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Archive for May, 2010

La couture di Jean Paul Gaultier approda nella meravigliosa Mosca

L’enfant terrible della moda francese, il grande couturier Jean Paul Gaultier, torna a stupire presentando alcuni giorni fa la sua sfilata nella meravigliosa città di Mosca in occasione del Chereshnvy Les Arts Festival dando adito di se e soprattutto della sua esilarante creatività immutabile per bellezza e particolare attenzione per il dettaglio. Location altamente suggestivo, la storica stazione di Kazansky, un sogno chiuso nel suo cassetto quello di poter sfilare in una stazione dagli ampi contenuti storici e culturali, in visione dell’idea di essere costantemente in viaggio, talvolta influenzati dalle culture straniere, pensando alle mete lontane da poter raggiungere. In una delle più belle ed antiche stazioni di Mosca, nonché d’Europa, caratterizzata dalle sontuose ed imponenti architetture sovrastanti che ricordano la sontuosità e l’imponenza delle grandi cattedrali del passato, Monsieur Gaultier spicca il suo volo pindarico presentando un magico spaccato di contemporaneità sartoriale, ricca di stile, classicismo, colori e ampia euforia mediante i quali egli  spinge la fantasia tralasciando gli spazi limitati dalla quotidianità cercando di varcare solennemente le barriere della consuetudine.

Asserisce Jean Paul Gaultier: “La stazione ferroviaria é il simbolo del viaggiare e le mie collezioni sono sempre una specie di viaggio. La Russia é un mix di romanticismo e euforia, e niente potrebbe descrivere meglio una notte che vedere modelle bighellonanti in abiti in stile messicano e vestiti ispirati al film Avatar come copiose appariscenti moscovite alla moda. La Russia é aperta al mondo. Ho l’impressione che ora il resto d’Europa é come un vecchio sputnik”.

by Marius Creati

 

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Vodka Grey Goose illuminata dal glamour chic di Chopard

Tutti i grandi intenditori di vodka dell’alta etichetta francese Grey Goose e i numerosi appassionati del noto marchio svizzero di gioielli Chopard faranno sicuramente salti di gioia nell’apprendere che le due importanti case hanno intrapreso una meravigliosa collaborazione per la ri-progettazione il design della nuova bottiglia speciale di Grey Goose. La nuova bottiglia, presentata in anteprima a Cannes, è ornata con un brillante globo scintillante posta in cima sul quale si erge un’oca intenta a spiccare il volo.

La bottiglia di vodka Grey Goose by Chopard sarà disponibile nei negozi di alimentari più importanti a Parigi fino alla fine di settembre 2010 per un prezzo di 350 euro.

by Marius Creati

 

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Frrrozen Haute Chocolate, un gelato per chi ha il palato fine

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La bella stagione sta arrivando e  non c’é cosa più buona di un bel gelato, ma siete pronti a pagarlo $25.000? Questo è il prezzo stimato dal produttore del Frrrozen Haute Chocolate, ideato nel famoso ristorante di New York, il Serendepity 3, in collaborazione con la gioielleria Euphoria. Si, gioielli… infatti questo gustoso gelato è composto da cinque grammi d’oro 24 carati commestibili mescolati a 14 tipologie di cacao provenienti da tutto il mondo e per finire un delizioso tartufo al cioccolato, il Madeline Au Truffle.
Servito in una coppa ornata di oro commestibile, con alla base con un bracciale anch’esso d’oro e diamanti, oltre al delizioso cucchiaino realizzato in oro e diamanti che si può portare via come ricordo.
Il Frrrozen Haute Chocolate è stato dichiarato il dessert più costoso al mondo e finirà nelle pagine del famoso libro dei Guinness dei primati. Se non avremo la possibilità di gustarlo, lo potremmo sicuramente vedere in foto e sognarlo gustosamente…
by Emilio Di Iorio

LED, il tavolo illuminato

Si rimane colpiti nel trovare l’universo proiettato sul soffitto al cospetto del fantastico tavolo LED, il quale assorbe la luce circostante che poi emette quando si spengono le luci del soggiorno. Duecentosettantotto led bianchi sparsi in tutta la superficie protetta da un apposito di vetro di sicurezza. Un oggetto d’arredo davvero unico acquisibile per $23.175, il giusto compenso può dare alla sala da pranzo un tocco di classe prettamente futuristico.

