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Le meravigliose pareti illuminate del Gran Canyon (parte I)

La luce del mattino disegna giochi di colore attraverso le scanalature della gola profonda mentre il sole fulgente si esprime verso il basso sulle pareti  ripide del Canyon. Nella valle sorge una radura verdeggiante che alimenta la fantasia, ricca di scenari suggestivi, osservando dall’alto delle cime lo sterminato riflesso boschivo che infrange sulle nude rocce rossastre solcate pesantemente dall’erosione del tempo. In prossimità delle dune più basse é possibile scorgere una piccola mandria di cavalli autoctoni mentre brucano e si rincorrono liberamente sui percorsi forgiati dalla natura incontaminata mentre uno stallone purosangue dal temperamento nobile sorge dal gruppo con grande maestosità e dalla fiera bellezza si intuisce che sia il capobranco. Le ripide pareti rocciose mordono il cielo tagliando l’aria a guancia. Il vento soffia freddo e lievi bobine d’aria attraversano le lunghe cavità pietrose lasciando sospiri e richiami incomprensibili che danno l’impressione di essere parte integrante di un meraviglioso componimento poetico di ineguagliabile stima.

Il Canyon riesce a fissare l’osservatore attraverso l’immensità di cui correda il suo immenso habitat e, spostando lo sguardo verso l’alto, si immedesima nel suo vasto insieme risucchiando in esso tutto l’ecosistema, come se si appartenesse per incanto all’altro lato del mondo. Si nutre l’impressione di essere cuori in diretta dinnanzi al volto scoperto della natura… Il galoppo rigoglioso della mandria scorge frastuoni in lontananza miscelando brevi sentori che provengono dalle crude forze dell’universo circostante e l’eco dei nitriti moltiplicati all’infinito riemergono sottoforma di vaghi suoni suggestionanti. In un breve istante il battito cardiaco evince la sua presenza trasmettendo di riflesso rapide pulsazioni energiche susseguite a scialbe palpitazioni emotive  statane lungo la scia del trotto fabuloso dei destrieri mentre corrono, tutti insieme, in prossimità della morte, sorretti dall’ambio perfetto che tiene il passo sul bordo dei burroni scoscesi. Una realizzazione mozzafiato che lascia attoniti e attorniati da un fulgido silenzio corroborante.

a cura di Marius Creati

 

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