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Archive for April 22, 2011

Choc Chic, Strawberries and Cream

Choc Chic realizza Strawberries and Cream, uno style urban street per scarpe e borsette di cioccolato alla fragola con suole cioccolato bianco e rifiniture di cioccolato al latte, tutte dipinte a mano, ottimo spuntino se accompagnate ad un bicchiere di Pimms…

by Emilio Di Iorio

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Taroudant, da città antica a una piccola Marrakech

April 22, 2011 Leave a comment

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Taroudant, in arabo “Tifinagh“, é una piccola città nel sud del Marocco situata nella piana di Souss, capoluogo omonimo della provincia. Nel 2005 contava circa 63.000 abitanti. La città si trova a 70 Km ad est di Agadir e 250 Km da Marrakech. Taroudant (pron.Taroudannte) é situata nella valle del Souss é circondata da due catene montagnose, l’Alto Atlas a nord e ad est,  e l’Anti-Atlas a sud; a sud la piana si apre sull’Oceano Atlantico. E’ una valle fertile attraversata dall’Oued Souss che attraversa la città. La provincia di Taroudant ha, sul suo territorio, la più alta montagna dell’Africa del Nord, il Jebel Toubkal, 4.167 mt. La famiglia berbera Tanani fu il primo nucleo ad installarsi sulle terre di Taroudant. L’origine del nome berbero Taroudant é ancora oggi un mistero: alcune leggende l’associano ad una principessa siriana che si installo’ nella regione e che portava il nome di ‘Regina Roudana”, altre spiegano con la frase berbera “Taroua ddante” che significa “i bambini sono stati portati via” (dall’acqua), che gridavano le donne quando piangevano i loro bambini scomparsi nelle piene feroci del fiume. Taroudant é una delle città più antiche del Marocco. Fu un avamposto romano con il nome di Vala e conobbe migliaia di morti (berberi) che non accettarono l’occupazione, e quasi tutta la zona venne distrutta dalle forze romane negli attacchi contro l’ostinata popolazione Imazigh. Nell’XI° secolo la città divenne la capitale di un piccolo reame sciita (reame dei Bajjali). Venne poi annesso dagli Almoravidi nel 1056, indipendente poi sotto gli Almohadi, fu distrutta nel 1306 dai Merinidi. Conobbe il suo apogeo nel XVI° secolo sotto l’influenza di Mohammed ech-Cheikh Saadi, fondatore della dinastia saadita che ne fece la capitale e una base per le sue offensive contro i portoghesi installatisi ad Agadir (chiamata all’epoca Santa Cruz de Cap de Gué). Divenne allora un centro carovaniero importante, famoso per l’abbondanza e la qualità delle sue mercanzie: zucchero, riso, cotone ecc.. Nel XVII° secolo Taroudant si trovo’ sotto la dominazione del reame di Tazeroualt, la regione situata tra Tiznit e Tafraout e quindi centro privilegiato delle spedizioni militari da parte dei sultani alaouiti . Gli alaouiti non avevano dimenticato l’umiliazione subita da Abi Hassoun Semlali, che governo’ la regione situata tra Taroudant e Tiznit e che imprigiono’ il fondatore della dinastia alaouite Moulay Ali Es Sharif nella borgata di Iligh. In rappresaglia il sultano Moulay Ismail fece massacrare una grande parte della popolazione in sostegno a suo nipote, il ribelle Ahmed Ben Mahriz, nel 1687. Come tutte le regioni, Taroudant ha sofferto della chiusura del porto di Agadir a partire dal 1760. La città allora si ritiro’ dietro alle sue mura sino al 1912, data che conobbe il ribelle El-Hiba Bin Ma’a El Ainine (il sultano azzurro), che fece della città il centro della resistenza contro l’occupazione francese sino al 1914. La popolazione di Taroudan era reputata fiera e ombrosa. In rappresaglia la città venne distrutta a più riprese. Il padre dell’attuale re non ando’ mai in visita nella città berbera appunto per la nomina di città ribelle. Taroudant oggi é una cittadina splendida, una piccola Marrakech,  e i suoi abitanti sono amabili e gentili. In città visitate i vari souks, decisamente meno caotici di quelli di Marrakech dove troverete ottimi lavori in cuoio e in ceramica, senza dimenticare il souk dei gioiellieri dove troverete delle belle pietre in vendita a peso. I piccoli taxi della città sono di colore bianco. Capitolo a parte le mura che cingono la città e che la città fu capitale della dinastia Saadita che accolse delle tombe sante per gli ebrei. Taroudant era difesa da 7,5 Km di mura che innalzano 130 torri e 19 bastioni ad angolo collegati tra loro da camminamenti che la fecero diventare una cittadella inespugnabile.Le mura permettono il passagio all’interno della Medina tramite 5 porte ad arco d archittetura moresca disposte principalmente nei punti cardinali e sono chiamte: Bab al-Kasbah, Bab Zorgan, Bab Targhount, Bab Oulad Bounouna e Bab El Khemis. Essendo una piccola città é possibile ammirarla camminando come pure passeggiare intorno alle sue mura che sono strettamente collegate all’interno, per terminare alla piazza Assarag (Al Alayuin) che costituisce il nucleo centrale della Medina e luogo di incontro preferito dei suoi abitanti.  Per dormire Taroudant offre alcuni Hotels di sufficiente livello, il mio consiglio é quello di visitarli quando siete in loco (non sono mai occupati al massimo) e principalmente cercate dell’Hotel Palais Salam che é un **** stelle; le camere sono abbastanza deludenti ma il giardino non ha paragoni. Oppure se siete molto, ma molto ricchi , prenotare all’Hotel Gazelle d’Or. E’ un albergo incredibilmente esclusivo situato a qualche Km dal centro città. Venne costruito nel 1961 da un barone belga, circondato da giardini  lussureggianti con ogni tipo di confort al suo interno. Si gioca a tennis, é presente un maneggio e persino un campo da croquet. E’ ovviamente frequentato da ricchi inglesi ed é considerato uno dei più lussuosi alberghi del Marocco (l’ex presidente francese Mitterand era di casa prima di acquistare una sua proprietà in città).
Fonte: My Amazighen
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Sparsh, immagazzinare dati usando il corpo umano

Dal MIT ecco un altro interessante progetto, diretto da Pranav Mistry del MIT Media Lab, chiamato SPARSH (touch the cloud). Il sistema è in grado di fare in modo che un contenuto visualizzato su un device si possa trasferirlo e immagazzinarlo nel proprio corpo toccandolo sul display con un dito, per poi trasferirlo nuovamente su di un altro device (sempre toccando lo schermo con un dito) che sarà in grado di riconoscere e visualizzare quel determinato contenuto: foto, video, link, testo…
Un altro passo verso il futuro quindi, così come si è a volte intravisto in film di fantascienza quali ad esempio Minority Report o Avatar dove si possono vedere interazioni simili fra gli scienziati e i display utilizzati.
Essere “connessi” assumerà certamente un significato ancora più concreto…

Fonte: Noisymag

Corning Inc., a day made of glass

Immaginiamo un mondo gremito di superficie intelligenti realizzate tutte in vetro. Le finestre con vetro fotosensibile si scuriscono al nostro comando senza aver bisogno di tendaggi o strutture di copertura. La giornata comincia con la punta delle dita sullo specchio del televisore della camera oppure del nostro bagno interattivo. Lo schermo in vetro adiacente ad ogni singola fermata dell’autobus mostrerà la cartina del percorso desiderato direttamente sulla parete trasparente. Ogni piano di lavoro risulterà connesso globalmente e interattivo. Persino l’anta del frigorifero fungerà da supporto multimediale ricco di foto, video e quant’altro la nostra fantasia potrà immaginare. A day made of glass è un simpatico video narrante la visione del nostro futuro stile di vita quotidiano, interamente touch, prodotto dalla società statunitense Corning Inc., leader mondiale nelle interfacce integrate nel vetro e nella ceramica, già produttore infatti del Gorilla Glass, un display touchscreen particolare brevettato. Gli esempi nel video di questa ”Giornata di vetro” sono numerosi e davvero impressionanti.

by Marius Creati

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