by Marius Creati

 

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Mohamed Al Fayed conclama l’uscita da Harrods

Mohamed Al Fayed, uno dei più ricchi magnati britannici, nonché famoso per essere il padre dell’uomo che trascorse gli ultimi istanti di vita insieme alla famosa Principessa Lady Diana, per i quali ha in seguito commissionato l’erezione di sculture commemorative all’interno dei grandi magazzini Harrods, finora di sua esclusiva proprietà, ha deciso di dare un taglio con il suo passato.

Si assiste in effetti ad un vertiginoso cambiamento nelle alte sfere direzionali del noto centro commerciale poiché il tradizionale mega-negozio del dipartimento britannico é stato acquistato recentemente dalla famiglia reale del Qatar per un importo di £1,5 miliardi. Questo potrebbe risultare l’affare più costoso che il signor Fayed abbia mai concertato finora, creando probabilmente involontariamente una nube più estesa di quanto si propagò sui cieli di Londra quando fu da lui acquistato a suo tempo molti anni fa. E’ da ricordare che nel corso degli anni egli ha acquisito il Ritz di Parigi, molte squadre di calcio e altre istituzioni importanti.

Tuttavia, all’inizio la Gran Bretagna non gradiva l’idea che un musulmano egiziano immigrato fosse in grado di possedere un edificio simbolo del commercio anglosassone, tuttora considerato un simbolo nazionale. Il cambiamento di stile dalla povertà alla ricchezza non solo ha ispirato le moltitudini, ma ha provocato altresì profonde inquietudini. Oggi gli inglesi vedono tristemente l’uscita di scena di quest’uomo dai celeberrimi Harrods, un luogo che egli ha contribuito a far accrescere continuamente con una vita interamente dedicata alla sua propagazione, creata per proprio conto.

by Marius Creati

 

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Santo Versace schiaccia i contraffattori del marchio made in USA

Sostiene Santo Versace: “Nel 2003 avevamo denunciato decine di soggetti che operavano fra la California e l’Arizona, i quali vendevano i loro prodotti contraffatti in 72 negozi. Molti hanno smesso e hanno cercato un accordo con noi, ma questo tizio ha continuato ad inondare Los Angeles di merce di una qualità davvero scadente attraverso i suoi 19 punti vendita”. Il famoso imprenditore ha tirato in causa il fantomatico commerciante che sfruttava indebitamente l’imitazione del marchio per proporre i vari prodotti mediante i suoi vari punti vendita, ovviamente non autorizzati dal celebre marchio della medusa.

Continua dicendo: “Gli ho fatto vedere i miei giubbotti e poi quelli di questa concorrenza

, un vero orrore a cui era stata cucita l’etichetta Versace e la Medusa, poi i miei jeans e le copie, un altra vergogna, e per completare l’opera, una camicia in quattro colori. Alla fine ho ribadito al giudice e alla giuria che se quello è Versace, allora Versace farebbe schifo e non avrebbe futuro, poiché sarebbe un bluff”.

Undici ore trascorse in sala di tribunale in presenza di una corte composta da un giudice e una giuria di otto membri accuratamente scelti per probità, riunita per dibattere la causa nella quale si discutevano le sorti delle accuse sulla contraffazione del noto brand su suolo americano.

Esulta Santo Versace: “È un verdetto storico… gli avvocati mi avevano invitato alla prudenza. Speravano in un verdetto positivo, ma devo dire che la giuria ha accolto in pieno le nostre istanze”. Una vittoria schiacciante per il presidente del gruppo che ha letteralmente represso il gruppo californiano implicato nella falsificazione delle produzioni Versace e costretto ad un risarcimento di $20 milioni. Definisce l’imprenditore italiano: “Una cifra che mette in ginocchio chi per anni ci ha fatto una concorrenza sleale sporcando l’immagine dell’Italia all’estero”.

by Marius Creati

 

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“Les Chadoufs”, incanti nel lusso da Christie’s a Dubai

