Louis Vuitton, autunno inferno 2013 2014
Uno dei motivi per cui attendo sempre con ansia la settimana della moda di Parigi è per scoprire cosa si è inventato Marc Jacobs.
Da quando c’è lui alla direzione creativa, le sfilate di Louis Vuitton sono veri e propri show, storie non raccontate solo attraverso gli abiti e la musica, ma anche la scenografia, suggestiva e capace di farti sentire parte integrante del racconto.
Anche questa volta Marc non mi ha delusa.
Anni ’40, un’affascinante donna fugge via dalla stanza d’albergo dove ha condiviso qualche ora d’amore con l’amante, probabilmente un uomo facoltoso e sposato.
La musica e l’incessante aprirsi di porte, con le modelle che sfilano anche 5/6 alla volta, una dietro l’altra, mi fa provare le sensazioni di frenesia, malinconia, passione e disperazione di questa donna, innamorata dell’uomo sbagliato, ma il solo con cui provi sensazioni mai provate finora.
Indossa abiti all’apparenza casuali, “le prime cose che ha trovato”, prima di darsi nuovamente all’ombra, eppure l’amore e il tormento di cui è vestita, sono capi meravigliosi, perfettamente stirati, come fossero cuciti addosso alla protagonista di questa storia.
Fonte: In Moda Veritas