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Museo Pitagora, progetto dallo studio genovese OBR
Il museo Pitagora è il risultato di un concorso internazionale di progettazione bandito dal comune di Crotone e finanziato dalla comunità europea; il tema del concorso riguardava la creazione di un parco scientifico di 18 ettari di area dedicato al matematico greco che fondò, proprio nella città calabra, la sua scuola nel VI secolo avanti cristo.
Il progetto ha lo scopo di promuovere la città di Crotone nel circuito internazionale del turismo culturale, ma allo stesso tempo di attirare visitatori della città e dalle zone vicine, per risvegliare lo spirito intellettuale dell’area.
L’architettura del museo vuole creare un nuovo landscape, morfologicamente integrato con il suolo e con l’orografia del lotto; per questo il progetto prevede una parte ipogea che interseca gli spazi espositivi con la montagna, come si vede nelle sezioni di seguito.
Il rapporto tra architettura e paesaggio è enfatizzato anche negli spazi interni del foyer e della caffetteria, che si aprano verso l’esterno. Il museo può essere raggiunto in due maniere, dalla città con un percorso in ascesa, oppure della montagna scendendo.
Il museo in fase di completamento è stato progettato dallo studio genovese OBR.
Fonte: Linea Di Sezione
Serra Yilmaz
Serra Yilmaz (Turchia, attrice)
Nata ad Istanbul, dopo il diploma studia psicologia all’Università di Caen in Francia, dove segue il corso di recitazione tenuto da Robert Abirached. Rientrata nella città natale, vince il concorso della Compagnia Dostlar dove, mentre continua a studiare recitazione, viene anche scelta per una serie di ruoli minori in lavori messi in scena al teatro. Esordisce al cinema nel 1983 in Şekerpare di Atif Yilmaz, seguito da una serie di ruoli in opere di altri maestri del cinema turco degli anni ’80, tra cui Hotel Madre-Patria di Ömer Kavur in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1987. Nel 1988 lavora come attrice e dramaturga per la compagnia del Teatro della Città di Istanbul, del quale è vice-direttore artistico e responsabile per le relazioni internazionali dal 1996 al 2000. Nel 1998 la performance in Harem Suaré di Ferzan Ozpetek le vale il premio come miglior attrice non protagonista all’Antalya Film Festival e avvia una lunga collaborazione con il regista di origine turca, del quale diventa un volto simbolo. Nel 2001 Ozpetek la dirige ne Le fate ignoranti, mentre l’anno seguente recita per Elisabeth Raygaard in Omfavn mig måne (House of Hearts). Grazie al ruolo da protagonista in Dokuz (2002) di Ümit Ünal viene premiata come migliore attrice sia all’Istanbul Festival nel 2002 che ai Sadri Alışık Theater and Cinema Awards. Nel 2004, lascia la compagnia del Teatro della Città di Istanbul e prosegue la felice collaborazione con Ozpetek con La finestra di fronte, che le vale una nomination ai David di Donatello come Miglior Attrice Non Protagonista, un Ciak d’Oro e il premio Flaiano, mentre alla consegna del Mirto D’Oro viene insignita del premio “Cle D’or”. Nel 2005, comincia a recitare al Teatro Rifredi di Firenze in “L’Ultimo Harem- the Last Harem”, lavoro teatrale diretto da Angelo Savelli, che viene ripreso con grande successo per sette stagioni, e andrà avanti anche nel 2012. Sempre nel 2010 interpreta vari ruoli in “Sur le Seuil” di Sedef Ecer, messo in scena al Centro Culturale Jean Houdrement a La Courneuvue e a Fécamp. Yılmaz ha recitato anche in serie televisive di successo e affianca alla carriera di attrice l’attività di traduttrice di opere di Pirandello, Yourcenar, Jaccotet.
Fonte: Biennale di Venezia
Sedia-corda, seduta semplice di Jon Fraser
Ecco una bella idea per una seduta semplice ma che cattura sicuramente l’attenzione.
La sedia-corda è un idea del designer Jon Fraser, che ha pensato ad una maniera diversa per usare una corda di 80 metri; questa è stata impregnata da una resina poliuretanica e modellata su degli stampi prima che la resina la irrigidisca definitivamente, portandola nella sua conformazione finale.
L’idea è sicuramente interessante e permette di creare moltissime diverse tipologie di sedute partendo dagli stessi materiali iniziali.
Fonte: Linea Di Sezione





