May 12, 2010 2 comments

E’ stata venduta a Dubai in un’asta di Christie’s la “Les Chadoufs“, una pittura egiziana dipinta dall’artista moderno Mahmud Said. Si tratta di un record visto che la somma di cui si parlava per acquistare questo quadro artistico era di solo 200 mila dollari, ma messo all’asta nell’hotel di lusso in cui è stata svolta la prestigiosa asta di Christie’s ha scatenato l’effetto incantevole che ha fatto lievitare il prezzo alla cifra record di 2,43 milioni di dollari. Il ricco acquirente appartenente allo stato degli Emirati Arabi Uniti, precisamente di Dubai, è voluto rimanere in incognito data la sua riservata ricchezza. Il quadro pittoresco Les Chadoufs è appartenuto al sindaco della città saudita di Jeddah, ovvero a Mohammed Said Farsi e riportava in tutto il suo splendore e la lucentezza dei contadini che pescano acqua sulle irrequiete acque del rinomato fiume Nilo.

Fonte: GoLook.it

 

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Sephora, flagship di Milano con luci green e spazi ludici

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Dopo 5 anni dedicati esclusivamente al restyling dei punti di vendita già esistenti, Sephora riprende lo sviluppo di rete in Italia e inaugura il flagship store di corso Vittorio Emanuele a Milano.
Lo store rappresenta, infatti, l’avvio di una politica di investimento che vedrà nel 2010 l’apertura di sei flagship store sul territorio nazionale tra i quali quelli di Roma (via del Tritone) e Torino (stazione di Porta Nuova). Distribuito su una superficie di oltre 1.200 mq, il flagship milanese si articola su tre piani completamente dedicati al mondo del beauty con un’offerta che spazia dallo store brand Sephora alle marche di make up. Nell’insieme l’esposizione risulta massificata soprattutto al livello 0 dove i prodotti Sephora non emergono.
Più interessante, invece, il livello -1 che propone prodotti skincare con una profonda segmentazione lungo un percorso più arioso e meno articolato. Il mezzanino, sospeso sull’area make up, si appresta, invece, a ospitare mostre d’arte, pop up store e temporary spa. Da notare l’implementazione di luci led. Si tratta di un primo passo verso una green vision da coadiuvare con altri interventi per un punto di vendita maggiormente sostenibile.
Il vero magnete
Al piano -1 trovano spazio le fragranze, i prodotti per il trattamento e il brow bar Benefit. Con un assortimento che abbraccia i target femminile e maschile, il piano, che si estende su 700 mq, è tra i tre livelli quello più interessante da un punto di vista sia della presentazione sia dell’offerta grazie all’evidente segmentazione.
Come in un salone di bellezza 
Lungo il percorso una serie di laboratori si innescano con l’offerta di prodotti. Sedute e specchi sono un must.
Fast fashion beauty
In prossimità delle casse un totem propone prodotti last minute. All’insegna del claim “Bella in un attimo”, l’espositore si prefigge di accelerare gli acquisti d’impulso facendo leva sul fast fashion beauty.
Una convivenza forzata
L’offerta make up è composta dallo store brand Sephora e da marche del mondo beauty. Una convivenza stretta che al piano terra stride in un ambiente alquanto caotico. Se al mondo Sephora è dedicato un lungo lineare, gli altri brand sono presenti, invece, in isole dedicate dove la marca ha un appeal maggiore rispetto a quella dell’insegna.
Esclusività di brand e servizi
Molti i servizi proposti a partire dal brow bar (per le sopracciglia) al beauty bar, dal glitter bar alla scuola di make up for ever, al lash bar (per le ciglia) al make up point. Ai quali si aggiunge una serie di prodotti esclusivi presenti solo nei punti di vendita Sephora quali Benefit, BareMinerals, Make up for ever, Cargo, Too Faced e Urban Decay.
I profumi dalla A alla Z
Sempre al livello -1 per le fragranze è stato usato l’ordine alfabetico identificando per ciascuna lettera il brand di riferimento.
A scuola da Sephora
In esclusiva per l’Italia, lo store di corso Vittorio Emanuele propone Make up school for ever, il marchio di make up professionale appartenente al gruppo Lvmh. Un corner dove le clienti potranno apprendere, come in una scuola, le tecniche di realizzazione di un make up anche senza appuntamento.
Protagonisti sul palco
Entrando nel flagship store il visitatore viene accolto da un’area promozionale che proietta in primo piano un brand cosmetico alla stregua di un attore sul palcoscenico. Da qui probabilmente la scelta di chiamare la zona on stage.

