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Miu Miu, autunno inverno 2012 2013

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La signorina Miu Miu è diventata grande. Sofisticata e intellettuale apre il baule dei ricordi e scende in Carnaby Street a passeggiare con il piglio di un un dandy vittoriano e lo sguardo dalla risolutezza visionaria. Esteta dal gusto raffinato e perfezionista sbarazzina, sogna gli anni 70 ma gioca con il rimmel in una  camera da letto di fine 800. Si veste di convinzione ed ostenta una serietà eclettica e protagonista, ruba i completi dall’armadio dello zio aristocratico e li indossa, oversize e importanti, stupendo e impressionando, capricciosa se pur avvolta in una femminilità potente ed elegantemente retrò.
Dall’intelligenza sottile e l’originalità bon ton, non si accontenta però di fondersi con il concetto mainstream di androginia, piuttosto esplode in una classicità maschile singolare e stravagante dal sapore damascato che un gentiluomo solitamente non si potrebbe mai permettere di indossare.
E così Miuccia ci stupisce ancora, sottraendo all’estetica della sua bambolina ricercata il romantico party dress e trasportando tutto l’immaginario e i tratti stilistici della maison in un mondo di piccole donne crescono e, aggiungerei, saltellano tra due epoche storiche diverse, spavalde e borderline in giacca e pantaloni. Noncurante di chi voleva vederla ancora una volta, ancora per un’altra stagione, come una principessa sognante tra rondini e mantelline durante l’ora del thè, Mademoiselle Dandy si ribella e dimostra ineccepibile, come si possa essere femminile pur affrontando il mondo in una giacca apparentemente troppo grande per una signorina.
Esplode così l’allure londinese degli anni 70, vivono e si esaltano tra di loro stampe caleidoscopiche che rubano le tavolozze e le direzioni geometriche a William Morris e Paisley, sfilano tailleur e camicie in organza sulla linea gentile e raffinata di intrecci tessili lucidi e moderni. L’ossessione religiosa e perfezionista ruota intorno alla gola, le cravatte standard si evolvono nel taglio e nella palette, foulard al profumo di colonia fanno da background a colli dalle simmetrie morbide e tipicamente Miu Miu. Blazer mantellina dai tessuti pesanti stringono l’occhio a camicie dal gusto leggero e poetico seppur netto e maschile, booties pitonati e dalla pelle lucida celebrano l’affermazione ulteriore di zeppe e plateau accompagnati da doctor’s bag in vitello irriverenti nella loro professionalità standardizzata. I pantaloni a vita alta non rinunciano ad accennare l’effetto zampa se pur stabile sopra una caviglia enfatizzata da calzini di cotone pesante presi in prestito dal cassetto del papà. Immancabilmente presente la blusa tipica della maison con passanti e cintura all’altezza delle anche e i minidress che si reinventato in abiti gioiello sempre indossati su elementi classicamente virili. Vibrante la palette colori sui toni del blu, azzurro, senape, bordeaux, viola e verde con quel tocco protagonista sfociante in fantasie astratte tra righe verticali e piccoli scacchi.

Fonte: Noisymag

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