fedeli. Delle grandi zaouia maghrebine, come laTijania, la Qadiria o ancora la Boutchichia, presenti a Figuig. Altre zaouie locali sono molto influenti come quella di Sidi Abdel Jabbar, Sidi Abdel Ouafi o ancora quella di Sekkouna. La Jmaâ, assemblea che è costituita da rappresentanti di ogni lignaggio si trova in uno Ksar (palazzo o castello in arabo). Lo Ksar designa un agglomerato di abitazioni raggruppate in uno spazio chiuso, circondato da mura fortificate e presenta ai lati delle torri di sorveglianza. Figuig conta sette grandi Ksour: Laâbidate, Lamaïz, Hammam Foukani, Hammam Tahtani, Loudaghir, Ouled Slimane e Zenaga, il più grande. Questi spazi accompagnano ancora oggi la vita economica di Figuig, che è diventata una provincia. L’agricoltura, in primis la coltura del dattero e dell’olivo,  costituiscono il polmone economico di Figuig insieme al turismo, all’artigianato e all’allevamento. Figuig, provata dalla chiusura delle frontiere tra il Marocco e l’Algeria, spera di rifarsi sul piano turistico e patrimoniale, coltivando un sogno: far parte dei siti classificati comePatrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. L’11 marzo scorso, la città di Figuig ha fatto ll suo show alla sede dell’UNESCO a Parigi. L’obiettivo è stato quello di poter essere iscritta nella lista dei siti classificati. Figuig gioca la carta dellasua architettura di oasi pre-sahariana che la caratterizza e che non trova similitudini in nessuna parte  del Marocco. Prima di accedere a questa lista mondiale, Figuig dovrà avere la classificazione nazionale di patrimonio. Otto sono i siti marocchiniclassificati: la Medina di Fès (1981), la Medina di Marrakech (1985), la città storica di Meknés (1997), la medina di Tétouan (1997), il sito archeologico di Volubis (1997), la medina di Essaouira (2001), la città portoghesedi Magazan (El Jadida, 2004), la place Jemaa El Fna di Marrakech (2001) e il Moussem di Tan Tan (2005). Il Marocco, ad oggi, ha richiesto l’ingresso nella lista della torre Hassan, Taza e la sua grande moschea, la moschea di Tinmel, il sito diChellah, il Parco naturale di Talassemtane e il parco nazionale di Dakla.

Fonte: My Amazighen

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L’estate vitaminica 2011 e firmata Christian Dior

Ho questo post in attesa da qualche tempo, ma per diversi motivi ho sempre preferito lasciarlo in bozze per dare la priorità ad altri articoli; oggi finalmente posso chiedervi cosa pensate delle scarpe della collezione P/E 2011 di Christian Dior. Si tratta di sandali realizzati in tela e corda multi color, che richiamano  nella forme le espadrillas, classiche scarpe spagnole munite di zeppa leggera e lacci lunghissimi da avvolgere alla caviglia, la differenza è che Dior le ha create con tacchi assassini.

Qui sotto potete ammirarle ai piedi di una modella, i lacci evidenziano le curve del piede, ma trovo che la tomaia sia troppo alta, massiccia.

I colori sgargianti fanno sognare paradisi lontani, come gli smalti che Dior ha proposto per la stagione calda: scegliereste questi sandali per la vostra estate, se il prezzo fosse accessibile?

Fonte: Shoeplay

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Hotel Hi Matic, contemporain, écologique, économique… self-service a Parigi

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Se siete in partenza per Parigi e avete bisogno di un alloggio dove pernottare forse vale la pena provare l”Hotel Hi Matic, sito al 71 di Rue de Charonne, nelle immediate vicinanze di Piazza della Bastiglia.
Si tratta di un hotel, il primo nel suo genere, completamente automatizzato e privo di personale (umano) all’interno. Per prenotare una camera è necessario collegarsi al sito e indicare giorno di arrivo e di partenza; dopo di ché all’utente registrato verrà rilasciato un codice che dovrà essere digitato su un display touch alla reception per poter usufruire dei servizi. L’hotel dispone di 42 camere dal design particolare (come del resto l’intera architettura dell’edificio), ognuna dotata di un iPad e collegamento wi-fi gratuito. Ogni richiesta al personale virtuale viene effettuata tramite i tablet, i pasti sono semplici, serviti monodose come in aereo e a base di alimenti biologici; inoltre all’interno dell’hotel ci sono dei distributori automatici per ogni altra necessità.

Fonte: Noisymag

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Zara a tutto colore

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Mai come quest’anno i designer che lavorano per Zara hanno potuto sbizzarrirsi usando colori shock per jeans, t-shirts ma anche accessori, dalle cinte alle scarpe, passando per delle maxi bag davvero notevoli. Ieri ho acquistato uno dei tanti sandali proposti, in versione verde smeraldo, ve li presenterò prossimamente, intanto vorrei mostrarvi un altro modello che ha catturato la mia attenzione, realizzato in pelle color biscotto e dettagli fuxia.

I listini fluo sono abbinati in modo impeccabile con la calda tonalità del cuoio, indicato anche il tacco in legno, dal gusto casual; un sandalo davvero ben fatto, a partire dai pellami morbidi, necessari su una tomaia multi-listini. Il prezzo rispecchia in parte la buona qualità del prodotto, in vendita in tutti i negozi Zara a 89,95 Euro.

Fonte: Shoeplay

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Yoga Time… saluto al Sole

Mare cristallino, cielo azzurro e soprattutto chilometri di spiagge deserte: come non approfittarne per liberare la testa dai mille quotidiani pensieri e rilassare il corpo con qualche semplice posizione yoga? Adoro il mare fuori stagione: la vera pace dei sensi!!!

Fonte: Mode in Italy

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