Anna Bertolini

 

 

 

 

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Suite Elle Decoration, quando le strisce firmano lo stile di Jean Paul Gaultier

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Dopo i designers Christian Lacroix e Martin Margiela, la terza edizione di Elle Decoration Suite ospita lo stile inconfondibile del famoso stilista di moda Jean Paul Gaultier, il quale ha presentato per questa edizione le sue caratteristiche strisce alla marinara, tipiche del suo marchio, quale oggetto spettacolare di interior design e con un’istallazione presentata in un appartamento ubicato proprio di fronte alla famosissima Torre Eiffel.

“I vestiti sono il mio lavoro, e siccome conosco soltanto come vestire, ho vestito questa Suite Elle Decoration nella Cité dell’Architettura e del Patrimonio con vari tocchi che già danno grazia alle mie collezioni. In primo luogo é il tocco marino. Strisce navali sono dispiegate e deformate sui muri, sono drappeggiate e arricciate su tutto l’arredamento, un po’ di morfologia marina nel salotto che scompare nella tela bianca.

Poi arriva il tocco verde. La natura apre le sue porte! Le piante sono invitate, il giardino è stampato sulle pareti! L’edera tesse sul divano; il lichene cresce sulle sedie intrecciate all’ombra di un albero, e il muschio, come velluto verde, tappezza la pietra, mentre le piante cadono in intervalli, nascoste in una rete.

Il tocco nudo, la pelle satinata. Il tessuto si sviluppa sulle pareti della camera da letto e forma un velo di polvere sul soffitto. L’abito corsetto di una bambola da luna park diventa una gigante trapunta da letto. In questa stanza, lingerie, un merletto che tesse a rete sul tappeto si specchia nei vetri delle finestre.

Per un tocco di riflessione, la terrazza! Parigi e la Torre Eiffel risuonano e si moltiplicano in diverse sfaccettature come diamanti, gioielli e accessori per il cielo e le nuvole, che giocano a scacchi su di uno specchio sul pavimento, copre il rivestimento scintillante di un cemento grigio. I vestiti sono passati da uno stato all’altro come ci si sposta da una stanza all’altra”.

Jean Paul Gaultier

In esposizione a Parigi tra il prossimo 8 maggio e il 2 ottobre 2010, presso il Palais de Chaillot.

by Marius Creati

fonte: http://www.citechaillot.fr

 

Dipinto d’autore ritraente Michael Jackson non trova ancora il suo acquirente finale

Nessun acquirente per il celebre quadro d’autore intitolato “The Book” ritraente la grande popstar Michael Jackson, proposto all’incanto dall’ormai conclamata casa d’aste internazionale eBay. Ritratto dal noto artista australiano Brett-Livingstone Strong, nel quale il famoso cantante é chiaramente visibile mentre indossa una vistosa giacca di velluto rosso e seduto in prossimità di un enorme salone adornato di una meravigliosa pavimentazione a scacchiera, probabilmente nel suo ranch paradisiaco di Neverland. L’attuale proprietario Marty Abrams, desideroso di voler ottenere un adeguato compenso dalla presente vendita ha deciso, dopo oltre diciassette anni di custodia presso una sua dimora in New Jersey, di offrire ad altri la possibilità di poterlo possedere, dopo averlo prestato per una breve mostra commemorativa posteriore al decesso organizzata presso lo showroom Dancy-Power Automotive di Harlem. Attualmente ubicato presso l’abitazione di New York del suo proprietario, il quale ne ottenne l’esclusiva acquisizione a saldo di un debito nel 1992 dal businessman giapponese Saeki Hiromichi, é in attesa di trovare il suo nuovo acquirente.

Valutato dal Fine Art Appraisal and Restoration in Belgio per circa $5,3 milioni una decina d’anni fa, il dipinto parte da una base di $2,75 milioni.

by Marius Creati

 

Categories: Incanto Tags: