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Salvatore Ferragamo, quinta boutique in Vietnam
Versailles alla Galleria Carla Sozzani
Dal 15 gennaio al 27 marzo la Galleria Carla Sozzani presenta Versailles, una selezione di trentacinque immagini di grande formato che Robert Polidori ha scattato e raccolto in oltre venticinque anni di documentazione sui lavori di restauro della reggia di Versailles.Polidori, fotografando gli ambienti interni del palazzo con particolare attenzione per il tema del restauro e della riqualificazione, cerca di penetrare e rivelare l’anima di chi vi ha vissuto. L’idea del fotografo é che l’interno di una stanza possa svelare la storia, i valori, le idee dei suoi abitanti e che, anche i dettagli più minuti, possano mostrare come queste persone desiderassero apparire agli altri.A differenza dei suoi precedenti progetti, quali l’Uragano Katrina e Chernobyl, dove gli spazi fotografati portano i segni di eventi catastrofici, il lavoro su Versailles racconta venticinque anni di lavori conservativi.Ogni camera, presentata con ricchezza di dettagli, mostra le tracce stratificate della propria storia, delle persone che l’hanno abitata nel tempo.Attraverso i segni dei continui rifacimenti, operati da Luigi XIV e dai suoi predecessori, nonché dei lavori di restauro, Robert Polidori restituisce con chiarezza il succedersi di molteplici personalità e delle loro visioni.Con questa serie fotografica Polidori mette in discussione l’idea di riportare la Reggia al suo stato originario.Per il fotografo Versailles non è un luogo appartenente a un unico periodo storico, ma il risultato di un incessante processo di ricostruzione e rivisitazione della storia al fine di tenere vivo il passato.Polidori è maestro nella resa estetica e compositiva delle immagini.Le sue fotografie sono complesse nature morte, che, con il loro vivace cromatismo e una qualità fotografica unica, propongono allo spettatore un affascinante sfondo per la propria immaginazione.
Robert Polidori è nato nel 1951 a Montreal, Quebec.È considerato uno dei maggiori fotografi di architettura a livello internazionale.I suoi reportage di città abbandonate e divise, tra cui Chernobyl, La Havana e New Orleans dopo l’uragano Katrina, hanno ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo.È autore di numerose pubblicazioni, la più recente – Parcours Muséoligique Revisté – si compone di tre volumi che raccolgono la sua serie Versailles.È stato vincitore dell’Alfred Eisenstaedt Award nel 1999 e nel 2000; nel 1998 ha ricevuto il World Press Award per il suo reportage sulla costruzione della nuova sede del Getty Museum.Collabora regolarmente con la rivista The New Yorker.
Barbara Micheletto Spadini
Fonte: Luuk Magazine
Caran d’Ache, gemelli Black Series Limited Edition
La prestigiosa maison Caran d’Ache, celebre per i suoi preziosi strumenti di scrittura, stupisce il pubblico maschile più esigente proponendo una nuova collezione di gemelli.
Ciò che domina in questa nuova collezione, denominata “Black Series Limited Edition”, è il colore nero, considerato da sempre come un colore ricco di fascino ed eleganza nonostante la sua semplicità.
Questi esclusivi accessori, grazie all’eccellente lavoro portato a termine dai talentuosi artigiani della maison, sono caratterizzati da un mix di materiali originali e linee esclusive che li porta ad esprimere, come già accennato, un fascino senza eguali.
I gemelli, infatti, sono plasmati in maglia d’acciaio con inserti in alligatore, ebano, fibra di carbonio, corno di zebù, lacca lucida e lacca opaca a seconda della variante e sono racchiusi in un raffinato cofanetto di legno numerato laccato nero. Lo stesso cofanetto che contiene 7 paia di gemelli, inoltre, porta al suo interno un comodo astuccio di velluto ed un panno morbido per la pulizia.
Il prezzo dell’interno cofanetto è di 2.200 euro, per altre informazioni basta visitare il sito carandache.ch
Fonte: GoLook.it
BMW Serie 6 Coupè, esaltazione del comfort
BMW ha presentato al pubblico la sua nuova opera automobilistica: stiamo parlando della BMW Serie 6 Coupè, che in questa versione, per esaltare il comfort dell’abitacolo, ha beneficiato di un leggero aumento di dimensioni.
Sia la meccanica che le sospensioni sono le stesse della versione Cabrio, tutt’altra cosa invece per i propulsori; al top di gamma, infatti, troviamo il V8 da 4,4 litri con 407 cavalli(650i), seguito dal V6 da 3 litri con 320 cavalli(640i). È da sottolineare che il primo motore elencato, ha uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi, con una velocità massima autolimitata di 250 km/h. Entrambe le motorizzazioni, inoltre, rispettano la rigorosa normativa Euro 5 e sono abbinate al cambio automatico ZF ad 8 rapporti, controllabile anche dai comandi al volante.
Il telaio della nuova BMW Serie 6 Coupè è del 50% più rigido rispetto a quello della versione Cabrio, questo per garantire un assetto più corsaiolo.
Oltre alle modifiche al telaio ed al motore, ciò che più colpisce di questa vettura sono gli interni, dotati di un nuovo sistema multimediale, caratterizzato da uno schermo da 10,2 pollici con sistema di navigazione satellitare integrato.
Su richiesta, inoltre, è disponibile un potente impianto Hi-Fi Bang & Olufsen, insieme a tanti altri comfort che aiutano a rendere la vettura un vero salotto; non mancano il sistema Head-Up Display (sistema che proietta le principali informazioni di marcia sul parabrezza anteriore) e l’attacco per iPhone.
Per altre informazioni basta visitare il sito bmw.it
Fonte: GoLook.it
Roberto Coin, pendente champagne in oro e diamanti
Fonte: GoLook.it
Pierre Mantoux acquisisce il brand di beachwear Passo Jazz
Fonte: Luuk Magazine
La bellezza è di scena al Cosmoprof 2011
Per tutta la durata della manifestazione avrà luogo ESTHETIring: un vero e proprio ring in cui si sfideranno i migliori esperti in tecniche corporee provenienti da ogni parte del mondo (PAD. 18 2° piano). Mentre al PAD. 21 andrà in scena LoveNails: espressione di uno dei fenomeni del momento nel campo dell’estetica ovvero la cura delle unghie nell’arte del colore e delle tecniche più originali. Domenica 20 e Lunedì 21 i più importanti hair stylist al mondo si esibiranno a colpi di spazzola e phon sul palcoscenico di On Hair Industry, stiamo parlando di Aldo Coppola, Angelo Seminara, Anthony Mascolo e Mark Hayess, direttore creativo di Sasson Accademy. (PAD. 36). E restando in tema di acconciature Lunedì 21 si terrà On Hair: The Next Talent, il concorso dedicato ai giovani talenti acconciatori guidati da una selezione di esperti. ESTHETILand è l’area dedicata ai dibattiti nella giornata di domenica 20, che vedrà il talk show di di grandi esperti sul tema “Come non invecchiare grazie alle ultime cquisizioni scientifiche”. Spazio anche alla sostenibilità al Cosmoprof Nature green evolution nella giornata di sabato 19 marzo dedicata alla bellezza in chiave etica e nel rispetto del consumatore con due tavole rotonde: Cosmetici Bio-etici e Storie di successo.
Ma c’è anche spazio per il design, all’ interno di Cosmopack: salone leader mondiale nel settore del packaging, che porterà a Bologna una delegazione di rand leader nel settore lusso oltre a incontri e seminari tecnici con personalità importanti di questo settore. E poi premi, aperitivi, dimostrazioni che si snoderanno durante l’ evento.
Fonte: Noisymag
Sotto la pioggia..il panico marrakchis!
I marrakchis (abitanti di Marrakech) sono frivoli, si sà. E’ il solo luogo al mondo dove è possibile incrociare delle persone in anorak in pieno mese di agosto, con 40° gradi all’ombra. E’ tutto vero, non invento nulla, sono qui tutto l’anno. Infatti, sotto i loro molteplici strati di vestiti, riescono a sviluppare i loro propri microclimi e macerare in una marinata personale, intima e refrigerante. L’inadattabilità dei marrakchis prende una piega spettacolare nei giorni di pioggia, come in questi giorni. Il minimo temporale semina il panico e il caos nella città. Come tutti i marocchini, i marrakchis, traumatizzati dalle loro estati aride, amano la pioggia. I primi acquazzoni della primavera sono accolti con crisi di gioia. Tutti si felicitano mutualmente, alzano le mani al cielo per ringraziare il Signore… poi alzano le mani allo stesso Signore per chiedergli di aiutarli a rientrare vivi alle proprie case. Marrakech non è una città fatta per le pioggie torrenziale. I tombini della città saltano con il primo acquazzone e le strade si inondano in un colpo d’occhio, regalando un allure da naufragio titanico (fuorviante… per Londra… deve prendere la prima a destra!). Quando poi tutto termina, grandi pozzanghere dimorano ovunque. In un paio di settimane vengono assorbite dal terreno perché, in effetti, le Autorità della città sono ecologisti puri e duri, e mai e poi mai interferiranno con il corso della Natura, che necessità di tempo per il lavoro di evaporazione. Intristiti dalle loro scarpe fradicie, i marrakchis soccombono all’ambiente da Apocalisse. Un consenso tacito vaga nella città, trasmettendo la necessità di uno stato d’emergenza. Il nuovo codice stradale è abolito (ove fosse praticato!) e nuovi codici “polite” entrano in vigore, come: ”Permettemi di tagliarvi la strada e rigare con la mia moto la vostra auto, siete amabile!”, oppure “hops, perdonatemi di avervi completamente inondato di acqua (sporca), ho un leggero ritardo e non ho proprio capito che stavo entrando in questo piccolo lago di montagna!“, e via dicendo. Il già flebile diritto della strada ai pedoni è sospeso a tempo inderteminato e tutti i bipedi che si trovano in strada sono da considerarsi come “nemici combattenti“. Se, per sfortuna, alla pioggia si uniscono tuoni e lampi la città diventa lo scenario di un isteria collettiva, considerando che molti negozianti chiudono i loro negozi prima dell’orario abituale perché, terrorizzati dai lampi, i dipendenti si rifiutano di lavorare, senza contare gli svenimenti! . La prima pioggia dell’anno poi, riveste un carattere ancor più pittoresco, oserei dire näif: i lunghi mesi di aridità lasciano sull’asfalto uno spesso strato formato anche da grasso e la pioggia trasforma questa schifezza in un liquido oleoso, saponato e scivoloso, particolarmente feroce per le due ruote. Non è raro quindi vedere delle moto che si lanciano in spettacolari scivolate in mezzo a bus e camion. E’ una sorta di “Holiday on Ice“, gigante e improvvisato, uno spettacolo che potrebbe essere divertente se non togliesse la vita, ogni anno, a decine di conducenti di moto. L’incoscienza poi di chi cerca rifugio nella medina, creando ingorghi cinematografici, è pari ai fiumi di acqua che si riversano nelle piccole stradine intasate. La sola cosa da fare a Marrakech quando piove è restarsene a casa, o in Hôtel. E’ l’occasione buona per utilizzare il camino (vedi che serve a Marrakech!), ascoltando la pioggia che picchia contro i vetri delle finestre, dissertando dottamente, con i piedi asciutti, sui benefici della pioggia in Marocco.
Fonte: My Amazighen


























